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Una delle prime domande che faccio ai genitori dei miei piccoli pazienti, che abbiano superato i 2 anni di età, è:“Il su...
12/01/2024

Una delle prime domande che faccio ai genitori dei miei piccoli pazienti, che abbiano superato i 2 anni di età, è:
“Il suo bambino prende ancora il ciuccio?”
La risposta, nella maggior parte dei casi, è la seguente: “No dottoressa, lo prende solo per dormire...”
E’ bene chiarire che le abitudini orali viziate ( ciuccio, biberon, suzione del pollice...) mantenute oltre i 2 anni di vita, possono comportare anomalie nello sviluppo armonico delle strutture osteomuscolari cranio-facciali.
Lo sviluppo ottimale del complesso cranio-facciale, che garantisce importanti funzioni vitali come la respirazione e la masticazione, dipende appunto dalla crescita armonica delle numerose strutture ossee e dall’adeguato sviluppo della muscolatura facciale.
La crescita del complesso cranio-facciale è fortemente condizionata non solo dai fattori genetici dell’individuo ma anche da quelli ambientali.
La persistente abitudine alla suzione, oltre i 2 anni di vita, altera l’equilibrio tra la muscolatura orofacciale ,crescita ossea e dentale favorendo lo sviluppo delle malocclusioni
La malocclusione dentaria è una “condizione patologica per la quale non si realizza un corretto e fisiologico combaciamento tra i denti delle due arcate antagoniste.
Le cattive abitudini orali, dunque, possono stimolare un’anomala protrusione della lingua nella zona anteriore delle arcate impedendo la fisiologica maturazione della deglutizione da infantile a quella adulta.
Questa situazione patologica causa non solo la problematica di tipo estetico, ma altera anche la funzionalità dell’apparato dentario provocando i deficit masticatori e fonetici.

24/12/2023
Plagiocefalia è un termine generale utilizzato per indicare le asimmetrie craniali. Deriva dal greco “Plagios” (obliquo)...
08/09/2023

Plagiocefalia è un termine generale utilizzato per indicare le asimmetrie craniali. Deriva dal greco “Plagios” (obliquo) e “Kephalè” (cranio). La plagiocefalia può essere classificata come sinostotica, causata da un anormale sviluppo delle suture craniali, o posizionale, causata da forze esterne che agiscono sul cranio. La plagiocefalia sinostotica richiedede generalmente una correzione chirurgica mentre quella posizionale può essere risolta o migliorata con diversi accorgimenti, ausili, e con dei trattamenti osteopatici. In osteopatia ci occuperemo ovviamente di plagiocefalia posizionale, la quale rientra tra quelle anormalità del cranio che vanno sotto il nome di “dimorfismi”. Si tratta della deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili in base alle posizioni che assume. La testa del bambino assume una forma anatomica obliqua, e uno dei lati del cranio è appiattito posteriormente. Non si può definire la Plagiocefalia posizionale una patologia, ma una alterazione cranica acquisita che porta ad una struttura asimmetrica della testa nel suo insieme, interferendo nel modello di crescita del cranio. La plagiocefalia posizionale deve essere distinta dalle cranio-sinostosi: la sinostosi (ossa che si saldano tra loro) prematura nel neonato di una o più suture ha cause metaboliche o genetiche. La plagiocefalia senza sinostosi viene perciò classificata come funzionale o posizionale.

La nascita è un processo che ha un impatto a dir poco determinante sulle nostre vite. Durante la nascita il feto è soggetto ad innumerevoli forze nel suo viaggio attraverso il bacino della madre, la cui forma determinerà anche il tipo di compressioni che riceverà il cranio del feto. Durante questo passaggio il neonato fa una prima esperienza di forze fisiche estremamente ostruttive, forze che potranno condizionare il suo futuro sviluppo, anatomico, biomeccanico, fisiologico. La grande deformabilità del cranio permette l’adattamento in questo processo in cui le ossa della volta craniale scivolano le une sotto le altre, quasi come i petali di una rosa; ma dopo la nascita il pianto, la respirazione e la suzione, risolveranno molti di questi stress meccanici assorbiti dai tessuti. Questo naturale processo di risoluzione può però risultare disturbato da diverse cause:

Plagiocefalia primaria
Cause pre-natali, compressione intrauterina:
Le forze compressive intrauterine sono la causa più frequente delle irregolarità craniche. All’interno dell’utero materno il feto può subire limitazioni negli spostamenti, e trovarsi costretto nella medesima posizione per un periodo di tempo prolungato. La posizione del capo e del collo mantenute a lungo, associate alla malleabilità delle ossa, tendono a determinare una deformazione cranica ed uno squilibrio nella tensione dei muscoli del collo. Le compressioni che si verificano durante il parto possono interferire con il cervello e nervi cranici che fuoriescono dalla base cranica. I sintomi dipendono da quale nervo cranico viene compresso o disturbato. Difficoltà nella suzione, ad esempio, possono essere diretta conseguenza di una distorsione che disturba il nervo ipoglosso, il quale controlla la suzione, i movimenti della lingua, influisce lo sviluppo del linguaggio. L’irritazione del nervo vago può essere invece la causa di coliche, con il neonato che vivrà in maniera stressante il momento dell’allattamento.

Compressione durante il travaglio o il parto:
La pressione subita dal cranio al momento della nascita può rappresentare un fattore determinante per l’ossificazione delle ossa craniche. La compressione che il cranio riceve durante il passaggio può creare irritazioni dei nervi cranici del neonato causando disturbi neurologici, neurovegetativi, a seconda del nervo (o dei nervi) interessato, possibilità di sviluppare disturbi a carico della sfera visiva o occlusale.
Altra causa è un parto traumatico con l’utilizzo di ventosa o forcipe, statisticamente associati a plagiocefalia.

Plagiocefalia secondaria
Si verifica come conseguenza di posture persistenti, ad esempio in seguito ad un prolungato periodo trascorso in un’unità di cura neonatale in decubito dorsale, con la testa appoggiata per lungo tempo su una superficie piatta. In questo caso i neonati prematuri sono più inclini a sviluppare plagiocefalia a causa di una maggiore malleabilità del cranio, molto sensibile ad ogni forma di pressione esterna. Il bambino tende a prediligere sempre la stessa posizione per dormire ed nei tentativi di fargli assumere una diversa posizione manifesta insofferenza o crisi di pianto. Altra causa può essere il torcicollo congenito che crea la tendenza a riposare la testa sempre nella stessa posizione.

Importante: La plagiocefalia non ha una risoluzione spontanea e per questo motivo è importante trattare i bambini già nella prima settimana di vita per proseguire in tutti i primi 12-18 mesi. Curare nella prima infanzia queste disfunzioni può evitare lunghi e a volte dolorosi percorsi di cura una volta adulti.

Cosa può fare l’osteopata?
L’Osteopatia in ambito craniale sin dai suoi inizi è stata proposta come diagnosi e trattamento delle asimmetrie craniali e nei traumi da parto. Sono svariate le tecniche e gli approcci che l’osteopata ha a disposizione e resta sempre valido il principio secondo cui l’osteopata tratta la persona (il bambino in questo caso) e non la patologia. Lo scopo del trattamento osteopatico è di ripristinare l’integrità strutturale e la continuità dei tessuti/fluidi per permettere al corpo di mettere in atto il suo potere d’autoguarigione. Verranno prese in esame tutte quelle strutture (in special modo craniche in questi casi) e riportate dolcemente ad una “normalità” che permetta una corretta fisiologia. Una diagnosi precoce è un fattore chiave per un trattamento che risulterà ancora più efficace se effettuato nei nei primi 3-4 mesi di vita del neonato, per scongiurare tutti gli effetti secondari di seguito elencati. La terapia manuale osteopatica ha lo scopo di ottimizzare la simmetria nella crescita del bambino. Alcuni elementi fondamentali del trattamento osteopatico in questo caso specifico della plagiocefalia includono:

la normalizzazione della base cranica in particolare degli strain;
l’ottimizzazione dell’allineamento vertebrale e della normale mobilità della testa / collo;
la normalizzazione delle membrane craniche, delle suture e delle lesioni intraossee.
Indicazioni al trattamento e possibili conseguenze
Disfunzioni gastrointestinali (coliche, vomito, rigurgito, …)
Disfunzioni a livello del sistema nervoso centrale
Difficoltà nella deglutizione
Problemi nello sviluppo oro-facciale
Disturbi visivi, strabismo
Disturbi orecchio-naso-gola (ENT)
Torcicollo congenito
Emicranie o cefalee
Pianto, irritabilità
Problemi ORL (Otorinolaringoiatria)
Alterazioni a carico della colonna vertebrale e del sacro che possono dare luogo a problemi posturali, scoliosi, dismetrie e dimorfismi agli arti inferiori
Disfunzioni muscolo-scheletriche
Ritardi psicomotori
Problemi di malocclusione e ATM (articolazione temporo-mandibolare)
Suggerimenti per prevenire la plagiocefalia posizionale
Diversi studi suggeriscono che la posizione assunta dal neonato durante il sonno ha una maggiore efficacia rispetto agli appositi materassi (oltre ad essere una soluzione più economica). Viene pertanto sottolineata l’efficacia di alternare le posizioni della testa in posizione supina e sui fianchi e, quando sveglio, far trascorrere dei periodi steso in posizione prona, sotto supervisione.

08/09/2023
17/06/2023

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Fisiocare Studio Associato è distribuito su una superficie di circa 250 mq, suddivisa in un’ampia palestra riabilitativa (80 mq) dotata di spogliatoio e bagno dedicato, ambulatorio medico per visite specialistiche, sei ampi box per i trattamenti fisioterapici, servizi per diversamente abili. Fisiocare Studio Associato è un centro giovane e moderno che propone trattamenti Fisioterapici, Osteopatici e Riabilitativi innovativi per patologie di origine ortopedica, neurologica, psicomotoria, cardio-respiratoria, viscerale e vaso-linfatica.

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12/04/2023

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