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☀️ESTATE: UNA SFIDA PER ADOLESCENTI E GENITORI☀️Per molti ragazzi l'estate rappresenta un’opportunità entusiasmante di s...
30/06/2025

☀️ESTATE: UNA SFIDA PER ADOLESCENTI E GENITORI
☀️Per molti ragazzi l'estate rappresenta un’opportunità entusiasmante di sperimentarsi, in libertà e insieme agli amici, in imprese più o meno rischiose ed eccitanti, inebriandosi dei primi amori o delle prime bevute.
⛈️Per altri, invece, questo periodo sembra un incubo: l’idea di mostrarsi al mondo, di affrontare il giudizio altrui e di risultare inadeguati è un ostacolo insormontabile, al punto da preferire il riparo delle mura domestiche e lo sguardo rassicurante dei familiari.

↔️Quando entrambe queste modalità diventano estreme, rappresentano manifestazioni di disagio e malessere, che si esprimono su due versanti opposti:
-un’accelerazione dei tempi della crescita per quei ragazzi pronti a tutto pur di liberarsi dalla prigione dell’infanzia e del controllo adulto, mettendo in atto comportamenti a rischio pericolosi per sé o per gli altri;
-un arresto della spinta evolutiva per coloro che preferiscono rifugiarsi nell’infanzia, rinunciando ad esplorare il mondo, a costruire nuove relazioni e a mettersi alla prova.

🎭Queste due modalità sono due facce della stessa medaglia: sono entrambe tentativi di far fronte al dolore psichico attraverso forme differenti di attacco al corpo.
Di fronte al senso di inadeguatezza, i ragazzi identificano il loro corpo, fonte di vergogna, come il principale responsabile delle loro sofferenze e lo attaccano: mettendone a rischio l’incolumità fisica, oppure ritirandolo dalle scene sociali.

👫Per i genitori si prospetta quindi una sfida difficile: devono riuscire ad intercettare i segnali di rischio e comprenderli, per potervi rispondere adeguatamente e per aiutare i figli a tradurli in parola, a dar loro un senso.
Questa operazione non è mai semplice, soprattutto per i genitori, che comprensibilmente sono spaventati e preoccupati da tali comportamenti.
🤝Spesso è utile anche per loro rivolgersi ad un esperto, che possa accompagnarli ad una lettura differente dei messaggi dei figli, che favorisca un cambiamento nello sguardo con cui li si osserva e una comunicazione affettiva più profonda.

🔔Le ultime settimane di scuola possono essere un periodo molto stressante per gli studenti, ma anche per i loro genitori...
23/05/2025

🔔Le ultime settimane di scuola possono essere un periodo molto stressante per gli studenti, ma anche per i loro genitori.
📝Verifiche e interrogazioni cruciali per definire la famigerata media dei voti si concentrano in questo mese, generando ansie e preoccupazioni, soprattutto per chi dovrà affrontare anche gli esami.
😱La stanchezza si fa sentire, le energie e la concentrazione calano proprio nel momento in cui se ne ha più bisogno e il nervosismo aumenta, alimentando conflitti anche all'interno della famiglia.

📈Tutti vorrebbero superare l'anno scolastico con risultati soddisfacenti, i ragazzi delle superiori sperano di evitare i debiti da recuperare a settembre per poter trascorrere l'estate più serenamente, ma non sempre le cose vanno come programmato.

📌In questo periodo è importante sostenere i ragazzi nel loro percorso, senza però sostituirsi a loro: è loro responsabilità studiare e fare i compiti, organizzarsi con i vari impegni e rispondere delle loro eventuali mancanze. Anche questo fa parte della crescita verso l'autonomia.

📌Qualora non si fossero impegnati con costanza durante l'anno e il tour de force finale non garantisse il risultato sperato, sarà importante aiutarli a riflettere sul loro metodo di lavoro, suggerendo possibili alternative più efficaci.

📌Se ci fossero invece delle fatiche oggettive in qualche materia, potrebbe essere utile approfondire il problema con un esperto, ma soprattutto aiutare i ragazzi ad accettare di non essere bravi in tutto.

🤗L'importante è che passi sempre il messaggio che l'amore dei genitori non è influenzato dai risultati scolastici e che un brutto voto non è fonte di delusione, ma soltanto un'indicazione rispetto ad una singola prestazione di uno specifico momento, che non definisce assolutamente la persona nel suo complesso.

23/04/2025
🪢DIFFICOLTÀ DI SEPARAZIONE🏃🏽‍♀️Uno dei compiti evolutivi dell'adolescente è quello di separarsi dalle figure genitoriali...
11/04/2025

🪢DIFFICOLTÀ DI SEPARAZIONE
🏃🏽‍♀️Uno dei compiti evolutivi dell'adolescente è quello di separarsi dalle figure genitoriali, costruendo una propria identità differenziata e sviluppando una certa autonomia, sia pratica che emotiva.
Si tratta di un processo che richiede tempo e che spaventa, tanto i ragazzi quanto i loro genitori.

🚷Negli ultimi anni, le fatiche relative alla realizzazione di tale compito evolutivo si sono accentuate.
👶🏻Vediamo sempre più adolescenti che rifiutano di crescere, preferiscono rimanere ancorati ad una dimensione infantile che non solo li mantiene dipendenti dai genitori, ma che non consente loro di sviluppare una propria identità.

🤱🏻Molto frequentemente, tuttavia, tale condizione si verifica perché i primi a faticare nel tollerare la crescita dei figli sono proprio i genitori.
Inconsciamente, anche loro contribuiscono a generare insicurezze e timori nei ragazzi, che si convincono di non potercela fare da soli, che il mondo extra familiare sia pericoloso e che nessuno li sosterrà tanto quanto hanno fatto mamma e papà.

💗È necessario esplorare le ragioni emotive che portano i genitori a frenare la crescita dei figli, i bisogni affettivi che sono alla base di tale fatica, per aiutarli a costruire una nuova identità genitoriale, un nuovo modo di esprimere la genitorialità, che tenga conto delle esigenze evolutive dei ragazzi.

MENTE PREADOLESCENTE“Ma cos’hai nella testa?”Quante volte ci sarà capitato di dirlo o pensarlo, assistendo a qualche com...
28/03/2025

MENTE PREADOLESCENTE
“Ma cos’hai nella testa?”
Quante volte ci sarà capitato di dirlo o pensarlo, assistendo a qualche comportamento sconsiderato, immaturo, o ai nostri occhi insensato, da parte dei ragazzi.
😉Le neuroscienze ci aiutano a capire cosa passa per la mente dei preadolescenti.

🏃‍♂️La pubertà proietta in avanti il loro corpo, mentre la mente arranca in ritardo, ancora incapace di rielaborare le rapide trasformazioni fisiche e integrarle in una nuova immagine di sé.
🤷‍♂️Il pensiero simbolico non è ancora completamente attivo, e nemmeno la capacità di valutare le situazioni e di agire con responsabilità, poiché dipendono dalla maturazione delle aree cerebrali prefrontali e frontali, che procede lentamente e arriverà a compimento non prima dei 25 anni!
🤪I circuiti cerebrali emotivi, al contrario, sono già pienamente sviluppati, e ciò spiega la presenza fisiologica di un alto livello di impulsività nei ragazzi, dovuto alle loro scarse capacità di autoregolazione e al basso livello di consapevolezza.
✂️Un altro fenomeno neurologico tipico della preadolescenza è il “pruning” sinaptico, che consiste nella “potatura” delle connessioni neurali in eccesso. Dopo una fase di eccezionale proliferazione di nuovi neuroni e sinapsi, l’esperienza e la frequenza di utilizzo contribuiscono a sfoltire i circuiti, mantenendo solo quelli più funzionali.
🙃Nel frattempo, però, sia la sovrappopolazione sinaptica, che la fase di ristrutturazione, creano un’interferenza che rallenta le prestazioni dei ragazzi e rende il loro pensiero meno efficace.

🤗Quindi, se a scuola li vediamo persi nel loro mondo, se a casa ci sembrano su montagne russe emotive, se fuori si lanciano in imprese rischiose, facciamo appello alla nostra pazienza, sosteniamoli e pensiamo che nemmeno loro sanno cosa hanno in mente!

ADOLESCENCEQuesta serie Netflix inizia con l'arresto di un tredicenne, accusato dell'omicidio di una coetanea, lasciando...
26/03/2025

ADOLESCENCE
Questa serie Netflix inizia con l'arresto di un tredicenne, accusato dell'omicidio di una coetanea, lasciando tutti increduli e scioccati.
L'uso continuo del piano sequenza, che costringe a cambiare repentinamente punto di vista in un vortice di emozioni e pensieri contrastanti, acuisce la sensazione di smarrimento e confusione che accomuna tutti gli adulti di fronte ad un mondo adolescenziale che non riescono a comprendere e avvicinare. Un mondo all'apparenza ancora permeato dall'idillio infantile, che invece nasconde una realtà ben diversa, intrisa di disagio e malessere, che però gli adulti non vogliono vedere.
Ciò li rende incapaci di ascoltare e comprendere i ragazzi e il loro mondo, e di fungere da modelli di riferimento per i ragazzi.
Pertanto, oscillano tra l'imporre loro divieti che non riescono a far rispettare e l'iperproteggerli.

E così i ragazzi si ritrovano soli, in balia di emozioni e relazioni intense e intollerabili, che non hanno imparato a riconoscere e gestire.
Vivono una realtà che non vogliono mostrare a genitori e insegnanti per non preoccuparli e non deluderli, per mantenere l'immagine perfetta che gli adulti hanno di loro.
Ma dietro a quella maschera si muovono emozioni e pensieri non riconosciuti e rimossi dalla coscienza (perché rifiutati innanzitutto dal contesto familiare), che vengono agiti come se fossero esterni a sé, tramite azioni non pensate di cui non si comprendono le conseguenze, non intaccando l'immagine perfetta di se stessi che presentano al mondo.

Questa serie turba perché ci sbatte in faccia una realtà che troppo a lungo abbiamo negato, che riguarda tanto il mondo adolescente quanto (e soprattutto) quello adulto, incapace di avvicinarlo e sostenerlo.

📚 Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è un documento fondamentale per garantire il successo scolastico di studenti c...
21/03/2025

📚 Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) è un documento fondamentale per garantire il successo scolastico di studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali), come DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), ADHD o altre difficoltà che influenzano il percorso di apprendimento.

🔍 Cosa contiene un PDP?
✔️ Strategie didattiche e strumenti compensativi
✔️ Misure dispensative per facilitare l’apprendimento
✔️ Obiettivi personalizzati per valorizzare le potenzialità dello studente

👩‍🏫 Perché è importante?
Il PDP aiuta a creare un ambiente scolastico più inclusivo, permettendo agli studenti di apprendere con serenità e nel rispetto delle proprie caratteristiche. È un lavoro di squadra tra scuola, famiglia e specialisti, per supportare al meglio ogni bambino nel suo percorso.

⛓️CONTROLLO O FIDUCIA?🎈😨I genitori dei preadolescenti sono spesso spaventati dalle spinte all'autonomia dei loro figli. ...
14/03/2025

⛓️CONTROLLO O FIDUCIA?🎈
😨I genitori dei preadolescenti sono spesso spaventati dalle spinte all'autonomia dei loro figli.
Uscite con gli amici, primi amori, serie TV vietate, social e internet sono solo alcune delle esplorazioni lontano dai radar genitoriali che i ragazzi intraprendono a questa età.

🫣I genitori non sempre sono pronti a questo passaggio, temono i pericoli e vorrebbero proteggere i figli ad ogni costo.
🎭Tuttavia, un eccessivo controllo porterebbe i ragazzi a rinunciare alla costruzione di una loro identità differenziata: si sentirebbero costretti a tranquillizzare i genitori, indossando la maschera del Falso Sé, ossia un'identità posticcia, che soddisfi le aspettative genitoriali, mettendo a tacere i propri desideri e bisogni.
👤Tale condizione, però, allontana i ragazzi dall'autenticità, genera sofferenza e malessere, che poi si esprime sottoforma di sintomi.

⚠️Nemmeno l'assoluta libertà di azione, però, aiuta i preadolescenti, poiché essi hanno ancora bisogno di limiti, che forniscono i confini definiti all'interno dei quali poter esplorare, di una base sicura a cui poter tornare in caso di bisogno e di modelli adulti di riferimento che orientino il loro percorso.

⚖️Pertanto, è bene trovare un equilibrio tra il controllo, che non dovrebbe risultare eccessivo, e la fiducia che si concede ai ragazzi, senza che diventi lassismo.

12/03/2025

📌Questa settimana si conclude il Progetto ADOCRISIS, finanziato dalla Fondazione MIA, che ha offerto un percorso di psicoterapia della durata di un anno, a cadenza settimanale, a 7 adolescenti afferenti al servizio di Neuropsichiatria infantile di Bergamo, a cui io e una collega abbiamo partecipato in qualità di psicoterapeute.
📌Questo è il secondo anno in cui è stata garantita questa progettualità, e mi auguro che possa riprendere ancora, per dare l'opportunità anche ad altri ragazzi di accedere ad uno spazio terapeutico che altrimenti sarebbe loro precluso, soprattutto per questioni economiche.
🔎Chiaramente, in un anno non si possono fare miracoli e non si risolvono tutti i problemi, specialmente in situazioni così complesse come quelle che abbiamo incontrato, dove spesso sono stati necessari anche interventi di altra natura parallelamente alla psicoterapia, ma è stato comunque un lavoro importante e prezioso.

🥹I ragazzi (ma anche noi terapeute!) erano dispiaciuti di terminare il percorso e avrebbero voluto continuare, ma sono stati contenti dell'opportunità ricevuta.
🍀Hanno colto l'importanza di avere uno spazio tutto per sé, dove esprimere tutti i loro pensieri, emozioni, dubbi senza timore del giudizio.
🍀Dove comprendere il significato dei loro sintomi e delle dinamiche familiari spesso confuse e problematiche.
🍀Dove prendere coscienza dei propri limiti, ma anche riscoprire le proprie risorse e metterle in gioco per il cambiamento.
🍀Dove sentirsi visti, ascoltati e compresi, per poi ve**re "tradotti" ai loro genitori, al fine di ricostruire un dialogo, a volte un rapporto, con loro.

🌱Non avremo risolto tutto, ma abbiamo gettato un seme. In alcuni casi ne è nato un germoglio, in altri casi è potuto sbocciare un fiore, entrambi delicatissimi e ancora bisognosi di cure.
🌿Mi auguro tanto che ne trovino di buone sul loro cammino.

💜Buona Vita ragazzi, è stato un viaggio davvero emozionante... GRAZIE!

“Quando in terapia non si sa cosa dire”Capita di non sapere cosa dire in seduta, ma alcuni pazienti vanno in fatica se n...
10/03/2025

“Quando in terapia non si sa cosa dire”

Capita di non sapere cosa dire in seduta, ma alcuni pazienti vanno in fatica se non hanno nulla da dire di PARTICOLARE, ma quello che serve comprendere e’ che durante il lavoro terapeutico quello che è importante è sopratutto ciò che accade dentro, ossia porsi domande del tipo: “cosa ho pensato? Come mi sono sentito? Che bisogni ho avuto?”.
La terapia non è raccontare il resoconto settimanale, ma è uno spazio in cui poter dare un nuovo senso a ciò che accade fuori e dentro di se’.

A volte c’è poi il fraintendimento che se non si ha nulla da dire forse è perché si sta meglio.
In terapia,invece, è sano fare i conti con l’intera identità di una persona, quindi portare sia gli aspetti che fanno male, ma anche scoprire risorse e condividere momenti di benessere o conquiste che il paziente sente di aver fatto.

Ai miei pazienti dico sempre che quando non sanno cosa dire sono le sedute migliori, perché non essere preparati al contenuto permette di focalizzarsi su aspetti magari ancora poco esplorati.
Dove non c’è l’urgenza e’ dove il fattore terapeutico ha maggiore rilevanza.

La psicoterapia indaga il senso, non l’esperienza.

NON LO/LA RICONOSCO PIÙ!Molti genitori di preadolescenti e adolescenti sono increduli e sgomenti di fronte ai repentini ...
01/03/2025

NON LO/LA RICONOSCO PIÙ!
Molti genitori di preadolescenti e adolescenti sono increduli e sgomenti di fronte ai repentini cambiamenti dei loro figli: nuovi atteggiamenti, abbigliamento, interessi appaiono come fulmini a ciel sereno e disorientano, preoccupano, interrogano.
Dov'è finito il bambino che cercava baci e abbracci? E la bambina ubbidiente e responsabile?
Improvvisamente fa la sua comparsa sulla scena domestica l'adolescente scontroso e irrispettoso, chiuso oppure esuberante, che rifiuta l'aiuto dei genitori, li provoca o li insulta. Che non si impegna più a scuola, molla lo sport e si dedica a pratiche misteriose e preoccupanti con gli amici.
La tentazione dei genitori è spesso quella di provare a far tornare in campo il bambino o la bambina di un tempo, criticando e condannando il nuovo soggetto che si sta insidiando in casa loro.
Così facendo, tuttavia, dimenticano che l'adolescente sta sperimentando nuove parti nascenti di sé, che meritano di essere viste e ascoltate nei bisogni affettivi che esprimono.
Chiaramente i comportamenti pericolosi o inadeguati vanno ripresi, senza però perdere di vista i bisogni di separazione e individuazione sottostanti.
I ragazzi, infatti, avvertono la spinta a definire la propria identità differenziandola da quella infantile suggerita dalle pratiche educative genitoriali.
Condannarla soltanto significa imprigionare i figli nella gabbia del falso Sé: una maschera che i ragazzi tendono ad indossare per non deludere le aspettative dei genitori, che tuttavia li allontana dall'autenticità e dal benessere psichico.
Pertanto è fondamentale un supporto alla genitorialità, affinché mamma e papà possano intravedere le risorse evolutive dei loro figli al di là dei loro agiti.

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto familiare ingombrante. Un segreto taciuto, che però parla attraverso i gesti e...
26/02/2025

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto familiare ingombrante. Un segreto taciuto, che però parla attraverso i gesti e i giochi guidati dall'inconscio.
È la storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere.
Un bambino che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa, perché il cielo lo spaventa, e anche la terra.
"Fai bei sogni" è un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Rifiutandosi di accettarla, si finisce per smarrire se stessi.
Solo immergendosi nella sofferenza si può superarla, buttandosi alle spalle la sfiducia, per andare al di là dei nostri limiti.
Il traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

Indirizzo

Via Papa Giovanni XXIII, 14
Ambivere
24040

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