
30/06/2025
☀️ESTATE: UNA SFIDA PER ADOLESCENTI E GENITORI
☀️Per molti ragazzi l'estate rappresenta un’opportunità entusiasmante di sperimentarsi, in libertà e insieme agli amici, in imprese più o meno rischiose ed eccitanti, inebriandosi dei primi amori o delle prime bevute.
⛈️Per altri, invece, questo periodo sembra un incubo: l’idea di mostrarsi al mondo, di affrontare il giudizio altrui e di risultare inadeguati è un ostacolo insormontabile, al punto da preferire il riparo delle mura domestiche e lo sguardo rassicurante dei familiari.
↔️Quando entrambe queste modalità diventano estreme, rappresentano manifestazioni di disagio e malessere, che si esprimono su due versanti opposti:
-un’accelerazione dei tempi della crescita per quei ragazzi pronti a tutto pur di liberarsi dalla prigione dell’infanzia e del controllo adulto, mettendo in atto comportamenti a rischio pericolosi per sé o per gli altri;
-un arresto della spinta evolutiva per coloro che preferiscono rifugiarsi nell’infanzia, rinunciando ad esplorare il mondo, a costruire nuove relazioni e a mettersi alla prova.
🎭Queste due modalità sono due facce della stessa medaglia: sono entrambe tentativi di far fronte al dolore psichico attraverso forme differenti di attacco al corpo.
Di fronte al senso di inadeguatezza, i ragazzi identificano il loro corpo, fonte di vergogna, come il principale responsabile delle loro sofferenze e lo attaccano: mettendone a rischio l’incolumità fisica, oppure ritirandolo dalle scene sociali.
👫Per i genitori si prospetta quindi una sfida difficile: devono riuscire ad intercettare i segnali di rischio e comprenderli, per potervi rispondere adeguatamente e per aiutare i figli a tradurli in parola, a dar loro un senso.
Questa operazione non è mai semplice, soprattutto per i genitori, che comprensibilmente sono spaventati e preoccupati da tali comportamenti.
🤝Spesso è utile anche per loro rivolgersi ad un esperto, che possa accompagnarli ad una lettura differente dei messaggi dei figli, che favorisca un cambiamento nello sguardo con cui li si osserva e una comunicazione affettiva più profonda.