Nutrizione e Benessere di Filomena

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23/12/2014

La colazione del giorno di festa
È di uso comune pensare che saltare la colazione o ridurla a favore del pranzo del giorno di festa sia cosa non solo giusta, ma anche auspicabile. Questa credenza è proprio sbagliata. La colazione è sempre un momento essenziale.
Si pensi che fino ad un’ora dal risveglio l’organismo si trova in una situazione ormonale che fa da ago della bilancia rispetto al modo di rispondere agli stimoli provenienti dall’esterno, per tutto il resto della giornata. Poco da saltare: la colazione va fatta, anche se si ha in programma durante la giornata di mangiare di più.
Con una colazione ricca e completa i nostri geni sanno di poter investire in energia, in calore, in sistema immunitario, in ormoni .
Il metabolismo quindi si alza, permettendo una gestione positiva della propria giornata, sotto tutti i punti di vista, tra questi, quello della fame e quello dei consumi. Maggiori sono le calorie assunte a colazione, minori saranno tendenzialmente quelle assunte durante il resto della giornata
Ecco dunque che la colazione del giorno di festa, quando è noto che a pranzo (o a cena) ci sarà proprio tanto da mangiare, risulta ancora più importante che in altre occasioni. Essa permetterà all’organismo di gestire nella migliore delle maniere anche quello che verrà assunto. Quelli che seguiranno saranno quindi un pranzo o una cena festiva (o entrambi) godute in maniera consapevole e costruttiva, con un maggior consumo metabolico da una parte e un miglior controllo della propria golosità, lasciando invece ampio spazio ad un sano piacere per il cibo.
Nel giorno di festa, la prima colazione è ancora più importante del solito e consente di vivere con serenità e senza senso di colpa alcuno, la bella compagnia e il buon cibo, insieme alle persone alle quali, in un modo o nell'altro, si voglia bene.

16/12/2014

COME NON INGRASSARE NELLE FESTE ?

L’ufficialità ci dice che Natale è tra qualche giorno, ma in via ufficiosa questo periodo dell’anno è cominciato già da un pezzo.
Dicembre è il mese in cui è inevitabile mangiare un po’ di più del dovuto, prendendosi qualche libertà soprattutto sul fronte dei dolci e delle bevande, alcoliche o meno.
Il rischio è ritrovarsi ai primi di gennaio con qualche chilo di troppo e con l’ansia di doverlo abbattere immediatamente.
Dall’ingrassamento natalizio, però, ci si può difendere in anticipo comportandosi in quattro modi ben precisi. Ecco quali.
COLAZIONE
Anzitutto è fondamentale mantenersi fedele al rito della prima colazione abbondante, imprescindibile pratica quotidiana. Un pasto mattutino ben bilanciato tra carboidrati, proteine e frutta riduce la fame pomeridiana e serale. La carenza di cibo al mattino garantisce la sua comparsa ad un livello elevato durante il resto della giornata.
MOVIMENTO
È necessario un piccolo sforzo: quello di obbligarsi a fare movimento ogni giorno, fossero anche solo 30 minuti di camminata di buon passo. Come il precedente, questo punto è fondamentale non solo durante le settimane festive, per superare bene il Natale, ma è decisivo nella quotidianità per arrivare all’estate belli tonici.
CRUDO, VIVO e COLORATO!
Anche a Natale vige la nostra “regola d’oro”: iniziare qualsiasi pasto con una buona quantità di frutta o verdura cruda, masticandola e gustandola bene.
SCEGLIERE
L’ultimo passo è quello di prendere una decisione importante: scegliere i 3 o 4 pasti (non di più) in cui sentirsi liberi di gustare appieno il cibo.Non bisogna porre limiti al singolo pasto nel quale è bello condividere amicizia, tradizione e piacere. Una considerazione attenta merita invece la ripetizione sistematica dei cenoni. Festeggiare Natale è una cosa bellissima; inserire otto cenoni (o equivalenti) in una settimana potrebbe però diventare rischioso per chiunque.
Chi prevede comunque un Natale particolarmente abbondate su piano alimentare trarrà sicuramente beneficio dall'azione di questi rimedi .

22/08/2014

COME DIMAGRIRE SENZA ERRORI
Avere il giusto peso forma, oltre ad essere molto piacevole visivamente è fondamentale per il benessere psico-fisico dell’organismo, il peso in eccesso, soprattutto quando è molto, può provocare seri danni alla salute.
Il primo passo da fare per iniziare una dieta è l’accettazione, il riuscire a riconoscere che effettivamente abbiamo bisogno di perdere dei kg e di metterci in forma.
Questa può essere una delle fasi più difficili in assoluto, non tutte le persone sono consapevoli dei problemi che hanno e non tutti riescono ad accettare la realtà, per questo motivo è importante fare un lungo e sincero percorso dentro di sé e trovare il modo di convincersi che effettivamente c’è bisogno di cambiare le cose.
Una volta preso atto della situazione e aver capito che è arrivato il momento di agire e cambiare ecco alcuni consigli:
Non saltare nessuno dei 5 pasti della giornata
Fare una sana colazione
Non eliminare i carboidrati dalla dieta
Mangiare soprattutto proteine la sera
Prepararsi i pasti ed evitare quelli già pronti
Bere molto
Non esagerare coi condimenti
La sera evitare di mangiare troppo tardi
Eliminare le bevande gassate o alcoliche
Fare attività sportiva
Inoltre, ci teniamo a ricordare che sarebbe bene per la vostra salute togliervi delle cattive abitudini come:

Il fumo
L’andare a dormire troppo tardi
Lo spuntino di mezzanotte
Restare tutto il giorno su una sedia
Prendere l’auto anche per fare pochi metri
L’eccedere in qualsiasi cosa.

14/08/2014

LA DISBIOSI
Nell’intestino abbiamo la cosiddetta flora intestinale, ovvero, un ecosistema complesso il cui equilibrio è una condizione necessaria per uno stato di benessere.
Qualora si dovessero verificare alterazioni quantitative o qualitative della suddetta flora intestinale , si instaura il fenomeno della disbiosi intestinale che ha come conseguenza un aumentato tasso di tossine in circolo con danni a carico dei principali organi. Infatti quando il colon non è in condizioni ottimali di funzionalità altri organi devono sopperire all’eliminazione di tossine.
A livello del fegato si instaura un sovraccarico che può manifestarsi con sonnolenza postprandiale , cefalea, candidosi.
La pelle potrà manifestare dermatite o eczema.
I reni possono venir sottoposti ad un superlavoro e a livello delle vie urinarie possono instaurarsi delle cistiti.
QUALI SONO LE CAUSE DELLA DISBIOSI?
Alimentazione scorretta, soprattutto se abbonda di carni, grassi e zuccheri raffinati.
Intolleranze alimentari.
Trattamenti prolungati con antibiotici.
Contaminazioni alimentari.
Fumo , alcol eccessivo.
Vita sedentaria.
Stipsi cronica.
Nella disbiosi grave si riscontrano, dunque, disturbi che a prima vista sembrano non avere nessuna relazione con l’intestino , ma sono senza dubbio in relazione con un lavoro di disintossicazione.Ecco che , oltre ai disturbi già menzionati, possiamo avere un abbassamento delle difese immunitarie, invecchiamento della pelle, stanchezza cronica, ansia, depressione, dolori articolari.
Tuttavia queste problematiche vengono spesso sottovalutate, ma il forte legame tra intestino e i vari organi rende necessaria una maggiore attenzione da parte del paziente e del medico, perché da semplici disturbi possono, se protratti nel tempo, conclamarsi in vere e proprie malattie.

08/08/2014

E' risaputo ,ormai, che se tornassimo ad alimentarci come i nostri nonni, quando si mangiava quantitativamente di meno, non si faceva uso quotidiano di cibi industriali,né di frutta fuori stagione......si guadagnerebbe in SALUTE.
Ecco le indicazioni che il prof. Berrino, oncologo di fama mondiale suggerisce e che ognuno di noi dovrebbe tenerne conto:

E' risaputo ,ormai, che se tornassimo ad alimentarci come i nostri nonni, quando si mangiava quantitativamente  di meno,...
08/08/2014

E' risaputo ,ormai, che se tornassimo ad alimentarci come i nostri nonni, quando si mangiava quantitativamente di meno, non si faceva uso quotidiano di cibi industriali,né di frutta fuori stagione......si guadagnerebbe in SALUTE.
Ecco le indicazioni che il prof. Berrino, oncologo di fama mondiale suggerisce e che ognuno di noi dovrebbe tenerne conto:

13/04/2013

Le dieci regole per Dimagrire in Salute
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Una dieta dimagrante per essere salutare non può essere improvvisata.
Internet ha sicuramente contribuito alla divulgazione al cittadino di informazioni mediche ma, purtroppo, senza alcun controllo, il duro lavoro di professionisti in nutrizione rischia di essere bypassato da offerte dettate da campagne pubblicitarie aggressive, diete da rotocalco e interventi privi di fondamenti scientifici, che rischiano di mettere a repentaglio la salute del cittadino.
A questo proposito, Dietosystem, il Centro Ricerche Nutrizionali che opera dal 1979 come Divisione di DS Medica, era intervenuto con un appello sottoscritto da migliaia di esperti, per richiedere chiarimenti al Ministro della Salute Prof. Balduzzi.

http://www.obesita.it/html/pag/it/appello.asp

Riteniamo che la figura del professionista in nutrizione non possa e non debba essere offuscata da nessuno.

Proponiamo quindi un decalogo etico comportamentale che diventi un riconoscimento per chi lavora seriamente e ha a cuore la salute dei propri pazienti.

1.Il tuo peso è quello giusto?
2.Calcola il tuo indice di massa corporea
3.Il tuo indice di massa corporea da solo non basta!
4.Conosci le altre misure
5.Dimagrire a ogni costo … Non perseguire obiettivi irraggiungibili
6.Più si sta a dieta e più si diventa grassi
7.Siamo quello che mangiamo
8.Le diete ad alto rischio … Se le conosci le eviti
9.L’acqua non ha calorie
10.La pigrizia alimenta la massa grassa

Le dieci regole per dimagrire in salute
1. Il tuo peso è quello giusto?
Controlla il tuo peso almeno una volta al mese e prendine nota… se ci sono variazioni in aumento o in diminuzione che non sono dovute a cambiamenti dell’alimentazione parlane subito col tuo medico

2.Calcola il tuo indice di massa corporea
L’Indice di massa corporea si calcola dividendo il peso (in kg) per l’altezza al quadrato (in metri) e serve per classificare la popolazione adulta in base al peso
Valori generali di riferimento
• BMI < 18,5 sottopeso
• BMI 18,5 – 24,9 normopeso
• BMI 25 – 29,9 sovrappeso
• BMI> 30 obesità

3.Il tuo indice di massa corporea da solo non basta!
Il valore del BMI è solo un indicatore del rapporto peso/altezza: il peso del corpo è la somma del peso delle ossa, dei muscoli, dell’acqua e del grasso.

4.Conosci le altre misure
Le misure della composizione corporea sono indispensabili per pianificare una dieta dimagrante salutare. Bisogna misurare:
• la massa grassa (grasso)
• la massa magra (ossa e muscoli)
• l’acqua
• … e la circonferenza della vita

5.Dimagrire a ogni costo… Non perseguire obiettivi irraggiungibili. Valuta con il tuo medico se veramente dovresti perdere peso e quanto

6. Più si sta a dieta e più si diventa grassi
Non saltare mai un pasto: i digiuni prolungati non fanno altro che aumentare la fame così il corpo si abitua alle restrizioni risparmiando

7. Siamo quello che mangiamo
Non rinunciare a caso ai principi nutritivi essenziali, per perdere peso in salute occorre seguire una dieta bilanciata con le giuste quantità di proteine, zuccheri, grassi, vitamine, minerali…che bisogna mangiare ogni giorno.

8.Le diete ad alto rischio … Se le conosci le eviti
Non cercare una dieta in rete e non provare quella di un’amica o quella pubblicizzata in TV… potresti rischiare la salute

9. L’acqua non ha calorie
Anche se sei a dieta, bevi acqua in abbondanza tutti i giorni e anche durante i pasti: il corpo di un adulto è fatto per circa il 60/70 % di acqua che ogni giorno va ricambiata
… diffida delle diete nelle quali si consiglia di non bere acqua

10.La pigrizia alimenta la massa grassa
Evita la vita sedentaria: l’attività fisica aiuta ad aumentare la massa magra a scapito della massa grassa. Basta una passeggiata di almeno 30 minuti di buon passo ogni giorno
Molti cominciano una dieta dimagrante più per moda che per salute e credono che basti provare una dieta di quelle famose ma stanno facendo la cosa più giusta?!
Se desideri dimagrire, prima di rischiare la salute, consulta uno specialista nutrizionista qualificato!

Per saperne di più http://www.obesita.it/html/cnt/it/decalogo_nutrizione.asp

29/12/2012

ALIMENTAZIONE E DIETA NELLE FESTE

Durante i cenoni natalizi delle feste, aumenta l’ apporto di colesterolo e di grassi saturi nell’ alimentazione. Di certo per molti italiani non si può rinunciare ai tradizionali cenoni delle feste di Natale e Capodanno, ma è comunque possibile “limitare i danni” provocati dalla sovralimentazione riducendo l’ uso di grassi in cucina e seguendo alcuni consigli pratici, semplici ma efficaci. Durante le feste di Natale e Capodanno infatti, la dieta degli italiani è meno “mediterranea” e si assumono più grassi saturi con l’ alimentazione. Nei giorni di festa inoltre, si tende a mettere da parte l’ attività fisica, che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”, e si tende ad essere piuttosto indulgenti per quanto riguarda il cibo. Queste consuetudini influiscano in maniera negativa sui valori di colesterolo e grassi saturi nel sangue. Salumi, formaggi e cibi grassi non mancano durante i pranzi e le cene delle feste di Natale. Per quanto riguarda il colesterolo alto, occorre ricordare che una parte di colesterolo è prodotta dal nostro corpo e dipende da fattori genetici, dall’ età e dal sesso. Questi fattori non sono modificabili, mentre altre cause di colesterolo alto dipendono dalle nostre abitudini alimentari e dallo stile di vita. Per abbassare il colesterolo “cattivo” nel sangue le indicazioni sono semplici: la dieta deve essere ricca di cibi contenenti amido e fibre (come pane, cereali e vegetali), che sono salutari e meno calorici rispetto ai cibi ricchi di grassi saturi.

Per abbassare il colesterolo alto è inoltre importante svolgere attività fisica costante. Naturalmente chi ha già il colesterolo alto dovrebbe essere più prudente degli altri durante gli stravizi alimentari delle feste di Natale e Capodanno, perché l’ ipercolesterolemia (colesterolo alto) rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.

Non servono grandi rinunce durante le feste di Natale e Capodanno, ma basta seguire alcuni accorgimenti.

1- non far mai mancare sulla tavola natalizia abbondanti caraffe di ACQUA; limitare il consumo di bibite e bevande alcoliche;
2- se si deve preparare un SOFFRITTO, anziché usare b***o od olio, è consigliabile far rosolare aglio e cipolla con VINO BIANCO (l’ alcool evapora con la cottura) o con BRODO VEGETALE;
3- preferire le COTTURE AL VAPORE, ALLA PIASTRA, ALLA GRIGLIA O AL FORNO, evitando le fritture, consiglio valido per la preparazione di carne, pesce e verdure;
4- condire i cibi utilizzando OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA A CRUDO, dosandolo sempre con il cucchiaio anziché versandolo direttamente dalla bottiglia; per limitare la quantità di olio usata per condire i cibi, si possono utilizzare liberamente l’ aceto (anche balsamico) o il limone;
5- prediligere il PESCE nella dieta piuttosto che la carne, e scegliere ricette che prevedono l’ utilizzo di verdure, alimenti integrali e legumi nella preparazione;
6- NON ECCEDERE CON I SALUMI, gli antipasti elaborati e i FORMAGGI grassi, soprattutto nella preparazione dei piatti;
7- LIMITARE L’ USO DEL SALE per insaporire i piatti, cercando invece di esaltare il gusto naturale degli alimenti con spezie ed erbe aromatiche;
8- al posto del dolce, si possono proporre colorate macedonie di FRUTTA o sorbetti alla frutta a base d’ acqua (senza panna né latte);
9- non dimenticare di fare ATTIVITA’ FISICA, soprattutto aerobica, ricordando di spostarsi preferibilmente a piedi e preferendo le scale al posto dell’ ascensore;

è normale che durante le feste si provi il desiderio di mangiare cibi “proibiti”, la regola d’ oro è CONCEDERSI GLI ALIMENTI IPERCALORICI SOLO NEI GIORNI DI NATALE E CAPODANNO (durante il pranzo di Natale e durante il cenone di Capodanno); durante tutte le altre giornate di festa, è invece bene seguire un’ alimentazione corretta, senza troppi eccessi.

19/05/2012

Il suo metodo alimentare iperproteico, ormai diffuso a livello planetario, è fortemente criticato per gli squilibri che può causare. Carruba (Università di Milano): "Dieta scorretta e rischiosa, soprattutto per i reni"

30/04/2012

Diete fai-da-te: famose, ma incomplete
Da uno studio commissionato dal Ministero della Salute francese è emerso che non sono solo le persone sovrappeso a decidere di mettersi a dieta ferrea, ma lo fa quasi un terzo delle donne con peso normale e addirittura il 15% di quelle snelle.
C’è la Dunkan, la Atkins, la Scarsadale: alcune tra le diete più note si Internet che assicurano di raggiungere la forma smagliante in poco tempo. Ma occhio alla salute! Alcuni di questi regimi eliminano del tutto alimenti specifici o categorie di alimenti, risultando quindi sbilanciati ed eccessivamente ipocalorici, e non forniscono il giusto apporto di nutrienti essenziali per l’organismo. Questo è quanto ribadito dagli esperti francesi confrontando gli apporti nutrizionali garantiti da queste diete e quelli consigliati. Nonostante ciò, perdere molti chili in poco tempo rimane un’attrazione forte per molte donne. Che sia reale o meno la necessità di perdere qualche chilo, gli esperti consigliano di adottare un regime alimentare vario ed equilibrato con cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e di rivolgersi a dietologi e nutrizionisti per un supporto qualificato, ricordando che la durata e la composizione di un regime dimagrante varia a seconda dell’individuo e del peso che si desidera perdere.

28/04/2012

LA FRUTTA: UN'AMICA PREZIOSA PER IL BENESSERE DELL'ORGANISMO

23/02/2012

ALIMENTAZIONE
La rivolta unanime dei nutrizionisti:
«La dieta del sondino è pericolosa»
Gli esperti italiani molto severi verso questo trattamento: «Non è un rimedio contro l'obesità e fa male alla salute»
La dieta del sondino
ROMA- «No alla dieta del sondino. E’ pericolosa per la salute e non è una cura per l’obesità». Le sei maggiori società scientifiche di nutrizione, dietetica e scienza della nutrizione riunite nella federazione Fesin in un documento approvato la scorsa settimana respingono la cosiddetta Nec, nutrizione enterale chetogena, tecnica utilizzata per trattare obesità e sovrappeso. Giudizio molto severo nei confronti di una tecnica che sta dilagando in Italia. Proposta dal professor Gianfranco Cappello, del Policlinico Umberto I di Roma, si è diffusa in altre città come Torino e Napoli e avrebbe coinvolto già decine di migliaia di persone con problemi di peso attirati dalla prospettiva di perdere molti chili in poco tempo. Il testo conclusivo è stato inviato al ministero della Salute.

PREOCCUPAZIONE - La Fesin preoccupata per il crescente numero di persone che si sottopongono alla Nec ha elaborato unposition statement che, in mancanza di evidenze scientifiche, descrive la criticità e i possibili rischi di tale metodica. Nella breve nota i componenti delle sei società (Adi, Sinpe, Sinu, Sinupe, Sio e Sisa) esprimono l’auspicio che il ministero «voglia recepirlo e farlo proprio usandolo come spunto per eventuali ulteriori considerazione». Maurizio Muscaritoli (presidente della società di nutrizione artificiale e metabolismo) e Francesco Leonardi (associazione italiana dietetica e nutrizione clinica) non nascondono che adesso è atteso un intervento per fermare i medici che prescrivono la Nec. La dieta consiste nella somministrazione continua di una soluzione di elettroliti e aminoacidi (30-40 grammi) tramite una sonda naso gastrica che non dovrebbe mai essere rimossa durante i 10 giorni del ciclo di trattamento. Tutto ciò avviene mediante una piccola p***a portatile. Il protocollo prevede l’aggiunta di alcuni farmaci (inibitori di p***a e lassativi), oltre a integratori, vitamine e sali minerali. E’ il paziente a decidere il numero di cicli cui intende sottoporsi anche perché non tutti, dopo la prima esperienza, si sentono in grado di sostenere le successivi a causa del fastidio causato dal sondino.

LE CONCLUSIONI - Gli esperti hanno analizzato la letteratura scientifica esistente e sono arrivati ad alcune conclusioni. Innanzitutto la Nec non viene considerata una cura antiobesità: «i migliori risultati si ottengono invece con un programma terapeutico-riabilitativo e un intervento multidisciplinare». Secondo punto, la Nec «non va confusa con diete a basso contenuto di carboidrati o elevato apporto di proteine (tipo Scarsdale, Atkins, Montignac, Zona) né con quelle cosiddette chetogeniche (con pochi carboidrati)». E’ diversa inoltre da diete iperproteiche e digiuno mortificato. La denominazione che secondo Fesin è più appropriata per la tecnica del sondino è «digiuno con poche proteine». Nel documento si insiste sulla mancanza di prove di efficacia, sulla mancanza di protocolli che dovrebbero regolare la selezione dei pazienti e sulle conseguenze: chetosi, perdita di massa magra (muscoli) uso di lassativi, squilibri di idratazione: «Ogni tipo di trattamento anti obesità se non viene inserito in una visione multidisciplinare della malattia, è destinato al fallimento».

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