31/01/2017
Dopo l’ultimo incontro tra il Primo Cittadino e le associazioni che si occupano di Sanità, al quale il Comitato per l’Emergenza Sanitaria non ha preso parte, vista anche l’assenza del dottor Roiati, non tarda ad arrivare la reazione di Coesa: «Che fine ha fatto il consigliere con delega alla Sanità Fabio Roiati?
Probabilmente se fossimo stati invitati all’incontro avremmo evidenziato tempestivamente l’assenza di Fabio Roiati, finora nostro unico interlocutore.
A noi di Coesa piace vederci chiaro e come diciamo da sempre, detestiamo le prese in giro e i vari giochetti che la politica mette in campo per tenere a bada le persone e non affrontare il problema.
Il problema in questo caso si chiama Emergenza Sanitaria.
Probabilmente il Sindaco lo ha dimenticato e quindi non fa altro che perdere tempo in riunioni ed incontri inutili: inutili perché crediamo che a questo punto per discutere di emergenza sanitaria, i Sindaci tutti, dovrebbero andare in Regione a parlare con Zingaretti, attuale Commissario della sanità regionale oppure sollecitare una presa di posizione da parte del Ministro Lorenzin, che Bassetta disse che avrebbe incontrato al più presto.
Tutto questo in realtà una persona lo ha capito ed è Fabio Roiati, consigliere delegato alla sanità nonché ex assessore, e ce lo ha ribadito più volte negli incontri che tenne con Coesa, tanto che non abbiamo mai negato il suo impegno.
E dunque, a parte l’esclusione di Coesa, a nostro avviso intenzionale (ci verrebbe da pensare quasi concordata tra alcuni membri di alcune associazioni e il sindaco), per i motivi che ormai tutti sappiamo, la vera domanda in realtà è questa: perché non è stato invitato all’incontro con le associazioni che si occupano di sanità Fabio Roiati?
In realtà, da alcune voci di corridoio, pare che l’intenzione del consigliere di riconsegnare la delega, non sia soltanto più un’intenzione, ma si sia palesata nei fatti: ci viene da pensare che questa iniziativa potrebbe essere stata solo temporaneamente congelata…».
Coesa insinua il dubbio: «Voci di corridoio o no, la considerazione avuta di un Consigliere delegato in materia così importante come quella sanitaria è stata pari a zero. Sembra che oggi, l’amministrazione Bassetta in tema sanitario brancoli nel buio, visto che in tre anni ha fatto solo chiacchiere.
Perché tutto questo? Eppure una volta ad Anagni venivano politici come Buschini, o la Spilabotte a promettere impegno da parte della Regione Lazio: che fine hanno fatto?
Al di là delle beghe politiche, che sono tante, di questa amministrazione ci devono far capire con chi oggi noi di Coesa dobbiamo relazionarci, perché il sindaco non vuole incontrarci e Roiati pare, e sottolineiamo pare, essere stato delegittimato ad esercitare il suo ruolo visto che Bassetta nemmeno lo invita negli incontri ufficiale con le associazioni.
Riteniamo poi che questo caos anagnino debba essere preso in considerazione anche dagli altri Sindaci dell’area nord perché non sanno che esiste un’associazione come la nostra, che ha come unico scopo quello di ottenere la riapertura dell’ospedale e non di accontentarsi delle “briciole regionali”, per tenere in piedi alcuni posti di lavoro presso l’ex ospedale, che con la sanità non hanno nulla a che vedere!
Purtroppo la Politica c’entra eccome!»
Richieste precise rivolte al Primo Cittadino: «Spieghi ai cittadini anagnini perché non vuole dialogare con i rappresentanti di Coesa nonostante le numerose richieste di incontro protocollate. Un comportamento antidemocratico oltre che irrispettoso di persone, anche suoi elettori, che stanno semplicemente tentando di sopperire alle mancanze in materia Sanitaria».
«Anche i Sindaci del comprensorio devono sapere che all’interno del nostro comitato vi sono tanti utenti provenienti dai loro stessi comuni: è per questo che anche da loro pretendiamo risposte!
I cittadini devono sapere che mentre si continuano a fare inutili incontri e tavoli tecnici della Sanità e del nostro Ospedale resta ben poco.
Noi continueremo la nostra battaglia in nome di un diritto sacrosanto che è quello alla Salute, senza permettere strumentalizzazioni né prese in giro!"