
28/10/2022
EDUCATIONAL FORMATIVO GRATUITO PER EDUCATORI; INSEGNANTI E DIRIGENTI; NONCHE' PER RICERCATORI
«La sedentarietà della vita scolastica, rafforzata dalla sedentarietà domestica, crea una sorta di ‘corto circuito’ che ha come conseguenza una bassa attività motoria e una drastica riduzione delle esperienze basate su manualità, sensorialità, socialità. I danni ....[...]: disturbi del comportamento e dell’attenzione, della coordinazione motoria, malformazioni posturali, sovrappeso e obesità, insicurezza e difficoltà nella gestione delle relazioni e delle emozioni» (Farné, 2018)
La scuola, soprattutto a causa della riforma Gentile di un secolo fa ormai, divide saperi e competenze pratiche ed ha fissato nella sua programmazione didattica questa separazione alquanto gerarchica tra la mente e il corpo, relegandolo all'ora o 2 di Educazione fisica. E se invece chiedessimo ai bambini e ai ragazzi ma anche a noi stessi di cominciare a scrivere, riflettere, dopo un'esperienza corporea? Io l'ho sperimentato con tante classi durante i laboratori e ne sono uscite poesie e testi meravigliosi... E se provassero a connettere il corpo e la mente quotidianamente? e ad unire il gesto al pensiero? Se ci abituassimo ogni giorno a queste pratiche naturali oltre a leggere o studiare impareremo anche a fondere l'emozione con l'azione e allora si che si svilupperebbe la volontà, uno strumento di maturità che manca quasi del tutto nella vita quotidiana dell'adulto se non per guadagnare pezzi di carta. Ma dove è finita la buona volontà? Quella che sposta le montagne? Quella che lotta per il bene comune e per aiutare il pianeta?