27/11/2025
In Commissione abbiamo assistito a una scena degna del peggior teatro, quello dell’inganno. Di fronte al parere tecnico chiaro e motivato del Segretario Comunale, la minoranza ha fatto la sceneggiata (recitata malissimo) di abbandonare l’aula.
Motivo? Secondo loro, il Presidente non dovrebbe chiedere pareri tecnici. In pratica: meglio votare “alla cieca”, senza sapere se ciò che si approva sia legittimo o meno.
Il parere era “contra legem”, ovvero la proposta del Consigliere Petrell(come spesso accade) inapplicabile perché contraria alle leggi dello Stato italiano, che invece un consigliere comunale dovrebbe rispettare a prescindere.
È altresì vero che in altri comuni sono state approvate proposte simili… simili, non uguali e se proprio volevano avrebbero potuto ricopiare pari quella di uno dei comuni, per esempio Napoli, invece di scriverla di proprio pugno non sapendo nulla delle normative vigenti.
La tesi semplice e contorta, secondo loro il Consiglio dovrebbe approvare impegni illegali e i dipendenti pubblici dovrebbero poi… disapplicarli.
Una visione davvero “innovativa” della democrazia: decidere senza regole, senza limiti, senza responsabilità solo per gettare fumo negli occhi ai cittadini e sempre a spese loro perché queste inutili convocazioni sono pagate alla collettività, colpa di un regolamento realizzato quando la minoranza governava e che, “nostra culpa”, non abbiamo mai avuto il tempo di modificarlo, impegnati a sanare i disastri provocati da chi c’era prima.
Insomma non riuscendo in nessun modo a decidere il gioco, si sono tolti la soddisfazione di scappare con il pallone.