Shamadi

Shamadi corsi di yoga, meditazione, crescita personale secondo il metodo normodinamico

Lo Yoga Evolutivo,
secondo il metodo Normodinamico,
è un sistema di pratiche corporee
che integra lo yoga, la meditazione
ed altro approcci creativi. Lo Yoga Evolutivo
ti guiderà in un viaggio
col corpo, le emozioni, la mente
alla ricerca del tuo
ben-essere quotidiano

Lo Yoga Evolutivo
favorirà un rinnovato

contatto con il corpo attraverso
la riattivazione energetica
e il rilassamento,
contatto

con ciò che è dentro di te
attraverso il riconoscimento
di sensazioni, emozioni, bisogni
e desideri
contatto con ciò che è all’esterno, attraverso l’incontro con l‘altro e
l’ambiente che ti circonda

22/04/2025

Suo padre lo abbandonò a 3 anni, sua figlia morì a 8 mesi, sua moglie morì in un incidente d'auto, il suo migliore amico morì di overdose. E nonostante tutto, Keanu Reeves non ha mai perso il suo splendore, il suo mondo non è mai finito.
Mentre girava il film "La casa sul lago", sentì la conversazione tra due assistenti ai costumi, e una donna stava piangendo perché avrebbe perso la sua casa se non avesse pagato una somma di 20 mila dollari. Lui glieli depositò sul conto.
Nel suo compleanno del 2010, entrò da solo in una panetteria e si comprò un cupcake con una sola candela. Mentre lo mangiava fuori, offrì caffè e pane gratis a tutti i clienti. Questo fu il suo compleanno di lusso.
Con ciò che guadagnò dalla trilogia di Matrix, distribuì 50 milioni di dollari al personale degli effetti speciali, perché secondo lui, loro erano i veri eroi dei film.
Non ha quasi mai utilizzato stuntmen, tranne che per cose molto specifiche come le acrobazie, e per questo motivo ha riconosciuto il lavoro dei suoi stuntmen regalando a ciascuno una moto Harley Davidson.
Fino ad oggi, usa regolarmente la metropolitana e altri sistemi di trasporto pubblico come l'autobus quando è necessario perché è la cosa più pratica, e non si vergogna mai.
Un gran numero di ospedali afferma di aver ricevuto decine di milioni di dollari da lui.
Ha donato il 90% del suo stipendio in alcuni film affinché la produzione potesse assumere altre star.
Nel 1997, un paparazzo lo trovò in strada seduto accanto a un senzatetto, ascoltando la vita del senzatetto e facendo colazione con lui.
Tutto il bene che sappiamo di Keanu Reeves non ce l'ha raccontato lui, ma coloro che sono stati beneficiati da lui. Non ha mai dichiarato nulla.
Per tutto ciò che ha vissuto, avrebbe potuto avere una visione della vita più triste e pessimista, ma nonostante ciò ha scelto di essere quel qualcosa di buono tra tutto il male che c'è.

22/04/2025

Londra, 3 novembre 1892
A chi troverà questa lettera, nella polvere di una soffitta o tra le ceneri di un vecchio camino:

Mi chiamo Thomas G. Hayworth. Oggi sono un vecchio, con i polmoni stanchi e le mani dure come corteccia. Ma un tempo ero solo un bambino, così piccolo da infilarmi in fessure dove voi non riuscireste nemmeno a inginocchiarvi. Sono stato uno spazzacamino, e poi un hurrier, un trascinatore di carbone, nelle miniere dello Yorkshire. Non scrivo per me, ma perché forse, se qualcuno leggerà queste righe, le ossa di chi non ha vissuto abbastanza per raccontare la propria infanzia potranno finalmente trovare pace.

Sono entrato nei camini a sei anni. Alcuni erano larghi appena 45 centimetri, come bare messe in piedi. Non avevamo luce, né guanti, né voce. Grattavamo la fuliggine con le unghie, mentre i mattoni ci laceravano le ginocchia e i gomiti. A volte il padrone accendeva il fuoco mentre uno di noi era ancora dentro. “Così si muovono più in fretta”, diceva. Il fumo bruciava gli occhi e la gola. Alcuni svenivano. Alcuni non si svegliavano più.

A sette anni fui mandato in miniera. Trascinavo carrelli di carbone da oltre 200 chili in gallerie alte meno di 40 centimetri, incatenato a una cintura. Andavo a carponi, con la pelle a brandelli, il sangue che mi scendeva lungo le cosce. Dietro di me, un thruster, spesso un altro bambino ancora più piccolo, spingeva con la fronte e le mani. Dal soffitto colava acqua acida che ci bruciava la pelle. Lavoravamo dalle quattro del mattino, a volte al buio, e io cantavo piano per non sentirmi solo.

Avevo compagne come Patience Kershaw, che spingeva i carrelli così forte con la testa da perdere i capelli. O Sarah Gooder, che a otto anni passava ore aprendo e chiudendo porte per far circolare l’aria nelle gallerie, da sola e senza una candela. “A volte canto, se ho luce”, disse una volta. “Ma al buio no. Al buio non mi piace.” Io le rispondevo da un’altra galleria, anche io cantando.

Molti di noi morivano prima dei 25 anni: di cancro, di asfissia, in incidenti. Alcuni venivano decapitati dalle macchine, cercando di raccogliere pezzi di cotone. Altri perdevano mani o braccia e venivano licenziati. In una fabbrica vicino a Cork, sei bambini morirono e sessanta rimasero mutilati in quattro anni. Io vidi un bambino restare impigliato in una ruota. Aveva nove anni.

I ricchi accendevano i loro camini con le nostre mani e indossavano abiti cuciti con il nostro sangue. Parlano della schiavitù come se appartenesse ad altri continenti, ma nei sotterranei delle loro città, i loro stessi figli erano incatenati. Lavoravamo per una scodella di avena annacquata e un pezzo di pane nero. Dormivamo in trenta in una stanza, tra i topi, e chi rubava il cibo dei maiali, come feci io una notte, veniva frustato e marchiato.

Se un bambino fuggiva, lo ritrovavano, gli mettevano i ceppi alle caviglie e lo riportavano al lavoro. Eravamo “apprendisti poveri”, venduti dalle case di accoglienza per togliersi un’altra bocca da sfamare. Robert Blincoe, il vero Oliver Twist, fu uno di noi. Gli accendevano il fuoco sotto i piedi per farlo salire più in fretta nei camini. L’ho visto una volta. Non parlava. Aveva lo sguardo di chi ha smesso di sperare.

Mia madre morì di fame. Mio padre, un soldato, non tornò più. Quando non avevamo nulla da mangiare, raccoglievamo ghiande e le bollivamo. Una volta, con il mio primo salario, la donna che mi aveva accolto a Leeds prese in mano le monete, le guardò a lungo e disse: “Posso comprare il pane. Pane vero.”

Ora siedo accanto a un camino spento. Lo guardo come si guarda un vecchio nemico. I camini di Londra, Parigi, Boston… sono ancora lì. Testimoni dei nostri corpi piccoli, delle nostre voci spezzate. Alcuni non sputano più fumo, ma conservano ancora l’eco dei nostri nomi.

Se mai vi troverete in una casa antica, toccate il camino. Forse sentirete ancora il battito di un bambino come me, che si arrampicava nel buio per scaldare un salotto dove non fu mai invitato a sedersi.

Con la fuliggine nelle ossa
e amore intatto per chi non ce l’ha fatta,
Thomas G. Hayworth
Ultimo spazzacamino e bambino del carbone

Credit al legittimo proprietario

22/04/2025

“Non cercate fra i morti” (Lc 24, 5-6), dice il Vangelo del lunedì dopo Pasqua.
E Papa Francesco, che se ne è andato in questo giorno così denso di significato, sembra volerci dire lo stesso:
“Non restate nei sepolcri! Diventate capaci di risorgere a vita nuova!”

Ci uniamo al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco affidandoci alle parole di Luigi Ciotti, che nel suo messaggio ricorda la forza, il coraggio e la tenerezza di un uomo che ha camminato con gli ultimi, ha alzato la voce per la pace, ha invocato giustizia.

“La notizia della sua scomparsa arriva inattesa, come un interruttore che spegne l’ultima lampadina accesa dentro una casa ora immersa nell’oscurità: un mondo segnato dall’angoscia delle guerre, delle ingiustizie, della povertà, della criminalità, della crisi ambientale, di un uso sempre più arrogante e spregiudicato del potere.

Ma il Papa non ci lascia nel buio! Ha celebrato con noi la Pasqua ed è morto in un giorno che profuma di resurrezione. Ha voluto fino all’ultimo, col saluto ai fedeli ieri in Piazza San Pietro, incarnare quella Chiesa in uscita che si sporca le mani nelle ferite del mondo, per risanarle.

Lo ha ribadito nel messaggio “Urbi et orbi”, con parole come sempre chiare e ostinate nel chiedere ai potenti della terra un passo indietro sul riarmo e passi avanti sul dialogo per la pace, sulla protezione delle vittime di ogni violenza, sulla lotta alla povertà e alla fame.”

13/01/2025
PRENDERSI CURA DI SE' PER PRENDERSI CURA DELLA TERRAPRENDERSI CURA DELLA TERRA PER PRENDERSI CURA DI SE'Se ti riconosci ...
13/01/2025

PRENDERSI CURA DI SE' PER PRENDERSI CURA DELLA TERRA
PRENDERSI CURA DELLA TERRA PER PRENDERSI CURA DI SE'

Se ti riconosci in queste affermazioni, se hanno un senso per te, incontriamoci per scoprire se e come dare loro forma e concretezza

10/01/2025

Non è una questione di degrado, ma di povertà ed esclusione sociale. Non ci stancheremo mai di ripeterlo.

Dormono per strada, in spazi pubblici, al freddo. Non hanno accesso a una dimora. Fanno file interminabili per un pasto caldo o per una doccia. Aspettano per mesi i documenti.

Sono “senza-tetto” coloro che non godono del DIRITTO A UN ALLOGGIO ADEGUATO, che vorrebbero pagarsi in autonomia con sudato lavoro legale, che non può essere loro offerto fino a che non hanno i documenti. Diritto iscritto nella Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948.

Persone emarginate, che soffrono il peso dell’esclusione sociale sulla propria carne.
Sistematicamente, ogni inverno, vengono allontanati, vengono scacciati dai loro ripari di fortuna, perché considerati “oggetti degradanti” e non “soggetti pensanti” e quindi senza una morale, senza una dignità, senza un’anima. Solo materiale degradante.

Ma non è questione di degrado. E la povertà non è un crimine. E se da un lato non si può ignorare la necessità di politiche nazionali e locali di contrasto alla povertà, dall’altro servono interventi mirati anche da parte dei media che promuovano una nuova (umana) narrazione, capace di liberare da stereotipi e umiliazione nei confronti di chi non ha una fissa dimora.

Un essere umano non può essere un problema di “degrado”. Ripetiamolo insieme, un’altra volta. E ancora e ancora.

27/11/2024

Rompere il silenzio è il primo passo per cambiare il futuro 🌹

📅 Quando: Martedì 28 novembre, ore 18:00
📍 Dove: Centro Carlo Urbani, Monte San Vito

Domani, 28 novembre, alle ore 18:00, vi aspettiamo al Centro Carlo Urbani di Monte San Vito per un evento che fa riflettere e unisce.

🌹 "Il silenzio nasconde la violenza" è il titolo della tavola rotonda e intervento artistico organizzati insieme al Comune di Monte San Vito.

🔴 Sarà un’occasione per confrontarci sul tema della violenza di genere e per dare voce alle esperienze e alle storie che spesso restano invisibili.

🎵 L’incontro sarà arricchito da un intervento artistico musicale, che porterà emozione e profondità al messaggio che vogliamo condividere.

06/11/2024

SONO INIZIATI I CORSI Di YOGA
vieni anche tu a sperimentare questa pratica millenaria per ottenere benefici:

Sul Corpo fisico:
Miglioramento della postura
Maggior ossigenazione degli organi interni e dei tessuti
Flessibilità e facilità dei movimenti
Tonificazione muscolare
Miglioramento della circolazione e pressione sanguigna

Sul Corpo mentale ed energetico:
Miglioramento dell'umore
Maggiore concentrazione e attenzione
Riduzione delle somatizzazioni
Miglioramento delle relazioni interpersonali
Autostima e fiducia in se stessi

Norma e Patrizia, con la loro pluri-decennale esperienza di studio e di insegnamento, attente alle possibilità di ogni praticante, propongono uno Yoga che fornisce qualcosa per tutti, così che ognuno possa trovare ciò che gli serve.

Ass. Shamadi asd -Via Fossombrone 14 – Ancona
Lunedì – Mercoledì 18.45 – 20.15 Yoga e Meditazione
Lunedì 17.15 – 18.30 Yoga per pavimento pelvico
Contatti
Norma 328-4564430
Patrizia 347-6000380

30/10/2024

IL RESPIRO NELLO YOGA

Con la pratica degli asana e con gli esercizi di respirazione la mente diventa più chiara, i pensieri sono meno disordinati, il livello di energia cresce.
Attraverso la connessione tra il respiro ed il corpo la mente viene collegata al corpo.
Collegando il pensiero al corpo la mente e i sensi si fondono con il potere dell'universo.

29/10/2024

OGNI STRADA PORTAALL'ETERNITA'
BASTA SEGUIRLA FINO IN FONDO.

Indirizzo

Via Fossombrone 14
Ancona
60126

Orario di apertura

Lunedì 17:00 - 21:00
Mercoledì 18:00 - 21:00

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