01/10/2024
Tuo figlio non ti sfida 🤺
Marco, nove mesi, si trova al ristorante con i genitori, seduto sul seggiolino al tavolo.
Ad un tratto afferra il cucchiaio davanti a lui e lo lascia cadere a terra, con un bel tonfo.
Il papà si china a raccoglierlo e lo ripone sul tavolo dicendogli: “Non ti**re il cucchiaio!”
Cosa fa quasi immediatamente Marco?
Afferra nuovamente il cucchiaio e lo tira verso il suolo, osservando il papà.
Marco sta forse sfidando i suoi genitori?
‼️ Fin dalla nascita i bambini sono impegnati giorno dopo giorno nel tentare di comprendere quanto prevedibile sia il mondo in cui vivono elaborando vere e proprie idee ed ipotesi:
“È così che questa cosa funziona?”
“Se il cucchiaio cade ancora, farà un suono diverso?”
Alcune volte siamo proprio noi adulti il centro dei loro “esperimenti”:
“Se lascio cadere il cucchiaio il mio papà reagirà diversamente?”
Il papà dice “Fermo Marco!” E il bambino pensa “Uao! Con questo gesto posso indurre una reazione nel mio papà!”
🍴 Lanciare posate dal seggiolino, svuotare l’intero contenuto di un cassetto, ba***re ripetutamente un oggetto… La maggior parte delle condotte dei bambini piccoli che facilmente tendiamo ad etichettare come “sfide” alla nostra ‘autorità’ non sono in realtà che comportamenti di scoperta, perfettamente motivati e sensati. 🤩
È possibile che tali condotte possano mettere particolarmente a dura prova la nostra pazienza, ma l’importante è cambiare il nostro sguardo ad esse: non capricci, non dispetti, non sfide, ma 🗣️forme di comunicazione, 📣 tanto dei propri bisogni di crescita quanto delle proprie difficoltà.
Sta a noi adulti comprenderlo e aiutare i più piccoli ad adottare condotte più consone ed efficaci.