
30/12/2022
LA SESSUALITÀ NELLA COPPIA
La letteratura scientifica che si è interessata alla sessualità ha utilizzato, in passato, il modello di studio dell'individuo caratterizzato dalla diversità anatomica. Tale diversità (anatomica) è stata, nel tempo, utilizzata per leggere le relazioni sociali, psicologiche e fisiologiche secondo il binomio uomo/donna che, in tale ottica, diventano complementari perchè l'uno sembra incompleto senza l'intervento dell'altro.
Un limite a tale modello di studio si è presentato quando ci si è resi conto dell'inesistenza di un uomo e di una donna "totale", ovvero, allorquando si è reso evidente che ciascun individuo è relativamente uomo o relativamente donna e assume comportamenti sia maschili che femminili. Si è dovuto, quindi, ammettere la "bisessualità", intesa quale compresenza - in ciascun individuo - di una parte maschile e di una femminile.
In tale scenario è difficile se non impossibile approcciarsi alla sessualità riferendosi al modello di studio dell'individuo caratterizzato dalla diversità anatomica. Se infatti ciascun individuo (uomo o donna che sia) porta con sé gli elementi dell'altro, la diversità si annulla e non è più possibile ragionare di sessualità secondo il binomio uomo/donna.
Lo studio della sessualità diventa così studio delle relazioni e la dimensione maschile e quella femminile prescindono dall'anatomia e si costruiscono e manifestano attraverso la relazione. Il definirsi uomo o donna passa, dunque, attraverso gli innumerevoli contatti con altri uomini e donne, nell'ambito dei quali si assume un determinato modo di parlare, camminare, vestire, di essere al mondo con gli altri. Cosi l'attività sessuale sarà non già l'espressione dell'anatomia dell'individuo, quanto, piuttosto, l'espressione globale della relazione che tale individuo ha costruito con l'altro. Avviene tra i due individui una simbiosi conoscitiva, si scoprono esseri umani, assumono le caratteristiche maschili e femminili senza che le une appaiono più degne o più importanti delle altre.
Questo scenario è tuttavia compromesso dal modo in cui, a livello sociale, viene percepita e misurata la sessualità.
La sessualità viene spesso misurata in base all'efficienza, anche se è poprio il deficit che esprime e qualifica una relazione. Il grado di comunicabilità che caratterizza una relazione è condizionato da componenti intrapsichiche e influenze sociali, familiari, ambientali e non deve essere confuso con la disponibilità per l'altro, che è invece sostenuta dall'amore e dalla volontà.
L'esempio più significativo sono i matrimoni bianchi, ove la coppia convive senza realizzare alcuno scambio sessuale per la conflittualità intrapsichica che ciascuno porta con sé, consentendo una storia di alleanze che mantiene il silenzio su tutto ciò che è comunicazione sessuale. Il grado di comunicabilità è compromesso nei suoi aspetti quantitativi, la persona è sbilanciata verso l'individuo. In altre situazioni dopo un certo periodo di attività sessuale soddisfacente uno dei due partner matura una situazione di anafrodisia, anerezione etc,si prendonono in considerazione le problematiche della comunicabilità, cresce l'aggressività reciproca con pretese che il partner soddisfi le proprie esigenze narcisistiche.Il disturbo sessuale diventa espressione di un palese rifiuto con manifestazioni di aggressività, facendo cristalizzare la relazione in schemi dove l'anatomia del soggetto viene soffocata dalle esigenze di un comportamento imposto, mentre l'altro viene chiamato a svolgere un ruolo passivo complementare. Ciò accade per effetto delle propagande dei mass media, ove domina l'efficientismo dell'atto sessuale, che gli esperti cercano di recuperare con tecniche di comportamento. Aspetti importanti per una buona sessualità di coppia sono la relazione e la comunicabilità come strumento di lettura delle situazioni cliniche patologiche da affrontare. Ogni coppia deve avere un suo ritmo, un suo tempo che permetterà una buona intesa. Sarà questa intesa a far superare la dualità corpo-anima che li realizzerà come individui e sopratutto come coppia.
Masolino, "La tentazione di Adamo ed Eva"