Dott.ssa Chantal Danna - Psicologa clinica e di Comunità

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Dott.ssa Chantal Danna - Psicologa clinica e di Comunità Psicologa clinica e di comunità
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L'altro giorno ho portato i miei figli ad arrampicare in un'area verde. C'erano 7 ragazzini di circa 10-11 anni seduti a...
08/08/2025

L'altro giorno ho portato i miei figli ad arrampicare in un'area verde. C'erano 7 ragazzini di circa 10-11 anni seduti alla base della parete di arrampicata, gli altri bambini avevano quindi accesso limitato alla parete di arrampicata...ma va beh...era uno dei pochi spazi all'ombra...la cosa che mi ha colpita è che non si accorgevano di tutto ciò che gli stava capitando attorno perchè ognuno era incollato al proprio smartphone!
Poi ho pensato ai tanti genitori che nell'ultimo anno mi hanno chiesto aiuto per i propri figli, aiuto per la gestione delle crisi di rabbia del figlio, crisi che avvengono spesso quando i genitori chiedono di smettere di usare lo smartphone.
Adesso non voglio fare la moralista e demonizzzare questo strumento, ammetto di averlo utilizzato anche io in rare occasioni con i miei figli perchè mi seriviano 10 minuti di intrattenimento.
Ma la domanda che mi pongo e vi pongo è la seguente: un bambino di 10-11 anni ha davvero bisogno uno smartphone?
Seconda domanda? Perchè i genitori spesso si lamentano del fatto che i figli stanno troppo attaccati allo smartphone, quando la maggiorn parte delle volte quello strumento lo hanno messo loro in mano ai propri figli e dovrebbero essere loro a dover definire delle regole di utilizzo?
Perchè un bambino/ragazzino che va all'area verde, dove ci sono svariate attività che può praticare, deve portare con se lo smartphone? Perchè un genitore non può concedere l'utilizzo dell smartphone solo in determinati contesti?

Lo studio sarà chiuso da lunedi 25 agosto a venerdi 12 settembre compreso!Tornerò rigenerata per potervi sostenere ancor...
04/08/2025

Lo studio sarà chiuso da lunedi 25 agosto a venerdi 12 settembre compreso!
Tornerò rigenerata per potervi sostenere ancora!

Perché visualizza e non risponde? Un enigma digitale risolto! 🤔Quante volte ci siamo chiesti perché, dopo aver inviato u...
28/07/2025

Perché visualizza e non risponde? Un enigma digitale risolto! 🤔
Quante volte ci siamo chiesti perché, dopo aver inviato un messaggio e visto le famigerate "spunte blu", non arriva alcuna risposta? Che sia su WhatsApp, Instagram o altre chat, quella sensazione di attesa e, a volte, di frustrazione è comune a molti.

Un recente studio ha esplorato questo fenomeno, svelando meccanismi psicologici sorprendenti. Alla base c'è il nostro bisogno innato di appartenenza: le chat sono diventate le nostre "piazze" virtuali per tessere relazioni. Il silenzio dopo la lettura può essere percepito come una forma di ostracismo digitale, un'esclusione. Le spunte blu, infatti, segnalano una comunicazione avvenuta, ma senza reazione, generando a volte ansia o rabbia nel mittente.

La ricerca evidenzia anche l'importanza delle aspettative e dei ruoli sociali. Tendiamo ad aspettarci una risposta più di quanto ci sentiamo in obbligo di darne una. Nelle relazioni gerarchiche (es. lavoro) o familiari strette, il senso di dovere nel rispondere è più forte. Nelle amicizie, invece, l'aspettativa di una risposta rapida è altissima.

In fondo, non è solo una questione di tempo o dimenticanza. Questi comportamenti riflettono dinamiche complesse legate ai nostri bisogni sociali e alle aspettative nelle relazioni virtuali.

Ti riconosci in questa situazione? Qual è la tua esperienza? Raccontacelo nei commenti! 👇

"Parlare di affettività e sessualità con i bambini: quando iniziare e come farlo?"Spesso si pensa che questi argomenti r...
21/07/2025

"Parlare di affettività e sessualità con i bambini: quando iniziare e come farlo?"
Spesso si pensa che questi argomenti riguardino solo l’adolescenza, ma già alla scuola dell’infanzia i bambini vivono relazioni, emozioni e curiosità che meritano ascolto e parole adatte alla loro età. Parlare di affetti e corpo non significa precocizzare, ma rispondere con rispetto e semplicità alle domande dei più piccoli, proteggendoli dalla disinformazione e aiutandoli a crescere sicuri di sé e capaci di rispettare sé stessi e gli altri.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme, senza tabù né imbarazzi, con l’obiettivo di creare adulti più consapevoli a partire da bambini più ascoltati.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il 379 1442830

Perché il tuo cervello si concentra di più sulle cose negative rispetto a quelle positive?Hai mai notato come una singol...
14/07/2025

Perché il tuo cervello si concentra di più sulle cose negative rispetto a quelle positive?
Hai mai notato come una singola critica possa rovinarti la giornata, anche dopo aver ricevuto dieci complimenti? O come ti preoccupi di più per un piccolo intoppo che per una serie di successi? Non è solo una tua impressione: è il bias di negatività del cervello umano in azione.
Cos'è?
Il bias di negatività è la tendenza innata del nostro cervello a dare più peso e attenzione alle esperienze negative rispetto a quelle positive. Le brutte notizie, i pericoli, le critiche e le perdite tendono a lasciare un'impronta molto più profonda rispetto agli eventi piacevoli.
Questo non significa che siamo pessimisti per natura, ma che il nostro cervello è programmato per la sopravvivenza. Migliaia di anni fa, dare la massima attenzione a potenziali minacce era fondamentale per evitare pericoli e rimanere in vita. Se un antenato ignorava il ruggito di un leone ma si concentrava solo sul buon raccolto, la sua probabilità di sopravvivere era molto bassa.
Come si manifesta nella vita di tutti i giorni?
Relazioni: Ricordiamo più facilmente i litigi.
Notizie: I telegiornali sono spesso pieni di notizie negative perché attirano di più la nostra attenzione.
Lavoro: Una singola valutazione negativa può offuscare anni di duro lavoro e risultati positivi.
Pensiero: Tendi a rimuginare su un errore commesso piuttosto che celebrare un successo.
Vuoi sapere come affrontarlo? Commenta il post.

10/07/2025
"Parlare di affettività e sessualità con i bambini: quando iniziare e come farlo?"Spesso si pensa che questi argomenti r...
08/07/2025

"Parlare di affettività e sessualità con i bambini: quando iniziare e come farlo?"
Spesso si pensa che questi argomenti riguardino solo l’adolescenza, ma già alla scuola dell’infanzia i bambini vivono relazioni, emozioni e curiosità che meritano ascolto e parole adatte alla loro età. Parlare di affetti e corpo non significa precocizzare, ma rispondere con rispetto e semplicità alle domande dei più piccoli, proteggendoli dalla disinformazione e aiutandoli a crescere sicuri di sé e capaci di rispettare sé stessi e gli altri.
Vi aspettiamo per confrontarci insieme, senza tabù né imbarazzi, con l’obiettivo di creare adulti più consapevoli a partire da bambini più ascoltati.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il 379 1442830
Aequilibrium VdA Monia Janin

PROGETTO  "BENVENUTA MAMMA!"BENVENUTA MAMMA! è un progetto  di supporto a domicilio per il periodo post-partum, rivolto ...
07/07/2025

PROGETTO "BENVENUTA MAMMA!"

BENVENUTA MAMMA! è un progetto di supporto a domicilio per il periodo post-partum, rivolto a tutte le mamme che hanno bisogno di un “ascolto speciale” nella delicata fase del puerperio. L’idea nasce dall’esigenza diffusa da parte delle neo-mamme di essere ascoltate e di poter trovare conforto e sostegno concreto in un periodo emotivamente coinvolgente e a tratti complesso della propria vita. Il supporto non è indirizzato solo alle neo mamme ma anche ai neo papà.
COSA OFFRE BENVENUTA MAMMA!
● sostegno pratico ed emotivo della madre (e del padre) nei primi mesi di vita del bambino;
● elaborazione dell’esperienza riguardante il primo contatto con il bambino;
● favorire il legame di attaccamento aiutando i genitori ad instaurare una buona relazione con il neonato, a comprenderne i segnali e a rispondergli in maniera adeguata (il pianto, il bisogno di contatto e contenimento);
● sostenere e promuovere le competenze genitoriali, rafforzando la stima e riducendo l’ansia legata all’insicurezza;
● supportare la coppia che affronta la costruzione di nuovi ruoli.
Possibilità di scegliere se fare 3 o 5 incontri.

COSTI
Pacchetto da 3 incontri: 170 euro
Pacchetto da 5 incontri: 280 euro

PERCHÉ SCEGLIERMI
Sono mamma prima di essere una psicologa!

"Dottoresa mi sentivo come anestetizzato...."Cos'è l'anedonia?Anedonia è un termine che deriva dal greco e significa "as...
30/06/2025

"Dottoresa mi sentivo come anestetizzato...."
Cos'è l'anedonia?
Anedonia è un termine che deriva dal greco e significa "assenza di piacere". Indica l'incapacità di provare piacere in attività che normalmente risultano piacevoli, come mangiare, socializzare, fare sport o avere rapporti sessuali. Questo sintomo è spesso associato a disturbi dell'umore ma può manifestarsi anche in altri contesti clinici.
Tipi di Anedonia
Anedonia Sociale: Difficoltà a trovare piacere nelle interazioni sociali e nei rapporti con gli altri.
Anedonia Fisica: Diminuzione della capacità di provare piacere da stimoli fisici come il cibo, il sesso o il tocco.

Le cause dell'anedonia non sono completamente comprese, ma si ritiene che siano coinvolti diversi fattori biologici, psicologici e sociali.
L'anedonia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, influenzando negativamente le relazioni personali, il lavoro e la salute generale. È importante cercare un aiuto professionale se si sospetta di soffrire di anedonia, in modo da ricevere una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.

L'illusione di avere tutto sotto controllo è un tema complesso influenzato da numerosi fattori e  può manifestarsi in va...
23/06/2025

L'illusione di avere tutto sotto controllo è un tema complesso influenzato da numerosi fattori e può manifestarsi in vari ambiti della vita.
Le persone hanno un innato bisogno di sicurezza e prevedibilità. Credere di avere tutto sotto controllo soddisfa questo bisogno e riduce l'ansia associata all'incertezza.
Illusione del controllo: questo concetto si riferisce alla tendenza a sovrastimare la propria capacità di influenzare eventi esterni. Spesso si manifesta quando le persone interpretano il caso o la fortuna come frutto delle proprie azioni.
Percezione del Successo: le persone tendono ad attribuire i loro successi alla propria competenza e i loro fallimenti a fattori esterni. Questo meccanismo di auto-protezione rinforza l'illusione del controllo.

Tentare di controllare tutto può portare a livelli elevati di stress e ansia, soprattutto quando si affrontano situazioni imprevedibili o fuori dal proprio controllo. La convinzione di poter controllare tutto può portare a una visione rigida e inflessibile, rendendo difficile l'adattamento a nuove situazioni o il riconoscimento dei propri limiti.
L'illusione di avere tutto sotto controllo è un meccanismo comune che offre un temporaneo senso di sicurezza, ma può avere conseguenze negative a lungo termine. Imparare a gestire questa illusione, accettando l'incertezza e coltivando la flessibilità, nonche concentrandosi sul presente, può portare a una vita più equilibrata e soddisfacente

Si comunica che lo studio sarà chiuso nei giorni:- 22 e 23 aprile - 2 maggioUn pò di riposo per poter tornare carica ad ...
14/04/2025

Si comunica che lo studio sarà chiuso nei giorni:
- 22 e 23 aprile
- 2 maggio
Un pò di riposo per poter tornare carica ad occuparmi di voi!!

Indirizzo

Corso Battaglione 81
Aosta
11020

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 13:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+393382356236

Sito Web

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