
12/09/2025
Oggi voglio fare chiarezza su un tema che spesso genera confusione: L’ASPIRINA IN PREVENZIONE PRIMARIA.
Per anni è stata prescritta quasi “di default” a chi aveva fattori di rischio cardiovascolare.
‼️ Oggi, invece, le società scientifiche italiane ci dicono chiaramente che non è più così.
📌 L’aspirina a basse dosi si può prendere solo in casi molto selezionati:
• Pazienti con alto rischio cardiovascolare (almeno 2 eventi maggiori ogni 100 persone/anno)
• E con basso rischio di sanguinamento.
✅ Il beneficio? Qualche infarto in meno (fino a 31 evitati ogni 1000 pazienti ad alto rischio).
❌ Il rovescio della medaglia? Più sanguinamenti gastrointestinali e cerebrali, senza ridurre mortalità o ictus in modo significativo.
💡 In pratica: l’aspirina non è più “per tutti”. Va valutata caso per caso.
Ti sorprende questa scelta? Credevi che l’aspirina fosse un “pilastro” per la prevenzione?
Scrivilo nei commenti ⬇️ così ne discutiamo insieme.
Per approfondire, puoi consultare:
• Il Documento di consenso intersocietario italiano (2014), che spiega il razionale scientifico e le evidenze dietro queste raccomandazioni.

• Risorse aggiornate sulle linee guida ESC e sul confronto con altri orientamenti internazionali (ad esempio, US Preventive Services Task Force — USPSTF), reperibili su siti specialistici come cardioinfo.it o pagine ufficiali delle società cardiologiche italiane ed europee.