25/11/2024
In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, condivido una riflessione professionale sul potere trasformativo del sì a noi stesse. Un percorso che, dalla mia esperienza clinica, si rivela fondamentale per costruire un autentico empowerment e una crescita personale consapevole.
Dire di sì a noi stesse è il primo passo per prenderci cura di noi. Non è egoismo, è manutenzione straordinaria.
Il 25 novembre ci ricorda l’importanza di dire no alla violenza in tutte le sue forme. Ma cosa significa dire no alla violenza contro noi stesse? Significa imparare a dire sì alla nostra vita, al nostro valore, e a ciò che conta davvero.
Ogni volta che diciamo sì agli altri senza ascoltare noi stesse, rischiamo di dimenticare una verità fondamentale: ogni “no” agli altri può essere un “sì” a noi stesse. Questo è il punto di partenza per trasformare la difficoltà in un’occasione di crescita e riconnessione con il nostro valore.
Quando in psicoterapia accompagno le persone a esplorare questa esperienza nel qui e ora, ci concentriamo su un aspetto cruciale: imparare a dire “sì” a ciò che ci fa bene e “no” a ciò che ci svuota. Perché spesso chi arriva in difficoltà ha già un’abilità incredibile nel dire sì agli altri, ma quel sì è spesso detto a scapito del proprio benessere. Il no a se stessi diventa un’abitudine, un sacrificio inconsapevole che porta lontano da una vita autentica e libera.
La chiave sta nel cambiare prospettiva. Ogni volta che diciamo no a qualcosa che ci danneggia – un impegno troppo gravoso, una relazione che non ci rispetta, una richiesta che ci sovraccarica – stiamo in realtà dicendo sì al nostro benessere, al nostro equilibrio e alla nostra forza interiore. Questo non è egoismo: è cura, è rispetto, è amore per noi stesse.
Essere presenti al momento della scelta è fondamentale. Quando diciamo sì a noi stesse, fermiamoci e sentiamo cosa accade nel nostro corpo: quali emozioni emergono? Quando diciamo no agli altri, ascoltiamo le tensioni, le contratture, i contraccolpi che proviamo. Ogni sensazione è una guida preziosa per comprendere se la nostra scelta è autentica e in linea con i nostri bisogni.
Ogni “sì” è anche una dichiarazione di responsabilità verso la propria vita. Dire sì a se stesse significa smettere di aspettare che qualcun altro ci approvi o ci salvi, e scegliere di essere alla guida del proprio cammino. Questo non implica chiudersi agli altri, ma definire confini sani, che non sono muri ma ponti verso un contatto autentico.
Dentro di noi convivono parti che vogliono dire sì agli altri e parti che vogliono dire sì a noi stesse. Non si tratta di eliminare una delle due, ma di integrarle, lasciando che collaborino invece di entrare in conflitto. Ogni “no” trasformato in un “sì” è un passo verso una relazione più armoniosa con noi stesse e con il mondo.
La tabella dei sì nasce da questa idea. Ogni sì che si trova nella tabella è un invito a riconoscere ciò che conta davvero per noi stesse e a farne una scelta consapevole. Dire “sì” al rispetto, alla dignità, alla sicurezza, alla vulnerabilità significa imparare a costruire una vita in cui ci sentiamo autentiche, libere e valorizzate.
Fermiamoci un momento e chiediamoci: quali sono i no che ci pesano? Quali sì voglio dire oggi a me stessa per trasformare la mia giornata, il mio stato d’animo, la mia vita?
Ogni volta che diciamo “sì” a noi stesse, stiamo scegliendo di essere dalla nostra parte, e questo è il primo atto di amore e rispetto che meritiamo.
Iniziamo da qui, con un “sì” che ci sostiene, che ci rispetta e che ci restituisce a noi stesse. Il primo sì può fare la differenza. Iniziamo insieme.