Scienza e Politica

Scienza e Politica Opinioni su come si affrontano i problemi di tutti

20/10/2021

ISS (bollettino settimanale su EpiCentro.it) da alcune settimane ci fornisce dati grezzi (quasi) sull'efficacia dei vaccini.

Nella figura in alto dopo aver calcolato il rischio di avere un evento (infezione, ospedalizzazione, decesso) per vaccinati completi e non vaccinati dai dati di ogni bollettino, che copre il periodo di un mese, ho calcolato il rapporto tra questi rischi (non vaccinati / vaccinati) che mi indica di quante volte diminuisce il rischio di un evento con il vaccino completo.

Mettendo insieme i dati delle ultime settimane vediamo che il vaccino continua a essere estremamente efficace in tutte le fasce di età (manca purtroppo la separazione tra giovani e giovani adulti). Questo, nonostante si veda una apparente diminuzione dell'efficacia nei più anziani soprattutto riguardo i decessi, che a inizio estate il vaccino sembrava ridurre di 26 volte, mentre gli ultimi dati indicano una riduzione a 12 volte, comunque ottima. Ci sono tante spiegazioni possibili per questo fenomeno tra cui la diminuita efficacia del vaccino è solo una, possibile alla pari di altre; la più probabile a mio avviso è una differente composizione del campione che tra i pochi non vaccinati include persone guarite.

Nella figura in basso, l'altro modo di vedere l'efficacia. Quante persone devo vaccinare per evitare un evento? Questo si calcola facendo la differenza tra i due rischi e calcolandone l'inverso. L'idea è che, se riduco di 10 volte un rischio del 50% questo diventa 5%; riducendolo mi basta trattare circa 2 soggetti per evitare un evento. Se invece riduco di 10 volte un rischio dell'1%, questo diventa 0,1%; riducendolo, per evitare un evento devo trattare circa 99 soggetti.

Qui si vede che per evitare il decesso di un anziano basta vaccinarne da 70 a 700, in media circa 400.
Per evitare il decesso di un giovane/giovane adulto se ne devono vaccinare da 37mila a 370 mila, in media circa 200mila.

I dati per gli altri eventi si leggono nel grafico.

Tento di mettere in una prospettiva anche economica, ma non solo, il dato sul numero di giovani/giovani adulti da vaccinare per evitare un evento:
Considerando il costo di una vaccinazione completa circa 70 euro, vaccinare 17 milioni di giovani/giovani adulti comporta una spesa di circa 1,2 miliardi.
Con questi miliardi si eviterebbero circa 85 decessi da COViD-19, ma si potrebbero costruire 4 o 5 nuovi ospedali.
Per esempio uno in più in ogni regione del mezzogiorno dove ogni anno muoiono 200 bambini in eccesso rispetto al centro-nord.
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=347470066912057&id=111172767208456

È ora che I medici se la tolgano e si torni alla normalità clinicaUn trentenne che ha paura di uno Pseudo raffreddore de...
09/06/2021

È ora che I medici se la tolgano e si torni alla normalità clinica
Un trentenne che ha paura di uno Pseudo raffreddore deve fare un'altra professione.
Un medico quarantenne incapace di curarsi da una bronchite o altra affezione respiratoria è inadeguato ad essere un medico.
Via la mascarilla.

Alberto Zangrillo è stato ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira , dove ha parlato ovviamente di coronavirus, ma anche del modo in...

Scienza e politica chiede più coraggio sui 60km.Abbonamenti telefonia mobile con abolizione del roaming verso la Svizzer...
09/06/2021

Scienza e politica chiede più coraggio sui 60km.
Abbonamenti telefonia mobile con abolizione del roaming verso la Svizzera per i residenti della fascia di confine

Alberto Zangrillo è stato ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira , dove ha parlato ovviamente di coronavirus, ma anche del modo in...

È ora di processare questo coacervo di vastasi.E il loro ministro Robert Hope
24/05/2021

È ora di processare questo coacervo di vastasi.
E il loro ministro Robert Hope

Un dettaglio della telecronaca del Giro d’Italia, sconfinato in Slovenia, mostra come ormai siamo abituati alla “nuova normalità”

Il Brugel institute propone una panoramica degli effetti economici del covid 1984 a distanza di due anni.Italia unica co...
21/05/2021

Il Brugel institute propone una panoramica degli effetti economici del covid 1984 a distanza di due anni.
Italia unica con segno meno.
Tra i paesi di successo possiamo annoverare l'Irlanda, gli stati uniti ed enucleare il successo svedese (anche rispetto a dk e finlandia), nonostante il suo reddito procapite sia attorno ai 55k dollari e i paesi con valori alti rendono a crescere meno di quelli che rincorrono (come in questa fase la Polonia o la stesso caso cinese).

18/05/2021

Riaperture definitive, parte seconda:
una Piattaforma Liberale

FASCIA DEI 20 KM

Ripristino della libera circolazione con la vicina Confederazione Elvetica

Reintroduzione della Carta Sconto benzina

Fiscalità compensativa ed agevolata

No al quadro RW per i residenti di frontiera

Via alla “mascheretta” all’aperto e più coraggio nell’eliminazione dell’obbligo al chiuso ( i supermercati Walmart lo hanno già fatto): ricordandoci che tutto un anno fa era partito dall’obbligo nei supermercati per le “mascherette”

LE RIAPERTURE

Necessario ribaltare sanità Lombardia da Ospedalo-centrica a sorveglianza sanitaria territoriale. Terapie al domicilio.

Mai più lockdown.

Mai più coprifuoco.

Mai più “mascheretta“.

Stop ai tamponi.

No al greenpass

https://mmozz.wordpress.com/2021/05/18/riaperture-definitive-parte-seconda-una-piattaforma-liberale/

Diamo a Tarro quel che è di Tarro. Intervista ad un medico longevo. Se la teoria non interpreta la realtà, non è sbaglia...
16/05/2021

Diamo a Tarro quel che è di Tarro.
Intervista ad un medico longevo.
Se la teoria non interpreta la realtà, non è sbagliata la realtà, è sbagliata la teoria.
Il coronavirus è ormai endemico, maschere e isolamento ormai inutili.

50.000 tifosi senza maschere in Piazza Duomo a Milano a festeggiare la vittoria del Campionato. Eppure, stranamente – al di là dei soliti Locatelli, Pregliasco, Galli… che pronosticano ecatombi - i media mainstream a cominciare da Corriere della Sera e Repubblica) scoprono ora che il rischio contagio Covid all’aperto è praticamente irrilevante; teoria che si direbbe sposata anche, addirittura, da Burioni (“Dico ai tifosi dell’Inter che stanno festeggiando lo scudetto di stare particolarmente attenti se stanno al chiuso”). Ovviamente si rimangeranno tutto a fine estate quando bisognerà additare la movida come responsabile della imminente “quarta ondata”.

Ma è un dato sul quale riflettere.

Su questo e su altro ne abbiamo parlato con il Prof. Giulio Tarro, tra l’altro, autore dell’attuale best seller “Emergenza Covid: Dal lockdown alla vaccinazione di massa. Cosa, invece, si sarebbe potuto - e si può ancora – fare”.

---disclaimer not financial advice - - - Letture scientifiche alternative Di Giacomo Broggi *Economista & PhD Oggi parli...
14/05/2021

---disclaimer not financial advice - - -
Letture scientifiche alternative
Di Giacomo Broggi *
Economista & PhD

Oggi parliamo della risalita dell'inflazione iniziata oltreoceano, che vedremo se sarà short-lived o più consistente.
Ma come si fa a non creare inflazione per un lungo periodo in condizioni di espansione monetaria?
Tempo addietro, avevo letto un importante studio di Robert Barro, che metteva in relazione la probabilità di rare event disasters, ovvero il rischio di eventi catastrofici, con l'aspettativa di tassi d'inflazione a zero, e la disponibilità per gli investitori finanziari di accettare per molto tempo tassi di rendimento quasi nullo o addirittura negativo sui safe assets (titoli di stato svizzeri o tedeschi). Il periodo dal 2009 ad oggi assomiglia a quello dal 1940 al 1945, con l'avvertenza che in Italia nel 1947 i prezzi si moltiplicarono per 20 in un anno. Finché almeno la BCE utilizzerà operazioni di mercato aperto sterilizzate, non dovrebbe esserci una monetizzazione dei debiti pubblici e la bomba di inflazione conseguente.
Ma Occorrerà smettere con la politica fiscale dissennata e tornare ad un mondo con attività economiche aperte.

Note bibliografiche
(1) T. Rietz, 1988, The equity risk premium a solution - ScienceDirect
(2) R. Barro, 2006, Rare events and the equity premium, Harvard University
(3) G. Broggi, 2010, La valutazione rischio rendimento nel pf per la pa, Ls-des dissertational Thesis, università L.Bocconi
(4) R. Barro, 2011, rare disasters and the asset market in the twentieth century, Harvard University press
(5) G. Broggi, 2021, Valutazione costo/beneficio della spesa sanitaria nei percorsi diagnostici e
terapeutici per i Disturbi Respiratori del Sonno (DRS) nel bambino sul territorio nazionale: strategie per ottimizzare la gestione, implicazioni etiche ed economiche, PhD th.
(6) G. Broggi, 2020, with L.Nosetti, A.C. Niespolo, R.Cutrera et al., Application of latent class analysis in assessing the awareness, attitude, practice and satisfaction of paediatricians on sleep disorder management in children in Italy, PloS one,Public Library of Science 2020 Feb; 15.2 (2020): e0228377

Questi ragazzi non avranno gli anticorpi per affrontare la vita. Pubblichiamo l’articolo “Bandiere ammainate” di Luca Ri...
13/05/2021

Questi ragazzi non avranno gli anticorpi per affrontare la vita. Pubblichiamo l’articolo “Bandiere ammainate” di Luca Ricolfi
GALLERIA
di Luca Ricolfi

Ora che abbiamo due possibili leggi sulla “omotransfobia” (che parola orribile!), ovvero la legge Zan, già approvata alla Camera, e la legge Ronzulli, presentata pochi giorni fa, possiamo star certi che se ne parlerà per un po’. Su entrambe ho maturato qualche idea, ma non è di questo che voglio parlare qui, se non altro perché l’argomento ha aspetti tecnico-giuridici che non si lasciano affrontare nello spazio di un articolo di giornale. Quello su cui vorrei attirare l’attenzione, invece, è lo sfondo sociologico e culturale su cui questo dibattitto prende forma. Perché lo sfondo è importante, e inevitabilmente influenza il modo in cui le leggi sono interpretate e applicate.

Ebbene, qual è lo sfondo?

Se la questione me l’avessero posta 20 anni fa, avrei risposto soltanto: lo sfondo è il politicamente corretto, ovvero la pretesa di una parte politica (per inciso: quella cui, con crescente imbarazzo, mi sono sempre sentito più vicino) di avere il monopolio del bene. I diritti di gay, lesbiche, transessuali, “diversi” in genere, sono sempre stati a cuore più alla sinistra che alla destra, e anche su questo – oltreché sulla difesa intransigente degli immigrati – il mondo progressista ha costruito l’intima convinzione di essere dalla parte del bene o, peggio, di rappresentare “la parte migliore del paese”. Visto da sinistra, il conflitto politico non è fra due diverse idee del bene, ma fra i paladini del bene e quelli del male (fascisti, razzisti, odiatori delle minoranze oppresse). Io stesso, quando scrissi Perché siamo antipatici? (era il 2004), vedevo nel “complesso dei migliori” il principale disturbo della cultura di sinistra.

Ma oggi?

Oggi non è più così. O meglio non è solo così. Non tanto perché, dopo la (purtroppo breve) parentesi di Veltroni, unico leader progressista che abbia almeno provato a trattare la destra come avversario e non come nemico, il complesso dei migliori si è aggravato, ma perché sul complesso dei migliori si è innestata una nuova patologia: la costruzione sistematica, talora al limite del ridicolo, di categorie di persone definite fragili, e come tali bisognose di tutela. Il fenomeno è nato negli Stati Uniti, si è diffuso nei paesi europei eccessivamente civilizzati (sto usando l’ironia, per chi non sapesse riconoscerla), ed ora sta sbarcando anche in Italia. L’aspetto interessante di questo fenomeno è che mescola e confonde fragilità incontrovertibili (ad esempio i disabili, o comunque vogliate chiamarli), fragilità connesse a pregiudizi (ad esempio gli omosessuali), fragilità per così dire naturali (ad esempio gli introversi) e infine fragilità indotte dalla deriva vittimistica in atto nella maggior parte dei paesi occidentali. Lo zenit di tale deriva è la pretesa dei singoli (ad esempio gli studenti di un campus) di essere chiamati con articoli e desinenze appropriate (he, she, ze) e, ancora più demenziale, l’obbligo per i professori di avvertire i loro studenti che potrebbero essere turbati da opinioni contrarie alla propria, o da passi scabrosi, offensivi, o politicamente scorretti di opere classiche: la Divina Commedia, il libro Cuore, Biancaneve, la mitologia greca, eccetera. Come se la suscettibilità individuale, la paura del diverso, la pretesa di non incontrare mai – nemmeno in un film, o in un racconto, o in una poesia – cose che urtano la nostra sensibilità, fossero caratteristiche ascritte e immodificabili, e non limiti soggettivi che individui maturi dovrebbero imparare a superare (un compito cui, invano, lo stesso Barack Obama ebbe ad esortare i giovani)

Ne ha parlato più volte Federico Rampini, che ha definito la società americana “una collezione di minoranze suscettibili”. Ma ben prima avevano iniziato a discuterne gli psicologi americani, preoccupati della tendenza dei genitori a iper-proteggere i figli, scusandone ogni manchevolezza e alimentandone ogni insicurezza. E’ del 2004, ad esempio, il saggio di Hara Estroff Marano A Nation of Wimps, che assiste allibita e preoccupata alla costruzione di una generazione di “schiappe”. E, più recentemente, è di un’altra psicologa americana, Jean Twenge, la più accurata radiografia della distruzione di ogni autonomia e fiducia in sé stessi della i-generation, la generazione degli iper-connessi. Processi di cui, finalmente, si comincia a parlare anche in Italia, grazie a libri come quello di Walter Siti (Contro l’impegno, Rizzoli), che descrive minuziosamente la degenerazione della letteratura in pedagogia politica, o come quello di Guia Soncini (L’era della suscettibilità, Marsilio), un capolavoro di intelligenza e ironia che mette a n**o la follia dei nuovi censori del pensiero e guardiani del linguaggio.

Ed eccoci al punto, il clima in cui le leggi Zan e Ronzulli si contendono il campo. Qualsiasi cosa si pensi dei pregi e difetti delle due leggi, è difficile non riconoscere che nell’arduo (in realtà: impossibile) compito di tutelare alcune minoranze e al tempo stesso preservare pienamente la libertà di espressione, il pendolo della legge Zan pende dal lato della tutela delle minoranze, quello della legge Ronzulli dal lato della libertà di espressione.

E’ un male?

No, è solo sorprendente. Sono stato abituato a pensare che la censura fosse “una cosa di destra”, e che la difesa delle libertà di opinione, di pensiero e di espressione fossero ben incise nelle tavole dei valori del mondo progressista. Così come ero abituato a pensare che la lotta contro le diseguaglianze fosse il primo imperativo della sinistra. Mi ritrovo invece a constatare che, contro la più grande frattura sociale dell’Italia post-Covid, quella fra il mondo dei garantiti (a reddito fisso) e quello dei non garantiti (esposti ai rischi del mercato), oggi è la destra – con la risoluta difesa dei lavoratori autonomi e dei loro dipendenti – ad agitare la bandiera della lotta alle diseguaglianze. E che, di fronte alle problematiche della “omotransfobia”, è innanzitutto la destra a farsi carico della difesa della libertà di espressione, mentre la sinistra semplicemente si rifiuta di vedere un problema che l’onda del politicamente corretto e “l’era della suscettibilità” rendono drammaticamente attuale.

Viviamo in un tempo ben strano…

13/05/2021

Scienza e politica guarda con soddisfazione all'ammissione implicita fatta da Ats Lombardia che il coronavirus è ormai endemico e che nelle scuole bisognerà smettere di essere ossessionati dai tamponi.
Noi lo diciamo da tempo, vediamo se almeno in ritardo ma ci arrivano anche loro. Rimane il fatto che la prossima gestione regionale dovrà avere nelle posizioni di rilievo persone capaci e preparate.

12/05/2021

Tra i leccaC. fortunati ci sono certamente i fratelli boeri. Uno che in quota Pd farà il salone del Mobile.
L'altro che sogna di tassacchiare le case degli italiani, soprattutto a quelli che considerano gli asini lombardi.
Scienza e politica vuole essere chiari. Noi siamo per l'abolizione del quadro RW per i residenti dei territori di confine, per poterlo trasformare in luogo ideale di relocation e residenza di tutti coloro che amano la libertà e che non considerano un'eresia la concorrenza bancaria tra le due sponde del confine Italo elvetico.

A proposito di "papi-tax", sicuri che Marietto stia andando bene?
"Sorpresa, sorpresa. Quando è arrivato a Palazzo Chigi i giornali hanno magnificato l’effetto di Mario Draghi sullo spread, che era arrivato sotto quota 90 e si profetizzava addirittura potesse scendere sotto quota 70. Da allora però la corsa del differenziale tra Btp e Bund è ripresa, anche se in pochi se ne sono accorti. Fino a sfiorare quota 120 la settimana scorsa. E ad attestarsi intorno a 110 in questa.
In primo luogo va segnalato che è stato lo scostamento di bilancio ad imprimere un’accelerata al differenziale. E questo per ovvi motivi: la risalita dei rendimenti è legata alle spese già sostenute e a quelle da sostenere a causa dell’emergenza coronavirus. Finora sono stati sborsati oltre 130 miliardi di euro spingendo il debito al 156 per cento del Pil. È normale che i mercati vadano in fibrillazione quando se ne annunciano altre.

spread btp bund mario draghi

In secondo luogo, sta tornando l’inflazione. Negli Stati Uniti, dove si attende una crescita di almeno il 3,4% perché lo stimolo ai consumi di Joe Biden arriva mentre l’economia americana in difficoltà per la pandemia potrebbe non essere in grado di soddisfarli. E in Europa, dove ci si attende un effetto simile a breve. Con una postilla: se aumenta il costo della vita, presto o tardi le banche centrali dovranno intervenire per fermarlo visto che questo fa parte dei loro compiti.

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I due fuochi delle banche centrali
Ovvero, dovranno muoversi sia la Federal Reserve che la Banca Centrale Europea. Proprio in un momento in cui gli Stati devono spendere il più possibile e gli istituti regolatori devono sostenere le spese comprando titoli. Ecco quindi che il combinato disposto delle due situazioni potrebbe presto spingere le banche centrali tra i classici due fuochi. Da una parte la necessità di sostenere l’economia (come chiede la politica), dall’altra quella di raffreddare l’inflazione (come vogliono i mercati).

E i paesi come l’Italia, con il loro stock di debito, non possono che essere terrorizzati dalla prospettiva di una banca centrale che si muove in controtendenza rispetto alla necessità di sussidiare l’economia reale dopo la pandemia visto che hanno tutto da perdere. Lì, probabilmente (e a patto che sia ancora a Palazzo Chigi e non al Quirinale quando arriverà la sterzata), ci vorrà tutto l’effetto Draghi. Ma il brutto è che rischia persino di non bastare.

ARGOMENTI

# Inflazione # Spread # Mario Draghi
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12/05/2021

Quando una cura non funziona, occorre cambiare il medico e la cura.
E si dice che la cura era sbagliata.
Roberto speranza è totalmente inadeguato.
E persevera nella st*****ta dei colori.
In questa estate, Occorrerà una certa immunizzazione giovanile, f***e e in malafede contare ancora i tamponi.
Una volta in sicurezza la popolazione anziana e fragile, è una fesseria contare i raffreddori degli adolescenti, che dovranno avere il diritto di tornare a scuola senza ulteriori stronzate! (gdpr 679/16)
Mario, se vuoi guidare un paese con un futuro e non essere invece il commissario fallimentare come ti definì Francesco Cossiga, devi liberare il paese dalla narrativa asfittica della teoria della soppressione.
La popolazione svedese under 65 ha avuto senza maschere e senza restrizioni una mortalità inferiore al solito e adesso non muoiono più neanche gli over 65 (coperti con Astra). A crescere è soltanto il Pil. Unico paese Ue che ha già recuperato i livelli 2019.
La Spagna a Madrid ha dimostrato che la libertà è meglio della servitù di regime.
Il Texas ha praticamente debellato i casi gravi, senza limitazioni da mesi.
Basta vaccate. È un anno che si fanno
E occorre dire ad alta voce che lo sono state.
E cambiare strada. In modo permanente.

Togliere ai medici il monopolio del farmaco. Un privilegio non più attuale per gli immeritati discendenti di Ippocrate. ...
11/05/2021

Togliere ai medici il monopolio del farmaco.
Un privilegio non più attuale per gli immeritati discendenti di Ippocrate.
Liberalizzazione della vendita dei farmaci, direttamente prescritti dal farmacista, in base alla serietà degli studi di farmacologia dei produttori e presenti su illustri riviste scientifiche.

Pseudo scienziati Cts smerdati direttamente dalla casa madre del vaccino
È ora di dimettere questi leccac di Robert Hope, messi lì senza una reale autorevolezza intellettuale
Anzi, leccaM. Di quanto caduto, direttamente da terra.

Un novax ?  Un negazionista pericoloso? No, il direttore precedente dell'agenzia europea del farmaco.La mortalità covid ...
11/05/2021

Un novax ? Un negazionista pericoloso? No, il direttore precedente dell'agenzia europea del farmaco.
La mortalità covid italiana è assurda. Errata la vigile attesa. Sbagliato vaccinare i ragazzi al posto degli anziani.
Aggiungo io : anti-etico come osservato da Lancet non usare il cortisone per soggetti giovani, ma indurre l'inoculazione magari ai neonati sotto la falsità che esiste una immunità sterile per un coronavirus (avete mai sentito parlare di immunità di gregge per il raffreddore?!?)
Ricordiamoci che la scuola è sempre stato il luogo di immunizzazione naturale, anche da malattie davvero pericolose per bambini e ragazzi come la varicella.
Via quella stupidaggine omeopatica cinese.
Non c'è alcuna evidenza di una mortalità superiore in assenza (vedasi gli stati usa senza l'obbligo Vs. Il disastro "lombardo" New York)
Perché? Perché i giovani si immunizzano, senza particolari problemi, e a quel punto aumenta il grado di protezione per il resto della popolazione, specialmente se si sono vaccinati i nonni.
Smettere con il servilismo giornalistico verso il ministro Robert Hope e la sua abominevole narrativa.
Forse dopo l'eliminazione dello studio obbligatorio della semeiotica, si è disimparato anche come si cura una affezione respiratoria su soggetti non immunodepressi.
Forse che le facoltà in mano a un certo partito insegnano solo quanto sia giusto e bello transgenderare le persone?

La scoperta dell’acqua calda e la rivelazione di una verità che si vuole tacere.Dr. Sileri e Pierpollo Siluro.Un virus c...
11/05/2021

La scoperta dell’acqua calda e la rivelazione di una verità che si vuole tacere.

Dr. Sileri e Pierpollo Siluro.
Un virus con un profilo immunologico di pochi mesi di immunità non avrà immunità di gregge, ma sarà endemico, come influenza o raffreddore.
Scienza e politica non può tacere e continuerà a non tacere.
Scienza e politica ritiene che lo psicopatico sia il paludoso e Vastaso avvocaticchio Robert Hope.
Occorrerà non farsi deridere da americani e tedeschi che difficilmente baratteranno la libertà naturale di casa loro (questi ultimi diranno presto cosa ne pensano degli eredi politici di Frau Merkel) per l’abbronzatura alla Galli-Pregliasco.
E occorre più coraggio nel ripudiare PER SEMPRE la fallimentare teoria della soppressione e il mondo asfittico che è arrivato all’abominio di impedire la naturale immunizzazione negli ambienti scolastici.
Questa non è scienza. È politica mal cotta, per non dire avariata.
Come ritardato è attendere le vaccinazioni per dismettere la mascheretta all’aperto, già inefficace in base a Seri studi clinici.
Occorre allinearsi all’evoluzione del CDC americano che a luglio darà il via libera, come suggerito dalla food and drugs administration, all’eliminazione delle maschere nelle scuole e nei luoghi al chiuso, già dopo aver inoculato anche solo i più anziani, con qualche attenzione alla areazione negli spazi.
D’altronde, recenti evidenze (uno studio del s. Martino di Genova) mostrano come con adeguata ventilazione, forse non sarebbe contagioso un reparto covid senza dpi.
I medici di una volta, si sarebbero già tolti la maschera e la superstizione. Anche perché il contatto con i virus per le persone immunizzate è il modo di conservare gli anticorpi (siete mai stati visitati con la varicella, malattia ben più pericolosa e mortifera nei bambini, da gente vestita da astronauta?)
Non andranno messe in tasca, ma buttate nella spazzatura, come tutta la robaccia cinese che si rompe ed è di materiale nocivo per la salute!
https://www.pnas.org/content/118/17/e2018995118?fbclid=IwAR0_jstgx8ZzIomoNfht4qglL_14Eqw_t3xGX4IfpkT-5smQgdesK2FQ774

11/05/2021

Scienza e politica non può tacere e continuerà a non tacere.
Scienza e politica ritiene che lo psicopatico sia il paludoso e Vastaso avvocaticchio Robert Hope.
Occorrerà non farsi deridere da americani e tedeschi che difficilmente baratteranno la libertà naturale di casa loro (questi ultimi diranno presto cosa ne pensano degli eredi politici di Frau Merkel) per l’abbronzatura alla Galli-Pregliasco.
E occorre più coraggio nel ripudiare PER SEMPRE la fallimentare teoria della soppressione e il mondo asfittico che è arrivato all’abominio di impedire la naturale immunizzazione negli ambienti scolastici.
Si Venga pure a disquisire con noi cattivi maestri di diritto costituzionale e di statistica.
Siamo sicuri troveremo i classici tesserati pd, anche in questa scuola e questa università devastate dalla DAD o DID o che altro, orgogliosi della loro ignoranza in matematica e convinti per la scuola o l’università basti ancora qualche lettura di Marx o della scuola degli epigoni di Francoforte come negli anni 70.
E non si lamenti se qualche metaforica botta alle gengive la tireremo noi. Perché il resto è tutto osso e niente materia prima.
Questa non è scienza. È politica mal cotta, per non dire avariata.

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