ERBORISTERIA "LA MALVA"

ERBORISTERIA "LA MALVA" La Malva Dr. Giuseppina Nettuno laureata in erboristeria, già naturopata iridologa heilpraktiker

31/07/2024
29/06/2024

LA CARENZA DI B1 E LE ALTERAZIONI DEL CERVELLO.
Le terapie per il morbo di hanno mostrato, nella maggior parte dei casi, una mancanza di efficacia, suggerendo che dovremmo prendere in considerazione bersagli "alternativi"...
Oltre a placche e ai grovigli e al declino cognitivo, molteplici cambiamenti accompagnano l'AD tra cui infiammazione, stress ossidativo e disregolazione metabolica.
Le anomalie nel metabolismo del glucosio (lo chiamiamo DIABETE DI TIPO 3, ricordalo!), i cambiamenti vascolari e l'infiammazione sono caratteristiche strettamente collegate e comuni dell'Alzheimer.
Ti sei mai chiesto il perchè?
E perchè parliamo di VITAmina B1 ( )?
Gli enzimi dipendenti dalla tiamina difosfato regolano i passaggi chiave nel metabolismo del glucosio nel cervello; questi enzimi sono ridotti nel sangue e nel cervello dei pazienti con Alzheimer.
E questo spiegherebbe la base delle "anomalie metaboliche".
Infatti, la carenza di induce infiammazione e alterazioni della vascolarizzazione, e nel cervello si accumulano gli (prodotti finali della glicazione avanzata), proteine ​​tossiche indicative di alterato metabolismo del glucosio e del loro recettore.
Solo questo?
No....
Questo anomalo metabolismo porta a una produzione eccessiva di radicali liberi che danneggiano altre molecole. Non a caso, all'autopsia di un paziente con Alzheimer lo stress ossidativo nel cervello è diffuso, come lo sono le placche e i grovigli.
E' per questo che partendo dagli studi sui diabetici e sulla neuropatia diabetica (causata dalla carenza di Magnesio? Dalla carenza di VITAmina B12? Dagli effetti dannosi di e ?) si sono studiate le forem sintetiche attive della TIAMINA.
Che sono fino a 5 volte PIU' ASSORBIBILI.
E quindi efficaci.
Come la .
La benfotiamina riduce la patologia in molteplici modelli preclinici di malattia, compresi i modelli animali di Alzheimer (hanno mutazioni genetiche "umane" che la causano).
In un modello murino, il trattamento con benfotiamina riduce i grovigli, è neuroprotettivo e migliora i deficit comportamentali.
In modelli animali di formazione di placche amiloidi, la benfotiamina riduce il numero di placche amiloidi e migliora la memoria; in altri modelli animali ripristina la neurogenesi e diminuisce lo stress ossidativo.
Questi risultati suggeriscono che la benfotiamina può essere terapeuticamente benefica per l'alzheimer.
Ma anche per il diabete, come dimostrato negli studi condotti per il trattamento della neuropatia periferica nel diabetico.
Ma Se ne prendono microgrammi?
No.
Il dosaggio più studiato nei diabetici è di 300 mg al mattino e alla sera, ma dosaggi fino a 900 mg al giorno non mostrano alcuna significativa tossicità.
Altro che 1, 2 o 4 mg di Tiamina.
Praticamente inutile.
Se non a riempire le tasche di chi spaccia multivitaminici sottodosati.
Fai una cosa: ascolta il mio consiglio, cerca le compresse di benfotiamina su Google (ne troverai parecchie).
E smetti di mangiare 💩💩💩 ultraraffinata e zuccherata che mantiene vive e vibranti le candide.
Perchè producendo ti fa sentire: stanca, depressa, smemorata, con la nebbia mentale.
Non sia mai che poi non arrivi una diagnosi di
la tua pancia, perchè la tua salute vale!

LINK DI APPROFONDIMENTO
1) lavoro originale che ha stimolato questo articolo:
Benfotiamina e declino cognitivo nella malattia di Alzheimer: risultati di uno studio clinico randomizzato di II fase, controllata con placebo.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7880246/
2) Uso di Benfotiamina nei diabetici:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20188835/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18473286/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16936154/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18473286/

08/05/2024

Un'alimentazione ottimale è essenziale per ridurre il rischio di malattie e promuovere una vita sana e longeva.

30/01/2024

Alcuni studi scientifici hanno associato un maggiore apporto di flavonoidi a una riduzione del rischio di steatosi epatica

12/12/2023

ZUCCHERO E MALATTIE CARDIOVASCOLARI.
Dalla scoperta del ruolo della dieta in malattie come lo scorbuto e il rachitismo agli inizi del 1900, Gli anni '50 videro una crescente evidenza di un ruolo della dieta nell'aumento dei tassi di malattia coronarica osservati all'epoca.
Ciò ha portato a due ipotesi divergenti, presentate come spiegazioni per , il e la steatosi epatica:
(1) l'ipotesi dello zucchero aggiunto (proposta da John Yudkin);
(2) la teoria dei grassi saturi e del colesterolo (proposta prevalentemente da Ancel Keys, Frederick Stare e Mark Hegsted).
Negli anni '80, l'ipotesi dello zucchero era stata eclissata dalla più popolare teoria del grasso, e un'ondata di linee guida a basso contenuto di grassi e alternative alimentari ha spazzato il mondo per i successivi quattro decenni.
Con aumento dei numeri di obesità, diabete e "fegato grasso" a livello di PANDEMIA.
Negli ultimi dieci anni si è osservato un aumento di articoli che suggeriscono che le prove che collegano lo zucchero alla malattia coronarica sono state "minimizzate o soppresse" per pressioni della Sugar Research Foundation.
Lo studio PIU' AMPIO che ha studiato le malattie cardiache (Il Framingham Heart Study, studio di coorte su oltre 14.000 persone di tre generazioni iniziato nel 1948) ha riportato all’attenzione del pubblico lo zucchero come fattore importante [LINK 1].
Questo studio ha rilevato che i consumatori abituali di bevande zuccherate (SSB) presentavano un aumento significativo del grasso epatico e presentavano (diminuzione delle HDL e aumento dei livelli di trigliceridi e di colesterolo LDL).
Prove crescenti collegano gli zuccheri liberi o aggiunti all’obesità, alle malattie cardiache e alla carie dentale e hanno spinto l’introduzione di linee guida sullo zucchero da parte dell’OMS, dell’American Heart Association (AHA) e del National Health Service (NHS) del Regno Unito, tra gli altri. .. In italia muti ...
Una revisione sistematica del 2014 che ha evidenziato l’impatto significativo dell’assunzione di zucchero sulla carie dentale [ 85 ] è stata determinante nella formazione delle linee guida dell’OMS per l’assunzione giornaliera raccomandata di zucchero [LINK 2].

LINK 1: Bevande zuccherate, soda dietetica e malattia del fegato grasso non alcolica in 6 anni: il Framingham Heart Study
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9236136/
LINK 2: Effetto sulla carie della limitazione dell'assunzione di zuccheri: revisione sistematica per informare le linee guida dell'OMS
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3872848/

Utile anche in prevenzione
04/12/2023

Utile anche in prevenzione

Data l’assenza di opzioni terapeutiche efficaci per la demenza, sono stati proposti approcci dietetici e altri stili di vita come potenziali strategie per ridurre il peso di questa condizione e molti studi negli ultimi anni hanno riconosciuto il ruolo significativo dei fattori nutrizionali nel pro

Molto interessante
07/11/2023

Molto interessante

POLMONITE E N-ACETILCISTEINA.
(DEDICATO AGLI "AFICIONADOS" DELLA ).
Lo "stress ossidativo" è parte del meccanismo patogeno della polmonite ed è STRETTAMENTE CORRELATO all'infiammazione. Ci si aspetta quindi che la sua attenuazione riduca il danno polmonare.
Lo stress ossidativo svolge un ruolo fondamentale nella risposta immunitaria "innata" ai patogeni estranei di qualunque natura (parassiti, batteri, virus ...) AUMENTANDO la produzione di mediatori dell'infiammazione nel sistema respiratorio [LINK 1]
QUINDI, INDIPENDENTEMENTE DAL "TIPO DI POLMONITE", gli hanno ricevuto attenzione dai Ricercatori Veri (quelli, per intenderci, i cui studi non dipendono dal "bonifico") PERCHE' si sono rivelati efficaci nell'alleviare le lesioni polmonari e proteggere dai danni in altri organi.
Come il FEGATO.
Tra i più PROMETTENTI antiossidanti, c'è il (o n-acetilcisteina), un aminoacido solforato che:
1) ha proprietà mucolitiche e può ridurre l'elasticità e la viscosità del muco e facilitare la rimozione delle secrezioni polmonari;
2) previene la stimolazione batterica della produzione di mucina e l'ipersecrezione di muco;
3) esibisce proprietà antiossidanti dirette (interagisce con scavenging ROS) ...
4) ... e proprietà antiossidanti indirette, in quanto precursore del (o ), con conseguente aumento della sua concentrazione intracellulare... Leggi dopo.
In precedenti studi CLINICI SERI, il NAC nella broncopneumopatia cronica ostruttiva ( ) e nelle sue esacerbazioni ha mostrato :
👍 NAC ad alte dosi ha migliorato lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria nei pazienti con esacerbazione della BPCO [LINK 2];
👍 Il pretrattamento con NAC ha impedito significativamente la produzione di TNF-a (fattore PRO-INFIAMMATORIO) nei macrofagi alveolari trattati con particelle ultrafini.
👍 La terapia con NAC ad alte dosi ha mostrato benefici nei pazienti con polmonite influenzale H1N1 [LINK 3];
Uno degli studi più interessanti [LINK 4] ha selezionato, tra agosto 2016 e marzo 2017, pazienti RICOVERATI in ospedale per POLMONITE, e li ha divisi in due gruppi..
Un gruppo ha ricevuto un trattamento convenzionale per polmonite insieme a NAC (600 mg due volte al giorno). Il gruppo "di controllo ha ricevuto solamente la "terapia convenzionale".
Le loro conclusioni?
Suggerisce che NAC ha inibito lo stress ossidativo e ridotto i fattori infiammatori nella polmonite e il trattamento con antiossidanti potrebbe ridurre il danno ossidativo e infiammatorio nei pazienti con polmonite.
Ancora più recente, un lavoro del 2020 [LINK 5], gli autori riconoscono che non ci sono studi randomizzati controllati con N- acetilcisteina ad alte dosi (600 mg due volte al giorno) per pazienti con BPCO e hanno progettato questo studio multicentrico randomizzato controllato (RCT) per valutare l'efficacia, la sicurezza e il rapporto costo-efficacia del trattamento a lungo termine con N- acetilcisteina ad alte dosi.
I risultati, una volta condivisi, possono guidare la pratica clinica e cambiare lo standard della gestione precoce della BPCO.
Ma torniamo al GLUTATIONE: che cacchio è?
Lo conoscono bene gli specialisti in pneumologia!
Perchè la sua carenza è ampiamente riconosciuta come una CARATTERISTICA CENTRALE di molte malattie infiammatorie polmonari: la fibrosi polmonare idiopatica, la sindrome da distress respiratorio acuto, la fibrosi cistica e l'asma [LINK 6]
Spero che quello che stai per leggere non ti faccia saltare dalla sedia ma.....è proprio LA TACHIPIRINA che ESAURISCE il GLUTATIONE.
Ed è il motivo per cui nelle INTOSSICAZIONI/AVVELENAMENTO DA PARACETAMOLO - principale causa di insufficienza epatica acuta nel mondo occidentale, e una delle indicazioni più frequenti al trapianto epatico nel mondo! [LINK 7] - l'unico farmaco approvato dalla FDA per uso clinico contro il sovradosaggio come antidoto è il NAC (ma ad alte dosi, endovena, e solo in ambiente ospedaliero!)
RI-CORDA: un farmaco che spegnere la febbre - uno strumento con cui il nostro sistema immunitario rende inospitale l'ambiente a qualunque virus - non è proprio il miglior consiglio che darei se fossi convinto che ... .. LA TUA SALUTE VALE!

NOTA BENE: ciò che scrivo NON E' una PRESCRIZIONE MEDICA.
SE NEI COMMENTI QUALCUNO MI CHIEDE NOME COMMERCIALE E DOSE del NAC vuol dire che non hai letto il post. E io non ho motivo di risponderti.
Nè i LINK per APPROFONDIMENTO:
🔽🔽🔽🔽🔽🔽🔽🔽🔽🔽
LINK 1:
Lo stress ossidativo contribuisce al danno polmonare e alla disfunzione della barriera attraverso la destabilizzazione dei microtubuli (2012)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3547103/
LINK 2:
La N-acetilcisteina ad alte dosi migliora la risposta infiammatoria e l'esito nei pazienti con esacerbazioni della BPCO
https://www.sciencedirect.com/.../pii/S0422763813000253
LINK 3:
Terapia ad alto dosaggio di N- acetilcisteina per la nuova polmonite influenzale H1N1
https://www.acpjournals.org/.../0003-4819-152-10...
LINK 4:
La N-acetilcisteina migliora lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria nei pazienti con polmonite acquisita in comunità.
Uno studio randomizzato controllato (2018)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6250560/
LINK 5:
N- acetilcisteina ad alte dosi per il trattamento regolare a lungo termine della broncopneumopatia cronica ostruttiva in fase iniziale (GOLD I–II): protocollo di studio per uno studio randomizzato multicentrico, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato in Cina
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7488567/
LINK 6:
Stress ossidativo e regolazione del glutatione nell'infiammazione polmonare
https://erj.ersjournals.com/content/16/3/534.long
LINK 7:
Nuove strategie per il trattamento dell'epatotossicità da paracetamolo (2020)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7606761/

Importante fare attività fisica
01/11/2023

Importante fare attività fisica

L'attività fisica e lo sport hanno un legame profondo con la longevità. Il dottor Alberto Cerasari spiega il perché. Leggi l'intervista.

27/10/2023

COME FARSI MALE ....A CENA

Oggi scrivo sulle conseguenze di un diffuso comportamento alimentare: trascurare la colazione e mangiare molto a cena. E’ cronaca giornaliera per milioni di noi.Il risultato?
Aumento di peso corporeo, di obesità e di colesterolo, patologie.
Perché? La NATURA vuole il massimo di introduzione di energia al mattino per affrontare la giornata, ma alla sera e durante la notte il nostro organismo richiede il minimo di energia.
Invece la organizzazione del lavoro, la vita di relazione, i tempi della giornata, cioè la CULTURA, realizza l’opposto, cioè si ha il minimo di introduzione di energia al mattino e il massimo alla sera!
Grave errore alimentare.
Questo contrasto tra la natura e la cultura può generare patologie, aumento di colesterolo, obesità e diabete…

NATURA e CULTURA e la MALATTIA
L’abbondante alimentazione della cena procura un brusco aumento della glicemia, con conseguente aumento della secrezione della insulina. Un elevato livello di insulina raggiunto dopo cena, nella tarda serata, stimola l’enzima HMG - CoA -reduttasi che innesca la produzione di colesterolo endogeno nel fegato.
Si chiama colesterolo “endogeno” perché prodotto direttamente all’interno dell’organismo umano, rispetto al colesterolo “esogeno” introdotto già formato con gli alimenti.
La quantità di colesterolo endogeno prodotta ogni notte è di circa 2,5 grammi, mentre la quantità di colesterolo introdotta è assorbita una una giornata alimentare può essere di circa 300 milligrammi ! Nel nostro sangue non può starci più di 10 g di colesterolo. Durante la giornata abbiamo profili metabolici ed ormonali diversi. Alla sera si hanno nel sangue ormoni diversi dal mattino, il metabolismo e’ diverso rispetto alla mattina. Non siamo sempre uguali. Dobbiamo mangiare in rapporto al nostro profilo ormonale e metabolico per vivere in salute, non accumulare grasso visibile e grasso invisibile (trigliceridi e colesterolo nel sangue) e prevenire patologie degenerative.

UNA CENA DI SALUTE
Consiglio un modello di alimentazione a cena per il controllo di glicemia, insulina, trigliceridi e colesterolo e per ridurre la massa grassa in particolare accumulata sull'addome, applicando il metodo molecolare di alimentazione consapevole:
- VERDURA CRUDA MISTA di STAGIONE
(iniziare la cena con una porzione a piacere, mista con più ortaggi, finemente tritata per agevolare la sua digestione )
- PIATTO PROTEICO
(a scelta) pesce o carne bianca o rossa o prosciutto crudo magro o bresaola o uova o formaggi freschi e molli…o legumi
- OLIO EXTRA VERGINE di OLIVA
(condimento a crudo o per la cottura)
- PANE INTEGRALE di segale o di frumento tenero
- VERDURA COTTA di STAGIONE
(porzione libera, verdura cotta tal quale oppure minestrone di verdura oppure passato di verdura oppure crema vegetale ).

18/10/2023

Avere una malattia infiammatoria cronica intestinale (o Mici) non significa dover rinunciare al gusto a tavola, anzi: la dieta amica dell’intestino può e deve essere varia, bilanciata e buona. Lo hanno sottolineato gli esperti dell’Associazione Amici Italia in occasione della Terrasini Event Ni

10/10/2023

gli alimenti ricchi di flavonoidi, tra cui bacche, mele, pere, vino rosso, spezie, sembrano avere un effetto estremamente positivo su tutto il corpoG

05/10/2023

Curcumina pari a omeprazolo nel trattamento della dispepsia. Questo il risultato di uno studio di confronto da poco pubblicato su Bmj Evidence-based medicine.

Indirizzo

Via Vergolano, 19
Arco
38062

Orario di apertura

Martedì 09:30 - 12:00
15:30 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 12:00
15:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 12:00
15:30 - 19:00
Venerdì 09:30 - 12:00
15:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 12:00
15:30 - 19:00

Telefono

+390464512735

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