Centro Salute - Corpore Sano

Centro Salute - Corpore Sano Osteopatia Medica Osteopata, Fisioterapista,Terapista, Massofisioterapista, Massaggiatore, Podologo, Psicologo, Nutrizionista / Dietologo, Estetista

24/09/2025
21/09/2025

OCCHI E DOLORE CERVICALE
I muscoli oculari e quelli del collo sono strettamente legati. Una tensione eccessiva nella zona cervicale può influenzare il movimento e la coordinazione degli occhi, causando affaticamento visivo e difficoltà di messa a fuoco
I muscoli oculari e quelli del collo sono strettamente legati. Una tensione eccessiva nella zona cervicale può influenzare il movimento e la coordinazione degli occhi, causando affaticamento visivo e difficoltà di messa a fuoco.
La zona cervicale, specialmente le prime vertebre, è vicina al tronco encefalico, che controlla anche i movimenti oculari e l'equilibrio. Un'infiammazione o contrattura in questa zona può irritare il tronco encefalico e causare disturbi visivi
Esistono dei riflessi neurologici che collegano la posizione del collo e della testa al movimento degli occhi. Se questi riflessi vengono alterati a causa di problemi cervicali, si possono verificare disturbi visivi e difficoltà di coordinazione.
Una postura scorretta, spesso legata a problemi cervicali, può costringere gli occhi a compiere sforzi eccessivi per mantenere la messa a fuoco, causando affaticamento e tensione

Gli occhi sono la parte del nostro corpo che più lavorano durante il giorno e che ricevono poca o nessuna attenzione. Oggi con l’uso di dispositivi come smartphone, tablet, PC e lavori da distanze ravvicinate in generale, i poveri occhi sono costretti a “stress visivi” continui. Bisogna sapere che esiste una stretta relazione tra gli occhi, il senso dell’equilibrio, i muscoli del collo e la colonna vertebrale in generale. Lo stress agli occhi ripercuote, infatti, sui muscoli della nuca scatenando mal di testa anche molto fastidiosi ma anche molte forme di vertigini. Così come in palestra ci si dedica all’allenamento dei glutei, dei bicipiti, degli addominali, bisognerebbe anche dedicare il giusto tempo e la dovuta attenzione alla mobilità dei bulbi oculari per stimolare, rilassare e ridurre lo stress ai muscoli degli occhi. Alcuni esempi pratici sono quelli di mantenere la testa ferma e fissare con lo sguardo i vari punti dello spazio oppure, al contrario, tenere lo sguardo fisso ad un punto e muovere la testa in tutte le direzioni senza perdere di vista l’oggetto che si sta guardando. Vi sono diversi modi per allenare i muscoli degli occhi e bilanciarli nelle loro funzioni con il collo. Ogni tanto staccare lo sguardo dai dispositivi elettronici e dedicare pochi minuti agli esercizi oculari, potrebbe far bene non solo agli occhi stessi ma anche alla tua delicata cervicale, al senso dell’equilibrio e ,perché no, anche alla vista stessa…

X info 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres
# occhi # cervicale

17/09/2025

IL DOPPIO GIOCO DELL’ILEOPSOAS: TRA POSTURA E POTENZA

Guarda bene questa immagine.
Non è solo una rappresentazione anatomica.
È una confessione posturale.

L’ileopsoas non è solo un flessore dell’anca. E questo ormai lo sappiamo, vero?
È anche uno stabilizzatore profondo, attivatore anticipatorio e modificatore della curvatura lombare.
E proprio lì si gioca la sua ambiguità funzionale.

Cosa ci mostra l’immagine?

L’ileopsoas origina dalla colonna lombare (corpi vertebrali e processi trasversi di L1–L5). Si inserisce sul piccolo trocantere del femore. Quando si contrae, esercita una forza che tira anteriormente la colonna lombare. Contemporaneamente, genera una rotazione anteriore del bacino.

Risultato? Aumento della lordosi lombare, carico aumentato sui dischi e sulle faccette articolari, potenziale iperattività compensatoria in soggetti sedentari, ansiosi, o instabili.

Domanda ai colleghi: la persona con lombalgia che stai trattando ha uno psoas “corto” o ha uno psoas iperattivo, retratto, sovrautilizzato perché il diaframma è ipomobile o il trasverso addominale è assente?

Alcuni effetti biomeccanici della retrazione dello psoas sono l'aumento della compressione lombare, la limitazione dell’estensione dell’anca, la rotazione anteriore del bacino, l'inibizione dei glutei (per via della posizione sfavorevole) e alterazioni del cammino e compensi su ginocchio o piede

Lavorare sull’ileopsoas significa quindi ripristinare la mobilità di anca e bacino, ridurre la compressione lombare, migliorare la sinergia con diaframma e addominali profondi e promuovere il controllo neuromotorio, non solo l’allungamento.

Curiosità clinica

Lo psoas ha connessioni fasciali con il diaframma. Un diaframma contratto o disfunzionale può contribuire a mantenere lo psoas in uno stato di tensione cronica.
Il risultato? Respiro corto, instabilità lombopelvica, e dolore.. che non passa con un semplice stretching.

Esercizio di consapevolezza

Prova a sederti in una posizione eretta per qualche minuto.
Rilassa volontariamente lo psoas destro.
Ora inspira profondamente e cerca di attivare il trasverso senza spingere in avanti la colonna lombare.
Lo senti il “rilascio” nella parte anteriore dell’anca?
Benvenuto nel controllo neuro-mio-fasciale.

Lo psoas non è solo un muscolo. È una cerniera tra postura, respiro, emozione e movimento. Ignorarlo significa rincorrere i sintomi. Comprenderlo.. significa finalmente ascoltare la radice del problema.

E come ci insegna la clinica: il corpo non mente. Ma bisogna sapere dove ascoltare.

13/09/2025

Il cervello è l'organo più delicato e vitale del corpo umano ed è protetto da sette strati che funzionano come uno scudo naturale:
Cuoi capelluto, la prima barriera esterna.

Periostio, un rivestimento osseo che avvolge il cranio.

Osso cranico, la struttura rigida che protegge dai colpi.

Dura madre, la membrana più resistente.

Aracnoide, uno strato intermedio a forma di rete.

Pia madre, una sottile membrana aderente al cervello.

Tessuto cerebrale, dove si concentrano oltre 80 miliardi di neuroni.

Grazie a questi strati, il sistema nervoso centrale può funzionare protetto da impatti, infezioni e cambiamenti interni.

09/09/2025
03/09/2025

L’IMPORTANZA DELLA CORREZIONE DELL’ATLANTE E IL RUOLO DELL’OSSO IOIDE NELL’ASSETTO POSTURALE

L’osso ioide, pur essendo un piccolo e unico osso non articolato situato nel collo, riveste un ruolo cruciale nella dinamica funzionale del sistema muscolo-scheletrico, con impatti significativi sull’assetto posturale umano. In particolare, la sua relazione anatomica e funzionale con l’Atlante, la prima vertebra cervicale, influenza il controllo della postura, della mandibola, della deglutizione, della fonazione e della respirazione. Le eventuali disfunzioni e alterazioni nella posizione dell’osso ioide sono spesso associate a compensazioni posturali a livello cervicale e, per estensione, su tutta la colonna vertebrale. Questo articolo scientifico analizza la complessa integrazione biomeccanica tra l’Atlante e l’osso ioide, sottolineando l’importanza della loro corretta posizione e mobilità per mantenere un equilibrio posturale ottimale e prevenire patologie correlate.
La postura umana è il risultato di una complessa rete di elementi strutturali e funzionali che interagiscono sinergicamente per mantenere l’equilibrio e facilitare i movimenti. Tra i diversi componenti, la regione cervicale gioca un ruolo strategico. L’Atlante (C1), come vertebra di supporto della testa, e l’osso ioide, posto a livello delle vertebre cervicali C3-C4, rappresentano un’unità funzionale che determina in modo sostanziale l’assetto posturale superiore. Sebbene l’osso ioide non si articoli con altri elementi ossei, la sua posizione è stabilizzata da muscoli e legamenti che creano connessioni fondamentali con la mandibola, la laringe, e indirettamente con la colonna cervicale superiore.

Anatomia e Funzione dell’Osso Ioide
L’osso ioide a forma di U si colloca nella regione cervicale anteriore, tra la mandibola e la laringe, alla stessa altezza delle vertebre cervicali terza e quarta. Non possedendo articolazioni ossee, il suo posizionamento e stabilità sono dovuti ai muscoli sopraioidei, sottoioidei e ai legamenti che collegano questa struttura alla mandibola, al cranio, e al tratto cervicale. L’osso ioide funziona come un punto di ancoraggio per i muscoli della lingua, essenziali nei processi di masticazione, deglutizione, fonazione e controllo della respirazione.

Relazioni Biomeccaniche tra l’Atlante e l’Osso Ioide
L’Atlante, situato direttamente sopra l’osso ioide, rappresenta il primo anello di sostegno della testa e il centro di movimento della regione cervicale superiore. La sua corretta posizione influisce direttamente sulla biomeccanica dei muscoli cervico-cranio-facciali, inclusi quelli collegati all’osso ioide. Disallineamenti o sublussazioni dell’Atlante possono causare tensioni muscolari alterate che si propagano fino all’osso ioide, compromettendo la sua posizione e mobilità.

Una posizione errata dell'Atlante altera l’equilibrio statico e dinamico del collo, accentuando sovraccarichi e disfunzioni contratturali nei muscoli che agiscono sull’osso ioide. Questi squilibri possono provocare malfunzionamenti nelle funzioni vitali quali la deglutizione e la fonazione e determinare compensi posturali a cascata che coinvolgono le spalle, la colonna vertebrale e la postura generale del corpo.

Compensazioni Posturali e Disturbi Associati
Le problematiche occlusali sono spesso correlate a tensioni che coinvolgono anche l’osso ioide. Una malocclusione dentale genera un aumento della tensione muscolare nel compartimento orofacciale, che può influenzare la posizione dell’osso ioide così come la sua capacità di movimento. Questa disfunzione contribuisce a una cascata di adattamenti compensativi che alterano la postura cervicale e, per estensione, il bilanciamento biomeccanico di tutto il rachide.

Tali alterazioni sono responsabili di dolori cervicali, mal di testa, disfunzioni respiratorie e disturbi della deglutizione. Inoltre, un osso ioide in posizione anomala può compromettere la dinamica della respirazione, incidendo negativamente sul controllo neuromuscolare e sulla stabilità posturale complessiva.

Importanza della Correzione Manuale dell’Atlante e dell’Osso Ioide
La correzione dell’Atlante è fondamentale per ristabilire l’equilibrio biomeccanico che coinvolge anche l’osso ioide. Tecniche manuali specifiche possono recuperare la posizione corretta dell’Atlante, normalizzando le tensioni muscolari correlate e riequilibrando la funzione dell’osso ioide. Tale intervento porta a un miglioramento significativo dell’assetto posturale, della funzionalità respiratoria, fonatoria e masticatoria e alla riduzione dei sintomi correlati.

Il trattamento Osteopatico con il Metodo ATLAS-One-ADJUSTMENT (che con un solo trattamento lo corregge) mirato a questa regione richiede una valutazione approfondita della sinergia tra Atlante, osso ioide e muscoli associati. Solo intervenendo simultaneamente su questi elementi si ottiene un recupero efficace e duraturo degli schemi posturali corretti.

L’osso ioide, pur essendo piccolo e isolato, ha un ruolo fondamentale nell’architettura funzionale del collo e nella postura generale. La sua stretta relazione con l’Atlante fa sì che le alterazioni in una di queste strutture possano causare importanti squilibri. La correzione della posizione dell’Atlante e la normalizzazione della mobilità e della posizione dell’osso ioide rappresentano quindi un approccio indispensabile per il mantenimento e il recupero di un assetto posturale equilibrato.

La comprensione integrata di questi aspetti anatomici e funzionali è essenziale nella cura delle disfunzioni cervicali e posturali, oltre che per favorire il benessere globale dell’individuo.

Dott. Giovanni Turchetti DO ND




















31/08/2025

Bastano 10 minuti al giorno per sentire i benefici di questa posizione semplice ma potente, capace di rigenerare corpo e mente

✨ distende la parte bassa della schiena
✨ libera le anche dalle tensioni accumulate
✨ favorisce un sonno più profondo e riposante

Non serve sforzo, solo presenza: fermati, chiudi gli occhi e lascia che il respiro ti guidi.
Il tuo corpo sa cosa fare, tu devi solo ascoltarlo.

La scienza lo conferma: pratiche statiche e passive favoriscono l’attivazione del sistema parasimpatico, abbassano il battito cardiaco, migliorano la respirazione e riducono i livelli di cortisolo. In altre parole: più calma, più energia, più equilibrio. 🌿

📚 Fonti scientifiche

* Streeter, C.C. et al. (2012). “Effects of yoga on the autonomic nervous system, gamma-aminobutyric-acid, and allostasis in epilepsy, depression, and post-traumatic stress disorder.”
* Villemure, C. et al. (2015). “Yoga and the autonomic nervous system: A comprehensive review of the literature.” *Frontiers in Human Neuroscience*.

28/08/2025

Da aprile 2024, nella struttura capitolina sono state eseguite 35 procedure su pazienti tra i 44 e gli 80 anni, tutte in regime di day surgery

15/08/2025

Scopri il Potere dei Piccoli Punti sul Polso: Massaggio Fai-da-Te per un Sollievo Immediato
Controllare i dettagli nel primo commento. 💬👇

07/08/2025
05/08/2025

If you're enjoying my content, make sure to check out my YouTube channel — MedScience Chronicles — for tons of informative videos. Don’t forget to hit that Subscribe button and tap the bell icon so you never miss an update!"

https://www.youtube.com/-MSc

20/07/2025

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

Indirizzo

Ardea

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Centro Salute - Corpore Sano pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Centro Salute - Corpore Sano:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare