06/04/2022
Cosa significa Sakti?
Il termine śakti indica, nell'Induismo, l’energia femminile, il potere di una divinità di dare luogo al mondo fenomenico, la sua capacità creativa immanente. Sakti è il potere e la potenza incarnati nella Dea, nella Pārvatī sposa di Siva e in altre divinità femminili induiste.
In una metafora molto usata nei testi induisti, Siva e Śakti sono come «il fuoco e la sua capacità di bruciare», o come «lo specchio e l'immagine ivi riflessa», a indicare quindi che si tratta di un'unica realtà, una coppia cosmica.
«È la dea a permettere la realizzazione dell'opera creatrice. È ancora la dea a controllare l'immaginazione del dio, la sua follia creatrice o distruttrice. [...] È a lei che bisogna rivolgersi.»
Su un piano simbolico più immediato, Siva e Śakti rappresentano anche i principi maschile e femminile, a significare complementarità (quindi sostanziale unità) degli opposti, un concetto analogo a quello di Yin e Yang della filosofia taoista in cui spirito e materia, intelligenza ed energia, pensiero ed azione, staticità e dinamismo sono due metà perfette e complementari di un Tutto cosmico, la Creazione stessa.
Nei culti tantrici si ritiene che ogni donna sia pervasa dalla śakti, possegga cioè quell'energia divina che rende possibile le trasformazioni nel cosmo. Conseguenza di ciò è che la donna è considerata un "messaggero" del divino, una "via" di accesso all'unione con Dio, o alla beatitudine o comunque a uno stato di coscienza superiore.
Un po' di questa Sakti è presente in ognuno di noi: è la Kundalini, l’energia divina che risiede in forma quiescente in ogni individuo, che giace come un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale.