Dr. Francesco Santini

Dr. Francesco Santini Dr. Francesco Santini - Psicologo Arezzo e Castiglion Fiorentino

Oscilliamo troppo spesso tra l’approvazione e la disapprovazione altrui. Troppo spesso ci perdiamo in feedback influenza...
06/07/2025

Oscilliamo troppo spesso tra l’approvazione e la disapprovazione altrui. Troppo spesso ci perdiamo in feedback influenzati da errori di valutazione ed interessi esterni, costruendo maschere per piacere in ogni contesto.

Forse, per essere autentici, dovremmo ignorare le pressioni esterne. Scoprire chi siamo richiede coraggio: essere autentici è scegliere vivere secondo le nostre convinzioni.

Se hai mai vissuto un Attacco di Panico (ADP) o conosci qualcuno che lo ha subito, è importante sapere come affrontare t...
12/06/2025

Se hai mai vissuto un Attacco di Panico (ADP) o conosci qualcuno che lo ha subito, è importante sapere come affrontare tale situazione.

Un ADP si manifesta con sintomi spaventosi: battito cardiaco accelerato, difficoltà a respirare, vertigini e una forte paura di impazzire o morire. Questo può accadere improvvisamente, in situazioni complicate come quando ci si trova da soli o in luoghi affollati.

Per gestire un Attacco di Panico, è fondamentale avere una persona di fiducia accanto. La prima cosa da fare è far sedere chi sta vivendo l’episodio e liberarla da eventuali indumenti stretti, come zaini o giacche.

Se la persona ha le mani al collo, bisogna scioglierle. Successivamente, bisogna stabilire un contatto visivo e sincronizzare la respirazione. Inspirando lentamente attraverso il naso ed espirando dalla bocca, si può ripetere: “Respira con me”.

È essenziale evitare frasi come “Calmati!”, poiché chi vive l’ADP può percepire la situazione come ancora più seria o drammatica.

È importante anche distinguere tra un attacco singolo e un Disturbo da Attacchi di Panico. Non tutti gli ADP portano a sviluppare un Disturbo da Attacchi di Panico.

Quest’ultimo si verifica quando episodi ripetuti portano a interpretazioni errate delle esperienze, causando cambiamenti nel comportamento e nell’ansia.

Chi soffre di Disturbo da ADP spesso infatti vive una frattura nella propria vita, dividendo l’esperienza fra il “prima” e il “dopo” l’episodio. La persona potrebbe iniziare a evitare luoghi o situazioni in cui ha avuto un attacco, limitando significativamente la propria vita quotidiana.

Se ti accorgi di essere sopraffatto dalle limitazioni causate dagli attacchi di panico, è importante non esitare a chiedere aiuto professionale. Rivolgersi a un professionista può rivelarsi fondamentale per affrontare gli stati d’ansia alla base del disturbo e per apprendere strategie efficaci di coping. Ricorda, affrontare un ADP è un passo significativo verso il recupero e la libertà da limitazioni.

La fragilità dei professori si riflette nel cuore degli studenti: li interrogano e spiegano, ma generano paura e noia. O...
25/05/2025

La fragilità dei professori si riflette nel cuore degli studenti: li interrogano e spiegano, ma generano paura e noia. Oggi i ragazzi, pur apparendo sereni, vivono una solitudine profonda, lontana da relazioni genuine. Gli insegnanti possono trasformare la tristezza in gratitudine, ma devono saper valorizzare le nuove idee. Una lezione non è efficace solo per la tecnologia, ma per l’impegno di chi insegna.

Negli anni trascorsi, "fare chiodo" era vista come una fuga dalle pressioni scolastiche, ma oggi, col registro elettroni...
30/04/2025

Negli anni trascorsi, "fare chiodo" era vista come una fuga dalle pressioni scolastiche, ma oggi, col registro elettronico, le presenze degli studenti sono vigilate.

Mentre questo ha ridotto il numero di assenze, ha migliorato la salute mentale dei ragazzi?

Propongo: concedete 2 giorni di assenza al mese, magari dalla terza superiore, per coltivare autonomia e responsabilità.

Se saltano un’interrogazione, recupereranno. Se decidono di prendere il motorino e godersi una mattinata in solitudine, che vadano.

09/04/2025

Tutto è terapeutico: gli ostacoli possono promuovere la guarigione e favorire la crescita personale, ma é fondamentale riconoscere i nostri limiti, i nostri bisogni e le persone che possono offrirci supporto, senza fuggire da nessuno. Non saper "affrontare la vita" deriva spesso dall’arroganza di non voler accettare le nostre incapacità.

31/03/2025

Nelle relazioni “sbagliare è umano" o i nostri maestri non ci hanno insegnato a vivere? Se in italiano coniugo correttamente i verbi, perché nella vita ho spesso difficoltà? La mancanza di strumenti su come gestire conflitti, invidie e rivalità porta a chiedere scusa, senza capire dove è stato l’errore. Penso sarebbe andata diversamente se a scuola mi avessero insegnato a sviluppare un pensiero profondo, oltre che la storia, la geografia e le scienze.

Le domande sono la chiave per stimolare il pensiero critico, ma nelle scuole si punta solo ai voti. Gli studenti si conf...
12/03/2025

Le domande sono la chiave per stimolare il pensiero critico, ma nelle scuole si punta solo ai voti.

Gli studenti si confrontano con i risultati, non con le riflessioni.

Se gli insegnanti e i genitori promuovessero la curiosità, potremmo formare menti più aperte e consapevoli.

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Psicologo Arezzo e Castiglion Fiorentino

Dipendenze: radici nell'insicurezza. Incapaci nella solitudine o nella realtà, ci aggrappiamo a persone/sostanze. Ma l'i...
24/02/2025

Dipendenze: radici nell'insicurezza. Incapaci nella solitudine o nella realtà, ci aggrappiamo a persone/sostanze. Ma l'illusione di controllo alimenta solo altra insicurezza, un circolo vizioso che diventa paura.

13/02/2025

L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo, ma l'ambiente e le relazioni sociali giocano un ruolo cruciale nella sua manifestazione e gestione. Famiglie e scuole devono essere attivi co-creatori di contesti positivi per favorire il benessere dei bambini e il loro sviluppo.

Oggi voglio esprimere la mia vicinanza al dr. Vito Michele Cornacchia, che ha dedicato oltre 28 anni della sua vita a su...
31/12/2024

Oggi voglio esprimere la mia vicinanza al dr. Vito Michele Cornacchia, che ha dedicato oltre 28 anni della sua vita a supportare i nella casa circondariale di San Giorgio di Lucca. La sua recente decisione di dimettersi è un forte campanello d'allarme riguardo alla disattenzione crescente per la salute mentale dietro le sbarre e in ambito pubblico.

Il professionista ha raccontato della sua esperienza di lavoratore costantemente svalutato, costretto a svolgere il proprio ruolo in condizioni sempre più precarie.

È inaccettabile che in un periodo di crescente attenzione verso le problematiche legate al nelle , professionisti preparati e sensibili vengano esclusi da iniziative fondamentali.

Giovanni Allevi chiama la nostra società "antalgica": metaforicamente costretta ad assumere diverse posizioni per non se...
24/12/2024

Giovanni Allevi chiama la nostra società "antalgica": metaforicamente costretta ad assumere diverse posizioni per non sentire il dolore.

Così nel rapporto con la natura: in città alberi in spazi minuscoli con radici e rami segati, piuttosto che in ampi spazi attrezzati per permetterci di socializzare e passare del tempo insieme.

Muore una persona innocente, tutti gridano: "Oddio! Oddio!", ma non serve: due bambine restano orfane.

Suggerisco ai responsabili di tutto questo di assumere una "posizione antalgica"

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Arezzo
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