28/09/2025
Intervengo come presidente della Cooperativa sociale che ha organizzato l’evento oggetto di tante discussioni social.
La prima cosa che voglio ribadire, senza equivoci, è il nostro cordoglio per la scomparsa di Cinzia Pinna e la nostra vicinanza sincera alla sua famiglia e a tutta la comunità colpita da questo dolore.
Detto questo, è importante chiarire.
L’evento non è stato improvvisato: è parte di un percorso che portiamo avanti da anni con il progetto , rivolto agli adolescenti. I veri protagonisti sono i ragazzi, che in questi mesi hanno proposto, preparato e costruito attività da presentare alla comunità. Noi li accompagniamo perché crediamo che abbiano diritto a spazi di espressione e crescita.
Chi conosce da vicino questo lavoro sa che non si tratta di “suonare e ballare per divertimento”, ma di un percorso educativo che serve proprio a contrastare la cultura della violenza e dell’indifferenza. Arzachena, purtroppo, ha già conosciuto tragedie simili a quella di questi giorni: progetti come questo hanno l’obiettivo di fare in modo che non si ripetano, aiutando i ragazzi a costruire una coscienza sociale nuova, basata sul rispetto, sulla solidarietà e su legami più forti tra cittadini.
Rinviare non sarebbe stato un atto di rispetto, ma avrebbe significato togliere a questi giovani il frutto del loro impegno. E non è giusto che siano proprio loro a pagare il prezzo di scelte che non dipendono da loro, né tantomeno di fatti che non hanno compiuto e che, ci auguriamo, proprio grazie a percorsi come questo non compiranno mai. I ragazzi non hanno nessuna colpa, anzi: sono la parte della comunità che più ha bisogno di strumenti e occasioni per crescere in modo diverso, con consapevolezza e responsabilità.
Va anche ricordato che in nessun altro luogo della Sardegna gli eventi culturali e musicali sono stati sospesi: con il dovuto cordoglio, manifestazioni già programmate si sono svolte e si stanno svolgendo tuttora. Non comprendiamo quindi perché proprio questa iniziativa, che nasce dai ragazzi e per i ragazzi, avrebbe dovuto fermarsi.
Infine, ci permettiamo un invito: alla signora Maria Vittoria Dettoto e alla redazione di Cronaca della Sardegna chiediamo di ve**re a trovarci e conoscere da vicino il progetto . Sarebbe per noi un piacere mostrare concretamente di cosa si tratta, quali valori trasmette e come i ragazzi stessi lo vivono ogni giorno.
Noi non abbiamo alcuna intenzione di “ridere o ballare sulle disgrazie”. Al contrario: lavoriamo ogni giorno perché le disgrazie non abbiano più spazio, perché cresca una comunità più consapevole e unita.