14/11/2024
Alla scuola materna Riccardo spinge un compagno facendolo cadere a terra.
"Sono solo bambini" dice la mamma.
Alla scuola elementare Riccardo non dice mai grazie o per favore, quello che vuole se lo prende e basta. Una volta una matita, una volta una merenda. Crede che tutto sia suo.
"Sono solo ragazzi" dice la mamma.
Alla scuola media Riccardo ride di Flavia, dei suoi occhiali e della sua faccia piena di lentiggini.
La mamma un po' prova vergogna ma si convince che Riccardo crescerà e cambierà perché in fondo, si ripete, certe cose le capisci solo quando sei grande.
Alla scuola superiore Riccardo sa ridere degli altri, sa picchiare, è uno forte, dicono.
Un giorno Riccardo non torna a casa. Sua madre lo cerca in lungo e in largo e lo trova a fumare sotto a un ponte.
"Riccardo, che fai?".
"Vattene, tu non sei mia madre".
La mamma prova ad abbracciarlo, non lo ha mai fatto, ma lui la respinge. Lei resta per un po' a guardarlo e poi si allontana mentre il sapore delle lacrime si infrange sulle sue labbra. Sa che ora Riccardo è un'anima persa.
Da qualche altra parte in una scuola materna Riccardo spinge un compagno facendolo cadere a terra.
"Riccardo, ti farebbe piacere se io ti spingessi e ti facessi male come hai fatto tu con Tommaso? Domani chiedi scusa. Nella vita è importante saper chiedere scusa, sai? È importante saper abbracciare. Senti come fa bene un abbraccio? I più forti sono quelli che sanno abbracciare non spingere" dice la mamma stringendolo a sé.
Alla scuola elementare Riccardo sa chiedere scusa e sa dire grazie e quando lo fa si sente bene.
Alla scuola media Riccardo prende le parti di Flavia, la aiuta a difendersi quando gli altri la fanno sentire imperfetta, sbagliata, perché la mamma gli ha sempre detto che più aiuti più diventi ricco dentro.
Alla scuola superiore Riccardo sa ascoltare, sa amare, sa rispettare. Riccardo ha imparato a essere un uomo.
Certe catene si spezzano sul nascere.
Anche i bambini hanno bisogno di essere educati ed educare non vuol dire giustificare. Il non rispetto, la prepotenza, le parole cattive, vanno fermate… non ignorate.
Sabrina Ferri
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