10/09/2023
FIAMMATA- EPIDEMIA- PANDEMIA
Infatti, ci sono tre parole per descrivere la portata di un contagio. Si parla di «fiammata» per descrivere l’improvvisa comparsa di qualche caso. Si parla di «epidemia» quando il contagio interessa una regione o qualche paese, e si parla di «pandemia» quando il contagio si diffonde in un intero continente o più.
Un’epidemia o una pandemia possono essere causate da un batterio o da un virus già noti, quando la percentuale di persone vaccinate non permette (o non permette più) la protezione attraverso l’immunità collettiva. Può anche essere dovuta a un batterio o a un virus comparsi recentemente, come l’AIDS nel 1983 o il coronavirus SARS nel 2002-2004.
Quanto all’influenza stagionale, si tratta di una malattia contagiosa causata da diversi ceppi di virus. Alcuni ceppi appaiono regolarmente attraverso mutazioni e incroci, creando nuove minacce per le popolazioni. Perciò, i vaccini contro l’influenza cercano di immunizzare le popolazioni contro diversi ceppi contemporaneamente: i virus già noti e i nuovi mutanti, quelli che gli specialisti temono di più perché potrebbero scatenare una nuova pandemia letale, come già avvenuto nel 1918, nel 1957, nel 1968 e 2009.
The “Pandemic Gap” in Switzerland across the 20th century (Swiss Medical Weekly, 12.11.2020)
Quattro famiglie di epidemie
Possiamo dividere le malattie epidemiche in quattro famiglie:
Le malattie che colpiscono l’apparato digerente: diarrea, colera, salmonella, ecc. Si trasmettono soprattutto attraverso l’acqua contaminata da germi fecali.
Le malattie i cui microbi si trasmettono da persona a persona attraverso goccioline emesse con tosse e starnuti: difterite, influenza, morbillo, tubercolosi, ecc. Il contagio avviene respirando queste goccioline infette sospese nell'aria o ricadute su alimenti od oggetti.
Le malattie a trasmissione sessuale: AIDS, sifilide, epatite B, papillomavirus umano, ecc.
Le malattie diffuse attraverso punture e morsi di animali (pulci, pidocchi, zecche, zanzare): malaria, febbre gialla, febbre tropicale, zika.
Una falsa sensazione di sicurezza
Ai nostri giorni, con i farmaci di cui disponiamo, possiamo avere la sensazione di essere al riparo da una grande epidemia come quelle che hanno funestato il passato. Si tratta di un errore: un’ecatombe è sempre possibile. Gli incessanti movimenti di merci e di persone attraverso l’intero pianeta ne aumentano il rischio. Tanto più che, per via di una sensazione di sicurezza dovuta al fatto che gli altri si vaccinano, troppe persone trascurano di vaccinarsi o di far vaccinare i propri figli: il tasso di vaccinazione scende allora sotto la soglia che assicura l’immunità collettiva... Così, nel corso degli ultimi decenni, la Svizzera ha conosciuto diverse grandi epidemie di pertosse (1994-1995) e di morbillo (2006-2009), malattie che si pensavano sotto controllo.
Vaccini per la protezione individuale
I vaccini non contribuiscono soltanto al controllo delle gravi malattie contagiose ma anche alla loro eradicazione. Proteggono l’individuo anche da malattie non contagiose, come il tetano o la meningoencefalite da zecche. In questo caso, l’immunità collettiva non gioca alcun ruolo: si può contrarre una tale malattia anche se tutte le persone con le quali si è contato sono ben immunizzate.
Ufficio federale della sanità pubblica UFSP
Società svizzera di pediatria
SSI - Société Suisse d'Infectiologie
SSAI - Société Suisse d'Allergologie et d'Immunologie
Faculté de médecine de l'Université de Genève
Infovac - Centre de Vaccinologie CMU - 1 Michel Servet - CH-1211 Genève