Dott. Andrea Monti

Dott. Andrea Monti Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott. Andrea Monti, Servizio medico, c. so Ivrea 6 Q, Asti.

Medico Chirurgo, Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare - Dirigente Medico I livello, SC Chirurgia Vascolare AO Ordine Mauriziano, Torino - Socio SICVE, ESVS e SIDV.

16/07/2025
10/06/2025
I PRIMI DANNI DEL FUMO DI SIGARETTAÈ in pubblicazione oggi uno studio che analizza su una vasta popolazione i primi effe...
18/03/2025

I PRIMI DANNI DEL FUMO DI SIGARETTA

È in pubblicazione oggi uno studio che analizza su una vasta popolazione i primi effetti del fumo di sigaretta, quelli che si instaurano quando ancora non ci sono segni di clinici di malattia, ma il danno a carico delle arterie di tutto l'organismo sta già avvenendo inosservato.

La ricerca prende in esame i dati di oltre 182 mila partecipanti ed evidenzia come i livelli di infiammazione rilevabili agli esami del sangue ed i primi danni sulla parete delle arterie (coronarie, carotidi e degli arti inferiori), raccolti con esami strumentali per nulla o poco invasivi, siano maggiori sulla base della durata e della dose cumulativa di esposizione al fumo.
Ad esempio viene documentato un rischio di più di 2.5 volte di avere una placca carotidea e di più di 4.5 volte di avere stenosi (restringimenti) asintomatiche lungo le arterie degli arti inferiori per color che fumano 20 si*****te al giorno.

La buona notizia evidenziata dagli Autori è che smettendo di fumare questi marcatori di danno si riducono progressivamente già nei primi 10-20 anni ed alcuni arrivano a livelli analoghi a quelli dei non fumatori dopo 30 anni di cessazione del fumo.

Tuttavia il monito, corroborato dai dati analizzati, è quello di iniziare riducendo e cominciare così a limitare il danno, ma di non accontentarsi perché anche il gruppo di coloro che fumavano meno di 5 si*****te al giorno dimostrava segni alterazioni statisticamente significative agli esami eseguiti.

JACC 2025;85:1018

2011 E 2019: LE RECENTI "FRENATE" ALL'AUMENTO DELLA SPETTANZA DI VITA"In Europa si vive più a lungo rispetto al 1990, ma...
10/03/2025

2011 E 2019: LE RECENTI "FRENATE" ALL'AUMENTO DELLA SPETTANZA DI VITA

"In Europa si vive più a lungo rispetto al 1990, ma la crescita dell’aspettativa di vita sta rallentando. Le principali cause sono gli stili di vita scorretti e la pandemia di covid-19. Secondo i dati del Global burden of disease 2021, la crescita media annua dell’aspettativa di vita è scesa da 0,23 anni (1990-2011) a 0,15 anni (2011-2019), con un peggioramento dopo il 2011 legato a obesità, ipertensione e colesterolo alto. Tra i venti paesi europei presi in esame, spiega The Lancet Public Health, il Regno Unito registra il calo più marcato della longevità, soprattutto in Inghilterra. Al contrario, Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca e Belgio, che hanno investito maggiormente nella prevenzione, sono riusciti a mantenere i progressi nell’aspettativa di vita. In Italia, il paese più longevo, tra il 2019 e il 2021 si è verificata una brusca frenata: gli autori dello studio ipotizzano che questa inversione potrebbe essere legata alla riduzione della spesa per la sanità pubblica. Complessivamente, il quadro europeo evidenzia l’urgenza di politiche sanitarie e sociali più incisive."

Fonti: Internazionale 1603, Lancet Public Health

Leipzig Interventional Course 2025 🇩🇪
08/02/2025

Leipzig Interventional Course 2025

🇩🇪

CERCHIAMO DI NON ROVINARE LA REPUTAZIONE AL PARACETAMOLOÈ notizia recente, una sfida che coinvolge adolescenti su Tik To...
01/02/2025

CERCHIAMO DI NON ROVINARE LA REPUTAZIONE AL PARACETAMOLO

È notizia recente, una sfida che coinvolge adolescenti su Tik Tok che fanno a gara a chi assume maggiori quantità di paracetamolo. Questo è già stato motivo del popolarsi delle cronache di casi di tossicità da sovradosaggio.

Il paracetamolo è considerato il farmaco con il maggior indice di sicurezza, vale a dire la più ampia distanza tra il minimo dosaggio efficace e la dose tossica, ma questo non vuol dire che il dosaggio tossico non possa essere raggiunto da questi scriteriati comportamenti.

Oltre che essere noto a tutti come antipiretico (farmaco per ridurre la febbre) è la base della terapia del dolore sia per il dolore legato a quadri patologici sia per il dolore cosiddetto "post-chirurgico" (il dolore da ferita chirurgica).

Spero che non capiti ciò che in passato è successo ad altri molecole e cioè che per l'utilizzo incauto (in questo caso sconsiderato) da parte di una piccola pozione della popolazione, a questo farmaco essenziale e ad oggi accessibile anche come prodotto da banco, non vengano posti vincoli dalle autorità regolatorie al solo fine di "rispondere" all'allarme mediatico.

A tal proposito è bene ricordare che anche l'acqua ha la sua dose tossica per l'organismo.

29 ottobre - WORLD STROKE DAYDiagnosi rapida:  , salvare un nonno alla volta."Time is brain": il tempo è cervello... che...
29/10/2024

29 ottobre - WORLD STROKE DAY
Diagnosi rapida: , salvare un nonno alla volta.

"Time is brain": il tempo è cervello... che può essere salvato dai danni dell'ictus.
La World Stroke Organization propone campagne educative per bambini e ragazzi per sottolineare l'importanza di riconoscere i segni dell'ictus ed allertare immediatamente il sistema di emergenza.

29 ottobre - WORLD STROKE DAYIl Chirurgo Vascolare: diagnosi e prevenzione dell'ictus "carotideo".Una delle cause comuni...
29/10/2024

29 ottobre - WORLD STROKE DAY
Il Chirurgo Vascolare: diagnosi e prevenzione dell'ictus "carotideo".

Una delle cause comuni di ictus è l'arteriopatia carotidea. Può essere identificata agevolmente con un eco-color-Doppler dei tronchi sovraortici (ECD TSA) eseguito dal chirurgo vascolare che così rileva una sede di aterosclerosi, malattia che può interessare tutte le arterie del corpo. Se il coinvolgimento delle carotidi non è grave l'instaurazione di un'opportuna terapia medica permette di prevenire infarti miocardici ed ictus che potrebbero essere generati da localizzazioni "nascoste" alle abituali indagini di primo livello (rispettivamente arterie coronarie ed intracraniche).
Se la placca carotidea determina un restringimento (stenosi) grave con aumento rilevante del rischio di ictus allora può essere proposto un trattamento chirurgico o endovascolare per riportare il rischio a quello di una persona priva di stenosi.
Ciò è ancor piú vero se il paziente è appena stato vittima di un ictus per patologia carotidea: in quel caso, salvo controindicazioni specifiche, il rischio di un secondo ictus è massimo ed è indicato un intervento entro i primi giorni dopo l'evento per evitare un secondo episodio più grave e debilitante.

29 ottobre - WORLD STROKE DAYPrevenzione: attivi insieme per essere   La corretta prevenzione potrebbe eliminare sino al...
29/10/2024

29 ottobre - WORLD STROKE DAY
Prevenzione: attivi insieme per essere

La corretta prevenzione potrebbe eliminare sino al 90% degli ictus, ecco perché dallo scorso anno la World Stroke Organization ha fatto partire la campagna incentrata proprio sull'ottimizzazione della prevenzione.
Quest'anno si focalizza sulle attività sportive in senso lato come strumento dall'alta componente emotiva che permette, da soli o in compagnia, di raggiungere grandi risultati. Lo hanno fatto promuovendo numerose attività sotto il claim .

The video platform trusted by 287 million creatives, entrepreneurs, and businesses. Everything you need to create, manage, and share stunning videos.

ANEURISMI E PSEUDOANEURISMI DEGLI ARTIPer aneurisma si intende una dilatazione stabile del segmento di un vaso saguigno ...
24/08/2024

ANEURISMI E PSEUDOANEURISMI DEGLI ARTI

Per aneurisma si intende una dilatazione stabile del segmento di un vaso saguigno di oltre il 50% rispetto al suo diametro normale.

Le arterie degli arti superiori, ma soprattutto quelle che irrorano gli arti inferiori, possono essere coinvolte da tali dilatazioni. Spesso si tratta di manifestazioni dell'aterosclerosi ed infatti in un paziente un aneurisma degli arti può coesistere con aneurismi in altre sedi come a livello dell'aorta addominale o delle arterie dell'altro arto: gli aneurismi dell'arteria poplitea ad esempio si presentano da entrambi i lati dal 45% al 68% dei casi, ed in circa il 40% dei casi il paziente con aneurisma popliteo ha anche un aneurisma dell'aorta addominale; le persone con aneurisma aortico addominale, per contro, hanno quasi il 60% di possibilità di avere anche un aneurisma popliteo.

A differenza degli aneurismi aortici, tutttavia, gli aneurismi degli arti non hanno nella rottura il loro rischio maggiore, ma nell'ischemia (mancanza i sangue) dell'arto a causa della facilità con cui possono diventare un ricettacolo di materiale aterotrombotico (un insieme di cristalli di colesterolo e cellule dell'infiammazione - come nelle placche aterosclerotiche - frammisto a sangue coagulato) che può finire per occludere il l'arteria dilatata (trombosi dell'aneurisma) oppure essere trascinato dal torrente ematico in molteplici e piccoli frammenti che andranno ad occludere le piccole arterie a valle (embolia).

Quando invece si parla di pseudoaneurisma, o falso aneurisma, ci si riferisce ad un'entità patologica completamente differente.

In questo caso le pareti dell'arteria nella porzione pseudoaneurismatica non sono diverse da quelle a monte o a valle, ma è presente una breccia - un buco anche piccolo - a livello di una di esse e la tumefazione che si nota clinciamente non è che un ematoma attorno o davanti all'arteria che continua a crescere e a pulsare a causa della pressione arteriosa che riversa ad ogni sitole un po' di sangue nei tessuti attorno al vaso. Non si tratta tuttavia di un sanguinamento perché per definizione lo pseudoaneurisma si forma venendo progressivamente "contenuto" da una "pseudocapsula", cioè una falsa guaina generata dalla fibrosi conseguete all'infiammazione dei tessuti circostanti.

Spesso questo fenomeno è il risultato di una puntura arteriosa per procedure mediche o endovascolari (un prelievo di sangue arterioso, una coronarografia, un trattamento endovascolare, etc.) complicata da una difficile chiusura della breccia arteriosa provocata dalla puntura a causa di fattori predisponenti del paziente o della metodica stessa (varianti anatomiche o malattie delle arterie che rendono piú difficile ottenere la corretta occlusione del piccolo foro con le metodiche convenzionali, terapie antiaggreganti e\o anticoagulanti, etc.).

È facile capire, qundi, come siano diversi i trattamenti per questi tipi differenti di problematica.

Nel caso di un aneurisma è necessario escludere dalla circolazione (con un'endoprotesi o un bypass) o sostituire il segmento di vaso malato, eventualmente dopo aver ripristinato l'afflusso di sangue nel caso il paziente sia stato vittima di trombosi o embolia, mentre nel secondo caso è sufficiente riuscire a chiudere la breccia arteriosa trasformando lo pseudoaneurisma in un ematoma non piú rifornito.

In base alle caratteristiche dello pseudoaneurisma e del vaso coinvolto, cio si può ottenere con una prolungata compressione (preferibilmente sotto guida ecografica), con l'iniezione di colla biocompatibile iniettata sotto guida ecorafica attraverso la pelle oppure suturado la breccia dopo aver eseguito un accesso cirurgico pre raggiungere l'arteria danneggiata.

EMC 2024;29:2

Indirizzo

C. So Ivrea 6 Q
Asti
14100

Orario di apertura

17:00 - 20:00

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott. Andrea Monti pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott. Andrea Monti:

Condividi