
19/07/2025
Alice è come te. Vuole capire. Fa domande. Ma nessuno le dà risposte.
E allora impari a non cercarle più, le risposte. Impari a goderti il viaggio. A ridere di una teiera che canta. A trovarti d’accordo con uno stregatto che non esiste quasi mai. A sentire un brivido quando una regina ti grida di tagliare teste solo perché le gira storta.
È un mondo che non ha regole. Ma è proprio quello il punto. In un mondo dove tutti ti dicono come comportarti, Alice ti dice: “Senti, guarda che puoi anche non capirci niente, e vivere lo stesso. Anzi: magari è meglio.”
Ognuno di noi ha avuto un’età in cui ha smesso di inseguire conigli bianchi, e ha cominciato a inseguire autobus, bollette, appuntamenti. E fa male, quando lo capisci.
Ma in fondo non si cresce davvero mai. Si finge. Si recita. E poi si guarda un cartone del 1951, fatto di carta e pazzia, e ci si ricorda che essere matti ogni tanto è l’unica forma di lucidità rimasta.
Quindi guardalo. E ridi. E confonditi.
E se vedi un coniglio con l’orologio... non chiederti dove va.
Seguilo.