10/06/2025
UNA PSICOLOGA AL REFERENDUM
Ho avuto l'occasione di vivere questo referendum da dietro gli scatoloni nel mio piccolo Comune di resistenza. Dai tempi dell'Università ho sempre trovato interessante lo studio dei popoli e delle loro dinamiche, per cui ho osservato e riflettuto tanto.
Il primo aspetto che mi è stato subito evidente è stato il ritrovarsi a votare, già di mattina presto, diversi anziani che con il loro passo incerto si dirigevano a testa alta verso la cabina e poi, cortesemente, chiedevano aiuto per imbucare le schede perché "signorina l'età avanza ma si deve votare!". E con tristezza ho visto invece pochi ragazzi esercitare il loro diritto al voto, espressione di ormai poca fiducia in esso
Nel mio piccolo Comune hanno espresso il loro voto più donne che uomini. Ciò mi ha reso molto fiera, in un periodo in cui l'indipendenza e la forza femminile viene messa a dura prova. Ho dovuto tristemente notare, però, che quasi sempre il nome e cognome della donna, anche giovane, nella lista elettorale come sulla tessera, erano seguiti da "in..." e il cognome del marito. Se un attimo prima gioivo per i numeri, mi ritrovavo poi a constatare come sia difficile sradicare il passato dalle dinamiche più semplici come l'identificazione di una donna che vota
Ho visto tanto scoraggiamento ma anche tanta forza d'animo in tutti coloro che, consapevoli di non raggiungere il quorum, erano lì per dare un segnale. Come ho avuto modo di chiacchierare con chi, nonostante la tessera elettorale in tasca e giunti alla porta del seggio, hanno invece detto "non voto perché tanto non serve" o "non voto perché mi scoccio". Ho sentito quel senso di impotenza che spesso riscontro in diverse persone e che è quindi tipico dei tempi che viviamo
Infine, ho percepito la frustrazione di tutto ciò riversarsi nel quesito n. 5 e dichiarato da tanti elettori, in quello che è uno scontro tra chi ci crede ormai poco nei diritti e chi quel diritto spesso se lo vede negato
Questa esperienza mi ha fatto pensare molto, riflettere su elementi che spesso si celano dietro qualcosa che a volte diamo per scontato, come il diritto al voto, ma che scontato non è affatto!