02/07/2025
Quando le scuole chiudono ma il lavoro continua, l’estate può trasformarsi in una sfida complessa per le famiglie con figli piccoli.
«È importante riconoscere che molte famiglie affrontano questo periodo con fatica», afferma Maria Antonietta Gulino, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi. «I costi elevati dei centri estivi, la difficoltà di conciliare ferie e orari di lavoro, la mancanza di una rete familiare di supporto sono problemi concreti, che possono trasformare la pausa scolastica in un motivo di stress anziché di benessere».
Per questo, Gulino invita a cambiare prospettiva: partire dal possibile, non dall’ideale. Non serve inseguire la vacanza perfetta, ma costruire piccole pratiche quotidiane che aiutino i bambini a sentirsi visti, ascoltati, regolati emotivamente.
Anche pochi minuti di attenzione autentica, ogni giorno, possono avere un effetto profondo sul benessere dei bambini. Anche la noia, se accolta senza ansia, può trasformarsi in una risorsa. Lasciare che il tempo resti vuoto, senza riempirlo subito, è un gesto di fiducia: permette ai bambini di attivare risorse interiori, esercitare creatività e sperimentare soluzioni autonome.
E quando la cura viene condivisa, tra genitori, con altri adulti di riferimento o in piccole reti di vicinanza, il carico si alleggerisce, e la quotidianità ritrova equilibrio.
In quest'ottica, è essenziale superare l’aspettativa della perfezione. Non è fare tutto nel modo “giusto” che conta, ma esserci davvero. Anche una giornata disordinata, se attraversata con autenticità, può diventare spazio di relazione, fiducia e crescita condivisa.
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