06/11/2025
I cambiamenti fisici durante la pubertà portano al centro il corpo. Da bambini sono soprattutto i genitori ad occuparsene ma in questa nuova fase dello sviluppo lə preadolescente sente che il corpo non è
più dei genitori, non sono più loro a prendersene cura.
Questa consapevolezza, unita alla fatica di doversi adattare a cambiamenti corporei rapidi e al dover affrontare altri compiti evolutivi, primo fra tutti quello di prendere le distanze dalla famiglia per "debuttare nel mondo", fa sì che lə ragazzə cominci ad agire sul proprio corpo per impadronirsene, distinguersi dagli adulti, sentirsi parte del gruppo dei pari.
Curarsi troppo o trascurarsi sono due facce della stessa medaglia, un modo per dire "il corpo è mio e ne faccio quel che voglio".
Da adulti è giusto osservare senza esprimere giudizi, lə preadolescente ha bisogno di sperimentare e sperimentarsi, a volte di omologarsi per sentirsi parte di un gruppo, deve essere lasciato libero di piacersi o detestarsi in alcuni momenti.
È bene sospendere il giudizio se non siamo chiamati in causa. È giusto monitorare per cogliere campanelli d'allarme, in linea molto generale quando l'attenzione al corpo o al contrario la sua trascuratezza interferisce con la salute fisica o psichica o con la partecipazione alla vita sociale (scuola, amici, attività sportiva).
Per il resto va bene se lə preadolescente che abbiamo in casa "non ci piace", non segue i nostri consigli, è la fotocopia del suo migliore amico, stessa felpa, stesso taglio di capelli...È un lavoro che si sta compiendo e che gli permetterà alla fine dell'adolescenza di capire come vorrà essere, a chi vorrà assomigliare.