Studio medico dott. giuseppe barilà, bagnara calabra

Studio medico dott. giuseppe barilà, bagnara calabra Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Studio medico dott. giuseppe barilà, bagnara calabra, Medico di famiglia, Bagnara Calabra.

La Sogei...
26/10/2024

La Sogei...

Regioni e medici di famiglia segnalano le difficoltà che sta avendo la rete gestita dalla società del Mef con la quale si fanno anche le prescrizioni di farmaci

21/01/2024

Mi è stato comunicato il blocco di questa pagina per violazione nonsodicosa. Vorrei solo sapere se qualcuno riesce a visualizzarla ancora, perché non ho tempo e voglia di impelagarmi in una questione sciocca con quelli di Facebook. Se si visualizza bene altrimenti delle sciocchezze che metto qui farete a meno e io della soppressione della pagina del mio studio medico me ne farò una ragione.

30/11/2022

Ogni anno, in Italia si spendono più di 3 miliardi di euro e negli Usa più di 10 miliardi di dollari per comperare prodotti a base di vitamine. La maggior parte delle persone crede...

Per chiarirci un po' le idee.
09/12/2021

Per chiarirci un po' le idee.

La Regione Lazio ha pubblicato oggi 13 Faq realizzate insieme all'ospedale pediatrico Bambino Gesù per rispondere a tutti i dubbi dei genitori in vista del prossimo avvio della campagna vaccinale per i bambini tra i 5 e 11 anni per i quali sono in arrivo apposite confezioni con dosi predisposte per...

"This could be the best Omicron news of the day if further confirmed tracking all confirmed cases. Not many have been th...
28/11/2021

"This could be the best Omicron news of the day if further confirmed tracking all confirmed cases.
Not many have been thinking that the mutation laden variant could decrease virulence."
"Questa potrebbe essere la migliore notizia del giorno se ulteriormente confermato il monitoraggio di tutti i casi.
Non molti hanno pensato che la nuova variante possa diminuire la propria virulenza"
Eric Topol.

In sintesi, il medico che ha segnalato i primi casi di variante Omicron riferisce di giovani di diversa estrazione ed etnia con intensa stanchezza e un bambino di sei anni con una frequenza cardiaca molto alta (guarito dopo appena 48 ore). Si aspetta di valutare cosa può accadere ad anziani non vaccinati. Ma gli anziani percentualmente in Sudafrica sono pochi (gli ultra 65enni sono solo il 6%) e ancora evidentemente non ci sono casi.

Dr Angelique Coetzee noticed otherwise healthy patients showing unusual symptoms and worries how the new variant might hurt the elderly

28/11/2021

"L’opinione comune del popolo volle ostinatamente piuttosto credere essere la vociferata pestilenza un’artificiosa invenzione de’ medici per acquistar lucro, anzi che esaminare e chiarire il fatto. Inutilmente i medici più istruiti divulgavano le prove degli ammalati che avevano veduti morire di pestilenza, che la plebe sempre li risguardava come autori di una malignamente immaginata diceria."
Pietro Verri sulla peste di Milano

"L'efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, me...
13/11/2021

"L'efficacia vaccinale rimane molto elevata per ospedalizzazioni, ricoveri in terapia e per i decessi, supera il 90%, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di età più centrali è un po' più bassa. Si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire, man mano che passano i sei mesi, alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero. Ci sono milioni di cittadini che non hanno fatto nemmeno una dose, ed è estremamente importante che inizino il ciclo"
Ieri, Silvio Brusaferro , presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.
Tratto da qui

Iss: Negli ultimi 7 giorni si concentra una crescita dei casi nelle fasce d'età intermedie, 30-39 anni e 40-49 anni, la quota di popolazione non vaccinata più significativa. Vaccini, efficacia in calo dopo sei mesi

11/11/2021

Il livello di anticorpi nel sangue è un dato ingannevole per decidere se e quando sottoporsi alla terza dose del vaccino

30/10/2021

I ricercatori studiano i soggetti resistenti a SARS-CoV-2, cosa sappiamo sulla variante AY.4.2, cronologia della prima ondata, nuova commissione dell’OMS sull’origine della pandemia, casi Covid-19 in aumento

Un database genetico per studiare cosa rende alcune persone resistenti a SARS-CoV-2, quali sono i tre principali obiettivi?
Presso l’Università di Utrecht è stata istituita una banca dati che raccoglie le sequenze genetiche degli individui che pur stando a contatto con soggetti infetti non solo non si ammalano, ma non vengono neanche contagiati da SARS-CoV-2. Un progetto promosso dal consorzio internazionale Covidhge, coordinato dalla Rockefeller University, che punta a scoprire le basi genetiche e immunologiche umane delle varie forme cliniche di infezione da SARS-CoV-2.
Tra i paesi partecipanti allo studio c’è anche l’Italia, rappresentata dal laboratorio di Genetica Medica dell'Università di Roma Tor Vergata diretto dal dottor Giuseppe Novelli, dove sono stati prelevati i campioni di DNA a 142 individuati, selezionati su 500 volontari, poi sequenziati e ora allo studio degli esperti con la speranza di ottenere informazioni utili anche per la cura del Covid-19.

La nuova variante di SARS-CoV-2 preoccupa gli studiosi: cosa dobbiamo aspettarci dalla variante AY.4.2 o Delta plus
Una nuova variante preoccupa gli scienziati, l’hanno chiamata AY.4.2 o Delta plus. Identificata per la prima volta dai britannici, anche grazie al loro massiccio programma di sequenziamento, ma già presente in almeno dieci paesi Europei, tra cui l’Italia che ha individuato ad oggi almeno 73 casi.

Le due mutazioni principali di questa nuova versione di SARS-CoV-2 riguardano entrambe la proteina Spike che il virus utilizza per entrare nelle cellule umane: A222V, già presente anche nella ormai dominante variante Delta e Y145H, con un rischio di incremento dell’aggressività virale tra il 10 e il 15%, secondo il ricercatore britannico Jeffrey Barrett del Wellcome Sanger Institute di Cambridge e del collega Francois Balloux dell'University College di Londra.

Come previsto con l'arrivo dell’autunno i casi Covid-19 sono in aumento anche in Italia
Con l’arrivo della stagione invernale i casi Covid-19 sono di nuovo in aumento: l’incidenza sarebbe in crescita in 18 regioni, ma sono tutti gli indici di epidemia ad essere in crescita, sull’intero territorio italiano: dalla percentuale dei positivi con test molecolari all'incidenza dei positivi totali con test molecolari e antigenici rapidi, fino agli ingressi giornalieri in terapia intensiva.
Da uno studio più approfondito dei dati europei, il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), ha, poi, formulato un’ipotesi interessante: "seppure l'analisi dei dati riveli che non ci sono evidenze di una relazione lineare decrescente, probabilmente per l'influenza di altri fattori, sembra che la soglia del 65% della copertura vaccinale giochi un ruolo rilevante sull'incidenza di positivi e di decessi”.

A cura di Sara Rigon

26/10/2021

Vaccinazione antipneumococcica.
Si comunica che, a partire da mercoledì 27 ottobre, il medico procederà alla vaccinazione antipneumococcica.
La vaccinazione anti-pneumococco può essere offerta simultaneamente alla vaccinazione anti-influenzale (che rappresenta in tale caso un'occasione opportuna), ma può anche essere somministrata indipendentemente e in qualsiasi stagione dell'anno, anche perché mentre l'anti-influenzale deve essere ripetuta ogni stagione, l'anti-pneumococco viene somministrata, secondo le attuali indicazioni, una sola volta nella vita.
Lo Streptoccocco Pneumoniae (o Pneumococco) è il batterio responsabile della maggior parte delle polmoniti batteriche rilevabili nella popolazione adulta. I principali fattori di rischio associati all'infezione da pneumococco sono: l'età superiore a 65 anni e la compresenza di malattie croniche soprattutto respiratorie (come la bpco), cardiovascolari (cardiopatia ischemica) e metaboliche (diabete mellito). Per tale ragione, in questi soggetti, è fortemente raccomandata l'esecuzione della vaccinazione antipneumococcica. Questa strategia profilattica ha un'efficacia protettiva che si manifesta con la riduzione della gravità del quadro clinico in caso di contagio e della mortalità delle persone immunocompetenti (non invece quelle immunodepresse).

26/10/2021

Vaccinazione antinfluenzale.
Si comunica che, a partire da mercoledì 27 ottobre, il medico procederà alla vaccinazione antiinfluenzale di propri assistiti che ne facciano richiesta per le proprie condizioni cliniche e laddove non ne esistano controindicazioni.
Sono per il momento disponibili solo vaccini tipo Fluad Tetra,
somministrabili a persone aventi diritto con età superiore a 65 anni.

Iss: L'efficacia dei vaccini a mRna resta alta anche dopo sette mesi dalla seconda doseNelle persone immunocompromesse s...
07/10/2021

Iss: L'efficacia dei vaccini a mRna resta alta anche dopo sette mesi dalla seconda dose

Nelle persone immunocompromesse si osserva una riduzione dell’effetto protettivo verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose
A sette mesi dalla vaccinazione non si registra una riduzione dell’efficacia dei vaccini Covid-19 a mRna nella popolazione generale, mentre si osserva una lieve diminuzione nella protezione dall’infezione (sintomatica o asintomatica) in alcuni gruppi specifici. Lo afferma il quarto report, a cura del Gruppo di lavoro ISS e Ministero della Salute “Sorveglianza vaccini COVID-19” sull’analisi congiunta dei dati della sorveglianza integrata COVID-19 e dell’anagrafe nazionale vaccini. Sono stati esaminati i dati di più di 29 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino a mRna, seguite fino al 29 agosto 2021. L’efficacia è stata valutata confrontando l’incidenza di infezioni (sintomatiche e asintomatiche), ricoveri e decessi a diversi intervalli di tempo dopo la seconda dose con quella osservata nei 14 giorni dopo la prima dose, considerato come ‘periodo di controllo’.

Queste le principali conclusioni.
Nella popolazione generale a sette mesi dalla seconda dose non si osserva una riduzione significativa di efficacia in termini di protezione dall’infezione (sintomatica o asintomatica), che rimane dell’89%. Anche contro il ricovero e il decesso la protezione resta elevata (96% e 99%) a sei mesi dalla seconda dose.

Nelle persone immunocompromesse si osserva una riduzione dell’effetto protettivo verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose. La stima, in questo caso, presenta una variabilità elevata dovuta in parte al ridotto numero di soggetti inclusi in questo gruppo ma anche connessa alla diversità delle patologie presenti in questa categoria.

Nelle persone con comorbidità si osserva una riduzione della protezione dall’infezione, dal 75% di riduzione del rischio dopo 28 giorni dalla seconda dose al 52% dopo circa sette mesi.

Diminuisce leggermente, pur rimanendo sopra l’80%, l’efficacia contro l’infezione nelle persone sopra gli 80 anni e nei residenti delle Rsa.

Confrontando i dati tra gennaio e giugno 2021, periodo in cui predominava la variante alfa, con quelli tra luglio e agosto, a prevalenza delta, emerge una riduzione dell’efficacia contro l’infezione dall’84,8% al 67,1%. Resta invece alta l’efficacia contro i ricoveri (91,7% contro 88,7%). L’apparente riduzione di efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione potrebbe essere dovuta al tempo intercorso dalla vaccinazione e/o ad una diminuita efficacia contro la variante delta. Potrebbero inoltre avere contribuito eventuali modifiche comportamentali a seguito del rilassamento delle altre misure preventive (uso di mascherine, distanziamento fisico).

I dati sono coerenti con quelli ottenuti dal confronto con i non vaccinati, pubblicati settimanalmente nel report esteso dell’Iss. È fondamentale continuare questo tipo di aggiornamenti e monitoraggi anche nei mesi futuri.

Fonte:

Nelle persone immunocompromesse si osserva una riduzione dell’effetto protettivo verso l’infezione a partire da 28 giorni dopo la seconda dose

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