17/03/2025
Quello che accade quando entriamo in una foresta con passo lento e sensi aperti, è qualcosa di straordinario, magico, misterioso.
Il nostro campo relazionale, da cui emergono comportamenti, emozioni e intuizioni, in un bosco si amplifica enormemente tornando a farci sentire parte di un qualcosa di ben più grande e significativo.
In una foresta abbiamo la possibilità di risvegliarci dal torpore di una dolorosa e costante disconnessione che è diventata lo stile di vita occidentale.
Troppo indaffarati e presi dal fare, dimentichiamo la dimensione dell'essere, a volte semplicemente perché troppo dolorosa e troppo vicina a esperienze traumatiche non consapevolizzate e quindi non risolte.
Camminare in natura, oltre ai benefici scientificamente provati dalle pratiche di bagni di foresta, può essere un modo di risvegliarci dall'ipnosi collettiva dissociante e distanziante e farci approdare in uno spazio di relazioni sane, vificanti e nutrienti.
In questo video spiego perché trovo difficile separare i concetti di shinrin-yoku e foresta terapia e perché, quest'ultima, non possa pensare di "limitarsi" agli effetti indubbiamente salutari dal punto di vista biochimico (le sostanze volatili che respiriamo e le loro ricadute su sistema immunitario, ormonale e così via).
Credo che il momento storico che viviamo ci spinga a cercare forme di guarigione complesse, integrate, capaci di dialogare tra loro in una visione dell'essere umano anch'essa complessa e integrata.
Tutto questo lo racconto e lo approfondisco alla Mindwoods Academy
Quello che accade quando entriamo in una foresta con passo lento e sensi aperti, è qualcosa di straordinario, magico, misterioso.Il nostro campo relazionale,...