
06/09/2025
Politiche, esperienze, alleanze in un convegno organizzato dal CNCA Toscana a Firenze il 24 settembre
Il Centro risponde al modello della Riduzione del Danno. Possono accedere al Centro Diurno persone che usano sostanze psicoattive. Viene garantito l'anonimato.
Via Leon Battista Alberti 2
Bagni Di Tivoli
Lunedì | 11:00 - 17:00 |
Martedì | 11:00 - 17:00 |
Mercoledì | 11:00 - 17:00 |
Giovedì | 11:00 - 17:00 |
Venerdì | 11:00 - 17:00 |
Sabato | 11:00 - 17:00 |
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Il Centro Nautilus è attivo sul territorio dal 2000 e si avvale dei Fondi Nazionali per la Lotta alla Droga destinati alla prevenzione primaria e secondaria delle tossicodipendenze. Il Centro Nautilus risponde al modello della Riduzione del Danno, teso al miglioramento della qualità della vita del tossicodipendente. Attraverso l’ accoglienza in un ambiente confortevole, l’utente ha la possibilità di prendersi cura della sua persona, provvedendo alle pulizie personali e ad una corretta alimentazione con pasti caldi completi. Inoltre vengono svolti colloqui di sostegno psicologico e consulenze con l’assistente sociale.
Il progetto prevede la riduzione dei danni provocati dall’uso di sostanze psicotrope attraverso la dotazione di materiali di profilassi e di una aggiornata informazione sui danni e le infezioni correlate all’uso di sostanze. Viene svolta, inoltre, un’attività di informazione ed orientamento rivolta agli utenti sui Servizi sociosanitari di zona; si lavora in rete con gli altri servizi del territorio al fine di programmare l’evoluzione dell’accoglienza dell’utenza. Vi è documentazione dettagliata di ogni informazione riguardante il lavoro svolto all’ interno del Centro Diurno relativa alla contabilità, all’orario degli operatori, al materiale fornito, ai giorni e orari delle riunioni di servizio e/o supervisione.
Vengono svolti colloqui psicologici con l’obiettivo di sostenre l’utente nel formulare una domanda di cura, inoltre, vengono presi in carico anche gli aspetti economici e assistenziali dell’utente tramite il lavoro dell’assistente sociale. Nell’ottica di poter sostentere l’utente a 360° si lavora coinvolgendo più piani: quello psicologico, quello medico e quello sociale. Vengono svolti anche degli incontri informativi tesi ad aumentare la consapevolezza e a fornire maggiori conoscenze teoriche e pratiche sulla prevenzione della malattie e sulla mortalità. Vengono distribuite fiale di Narcan e le informazioni necessarie sul loro utilizzo come salvavita. Infine sono tenuti specifici corsi di I° soccorso e rianimazione, di italiano per stranieri e di alfabetizzazione informatica.