19/10/2024
Il lutto perinatale coinvolge magnetismi, cervello e cuore, ma non solo per licenza poetica. Ora vi spiego. La perdita di un bambino è molto di più di un progetto fallito. Il pensiero di quel bambino fa cambiare inesorabilmente i cervelli dei genitori. Gli studi scientifici lo dicono, i genitori lo raccontano. Ma non solo. Pensiamo al cuore, che è tra i primi organi a funzionare nel bambino in divenire (in utero). Lui batte ancor prima che il cervello si formi. Non so se lo sapevate, ma il cuore, secondo gli studi di J. Andrew Armour, possiede circa 40.000 neuriti sensoriali nel cuore. Una vera e propria rete neurale indipendente in grado di sentire, ricordare e comunicare al cervello informazioni principalmente emotive o sensoriali. Il cuore, i cuori ricordano. E poi non dobbiamo scordarci che il cuore emana un campo elettromagnetico molto più potente di quello del cervello, percepibile fino a 2.5 metri di distanza. Quel cuore di quel bambino, che interagisce con il campo magnetico del cuore della mamma, si connettono e si sentono. Lo sente la mamma, ma anche il papà, spesso collocato a molto meno di 2 metri e mezzo.
E poi c’è il microchimerismo è lo scambio bidirezionale tra cellule della madre e del bambino. A partire dalla 7ma settimana di gravidanza, una piccola quantità di cellule staminali fetali migrano nel corpo della madre, circolando negli organi (principalmente i polmoni, ma anche cuore, cervello, ecc.) anche per tutta la vita. Se ci pensate queste cellule potrebbero migrare nei corpi dei fratelli e le sorelle concepite in seguito.
Ecco, alla luce di tutto ciò. Questa è materia fetale o è un bambino? Come possiamo negare che quel bambino ci sia stato? come possiamo negare ci sia stata un’interazione con i suoi genitori? ..E’ un’energia, sono cellule, e’ scritto nel cuore.
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Il lutto perinatale coinvolge magnetismi, cervello e cuore, ma non solo per licenza poetica. Ora vi spiego. La perdita di un bambino è molto di più di un progetto fallito. Il pensiero di quel bambino fa cambiare inesorabilmente i cervelli dei genitori. Gli studi scientifici lo dicono, i genitori lo raccontano. Ma non solo. Pensiamo al cuore, che è tra i primi organi a funzionare nel bambino in divenire (in utero). Lui batte ancor prima che il cervello si formi. Non so se lo sapevate, ma il cuore, secondo gli studi di J. Andrew Armour, possiede circa 40.000 neuriti sensoriali nel cuore. Una vera e propria rete neurale indipendente in grado di sentire, ricordare e comunicare al cervello informazioni principalmente emotive o sensoriali. Il cuore, i cuori ricordano. E poi non dobbiamo scordarci che il cuore emana un campo elettromagnetico molto più potente di quello del cervello, percepibile fino a 2.5 metri di distanza. Quel cuore di quel bambino, che interagisce con il campo magnetico del cuore della mamma, si connettono e si sentono. Lo sente la mamma, ma anche il papà, spesso collocato a molto meno di 2 metri e mezzo.
E poi c’è il microchimerismo è lo scambio bidirezionale tra cellule della madre e del bambino. A partire dalla 7ma settimana di gravidanza, una piccola quantità di cellule staminali fetali migrano nel corpo della madre, circolando negli organi (principalmente i polmoni, ma anche cuore, cervello, ecc.) anche per tutta la vita. Se ci pensate queste cellule potrebbero migrare nei corpi dei fratelli e le sorelle concepite in seguito.
Ecco, alla luce di tutto ciò. Questa è materia fetale o è un bambino? Come possiamo negare che quel bambino ci sia stato? come possiamo negare ci sia stata un’interazione con i suoi genitori? ..E’ un’energia, sono cellule, e’ scritto nel cuore.
Oggi, 15 ottobre, è la giornata mondiale del lutto perinatale.