02/06/2020
I non sono delle ragazze del mondo contemporaneo, non sono banali tentativi di attirare l' su di sé, non sono da penalizzare, non riguardano davvero solo il cibo, il corpo, le , non si riprendendo a mangiare regolarmente dopo un periodo di digiuno o di alimentazione disregolata, non sono un segno di , non riguardano solo le , non sono malattie da cui non si guarisce del tutto, ...
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Oggi, 2 giugno 2020, si celebra la V giornata mondiale dedicata ai disturbi alimentari, promossa per tessere una proficua rete tra associazioni, professionisti, persone affette e i loro familiari, e per l'opinione pubblica su queste malattie invalidanti che possono colpire persone di ogni età, sesso, etnia e stato sociale.
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Ancora oggi nella pratica clinica ci scontriamo con false credenze e che ostacolano l'accesso alla cura o quel processo di cambiamento così tanto necessario per tirarsi fuori dal pericoloso tunnel di queste subdole patologie.
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In questa giornata, allora, è importante ricordare che i disturbi alimentari sono malattie , complesse, che talvolta hanno esiti piuttosto gravi. E sono curabili. Sì. Con un approccio e , che sappia cogliere e agire in ogni dimensione che si fa terreno fertile per la malattia (corpo, mente, alimentazione, famiglia, ...)
Inoltre, la tempestività della diagnosi e dell'intervento specialistico è fondamentale per evitare la cronicizzazione del disturbo e agevolarne il percorso di guarigione. Ecco perché è importante saper riconoscere i , intercettare il , chiedere ed accettare l'aiuto degli specialisti come unica e reale risorsa per una vita sana e bella, fuori dalla malattia.