31/10/2025
👉 Quando la paura della perdita diventa una minaccia
📍 Tutti, nel corso della vita, abbiamo bisogno di sentirci amati e sostenuti.
È un bisogno universale: sapere che qualcuno tiene a noi e che possiamo contare su di lui ci fa sentire al sicuro.
La sicurezza, soprattutto nei primi anni di vita, ci permette di esplorare con curiosità, di scoprire chi siamo e di provare emozioni positive.
📍Ma per alcune persone, la possibilità che finisca una relazione importante, spesso quella con il proprio partner, non è solo qualcosa di molto doloroso: è una vera e propria minaccia.
Questo accade quando le relazioni primarie non ci hanno permesso di sentirci autonomamente al sicuro, e/o quando la paura della perdita si intreccia con credenze profonde come:
1️⃣ “Se mi lasciano, significa che non valgo niente.”
La perdita diventa la prova del proprio scarso valore.
L’idea di non valere si collega così all’impossibilità di sentirsi amabili in futuro.
Si consolida la convinzione che nessun altro potrà mai volerci bene, e che ciò che abbiamo avuto è stato già “un miracolo”.
2️⃣ “Senza di lui/lei non ce la faccio.”
La mente si convince che, senza quella persona, non potremo ricevere protezione o sostegno, e che nessun altro potrà farlo.
In questo modo, l’assenza dell’altro viene vissuta come una condizione di vulnerabilità e di pericolo (fisico e psicologico).
🔥 In questi casi, la paura della perdita si trasforma in una minaccia alla sopravvivenza:
non si teme solo l’assenza dell’altro, ma la sensazione di non poter più essere amati né aiutati da nessuno e, quindi, di non poter più stare bene.
Eppure, alla radice, questa paura nasce da qualcosa di profondamente umano:
il desiderio di sentirsi al sicuro nei legami e attraverso i legami.
La differenza sta nel modo in cui la nostra storia personale, e le credenze che ne derivano, possano convincerci che, senza quel legame, vivremo solo paura e sofferenza.
✔️ Riconoscere questo meccanismo è il primo passo per tornare a credere che esistano molti modi per essere amati e sostenuti, non uno solo e che possiamo riscoprire serenità e gioia anche affidandoci a noi stessi.