Studio di psicologia-Carla Costanzo

Studio di psicologia-Carla Costanzo "Non puoi insegnare qualche cosa a un uomo.Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sè". Galileo

Lo studo di psicologia fa riferimento ai principi dell'Analisi Transazionale e alla Psicologia della Gestalt. Sono previste consulenze psicodiagnostiche, sedute individuali, familiari e di gruppo.

Non esiste un individuo malato ma un sistema malato e ogni sintomo fisico tenta di concludere qualcosa che è rimasto sos...
18/09/2025

Non esiste un individuo malato ma un sistema malato e ogni sintomo fisico tenta di concludere qualcosa che è rimasto sospeso, irrisolto.
A Bari sabato 27 settembre
È necessaria la prenotazione

Dove ti sei perdutada quale dove non torni,assediata bruci senza origine.Questo fuocodeve trovare le sue parolepronuncia...
13/09/2025

Dove ti sei perduta
da quale dove non torni,
assediata
bruci senza origine.
Questo fuoco
deve trovare le sue parole
pronunciare condizioni
di smarrimento e dire:
“Sei l’unica me che ho
torna a casa.”

Chandra Livia Candiani
•La domanda della sete
2016-2020•






Illustrazione di Lisa Aisato

11/09/2025

Riflessioni di una collega psichiatra 🙏🏼🌷

“Non è stato il giorno in cui ho ricevuto il mio diploma di specializzazione che sono diventata .

L’ho capito una notte di alcuni anni fa, in una stanza senza orologi, in un pronto soccorso grigio di un ospedale di periferia, con una donna seduta davanti a me che tremava come se la sua pelle non fosse più un posto sicuro.
Non c’era nessun divano elegante e comodo, zero arredi di design, nessuna luce calda ed accogliente. Solo due sedie, un silenzio spesso e il coraggio disperato di chiedere aiuto.
Non avevo strumenti miracolosi, avevo solo la mia presenza. E ho scoperto che, a volte, è più che abbastanza.

Non è stato il giorno in cui ho ricevuto il mio diploma di specializzazione che sono diventata .
È stato il giorno in cui ho smesso di voler “aggiustare” le persone per imparare a stare con loro, anche quando non c’era nulla da fare se non restare.

La "vera" , la che amo è nata così: in stanze piccole, con la paura che si poteva toccare con mano, e con la fiducia che qualcuno ti concede solo quando gli dimostri che non scapperai.
Spesso i protocolli standardizzati servono a poco ( eccezion fatta per quanto riguarda la terapia ) . Ma in primis, quello che conta è sapere che, quando il mondo dell’altro sta crollando, tu sei lì.

Durante gli anni della specializzazione, dei tirocini, dei convegni, nessuno ti dice che ci saranno momenti in cui l’unica cosa che potrai offrire sarà un fazzoletto, o il permesso di piangere senza sentirsi sbagliati.
Nessuno ti dice che ti porterai a casa frammenti delle storie che ascolti: frasi, sguardi, respiri interrotti… e che a volte ti sveglierai di notte pensando a come sta quella persona.

Ho un armadietto pieno di piccoli oggetti che i pazienti mi hanno lasciato. Non hanno valore per il mondo, ma per me sono il promemoria che ogni storia che ho ascoltato ha lasciato un segno.
E che anche se non puoi salvare tutti, puoi provare. Sempre.

La verità è che nessuna università ti prepara al momento in cui un paziente ti guarda e ti dice: “Non ce la faccio più”.
Nessuno ti spiega come restare in quella frase senza riempirla di consigli prematuri, come sopportare il peso di una pausa che sembra infinita.
Eppure è lì, in quell’istante sospeso, che capisci di essere nel posto giusto: presente, umana, viva.

Perché fare questo mestiere significa onorare il dolore dei tuoi pazienti, restare loro accanto mentre imparano a respirare di nuovo, credere in loro anche quando non ci riescono più.
È sapere che, quando usciranno da quella porta, forse non sarà cambiato tutto… ma qualcosa sì.

Non puoi guarire ogni ferita.
Ma puoi fare in modo che nessuno debba affrontarla da solo.
E questo, per me, vale più di qualunque cosa.”

Dr.Alessia Giuffrida

Non esiste un individuo malato ma un sistema malato e ogni sintomo fisico tenta di concludere qualcosa che è rimasto sos...
04/09/2025

Non esiste un individuo malato ma un sistema malato e ogni sintomo fisico tenta di concludere qualcosa che è rimasto sospeso, irrisolto.

02/09/2025
28/08/2025

AMATI QUANDO PARLI TROPPO.

Amati quando rovini tutto,
quando commetti errori e parli troppo,
quando non sai cosa dire,
quando perdi la strada,
quando reagisci a cose che non meritano la tua attenzione
o quando dimenticherai le tue intenzioni.
Ama le tue ombre,
ama le tue ferite,
amati completamente.

— Ada Luz Márquez

22/08/2025

Il ritorno alla routine quotidiana dopo le ferie può diventare un’occasione per conservare a lungo i benefici psicologici del riposo, purché avvenga con gradualità.

Alessandra Ruberto, Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Molise e Tesoriere del CNOP, sottolinea l'importanza di non farsi travolgere subito dagli impegni. “Per prolungare i benefici delle vacanze, è fondamentale evitare il passaggio brusco dal ‘vuoto’ delle ferie al ‘pieno’ della quotidianità lavorativa. Dedicare tempo a sé stessi, fare attività fisica e coltivare le relazioni sociali sono tutte azioni chiave", spiega Ruberto.

In particolare, le persone più vulnerabili dal punto di vista psicologico o chi fatica a separare il lavoro dalla vita privata sono più a rischio di compromettere il proprio benessere.

Per questo, trovare un giusto equilibrio tra lavoro e vita personale è essenziale, così da non vanificare i benefici psicologici del riposo e favorire una transizione più serena verso la routine.

Leggi l'articolo 👉🏼 https://www.adnkronos.com/salute/benefici-delle-vacanze-la-psicologa-mantenerli-si-puo-con-sport-e-vita-sociale_32w5mwjskCOvAX0Gb2r9pS

12/08/2025

📢 Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi informa che, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale Salute–MEF e della successiva comunicazione dell’INPS, d’intesa con il Ministero della Salute, le domande per il Bonus Psicologo 2025 potranno essere presentate dal 15 settembre al 14 novembre 2025.

Il contributo è destinato ai cittadini con ISEE in corso di validità non superiore ai 50.000 euro e sostiene le spese per sessioni di psicoterapia, riconoscendo fino a 50 euro per seduta, per un massimo di 1.500 euro per beneficiario.

Il bonus, che può essere utilizzato una sola volta, è valido presso psicologi psicoterapeuti privati regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e presenti nell’elenco dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa comunicandolo al CNOP.

La domanda può essere presentata annualmente, online sul portale www.inps.it, dove sono disponibili tutte le informazioni su requisiti, modalità e importi.

Aria di ferie: ma la terapia va in vacanza?     Le ferie del terapeuta non coincidono con le ferie della terapia. Tutt’a...
08/08/2025

Aria di ferie: ma la terapia va in vacanza?

Le ferie del terapeuta non coincidono con le ferie della terapia. Tutt’altro!
Durante le ferie le terapie possono essere portate avanti dal paziente stesso, che ha modo di mettersi alla prova e testare il livello raggiunto relativamente agli strumenti che sta apprendendo.
Non potersi confrontare con il terapeuta obbliga a lavorare in autonomia, anche perchè credo molto nell’idea che la terapia non avvenga solo in studio, ma avvenga soprattutto fuori da quel contesto, nella vita quotidiana di quella persona.

Buone ferie a tutti voi!

07/08/2025

“Io amo coloro che non sanno vivere, anche se sono coloro che cadono, perché essi sono coloro che attraversano”.
F. Nietzsche

30/07/2025

CONTRO L’ABUSO DELLA PSICOTERAPIA
Giuseppe Raniolo

La psicoterapia è un atto di cura: silenzioso, complesso, trasformativo. Implica rispetto per la soggettività e per i tempi della psiche. Ma oggi questo spazio “sacro” è spesso travolto da logiche di mercato, potere, narcisismo e spettacolo. Occorre ricordare cosa la psicoterapia è e cosa non deve mai diventare.
1. Non è una merce.
Quando è confezionata come prodotto, venduta con slogan, pacchetti o “risultati garantiti”, la psicoterapia perde la sua anima. La cura non è consumo: non si misura in efficienza né in stelle su una piattaforma.
2. Non è una chiesa.
Le scuole che si chiudono in dogmi e carismi tradiscono il pensiero clinico. La clinica viva non ripete formule: interroga, ascolta, si trasforma.
3. Non è esercizio di potere.
Chi cura non domina, accompagna. Non offre soluzioni preconfezionate, ma sostiene la soggettivazione. Ogni sfruttamento, anche sottile, è abuso.
4. Non è un surrogato affettivo.
La relazione terapeutica non sostituisce legami mancati: li elabora. Se resta nella fusione idealizzante, produce dipendenza, non libertà.
5. Non conferma l’Io: lo interroga.
La psicoterapia non adatta, non potenzia. Non promette benessere o successo, ma consente di abitare la propria verità, anche scomoda.
6. Non è uno spettacolo.
La narrazione clinica non è materiale da brand. Esibire il dolore altrui o il proprio ruolo di “guaritore” è una violazione etica.
7. Non deve servire il dominio.
La cura psichica non normalizza, non addomestica. Interroga i codici del potere, non li conferma.
8. Richiede pensiero e formazione continua.
Non basta un titolo. Serve un percorso personale, una supervisione costante, una responsabilità etica attiva.
9. È sempre un atto etico.
Curare è sostenere il soggetto, non la prestazione. È tollerare il silenzio, custodire l’invisibile, resistere alla semplificazione.

Chi cura deve proteggere il confine tra parola e potere, tra incontro e invasione, tra cura e dominio.

29/07/2025

Indirizzo

Via J. Serra 13
Bari
70125

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