Studio Oculistico Bellizzi

Studio Oculistico Bellizzi Centro di Oftalmologia in Bari dal 1975 come riferimento per Oftalmopediatria, Strabismi, Ortottica, Neuroftalmologia.

L'estate è una stagione dove si vive maggiormente all'aperto, ma proprio per questo i nostri occhi hanno bisogno di una ...
04/08/2025

L'estate è una stagione dove si vive maggiormente all'aperto, ma proprio per questo i nostri occhi hanno bisogno di una protezione maggiore.
L'esposizione prolungata al sole, al cloro delle piscine e al sale del mare può mettere a dura prova la salute oculare.
Ecco alcuni consigli per vivere l'estate in sicurezza:
1) Occhiali da sole: scegliere lenti che garantiscano il 100% di protezione UVA e UVB, controllandone l'omologazione.
2) Cappello: indossare un cappello a tesa larga è un ottimo modo per fornire un'ombra aggiuntiva e proteggere la zona perioculare.
3) Idratazione: bere molta acqua per mantenere l'idratazione generale, fondamentale per il ricambio del film lacrimale e del vitreo.
4) Lenti a contatto: i portatori di lenti a contatto devono fare attenzione in spiaggia e in piscina, é consigliabile toglierle per evitare irritazioni o infezioni dovute alla contaminazione con sabbia o acqua; mai dormire la notte con le lenti indossate.
5) Igiene: risciacquare gli occhi con acqua dolce dopo un bagno in mare o in piscina per eliminare residui di sale e cloro, trattare tempestivamente le infezioni e proteggere gli occhi dei piú piccoli dalle punture di insetti.
Inoltre, considerare sempre il periodo estivo come quello più utile per effettuare le visite di controllo di bambini e ragazzi per iniziare il nuovo anno scolastico con il loro apparato visivo in perfetta efficienza.

La retinopatia da West Nile Virus :Il virus West Nile (WNV) è un flavivirus a RNA a singolo filamento.I serbatoi del WNV...
29/07/2025

La retinopatia da West Nile Virus :

Il virus West Nile (WNV) è un flavivirus a RNA a singolo filamento.
I serbatoi del WNV sono gli uccelli selvatici, sebbene cavalli ed esseri umani fungano da ospiti finali: si tratta di una zoonosi trasmessa più comunemente dalla puntura di zanzare.
In origine, il virus era limitato a siti lungo le principali rotte migratorie degli uccelli, tra cui Africa, parte dell'Europa, Medio Oriente, Asia occidentale e Australia, dal 2008 invece è stato classificato endemico in Italia dall'I.S.S.
La retinopatia da WNV è un sottotipo di corioretinite multifocale che si verifica in circa l'1% di tutte le infezioni contratte dall'omonimo virus.
Questa manifestazione è associata a meningoencefalite, debolezza muscolare e paralisi flaccida acuta.
Esistono rare complicanze non neurologiche dell'infezione da WNV che tendono a colpire più spesso i soggetti con funzione immunitaria soppressa o soggetti più fragili.
Tra le manifestazioni oculari dell'infezione da WNV, la corioretinite multifocale asintomatica è la più comune (80%).
Altre complicanze oculari dell'infezione da WNV sono state descritte in letteratura: uveite anteriore, vasculite retinica, neurite ottica, emorragia sottocongiuntivale, paralisi del VI nervo cranico, nistagmo e cicatrici corioretiniche.
Il coinvolgimento oculare può essere ematogeno o nervoso tramite trasmissione dal sistema nervoso centrale allo strato delle fibre nervose retiniche.
Il WNV retinico presenta tipicamente lesioni corioretiniche disposte linearmente o sparse.
Le lesioni inattive sono atrofiche e parzialmente pigmentate, con un aspetto a spot multipli.
In caso di infezione attiva o lesioni lungo la macula, il paziente può riferire riduzione dell'acuità visiva, corpi mobili, iniezione congiuntivale, difetti del campo visivo e diplopia.
La perdita visiva persistente può essere causata da cicatrice corioretinica foveale, neovascolarizzazione coroideale, emorragia vitreale, distacco di retina, maculopatia ischemica, atrofia ottica e danno retrogenicolato.
Attualmente non esiste un trattamento comprovato per l'infezione da WNV: in caso di infezione sistemica, la terapia consiste in un trattamento di supporto o con ricovero ospedaliero nei casi più gravi
In caso di neovascolarizzazione coroideale o marcato edema retinico, può essere utile la terapia intravitreale con anti-VEGF.
La prevenzione primaria dell'infezione è il cardine del controllo dell'infezione da WNV: in estate, soprattutto nelle zone più endemiche, bisogna indossare indumenti protettivi, utilizzare repellenti per zanzare e promuovere la disinfestazione periodica dei centri abitati.
La prognosi della retinopatia da WNV è molto buona: nella maggioranza dei casi, la malattia oculare è autolimitante e l'acuità visiva torna ai livelli basali.

Il microstrabismo è una deviazione minima dell'allineamento oculare, spesso difficile da diagnosticare.Si distingue per ...
24/07/2025

Il microstrabismo è una deviazione minima dell'allineamento oculare, spesso difficile da diagnosticare.
Si distingue per una piccola deviazione (5°-15°), la soppressione dell'immagine dall'occhio deviato per evitare la visione doppia (diplopia) e una fusione periferica binoculare parziale.
I sintomi iniziali possono essere lievi: una leggera riduzione dell'acuitá visiva nell'occhio interessato e una ridotta percezione della profondità (stereopsi); tuttavia con il passare del tempo possono accentuarsi fino a manifestare una deviazione oculare più evidente con crollo dell'acuitá visiva.
È spesso associato, infatti, ad ambliopia (occhio pigro) e anisometropia (difetto refrattivo differente tra i due occhi). Solitamente è presente dall'infanzia, ma può anche svilupparsi dopo la correzione di strabismi più evidenti.
La diagnosi è complessa e richiede una valutazione specialistica approfondita.
Il trattamento mira a migliorare la vista dell'occhio ambliope e include la perfetta correzione ottica e terapia occlusiva ortottica (bendaggio dell'occhio sano), molto piú raramente é richiesta la chirurgia.
La diagnosi e il trattamento precoci sono fondamentali, i controlli devono essere molto precisi e ravvicinati per il migliore risultato funzionale.

Oftalmologia & Fotografia :A quale lunghezza focale di obiettivo fotografico corrisponde l'occhio umano?Questa é una dom...
21/07/2025

Oftalmologia & Fotografia :

A quale lunghezza focale di obiettivo fotografico corrisponde l'occhio umano?
Questa é una domanda che spesso viene posta agli oculisti, dove tuttavia non é facile dare una risposta precisa.
Verosimilmente possiamo paragonare l'occhio umano ad un obiettivo 50mm su sensore full frame (o 35mm analogico) in visione monoculare, per la precisione ad un 43mm dotato di macro (accomodazione del cristallino, nella visione per vicino).
In visione binoculare, l'ottica potrebbe invece essere paragonata ad un 21-22mm per via dell'estensione del campo visivo orizzontalmente.
La retina umana invece, se paragonata ad un sensore digitale, avrebbe una risoluzione di 576 mpx ma con un processamento del colore e dell'esposizione completamente differente.
Si tratta sempre di valori molto generici, sebbene interessanti da confrontare.

Il coordinamento occhio-mano nei bambini in etá di apprendimento :Il coordinamento occhio-mano è una funzione complessa ...
10/07/2025

Il coordinamento occhio-mano nei bambini in etá di apprendimento :

Il coordinamento occhio-mano è una funzione complessa che integra le informazioni visive con il controllo motorio fine, permettendo di eseguire compiti che richiedono precisione e destrezza.
Nella scrittura questa abilità è fondamentale in quanto consente di tradurre intenzioni cognitive in azioni motorie precise e controllate.
Oltre al suo ruolo cruciale nella produzione scritta, il coordinamento occhio-mano funge anche da indicatore prezioso per la valutazione del processo visuocognitivo complessivo di un individuo.
La scrittura è un'attività che esemplifica la sinergia tra percezione visiva e azione motoria.
Per un'esecuzione fluida e leggibile, sono necessari diversi aspetti del coordinamento occhio-mano come la percezione visiva dello spazio: l'occhio deve guidare la mano nel riconoscimento dei margini della pagina, delle righe e dello spazio disponibile per le lettere e le parole.
Questa capacità di "vedere" lo spazio e di pianificare i movimenti all'interno di esso è cruciale.
Importante é anche il tracciamento visivo-motorio: mentre si scrive, gli occhi seguono costantemente il movimento della mano e della penna, fornendo un feedback in tempo reale che consente di correggere e affinare i tratti.
Tale monitoraggio continuo è essenziale per la precisione del gesto.
La capacità di formare lettere e parole richiede non solo la riproduzione di forme apprese, ma anche la loro corretta collocazione nello spazio attraverso l'integrazione di informazioni visive sulla forma con la consapevolezza della propria posizione nel campo visivo e dello spazio sulla pagina.
Il coordinamento occhio-mano non è semplicemente una funzione motoria; è il prodotto finale di un complesso processo visuocognitivo che include: 1) capacità di identificare e interpretare stimoli visivi (forme, dimensioni, orientamento), 2) capacità di focalizzarsi su stimoli visivi rilevanti, ignorando le distrazioni, 3) capacità di concepire, organizzare e sequenziare i movimenti necessari per un compito.
Pertanto, una valutazione del coordinamento occhio-mano può fornire indicazioni preziose sulla funzionalità di queste aree cognitive.
Deficit in questo ambito possono essere sintomi di difficoltà sottostanti in una o più di queste funzioni visuocognitive.
Nei bambini, una scarsa coordinazione occhio-mano può essere un segnale precoce di difficoltà di apprendimento, disprassia, o altri disturbi dello sviluppo neurologico, ma anche il segno di un importante deficit visivo.
Ultimamente l'uso dei devices digitali già in età precoce nei cosiddetti "nativi digitali" ha reso necessaria una revisione ai fini della valutazione di tale processo: infatti anche l'utilizzo di tastiere e sistemi touch al posto dei tradizionali strumenti e modalità di scrittura non sempre consentono una facile valutazione clinica e coinvolgono aree corticali cerebrali differenti.
Il coordinamento occhio-mano è una pietra angolare dello sviluppo e delle capacità funzionali umane nelle varie fasi evolutive, con un ruolo insostituibile nel processo di scrittura.
La sua complessità lo rende un eccellente indicatore delle sottostanti capacità visuocognitive.
La valutazione e, quando necessario, l'intervento mirato per migliorare il coordinamento occhio-mano sono quindi essenziali non solo per supportare l'acquisizione di abilità fondamentali come la scrittura, ma anche per identificare e affrontare tempestivamente eventuali deficit visuocognitivi, contribuendo significativamente al benessere e all'autonomia dell'individuo.
É quindi fondamentale sottoporre ad una valutazione specialistica accurata i bambini che presentano delle difficoltà di coordinamento visuomotorio nella scrittura oltre i primi anni della scuola primaria, soprattutto se presentano segni di difficoltà di realizzazione grafica, imprecisioni nel tratto o atteggiamenti posturali particolari compensatori.
Un approccio multidisciplinare inoltre può essere di valido ausilio in tutte le forme dubbie o richiedenti ulteriori approfondimenti.

Oftalmologia & Fotografia : La Agnosia Visiva e la Fotografia di Mario Cresci.La Agnosia Visiva è un disturbo neuroftalm...
02/07/2025

Oftalmologia & Fotografia :

La Agnosia Visiva e la Fotografia di Mario Cresci.

La Agnosia Visiva è un disturbo neuroftalmologico che si manifesta come l’incapacità di riconoscere e identificare oggetti, persone o luoghi attraverso la vista, nonostante la funzione visiva sia intatta e non vi sono problemi di memoria o di linguaggio che possano spiegare l’incapacità di riconoscimento; in pratica, il paziente vede un oggetto/soggetto ma non riesce a dargli un significato o a riconoscerlo.
Questo disturbo è causato da un danno alle aree del cervello responsabili dell’elaborazione delle informazioni visive di alto livello, in particolare alle vie visive associative, che si trovano principalmente nella regione occipitale, temporale e parietale.
L’agnosia visiva può manifestarsi in diverse forme a seconda della specifica area cerebrale danneggiata e del tipo di informazione visiva che non riesce ad essere elaborata correttamente; avremo pertanto una agnosia appercettiva (un paziente che ha difficoltà a percepire la struttura degli oggetti e non riesce a disegnarli, copiarli, catalogarli) e una agnosia associativa (un paziente che riesce a percepire e a descrivere le caratteristiche di un oggetto, ma non riesce a riconoscerlo o ad associarlo ad un nome).
Esiste inoltre anche una forma più specifica di agnosia visiva, ovvero la Prosopagnosia: l’incapacità di riconoscere i volti delle persone, anche quelli di familiari stretti o il proprio riflesso.
Traumi cranici, stroke, malattie neurodegenerative, infezioni o condizioni protratte di ipossia sono tutte cause comuni di lesioni in queste aree coinvolte nel processo di elaborazione visiva, dove tuttavia l’apparato oculare risulta integro nella maggior parte dei casi.

Mario Cresci è uno dei grandi maestri della fotografia italiana, di origine ligure ma adottato dalla terra lucana dagli anni ’70 dove iniziò a sperimentare nuove tecniche di composizione e di espressione artistica contemporanee.
Famoso per la composizione nei suoi paesaggi, si dedicò per molto tempo parallelamente ai ritratti in bianco e nero del popolo lucano immortalando le comunità rurali tipiche del Mezzogiorno.
Molti suoi scatti erano contraddistinti dalla particolare tecnica del mosso sui volti, ovvero faceva posare i suoi soggetti in un contesto generalmente chiuso, come l’ambiente domestico, chiedendo poi loro di muovere esclusivamente la testa mentre aumentava i tempi di esposizione per fare scomparire i volti, rendendoli irriconoscibili dopo lo sviluppo della pellicola.
Mario Cresci, insieme ad altri importanti esponenti della fotografia italiana come Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Vittore Fossati, Giovanni Chiaramonte, Olivo Barbieri, nel 1984 ha realizzato a Bari una delle più famose mostre sulla fotografia di paesaggio: “Viaggio in Italia”, grazie alla lungimiranza della allora direttrice della Pinacoteca Provinciale: Pina Belli D’Elia che ha voluto riunirli in una esposizione ancora oggi punto di riferimento per tutti gli appassionati di fotografia.
Recentemente, nel mese di Maggio scorso a distanza di circa 40 anni dalla mostra “Viaggio in Italia”, è stata presentata nello stesso contesto da Mario Cresci, Gianni Leone e Adele Ghirri, riuniti ed incontrati con piacere nuovamente a Bari, la ristampa del catalogo dell’epoca con gli scatti più particolari degli autori.
In fin dei conti i nostri occhi sono una macchina fotografica in continuo scatto sulla realtà che ci circonda.

Un nuovo studio identifica come una molecola, denominata ApoM, può eliminare i depositi di colesterolo dannosi collegati...
30/06/2025

Un nuovo studio identifica come una molecola, denominata ApoM, può eliminare i depositi di colesterolo dannosi collegati alla degenerazione maculare (AMD) e ad alcuni tipi di disturbi cardiaci.

A new study identifies how the molecule, called ApoM, can clear harmful cholesterol deposits linked to macular degeneration as well as certain types of heart ailments.

Oftalmologia & Arte :Le sculture di Arnaldo Pomodoro (1926-2025), con le loro superfici levigate che si aprono a rivelar...
24/06/2025

Oftalmologia & Arte :

Le sculture di Arnaldo Pomodoro (1926-2025), con le loro superfici levigate che si aprono a rivelare complessi ingranaggi interni, sono un perfetto simbolo del modo in cui l’Oftalmologia guarda oltre l’apparenza.
Le sue celebri Sfere sembrano occhi planetari: perfette e lisce all’esterno, ma tagliate, fessurate, quasi vivisezionate per mostrarci ciò che normalmente resta nascosto.
Proprio come fa un esame oculistico approfondito: esplora la struttura dell’occhio, ne rivela l’essenza funzionale e anatomica.
La scultura diventa metafora: vedere non è solo guardare la superficie, ma comprendere l'interno, il meccanismo complesso che permette la visione.
In Oftalmologia ogni dettaglio, come nella scultura, è essenziale per cogliere l’insieme.
Arte e Scienza si incontrano nel bisogno comune di osservare in profondità, di andare oltre il visibile.
Abbiamo voluto rendere omaggio al maestro della scultura italiana contemporanea con un recente lavoro presentato proprio nella sua Milano in occasione di un importante congresso internazionale di retina medica e chirurgica.

Indirizzo

Via Principe Amedeo, 25
Bari
70121

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