Dott.ssa Fabrizia Capurso Psicologa-Psicoterapeuta EMDR

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Dott.ssa Fabrizia Capurso Psicologa-Psicoterapeuta EMDR Pagina dedicata a chi cerca un aiuto per il proprio benessere psicologico, su Bari o anche a distanza

Ogni volta che si decide di crescere, il passato arriva, seducente, cercando di convincere a restare. Indossa i vestiti ...
22/09/2025

Ogni volta che si decide di crescere, il passato arriva, seducente, cercando di convincere a restare. Indossa i vestiti della nostalgia, del conforto, del "così era più facile". È la paura del vuoto che si lascia quando si parte. Il vecchio si affeziona. Sussurra dubbi, recita ricordi come promesse e cerca di convincere che il noto sia più sicuro di quello che ci si può aspettare. Ma arriva il momento di andarsene da idee che non servono più, da routine che sminuiscono, da versioni di sé che non rispecchiano più chi si sta diventando. Questo non è rifiutare ciò che è stato. È onorare quello che si sta diventando. La vita cercherà di riportare alla vecchia casa, ma si può sempre riconoscere e apprezzare il cammino, con la consapevolezza che non si vive più lì e non ci si deve più modellare per entrare.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Spesso si crede di star vivendo una grande storia d'amore, ma se si guarda attentamente ci si rende conto che si sta sol...
17/09/2025

Spesso si crede di star vivendo una grande storia d'amore, ma se si guarda attentamente ci si rende conto che si sta solo recitando un ruolo che non si è scelto. Abusi velati, giochi emotivi, amore condizionato, si mimetizzano così bene che potrebbero volerci anni per vederli. Trovare romanticismo nelle relazioni difficili è una trappola pericolosa per il benessere emotivo. Vivere camminando sulle uova, alla ricerca di una reciprocità che non esiste, può portare a una grave usura psicologica. Mente e corpo rispondono all'ambiente di incertezza e disamore in modo simile allo stress cronico, generando ansia, bassa autostima e persino depressione. Negli allenamenti fisici il dolore porta a crescere talvolta, ma il dolore emotivo prolungato non porta crescita, non porta nulla di buono.
Il ciclo tipico dell'abuso narcisistico passa attraverso una fase di idealizzazione. Si viene messi su un piedistallo, portati a credere di aver trovato l'amore perfetto. Si passa quindi alla svalutazione: critiche, freddezza, controllo e manipolazione emotiva cominciano a minare la propria autostima. Nella fase dell'abbandono ci si sente usa e getta, o colpevoli di tutto.
Chiudere questi cicli non è solo voltare pagina. È ritrovarsi e restituire a se stessi la dignità rubata, togliere il peso di colpe mai appartenute e scoprire chi si è al di fuori della manipolazione.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Il primo giorno o il ritorno a scuola è un momento carico di emozioni, aspettative e, a volte, ansia, per tutti. Per gli...
15/09/2025

Il primo giorno o il ritorno a scuola è un momento carico di emozioni, aspettative e, a volte, ansia, per tutti. Per gli studenti può esserci entusiasmo ma anche ansia anticipatoria o una normale paura del distacco o del nuovo. Separarsi dai genitori, soddisfare le aspettative accademiche, gestire la socialità, affrontare corridoi rumorosi e affollati sono solo alcune tra le tante sfide. Per i genitori l'orgoglio si intreccia spesso all'ansia del "lasciar andare". Per gli insegnanti c'è la responsabilità di accogliere e guidare tanti mondi emotivi diversi. Normalizzare queste emozioni è il primo passo per viverle meglio. Nessuna emozione è sbagliata. Ogni reazione ha un senso e merita ascolto. Anche il silenzio: a volte parla più di mille parole.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Non tutte le mani tese hanno l'intenzione di aiuto. A volte, nelle vesti di cura, nascondono controllo, senso di colpa e...
09/09/2025

Non tutte le mani tese hanno l'intenzione di aiuto. A volte, nelle vesti di cura, nascondono controllo, senso di colpa e manipolazione emotiva. Questo tipo di presenza favorisce dipendenza, non supporto. Avvolge con parole dolci, ma serpeggia con azioni amare. Allontana da se stessi e mina la propria fiducia. Il vero supporto rafforza e rispetta i limiti. Stringe ma non costringe. Eleva e aiuta a rintracciare la strada verso se stessi.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Nell'impossibilità di avere tutto quello che si desidera conviene concedersi la possibilità di volere tutto quello che s...
08/09/2025

Nell'impossibilità di avere tutto quello che si desidera conviene concedersi la possibilità di volere tutto quello che si ha.
Non sempre la vita da tutto secondo le aspettative e vivere quotidianamente insoddisfatti vuol dire assicurarsi un biglietto di sola andata per la frustrazione perenne. Quando si impara a dare valore a ciò che già si ha, si fa spazio alla gratitudine per guardare la vita. Quello che manca non è più un macigno e quello che esiste diventa più luminoso. Questo non significa accontentarsi o smettere di sognare, ma riconoscere che la felicità non è solo in ciò che deve ancora ve**re, ma in quello che già c'è. A volte, pur non avendo tutto, si possiede già più di quanto molti sognano di avere.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Il falco pellegrino è l'uccello più veloce del mondo, in grado di oltre 300 chilometri all'ora. Non combatte il vento. L...
30/07/2025

Il falco pellegrino è l'uccello più veloce del mondo, in grado di oltre 300 chilometri all'ora. Non combatte il vento. Lo usa. Non teme l'altezza. La domina. Ed è proprio questo istinto di adattamento, audacia e precisione che può ispirare a considerare, anche nel mondo umano, i cambiamenti della vita, come opportunità di volo, non come minacce alla stabilità. Molte trasformazioni non chiedono il permesso: accadono e basta. Perdite, nuovi inizi, rotture, decisioni difficili. E in questi momenti ci sono due opzioni: resistere con paura o sfidare la propria gravità interna, i propri standard, le paure e convinzioni limitanti, per volare verso qualcosa di nuovo, anche senza garanzie. Cambiare fa male, ma resistere al cambiamento può essere anche peggio. La crescita avviene quando si smette di aggrapparsi a ciò che era confortevole e ci si inizia a fidare della forza che appare solo quando si decide di volare.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

L'amor proprio non nasce dal nulla; non è un dono che la vita consegna quando tutto è in pace. Si costruisce sui piccoli...
14/07/2025

L'amor proprio non nasce dal nulla; non è un dono che la vita consegna quando tutto è in pace. Si costruisce sui piccoli atteggiamenti quotidiani: nel modo in ci ci si guarda allo specchio, in quello che ci si dice quando si sbaglia, nelle scelte che si fanno senza avere gli occhi degli altri addosso. Il modo in cui ci si tratta quando si è stanchi, frustrati o spaventati è il riflesso più fedele di quanto si è imparato - o ancora bisogna imparare - ad amarsi.
Quello che si tollera, quello che ci si ripete e il modo in cui ci si difende o ci si abbandona nelle relazioni dice molto sulla propria autostima. Ogni volta che ci si fa piccoli per essere introdotti, si tace per compiacere o ci si incolpa per legittimarsi qualcosa si insegna al mondo che questo è accettabile. Quando ci si apprezza, ci si rispetta e accoglie, si insegna agli altri che questo è lo standard minimo per star vicino.
Le parole interne influenzano la vita. Possono potenziare o distruggere il personale equilibrio emotivo.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

I luoghi comuni del "Sono fatto/a così" o del "Ho sempre fatto così" non vanno visitati. Apparentemente innocue, sono in...
29/05/2025

I luoghi comuni del "Sono fatto/a così" o del "Ho sempre fatto così" non vanno visitati. Apparentemente innocue, sono in realtà convinzioni bloccanti utili a rendere l'idea di esseri umani scolpiti nella pietra. Dietro queste frasi si nascondono paure del cambiamento, ma questo spesso significa accontentarsi di sopravvivere, invece che puntare al vivere pienamente. È come dire che siccome si è mangiato cibo spazzatura per anni e si è ancora vivi va bene continuare così. Si finisce col bloccarsi in una certa versione di se stessi e non c'è molto altro al di là di questa storia che ci si racconta, mettendo un punto fermo ed esonerandosi dal cambiamento, nonostante la scienza ci dica che il cervello, i pensieri e i comportamenti sono plastici. Ci si può evolvere sempre e a qualsiasi età. Ogni momento è buono per essere molto di più.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Freud sosteneva che la fuga è lo strumento più sicuro per diventare prigionieri di ciò che si vuole evitare. Quando si c...
10/04/2025

Freud sosteneva che la fuga è lo strumento più sicuro per diventare prigionieri di ciò che si vuole evitare. Quando si cerca di sfuggire a un problema, a un'emozione o a una verità scomoda, si rischia di rimanere intrappolati in un ciclo di negazione che rafforza quel "mostro". Evitare il disagio sembra che protegga, almeno fino a quando non si realizza che ci si protegge anche dalla vita. Evitare una conversazione difficile può sembrare facile, finché la distanza diventa irreversibile. Ignorare i propri sentimenti può sembrare sicuro, finché il peso non diventa insostenibile. Fuggire dalla paura può sembrare una protezione, finché non ci si accorge che si è sfuggiti dalle opportunità. Il dolore che si evita non scompare. Nella migliore delle ipotesi si accontenterà di un angolo della mente, plasmando i pensieri, le attitudini e persino le relazioni. Elaborarlo permette di imparare e andare avanti, più leggeri e più forti. Fuggire è il modo per rimanere nello stesso posto; affrontare fa progredire.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

La vera connessione, non si basa sull'incertezza o sulle montagne russe emotive. Si basa sulla sicurezza. Se una relazio...
24/03/2025

La vera connessione, non si basa sull'incertezza o sulle montagne russe emotive. Si basa sulla sicurezza. Se una relazione porta costantemente a domandarsi se l'altro sarà disponibile o se prova un sentimento genuino, non c'è connessione, ma attivazione del sistema di attaccamento in modalità sopravvivenza. Quando non c'è sicurezza è facile confondere l'instabilità con la passione e la confusione con l'attrazione. È quella che viene chiamata "chimica del trauma", cioè la tendenza a lasciarsi attrarre da ciò che è imprevedibile, perché il sistema nervoso associa il familiare al sicuro, anche se il familiare è disfunzionale. Una relazione che attiva ferite di abbandono o rifiuto può generare un'intensità che sembra amore, ma in realtà è solo la ripetizione di uno schema noto. Quando c'è sicurezza non ci sono giochi mentali o distanza emotiva. C'è connessione in presenza, non con la mancanza. La connessione non lascia dubbi o paure costanti.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

La "modalità sopravvivenza" è un sistema progettato per difesa, per brevi scatti di energia, forza, movimento e concentr...
25/02/2025

La "modalità sopravvivenza" è un sistema progettato per difesa, per brevi scatti di energia, forza, movimento e concentrazione, ma quando diventa di default a causa di traumi e stress continuo nella vita, comporta un costo molto alto, un dispendio di energia e vitalità. Non è un qualcosa che si può scegliere volontariamente di spegnere o attivare. Quando si è in "modalità sopravvivenza" la concentrazione è limitata a superare ogni momento di ogni giorno. Può essere difficile vedere il quadro generale, sognare o persino immaginare qualcosa al di fuori di questo momento. Non c’è un piano a medio o lungo termine. È come correre senza sapere perché si corre ma sapendo che non ci si può fermare. Ogni evento viene filtrato dalla prospettiva del trauma: mancanze, assenza, negatività. Essere costantemente ipervigili e iperattivi, col cortisolo ad altissimi livelli, e livelli di energia a terra, porta ad un malfunzionamento dei sistemi, con ricorrenti conseguenze a livello di malattie autoimmuni, problemi ormonali e digestivi. Come è importante attivare le difese, in caso di pericolo, è ugualmente importante passare attraverso esperienze di sicurezza.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

Anche se spesso la guarigione è associata all'idea di cancellare il dolore, in realtà deriva dall'imparare a convivere c...
10/02/2025

Anche se spesso la guarigione è associata all'idea di cancellare il dolore, in realtà deriva dall'imparare a convivere con le ferite in modo sano. Il dolore può non scomparire del tutto, ma "guarire" significa imparare a non farsi controllare da questo. Riprendere il controllo delle proprie emozioni, pensieri e soprattutto di come si reagisce a quello che ferisce. Anche le cicatrici che il dolore può lasciare ricordano le sfide superate e le lezioni imparate. È quindi importante avere la possibilità di riscrivere il proprio rapporto con la sofferenza, guardare le proprie ferite e dare spazio alle emozioni, senza lasciare che governino la vita. Questo processo permette al dolore di insegnare e rafforzare, non di sopraffare.

- Dott.ssa Fabrizia Capurso

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