09/08/2025
L’innamoramento è chimica. L’amore è scelta.
Ti sei mai chiesto perché, all’inizio di una relazione, sembra tutto magico? Non è un caso. È il cervello che sta vivendo un vero e proprio “reset temporaneo”.
Dal punto di vista neuroscientifico, l’innamoramento è uno stato neurobiologico transitorio:
- il sistema di ricompensa si attiva,
- aumentano dopamina, ossitocina e norepinefrina,
- e la corteccia prefrontale (quella che ci aiuta a pensare in modo critico) riduce la sua attività.
Risultato? Vedi meno i difetti, senti di più le emozioni. Il cervello ti sta dicendo: “Non analizzare troppo, vivila!”
Le ricerche supportate anche da evidenze ottenute grazie a risonanza magnetica funzionale hanno dimostrato che le aree cerebrali più ricche di dopamina sono in piena attività nelle prime fasi.
Ma la scienza ci dice anche che questa “tempesta chimica” non dura per sempre: tra 12 e 36 mesi l’intensità cala, e subentrano ossitocina e vasopressina, gli ormoni che sostengono un amore più stabile, meno euforico… ma più maturo.
Ed è qui che finisce l’innamoramento… e comincia la vera relazione. Quella in cui vediamo l’altro davvero: pregi e difetti compresi.
Ecco perché dico sempre: L’innamoramento è chimica. L’amore è scelta. E prendersi cura della coppia è un impegno quotidiano, fatto di consapevolezza, comunicazione e rispetto reciproco.❤️🌱🫂