Logopedia e abilità di counseling

Logopedia e abilità di counseling Le abilità di counseling sono strumenti professionali in grado di potenziare le competenze tecniche. Francesca Verni

Questa pagina nasce dall'esigenza di creare uno spazio dedicato alle abilità di counseling nel setting logopedico. Tali abilità permettono di ascoltare l'altro in modo profondo, di lavorare con consapevolezza, a contatto con le proprie emozioni, di instaurare relazioni professionali significative. Come nell'immagine di copertina, una buona relazione è proprio ciò che d'invisibile permette all'altr

o di "accomodarsi", facilitandone la crescita. "Logopedia e abilità di counseling" condivide e promuove riflessioni per stimolare una crescita professionale anche sotto il profilo delle competenze umane, perché non vi è tecnica che possa funzionare senza una buona relazione. Questo almeno è il mio credo, il mio ambito di interesse e di studio e il mio impegno quotidiano come Logopedista.

"Non rimane della mera teoria...". Trasformazione: ON!Chi ci sarà in Sardegna? La Formazione "IO Logopedista_in presenza...
24/05/2025

"Non rimane della mera teoria...".
Trasformazione: ON!

Chi ci sarà in Sardegna?
La Formazione "IO Logopedista_in presenza" è una full immersion aperta a poche anime, perché non facciamo teoria, la attraversiamo per crescerci dentro e rafforzare l'identità professionale.

Dunque, c'è bisogno di tempo e spazio per creare un clima di fiducia e di non giudizio, per lasciar uscire i dubbi e guardare la Logopedia da altre prospettive.

L'obiettivo?

La fierezza professionale che arriva dalla percezione della propria dedizione.
Perché ogni frustrazione è solo l'espressione del tuo investimento, ma va trasformata per godertelo 🌹

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LOGOPEDISTI E CAREGIVER INSIEME COME MOLLETTE.Una, non basta quasi mai...
30/03/2025

LOGOPEDISTI E CAREGIVER INSIEME COME MOLLETTE.
Una, non basta quasi mai...

QUALI SONO GLI INGREDIENTI DI UNA BUONA RELAZIONE IN LOGOPEDIA?🔹 Comprendere cosa è accaduto davvero e inquadrarlo in un...
22/03/2025

QUALI SONO GLI INGREDIENTI DI UNA BUONA RELAZIONE IN LOGOPEDIA?

🔹 Comprendere cosa è accaduto davvero e inquadrarlo in una cornice più ampia
🔹 Voler conoscere il più possibile la condizione dell'altro e validarla
🔹 Vedere anche la propria parte all'interno della relazione
🔹 Trovare il coraggio di perdonarsi o di dire "mi dispiace" e non arroccarsi dietro al ruolo professionale
🔹 Formarsi in modo specifico sugli aspetti relazionali


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Formazione per lo sviluppo di relazioni appaganti in Logopedia

DSA E RIVOLUZIONE SCIENTIFICA.- Non posso usare la calcolatrice perché non la usa nessuno.Bimba, alzati che facciamo una...
18/03/2025

DSA E RIVOLUZIONE SCIENTIFICA.

- Non posso usare la calcolatrice perché non la usa nessuno.

Bimba, alzati che facciamo una camminata per entrare prima nel futuro.

- Cioè?

Cioè quello che ho detto. Mettiti qui, su questa mattonella.
Ecco, sei in prima media. Qui la calcolatrice non la usa nessuno.
Fai un passo avanti, fanne un altro. Ecco, ora sei in terza media. Qui la calcolatrice la usa qualcuno.
Fanne un altro ancora. Dove sei?

- In primo superiore.

Ecco, in un attimo sei in primo superiore e qui la usano tutti. Allora possiamo entrare nel futuro già ora? Così diventiamo esperti prima.

- Mmm. E se magari ora la uso sotto al banco?

Dobbiamo nasconderci come ladri?

- Mmm. Ok. C'è un problema però. Se poi uso la calcolatrice, gli altri mi chiederanno perché io si e loro no.

Capisco. E allora saprai spiegare perché tu ne hai bisogno.

- Silenzio.

Spiegalo a me.

- Perché sono discalculica.

Ok, è che significa? Qualche tuo compagno te lo domanderà.

- Silenzio.

Spiegalo a me.

- Che i calcoli una volta li faccio bene e un'altra volta no. All'ultimo compito ho preso 7 perché ho sbagliato i calcoli ma i ragionamenti erano giusti.

E perché non impari a fare i calcoli?

Spiegalo a me.

Discalculia per caso vuole dire disinteresse?

- No. Non li memorizzo proprio. Cioè, non tutti. Finché erano numeri piccoli va bene, ma con quelli grandi sbaglio o ci impiego molto tempo. In quel compito qualche calcolo era pure giusto ma per farlo poi non sono riuscita a fare l'ultimo esercizio, perché il tempo era finito. E lo sapevo pure fare!

Ok. Mi hai convinta. Sai spiegare bene come funzioni.

- Si, Francesca, ma ci sono dei compagni che sicuramente non capiranno, continueranno a parlare di me e vorranno usare pure loro la calcolatrice.

Ok, per questi che continueranno a non capire dobbiamo fare due cose.

La prima la farai tu, subito, accettando che nella tua vita (scolastica e non) non tutti capiranno come stanno davvero le cose per te, ma tu non hai bisogno dell'approvazione di chi non ti comprende. Perciò tagliamo subito questo cordone di riconoscimento e facciamo quello che è buono e importante per noi.

La seconda la dovranno fare i prof. Se la vedono loro con le richieste degli altri studenti.

- Si, Francesca, ma alcuni prof non ne capiscono niente di DSA, manco loro.

Ahhh bene, allora qui ci vuole una *Rivoluzione scientifica*.

- Mi guarda, incuriosita.

Ti va se prepariamo un power point e facciamo insieme una lezione alla tua classe, dove spieghiamo a tutti come stanno le cose e quali sono i bisogni di ragazzi con DSA?

- Accetta. Divertita.

Allora, mettiamoci subito a lavorare. Fammi capire intanto quali professori non possono assolutamente mancare alla nostra lezione.

E inizia l'elenco dettagliato di chi ha capito bene secondo lei cos'è il DSA, di chi l'ha compreso solo un po' e di chi per niente.

E, per ogni disciplina, scriviamo di cosa avresti bisogno e quali cose fanno, che magari però non servono. Che il power point non lo facciamo mica teorico, lo facciamo pratico sulle strategie da adottare.

E rivoluzione sarà!

La prima lezione pratica intanto l'hai già fatta a me, facendomi entrare nei meandri del tuo funzionamento.

Ho fantasticato ad alta voce che sarebbe bello se da grande facesse l'insegnante.

- Francesca, ma tanto i professori ci trattano come se fossimo tutti uguali!

Non se un giorno diventerai tu professoressa! Per te saranno tutti unici i tuoi studenti.

- È vero.

___

💡"Spiegalo a me" è parte di un lavoro di role playing che serve per simulare una situazione e aumentarne la gestione. Ma serve anche per avere contezza del lavoro di consapevolezza da affrontare.

💡Fantasticare sul futuro professionale serve a farli spostare dal pantano del presente. Immaginare un dopo diverso -anche grazie a loro- è fondamentale.

💡Fare "rivoluzione scientifica" rende bene l'idea di divulgazione e di non resa, da ora e per sempre. Anche all'Università, bimba.

Dall'esterno i tuoi genitori e la Legge fanno rivoluzione.
Dall'interno la rivoluzione la fai tu, sempre.
Raccontandoti come hai fatto a me. Spiegando i tuoi bisogni e i tuoi diritti. Mentre decidi quali pareri non ascoltare.

___

🔺 Il problema sembra il dis-.
🔻 Invece è l'ignoranza.
___
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Formazione per sviluppare il noi della relazione professionale.

LA RELAZIONE È UN OBIETTIVO DI TRATTAMENTO IN LOGOPEDIA?Dal cassetto della memoria alla forza della consapevolezza: gli ...
03/03/2025

LA RELAZIONE È UN OBIETTIVO DI TRATTAMENTO IN LOGOPEDIA?

Dal cassetto della memoria alla forza della consapevolezza: gli strumenti di cambiamento in sono molti.

Il primo è a portata di mano di tutti, eppure non sempre è così facilmente accessibile. Qual è?

💎 IL PRIMO STRUMENTO SIAMO NOI E LA NOSTRA CAPACITÀ DI INSTAURARE RELAZIONI EFFICACI CON PAZIENTI E CAREGIVER.

La motivazione è semplice e te la spiego subito: 👉senza relazione non c'è collaborazione👈.

Così scontato quanto difficile da realizzare, come confermato dal sovraccarico emotivo che molti colleghi vivono proprio a causa della scarsa collaborazione degli utenti.

Cosa ne pensi?

💎 Nella formazione IO Logopedista ci occupiamo (anche) di potenziare la tua capacità di creare relazioni efficaci, di cura.

🎁 Iscrizione a quota agevolata fino al 6 marzo, in occasione della giornata europea della Logopedia
🎁 Possibilità di ottenere crediti ECM come autoformazione
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IO Logopedista - Formazione per il Saper Essere.

Ti aspetto🌹
Francesca

🎁IO Logopedista - Iscrizione a quota agevolata fino al 6 marzo.🔮Vi aspetto per essere Logo più consapevoli, strutturate/...
02/03/2025

🎁IO Logopedista - Iscrizione a quota agevolata fino al 6 marzo.

🔮Vi aspetto per essere Logo più consapevoli, strutturate/i e soddisfatte/i
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Francesca

27/02/2025

I "miei" corsisti e i loro feedback post formazione.
Anonimi, ma molto potenti.
In fondo, come piace vivere a me: nel silenzio, ma con energia.
Grazie sorelle dell'anima.
Leggervi è capire che siamo in tante a poter fare la differenza in questo mondo ❤️
Il nostro plus valore è una professionalità che si tinge di umanità.
💎 Perché la relazione è scienza, non improvvisazione.

L'ALLEANZA OPERATIVA È PRIMA VICINANZA EMOTIVA.Ieri ho avuto un colloquio di restituzione con una coppia di genitori per...
22/02/2025

L'ALLEANZA OPERATIVA È PRIMA VICINANZA EMOTIVA.

Ieri ho avuto un colloquio di restituzione con una coppia di genitori per condividere l'esito della valutazione del loro bambino.

Ho strutturato il colloquio in tre fasi:

🟩 Fase iniziale. Ho lasciato a loro la parola, affinché mi aggiornassero sulla pagella scolastica appena ricevuta (serve anche per riscaldare il clima relazionale);
🟨 Fase centrale. Ho descritto le difficoltà emerse dall'indagine valutativa, bilanciando risorse e aree di lavoro (serve per restituire una visione globale del bambino);
🟥 Fase finale. Abbiamo preso accordi sulla frequenza del trattamento e sulle loro modalità di collaborazione al percorso (serve per chiarire bene l'impegno di tutti, in termini di tempo e di risorse coinvolte).

Ho utilizzato tecniche di ascolto attivo, calibrato il linguaggio tarandolo sul loro stile linguistico, formulato domande aperte e usato metafore.

Questa è una breve descrizione dell'impalcatura del colloquio.

La parte relazionale, invece, si è giocata sull'autoascolto (come stavo io in quel momento) e sull'impegno a cogliere il bisogno della famiglia. Quindi, sulla lettura del processo.

Ho notato che, ad ogni mia descrizione delle difficoltà, ricevevo commenti che avevano a che fare con un quadro già in evoluzione rispetto alla recente valutazione.

Ho colto in questo un bisogno di rassicurazione, perciò ho detto loro che mi faceva molto piacere saperlo in rapida evoluzione e che la valutazione era certamente una foto non statica del bambino. E lo credo.

Ma ho anche condiviso che non bisognava avere paura delle difficoltà rilevate perché, se eravamo lì, era per parlarne e per programmare *insieme* un lavoro mirato ad aiutare il bambino che, appunto, ha infinite risorse, non ultime i suoi genitori.

💎 "Insieme" è sempre la parola chiave. Insieme ci devono sentire, non valutatori ma costruttori di competenze, in squadra con loro.

E possono sentirsi insieme a noi se riusciamo a leggere il processo relazionale in corso, al di là degli aspetti tecnici da trasferire.

Se ci sono solo quelli, il colloquio si riduce ad una comunicazione di esito rivolta a chi si difende per comprensibile paura.

E' del loro figlio che stiamo parlando e, anche se adesso è piccolo, la loro paura è già sul futuro: ce la farà ad essere felice? Ce la farà ad essere autonomo, sereno?

E' questo che mi hanno finalmente chiesto, solo dopo aver rimandato loro che potevamo parlare delle difficoltà, senza paura. E' da quel momento esatto che abbiamo iniziato a costruire la nostra alleanza.

💎 L'alleanza operativa è prima vicinanza emotiva. Lo devono sentire quell'amore che stai provando -anche tu- per il loro bambino. Devono poter esprimere ciò che li spaventa. E ti devono sentire dalla loro parte.

💜

💎 Per strutturare i tuoi colloqui e il tuo sentire, ti aspetto qui: www.iologopedista.it
Una formazione per imparare a comunicare con amore. Non per sdolcinatezza né per garbo ma perché è necessario strutturare l'intervento in modo da far stare bene gli altri, e da star bene noi.

🎁 Puoi inserire IO Logopedista come autoformazione su Co.Ge.A.P.S. e ottenere crediti ECM.

Cosa hanno in comune una bambina con diagnosi di autismo livello 1, un bambino con disturbo della comunicazione sociale ...
23/11/2024

Cosa hanno in comune una bambina con diagnosi di autismo livello 1, un bambino con disturbo della comunicazione sociale e un bambino con disturbo morfosintattico?

In comune hanno la possibilità di fiorire e genitori, coinvolti nella riabilitazione, che si mettono in gioco.

Per alcuni mesi ho condotto un piccolo gruppo di riabilitazione, lavorando sulle difficoltà comuni a questi bimbi: l'attenzione, la comprensione e la produzione verbale, gli apprendimenti scolastici.

Oltre a questi obiettivi più cognitivi, il setting di gruppo ha offerto la possibilità di lavorare sul modo di stare al mondo: il rispetto e la relazione tra pari.

Abbiamo affrontato temi come la gentilezza, l’attesa dei turni e il rispetto dei tempi individuali, l’offerta di aiuto senza prevaricare, la capacità di tollerare le frustrazioni e di trasformare la vergogna del fallimento in occasione di riflessione.

A turno, i genitori hanno assistito alle sedute di terapia.

Hanno osservato gli sforzi dei bambini e compreso il percorso riabilitativo che stavamo portando avanti e, poi, li hanno supportati a casa seguendo le indicazioni specifiche ricevute.

In ogni sessione di lavoro io e i bambini ci siamo chiamati "amici".

Così, quando è arrivato il compleanno di uno di loro, gli altri due hanno chiesto di essere invitati alla festa.

E così è stato: i genitori si sono scambiati i numeri e, nella seduta successiva, gli amici hanno condiviso con me la loro gioia: "È stato bellissimo, ci siamo divertiti tantissimo".

Questa esperienza riabilitativa è stata magnifica e si è conclusa in modo commovente.

L’ultimo giorno ho modificato il setting, chiedendo di rimanere sola con i bambini nella prima parte, per poter fare una chiusura "tra noi".

Nella seconda parte, invece, ho voluto che fossero presenti tutti i genitori, disposti in cerchio attorno al gruppo dei bambini.

Ad ogni adulto ho chiesto di rivolgere parole gentili al proprio figlio o alla propria figlia.

Così, i bambini hanno respirato tutto l’amore e la stima dei genitori attraverso frasi di riconoscenza del loro impegno, come:
- "Sono fiera di te, hai imparato a non avere più paura delle difficoltà"
- "Sei stata veramente brava, ho visto che ti sei impegnata e adesso sai che è importante concentrarsi"
- "Mi piace molto che hai imparato a dire parole gentili, sono orgoglioso di te"

Sono profondamente grata a questo lavoro, che mi fa stare a contatto con le cose più semplici e vere della vita.

Rispettarsi.
Aiutarsi.
Volersi bene.

E sono grata a questi tre piccoli amici per avermi confermato che le differenze possono coesistere, bene.

Ai loro genitori dico grazie per aver creduto in questo progetto e per averlo supportato concretamente.

Anche gli adulti per collaborare hanno bisogno di stare con noi Logopedisti, di vedere i nostri sforzi e di essere valorizzati, perché sono forti e fragili, proprio come i loro bambini.

Se offriamo loro la possibilità di vederci lavorare con le mutevoli difficoltà dei figli e di respirare il clima di magia che molti Logopedisti sanno generare... beh, si alimenta un circuito incoraggiante, che scalda e di cui c'è molto bisogno.

"Credo negli esseri umani".

Un salvagente tutto l'anno.La relazione con il tuo paziente è questo: è un salvagente. Con una buona tecnica comunicativ...
15/11/2024

Un salvagente tutto l'anno.

La relazione con il tuo paziente è questo: è un salvagente.

Con una buona tecnica comunicativo-relazionale puoi allearti alle sue necessità e, soprattutto, ai suoi tempi.

In base alla mia esperienza di supporto psicologico ai Logo, per molti di loro sono i tempi il tasto dolente, perché saper attendere i miglioramenti del quadro clinico non è sempre semplice. Anzi, può essere frustrante.

Ma, ma, ma: si può trovare riparo dalle frustrazioni anche nelle relazioni stesse.

Le relazioni, infatti, non parlano il linguaggio delle prestazioni ma quello dell'essere con l'altro, quello del piacere dello stare con.
Le relazioni vivono in un porto sicuro nel quale non ci sono prove. Ci sono legami.

Logo, quando senti quel logorio dentro che si sta trasformando in stato d'ansia o di preoccupazione lavorativa, torna all'essenziale, torna al tuo saper essere in relazione.

Infila il salvagente. Stai con l'altro. E, sempre, anche con te.

IO Logopedista - Formazione per il Saper Essere.
www.iologopedista.it

Indirizzo

Bari

Telefono

+393280048864

Sito Web

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