
03/05/2025
Il cervello della vittima
Le vittime di bullismo mostrano alterazioni neurobiologiche durature, anche anni dopo l’esperienza.
Iperattivazione dell’amigdala: L’amigdala, struttura implicata nella risposta alla paura, è iperattiva nelle vittime croniche. Questo le rende più sensibili allo stress sociale e più inclini a sviluppare ansia, depressione e disturbi post-traumatici.
Riduzione dell’ippocampo: L’esposizione cronica allo stress (come il bullismo) può portare a una riduzione volumetrica dell’ippocampo, implicato nella memoria e nella regolazione emotiva. Questo è collegato a difficoltà cognitive e sintomi depressivi.
Alterazioni epigenetiche: Il bullismo può modificare l’espressione genica tramite meccanismi epigenetici (ad es. la metilazione del gene NR3C1, legato alla risposta allo stress), predisponendo a fragilità psicologica anche in età adulta.