12/11/2024
Gavetta nera
Di Bruno Delisi
Collana “I combattenti”
Immagine in copertina di Fabio Paparella
Ed. “L’Arco e la Corte“ – Bari – Euro 18,00 – 2024 – pag. 154
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Questo romanzo narra la storia di un giovane che raggiunge la maturità attraverso la dura esperienza della guerra. Un giovane della “generazione del fronte”, quella della seconda guerra mondiale che, dopo il conflitto, non ha trovato risposte agli interrogativi della vita. Ma in lontananza scorge una possibilità. “L’Italia è oggi crocifissa ma già si profila all’orizzonte la luce mattinale della resurrezione”. La speranza e la volontà non muoiono. Un romanzo di particolare interesse anche perché in quegli anni fu considerato un’innovazione lo studio della tecnica di scrittura degli autori Usa che Delisi fece. Modalità innovative che non sposano la visione del mondo Usa ma solo l’esposizione narrativa. Non mancano richiami alla narrativa europea. Nell’introduzione de Boccard sottolinea che dalla guerra uscì un uomo nuovo, temprato, dal carattere totale, al quale la disciplina fu dettata dal conflitto, dal sacrificio. Non restava che conquistare la Nazione.
Bruno Delisi nacque il 4 maggio 1926 a Tripoli, dove trascorse alcuni anni dell’infanzia. Poi la famiglia rientrò a Roma e lui si iscrisse al liceo classico Mamiani. Durante la guerra, dopo l’8 settembre, si arruolò volontario nelle Fiamme Bianche, reparto militare dell’esercito della Repubblica Sociale Italiana. Una realtà che lo segnò sul piano del carattere. Le esperienze vissute in quegli anni furono materia per la narrazione del romanzo Gavetta nera. Delisi si dedicò al giornalismo e alla politica. Fu proprio l’impegno politico che lo spinse a trasferirsi per una dozzina di anni in Sud America dove dapprima svolse il lavoro di giornalista poi quello di funzionario internazionale. Nel 1955 passò al Comitato intergovernativo per le migrazioni europee con sede prima in Brasile, poi in Argentina. Dal 1965 al 1986 lavorò a Roma come capo Ufficio operazioni nella missione Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni). Fu esponente di spicco sia del Club alpino italiano sia del Circolo canottieri Tevere di Roma. Scrisse vari libri. È scomparso il 22 settembre del 2023.