19/03/2025
Ha ragione da vendere
È un giudizio severo e tranchant quello di Elio, da ieri tra i topic principali del dibattito musicale italiano.
La voce e mente di Elio e le Storie Tese ha tirato fuori un grande classico dei detrattori del genere più ascoltato al mondo, il buon vecchio “Il rap non è musica”.
Fortunatamente siamo nel 2025 e il pubblico italiano (almeno gli under 60) sta recependo le dichiarazioni di Elio – grande artista, cantante, musicista e creativo, questo non è ovviamente in discussione – per quello che sono: un modo per attirare attenzione su di sé, sfruttando le interazioni facili che si ottengono parlando male della musica contemporanea.
Le dichiarazioni, che trovate di seguito, figurano infatti in un’intervista al quotidiano “Il Giorno”, il cui scopo principale sembra essere pubblicizzare il nuovo spettacolo di Elio, da qualche tempo in scena a Milano.
Di seguito le parole di Elio sulla “musica di oggi“:
“Ogni tanto me lo domando: non è che faccio come mio nonno quando parlava della musica dei suoi tempi? Però, se faccio un controllo di qualità, chiamiamolo così, mi rendo conto che tra ieri e oggi non c’è paragone.
Visto che il rock di oggi o sì rifà al rock degli anni 70 o è proprio quello, la domanda che sorge spontanea è: cos’è stato inventato? Nulla. La musica di oggi non è peggiore di quella di prima, la musica di oggi non esiste.
Il rap? Non per fare ancora il nonno, ma quella non è musica. Piuttosto un assemblaggio, nel 90% dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare. Di recente un produttore molto affermato alla domanda ‘cosa suoni’ m’ha risposto: ‘mi vergogno un po’ ad ammetterlo, ma non suono niente’.
Questo è lo stato dell’arte. Ora mi lascio andare completamente e dico che la mia umiliazione massima è stata ascoltare la canzone vincitrice di Sanremo cantata con l’autotune. Ma di cosa stiamo parlando?”.