30/04/2025
Ortogentile bene comune subito!
𝗢𝗥𝗧𝗢𝗚𝗘𝗡𝗧𝗜𝗟𝗘 𝗲̀ 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮, 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗲 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗹𝗲. 𝘖𝘳𝘢 𝘦̀ 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 “𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘢𝘨𝘳𝘰𝘦𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘰”
💥 Siamo lietə di comunicarvi che dal 28 aprile ’25, con la firma dell’atto di esproprio, l’ettaro di terra delimitato tra il canalone Valenzano e il Sacrario militare denominato ORTOGENTILE rientra nel patrimonio del Comune di Bari come parte del lotto 4 del progetto Costa sud “Parco Valenzano”. Nello stesso atto a firma dell’Amministrazione si riconosce alla “associazione Ortogentile” (denominazione impropria ma sufficiente per definirne il suo perimetro) la possibilità di proseguire nella gestione dell’area così come fatto in questi anni. Questo atto formale, per niente scontato, è il risultato di un percorso intrapreso anni fa di lavoro etico e sostenibile secondo pratiche agroecologiche che riassumiamo in qualche data.
👉🏽 2017. L’associazione Solidaria Bari prende in affitto un ettaro di terra tra il canalone Valenzano e il Sacrario militare per coltivare pomodori che diventeranno salsa SfruttaZero, un progetto di produzione in autogestione contro lo sfruttamento del lavoro che aveva all’epoca già tre anni di vita tra Bari e Nardò. Nello stesso anno a Solidaria si unisce la APS Masseria dei monelli/Ortocircuito Bari con la sua esperienza di agroecologia sociale e didattica, insieme le due realtà coltivano l’area in maniera assolutamente naturale, recuperando pratiche agricole tradizionali, tipiche del posto a vocazione storicamente orticola. La produzione di pomodori di anno in anno aumenta, così come la partecipazione al lavoro collettivo di nativə e migranti senza padroni, estranei alla comunità di autogestione.
👉🏽 2018. Ortogentile diviene punto di riferimento per un arcipelago di piccoli produttori agricoli promotori delle “bancarelle selvagge”’ dove chi produce incontra persone interessate ad una alimentazione più naturale e ad una idea di relazione sana e sostenibile tra lavoro e ambiente. Contemporaneamente iniziano a frequentare l’orto scolaresche e gruppi di persone che vivono esperienze di agrodidattica in campo, si organizzano eventi conviviali, formativi, e di divulgazione mettendo al centro la partecipazione e la condivisione di saperi e pratiche agroecologiche.
👉🏽 2020. Il periodo dell’emergenza Covid è stato un banco di prova per misurare la capacità di Ortogentile di assolvere anche alla funzione necessaria di valvola di decompressione rispetto alle misure di contingentamento imposte, in questi mesi infatti, con le dovute cautele, lo spazio libero ed aperto ha consentito, oltre che la prosecuzione delle lavorazioni agroecologiche, anche il mantenimento di quei legami di relazione che altrimenti si sarebbero persi.
👉🏽 2022. Alle due realtà esistenti si formalizza l’aggregazione della comunità Bread&Roses spazio di mutuo soccorso, che è parte già del percorso, come punto di distribuzione dei prodotti della rete Autogestione in Movimento - Fuorimercato locale e nazionale a cui Ortogentile aderisce. La distribuzione della salsa Sfruttazero cresce di anno in anno, grazie anche alla rete di relazioni che intorno ad essa si crea e che ne determina il consolidamento in quel legame virtuoso tra chi produce e chi consuma, fatto di mutualismo economico, lavoro dignitoso, salvaguardia della salute degli esseri viventi e dei territori che viviamo.
👉🏽 2024. Piove su Ortogentile la notizia che il suo “progetto” sarebbe stato cancellato per far posto ad un parco pubblico nell’ambito della più ampia progettazione Costa sud, questo rischio mette in moto una re-azione immediata fatta di mobilitazione pubblica, attiva e partecipata con la diffusione di informazioni su quanto stava accadendo e le sue conseguenze negative per l’intera città che rischiava di perdere una realtà ormai radicata nel vissuto cittadino e oltre. Si apre così una vertenza con l’Amministrazione dapprima poco attenta a quanto veniva esposto, poi, anche a fronte di una campagna di piazza e di stampa, sempre più sensibile, che porta alla decisione condivisa di lasciare intatta l’area con la sua vocazione orticola e soprattutto con la sua modalità di gestione aperta, partecipata e solidale.
👉🏽 2025. Arriviamo ad oggi con il passaggio cruciale di proprietà dal privato al pubblico e il contemporaneo riconoscimento delle pratiche svolte in tutti questi anni che hanno fatto da portato valoriale irrinunciabile per tutta la città e non solo.
Da questo punto fermo partiamo ora per consolidare e formalizzare la “Comunità agroecologica di ” secondo il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, del quale il Comune di Bari si è dotato nel 2015, che permette questa forma innovativa di gestione degli spazi pubblici. Uno strumento da applicare per continuare a prenderci cura di in maniera aperta e partecipata, nel rispetto di quei principi etici, solidali e condivisi che ne hanno contraddistinto la vita sino ad ora, nella convinzione che non c’è giustizia ambientale senza giustizia sociale.