
06/08/2025
*Communication Manager e accordo con Unisalento: una sola candidatura, pochi chiarimenti, molte perplessità*
Un incarico da oltre 86.000 euro assegnato senza reale concorrenza, un accordo universitario dai contorni sfocati e un sito istituzionale tutt’altro che accessibile: dopo la seduta del 29 luglio del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi si torna a parlare di trasparenza o, meglio, della sua assenza.
La maggioranza di AltraPsicologia ha approvato la nomina di un nuovo Communication Manager e la firma di un accordo strategico con l’Università del Salento. "Due decisioni prese senza un confronto aperto, con modalità poco chiare e finalità che sollevano più di una perplessità”: lo denunciano i consiglieri del gruppo Impegno per la Professione, che su entrambi i punti hanno espresso voto contrario.
*Un solo nome per un incarico da 86.400 euro*
L’incarico triennale da Communication Manager, del valore complessivo di 86.400 euro, è stato assegnato a una collega con un curriculum valido, già attiva all’interno dell’Ordine, che si era dimessa pochi giorni prima da due incarichi ufficiali (Commissione Attività Editoriali e Gruppo di Lavoro Psycho Innovation Hub). La sua è stata l’unica candidatura ricevuta. Ma a colpire è soprattutto un altro aspetto: la scarsa visibilità dell’avviso pubblico. Per trovarlo, è stato necessario navigare in profondità nel sito istituzionale: dal menu “Attività e Notizie” fino alla sezione “Trasparenza”, quindi alla voce “Bandi di gara e contratti”, dove solo in fondo a un lungo elenco è comparso l’avviso. “Un incarico così rilevante e ben retribuito dovrebbe essere accessibile a tutti”, dichiarano i consiglieri di Impegno per la Professione. "La pubblicazione, per quanto formalmente corretta, non garantiva affatto un’adeguata trasparenza”.
*Accordo con Unisalento: copia-incolla poco utile alla professione*
Altro punto critico della seduta: la firma dell’accordo di collaborazione con l’Università del Salento, che riconosce l’Ordine come “Partner Strategico” dei corsi di laurea in Psicologia. Un’opportunità potenzialmente interessante, ma che – secondo i consiglieri di Impegno per la Professione – è stata affrontata con approssimazione e senza un progetto specifico.
Il testo dell’accordo appare come un modello standard, utilizzato comunemente per soggetti del Terzo Settore, e assegna all’Ordine ruoli che esulano dalle sue competenze istituzionali: dalla formazione accademica alla gestione di tirocini, borse di studio e percorsi di inserimento lavorativo. “Invece di strutturare un accordo su misura per una realtà ordinistica, si è scelto un format generico, privo di contenuti specifici per la professione psicologica”, spiegano i consiglieri. "Un’occasione sprecata, che rischia di generare aspettative non sostenibili e costi inutili”.
*La nostra posizione*
Impegno per la Professione ha espresso voto contrario a entrambe le delibere, non per pregiudizio ideologico, ma per un preciso senso di responsabilità nei confronti degli iscritti e del ruolo stesso dell’Ordine. Riteniamo che la figura del Communication Manager non sia necessaria e che la spesa complessiva di 86.400 euro possa essere destinata con maggior efficacia a servizi di utilità diretta per la comunità professionale.
Allo stesso modo, non mettiamo in discussione l’importanza del dialogo con il mondo accademico, ma crediamo che un accordo istituzionale debba essere costruito con attenzione, su basi concrete e in linea con le reali competenze dell’ente. Non servono documenti generici e accordi di facciata, ma progettualità e visione.
Per noi, trasparenza significa rendere realmente accessibili le opportunità; professionalità significa rispettare i limiti delle proprie funzioni; buona gestione significa usare le risorse in modo utile, misurabile e condiviso. Su questi principi continueremo a vigilare e a costruire la nostra azione all’interno del Consiglio.