Biologa Nutrizionista Dott.ssa Valentina Morelli

Biologa Nutrizionista Dott.ssa Valentina Morelli Trattamento dei disturbi alimentari Elaborazione piani alimentari personalizzati Misurazione composizione corporea con impedenziometria ecc...

Trattamento dei disturbi alimentari
Elaborazione piani alimentari personalizzati. Misurazione composizione corporea con impedenziometria e plicometria. Trattamento delle allergie alimentari. Trattamento delle intolleranze alimentari. Misurazione del dispendio energetico. Valutazione nutrizionale. La Dott.ssa Morelli si è laureata in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi di Bari il 22 Luglio 2004. Nel giugno 2005 ha terminato un Corso di Perfezionamento in Biologia della Nutrizione presso la stessa Università. Nel Novembre del 2005 ha conseguito il Master di formazione e perfezionamento in Dietologia e Nutrizione umana presso lo Studio Medico Associato Professionale di Roma. Dal 2005 al 2007 ha lavorato nel Laboratorio di Immunologia dell’ I.R.C.C.S. di Bari, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, dove è stata Ricercatrice nel progetto “Vaccino con cellule dendritiche pulsate con linea cellulare tumorale o tumore autologo in pazienti con melanoma e carcinoma renale”. Attualmente lavora come Biologa Nutrizionista presso il suo Studio privato a Bari, dove si occupa principalmente dell'elaborazione di piani alimentari personalizzati e per collettività e dell'applicazione di tecniche bioimpedenziometriche e plicometriche per la valutazione della composizione corporea. Misurazione composizione corporea
Trattamento delle alterazioni metaboliche

11/09/2025

Roma, 11 settembre 2025 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina, IRB, di Barcellona, guidato da Antonio Zorzano e Manuela Sanchez-Feutrie, ha scoperto un meccanismo capace di contrastare l’obesità, attivando il dispendio energetico nel tessuto adiposo brun...

11/09/2025

🫛Le fave sono tra i legumi più antichi coltivati dall’uomo e rappresentano ancora oggi un alimento prezioso dal punto di vista nutrizionale e ambientale. Ricche di proprietà benefiche, offrono un profilo nutrizionale particolarmente interessante: apportano buone quantità di ferro, potassio, magnesio, folati e vitamina B1, micronutrienti essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo. Al tempo stesso, sono una fonte vegetale di proteine, caratteristica che le rende particolarmente utili nelle diete vegetariane o in quelle a basso consumo di proteine animali.

🔎Oltre ai micronutrienti, le fave forniscono fibra alimentare, importante per il benessere
dell’intestino e per il controllo della glicemia e del colesterolo. Sono naturalmente prive di
colesterolo e hanno un contenuto di grassi molto basso.

☝🏼È però importante sottolineare una controindicazione specifica: nelle persone affette da deficit dell’enzima G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi), il consumo di fave può causare una grave reazione emolitica, nota come favismo. In questi casi, l’ingestione di fave può portare a un’improvvisa distruzione dei globuli rossi, con conseguente anemia acuta. Per questo motivo, chi ha ricevuto diagnosi di G6PD deficiency deve assolutamente evitarle.

Fonti:
- Luzzatto L, Ally M, Notaro R. Glucose-6-phosphate dehydrogenase deficiency. Blood. 2020;136:1225-1240.
- Mudryj AN, Yu N, Aukema HM. Nutritional and health benefits of pulses. Appl Physiol Nutr Metab. 2014;39:1197-204.
- https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/f/favismo

11/09/2025

☀Buongiorno ortosofisti e buona domenica! Sapete che questo sempice frutto che si trova un po' ovunque è un vero e proprio portento nutrizionale? Vi diamo 10 buoni motivi per consumare il fico d'India in questo mese, in cui raggiunge il massimo della dolcezza :-D

Perché non iniziare ora?💪🏻💪🏻
11/09/2025

Perché non iniziare ora?💪🏻💪🏻

21/08/2025

Roma, 21 agosto 2025 (Agenbio) – Muoversi fa bene, e non è certo un mistero. Ma un recente studio danese dimostra che l’attività fisica può fare la differenza tra restare in salute più a lungo o rischiare eventi gravi come infarto e ictus anche per chi ha appena ricevuto una diagnosi di diab...

21/08/2025

Non esiste alcun fondamento scientifico per cui si debba evitare la frutta la sera o durante i pasti principali🍑

🍒L’anguria (o cocomero) è tra i frutti estivi con il più alto contenuto di acqua (circa 92%) e apporta solo 30 kcal per 100 g. Il suo contenuto di zuccheri è pienamente compatibile con un’alimentazione sana ed equilibrata.

È un’ottima scelta estiva perché contribuisce a:

🔺mantenere una buona idratazione,
🔺fornire micronutrienti come il potassio,
🔺apportare composti bioattivi utili per la salute.

☝🏼Ricorda: la frutta, anguria compresa, può essere consumata anche la sera senza timori, purché inserita nel proprio fabbisogno energetico quotidiano e nel rispetto delle porzioni raccomandate. Le Linee Guida per una Sana Alimentazione consigliano 3 porzioni di frutta al giorno, pari a circa 150 g per porzione.

Fonte 👉🏼 ISS – frutta e verdura, le alleate dell’estate; BDA

Buongiorno ☀️
21/08/2025

Buongiorno ☀️

28/07/2025
Bisogna sempre comprendere a fondo
25/07/2025

Bisogna sempre comprendere a fondo

Negli ultimi giorni, diverse testate italiane hanno riportato la notizia di uno studio dell’IRCCS “De Bellis” di Castellana Grotte (BA), secondo cui un consumo settimanale di oltre 200 grammi di carne di pollo sarebbe associato a un aumento del rischio di tumori gastrointestinali fino al 127%.

Allarmante, vero? Ma attenzione: è davvero così? 🧐

La ricerca, condotta su poco meno di 5.000 persone residenti nei comuni pugliesi di Castellana e Putignano, ha osservato un’associazione tra consumo di pollo e aumento del rischio di mortalità per patologie oncologiche, in particolare gastrointestinali. Ma quindi è vero⁉️… eh non proprio!

Lo studio è osservazionale e condotto su poco meno di 5.000 persone. Non è uno studio clinico, né può dimostrare un rapporto di causa-effetto. È basato su diari alimentari auto-riferiti, senza controllo sulla veridicità, sulle abitudini di vita o sulla modalità di cottura del pollo (che ha un ruolo fondamentale nella formazione di composti nocivi in gran parte degli alimenti cucinati).

Ogni giorno viene pubblicate uno studio osservazione che associa questo o quell’alimento a possibili rischi o benefici per la salute. Ma bisogna sempre capire di che studi si tratta. Con questo non volgiamo assolutamente minare il lavoro dei ricercatori, ma bisogna comprendere bene ciò che si legge.

Insomma, non basta un singolo studio per cambiare le linee guida. Nella piramide dell’evidenza scientifica, gli studi osservazionali sono utili per generare ipotesi, ma vanno confermati con ricerche più solide, come meta-analisi o trial clinici randomizzati.

E infatti, le review più recenti — come quella pubblicata su Nutrients nel 2019 — mostrano l’opposto! Nessuno dice di esagerare: le linee guida italiane raccomandano fino a 2 porzioni di carne bianca a settimana. Non perché “fa male”, ma per mantenere varietà ed equilibrio.

Anche l’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) ha più volte ribadito che non esistono prove solide contro le carni bianche, a differenza delle carni rosse lavorate (come salumi e insaccati), per le quali l’OMS ha identificato un’associazione più chiara con alcune patologie tumorali.

03/07/2025

Negli ultimi decenni, un numero crescente di ricerche ha messo in evidenza prove scientifiche significative che collegano l'aderenza alla dieta mediterranea con una riduzione del rischio di malattie croniche. Contemporaneamente, si sono intensificate le preoccupazioni per l'impatto ambientale del sistema alimentare, soprattutto in considerazione della crescita demografica prevista per i prossimi anni♻️

E’ in questo contesto che è stata creata una nuova rappresentazione grafica del tradizionale modello dietetico mediterraneo, sviluppata dalla !😍

🍎Questo nuovo modello enfatizza gli alimenti di origine vegetale, tra cui frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio extravergine di oliva, riflettendo il loro significato storico e scientifico nella dieta mediterranea. I prodotti di origine animale, in particolare le carni rosse e lavorate, sono messi in secondo piano, mentre i latticini, le carni bianche e le uova sono raccomandati per un consumo moderato e settimanale🍗

La piramide raccomanda anche di limitare gli zuccheri aggiunti, il sale e l'alcol per affrontare i loro legami con le malattie croniche. I principi di sostenibilità sono integrati nel quadro, dando priorità agli alimenti locali, di stagione e minimamente lavorati, scoraggiando al contempo gli sprechi alimentari👩🏻‍🌾

La piramide si allinea alle raccomandazioni globali della FAO e dell'OMS, offrendo una guida completa per adottare uno stile di vita alimentare sano e sostenibile.

Fonte👉🏼Sofi F, Martini D, Angelino D, et al. Mediterranean diet: Why a new pyramid? An updated representation of the traditionalMediterranean diet by the Italian Society of Human Nutrition(SINU). Nutr Metab Cardiovasc Dis. Published online February21, 2025.

03/07/2025

La sarcopenia è una condizione progressiva e generalizzata del sistema muscolare,
caratterizzata dalla riduzione della massa muscolare e dalla perdita di forza o funzionalità fisica. È spesso legata all’invecchiamento, ma può comparire anche in soggetti più giovani in presenza di sedentarietà, malnutrizione (per eccesso o per difetto) o malattie croniche👇🏼

L’obesità sarcopenica si verifica quando alla sarcopenia si associa un eccesso di massa
grassa. Si tratta di una condizione complessa, in cui si perde tessuto muscolare funzionale mentre si accumula grasso, anche in sedi poco visibili (come il grasso viscerale o intramuscolare).

📚Secondo uno studio pubblicato su Innovation in Aging, la sarcopenia e l’obesità agiscono in modo additivo nello sviluppo di fragilità, contribuendo entrambi al peggioramento dello stato di salute, con la perdita muscolare che incide maggiormente.

👩🏻‍🔬Un altro studio condotto su pazienti italiani con obesità severa ha identificato alcuni predittori chiave dell'obesità sarcopenica, tra cui una ridotta forza di presa della mano (Hand Grip Strength) e prestazioni inferiori nei test di cammino e di alzata dalla sedia.

Fonti:
- Álvarez-Bustos et al. Sarcopenia, Obesity, or Both. What is the dominant Variable of the Associated Risks of Sarcopenic Obesity? Innov Aging. 2025;9:igaf021.

- Cândido et al. Identifying Key Predictors of Sarcopenic Obesity in Italian Severely Obese Older Adults: Deep Learning Approach. J Clin Med. 2025;14:3069.

30/05/2025

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70123

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Martedì 10:00 - 12:00
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