20/11/2024
L’“occhio pigro”, definito con termine scientifico “ambliopia”, è un problema estremamente diffuso, che nei Paesi industrializzati interessa dal 2% al 5% della popolazione pediatrica, cioè in media un bambino su 30 e in Italia ogni anno nascono circa 15mila bambini (dati Istat del 2019) che svilupperanno ambliopia qualora non riconosciuta in tempo
Ma perché insorge? Perché il cervello tende a escludere progressivamente l’immagine meno nitida che proviene dall’occhio con una capacità visiva limitata, determinando una vera e propria ‘pigrizia’ nella sua capacità visiva. Si parla di “ambliopia quando tra i due occhi c’è uno scarto di almeno due decimi. Se non curata in tempo, questa patologia si aggrava e diventa irreversibile.
Il professor Luca Buzzonetti, responsabile UOC dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nel suo intervento nella sessione ‘Guida pratica alla gestione dell’ambliopia’ del XV Congresso Nazionale AIMO ha spiegato: “Poiché l’ambliopia diviene irreversibile intorno agli 8 anni di età è evidente come sia fondamentale lo screening regolare in età pediatrica che, in assenza di problematiche, va eseguito a cadenza biennale a partire dall’età di 3 anni”.
Ma cosa è causata l’ambliopia? “Da tutte quelle condizioni che dalla nascita o nella prima infanzia interferiscono con lo sviluppo della capacità visiva. Dalle patologie congenite, come la cataratta o il glaucoma, ai difetti di vista non diagnosticati tempestivamente. Quest’ultima è senza dubbio la causa più frequente, in particolare quando un bambino presenta nei due occhi un vizio di vista di entità differente, l’occhio ‘peggiore’ può essere ambliope”.
Gli screening visivi sono essenziali perché “proprio in questi casi, molto spesso la prescrizione dell’occhiale, eventualmente associata a quella di un ‘bendaggio’ dell’occhio migliore di qualche ora al giorno, consentono un pieno recupero della capacità visiva. La piena collaborazione dei genitori è ovviamente indispensabile nella consapevolezza che quell’impegno, spesso tanto più faticoso quanto più grande è il bambino, permetterà al loro figlio di conquistare un ‘tesoro’, cioè una buona capacità visiva, che poi manterrà per tutta la vita”.