07/01/2024
"La paura del dolore è in grado di generare più disabilità del dolore stesso"
1️⃣ Il dolore non è un buon misuratore della salute dei tessuti; dolore infatti non significa danno, ma è più corretto associare il dolore ad un "protettore". 🦸
2️⃣ Immaginiamo il nostro sistema nervoso come un "allarme", esso riceve stimoli continuamente ma non per questo il nostro cervello li segnala come dolorosi, ciò avviene solo se gli stimoli superano una certa soglia che per il nostro cervello è percepita come pericolosa.
Se il nostro sistema nervoso e quindi il nostro allarme è troppo sensibile esso si attiverà anche per degli stimoli minimi che in una situazione di normalità non sarebbero letti come pericolosi.
In questo caso il dolore risulta essere troppo protettivo e quindi non necessario.
Questo è quello che succede quando si parla di dolore persistente. 🧠🔥
3️⃣ Uno dei modi per riallenare il nostro sistema del dolore è l’esercizio fisico.
Esso infatti è letteralmente in grado di aprire la “farmacia” del nostro cervello; il sistema nervoso centrale è infatti in grado di produrre: dopamina, noradrenalina, serotonina, cortisolo, ossitocina ed endorfine; tutte sostanze in grado di regolare e modulare il dolore così come lo stress. 💯
Scegliere se far fare esercizio o meno ai pazienti con dolore persistente non è più la domanda da porsi, bisogna invece chiedersi quale sia il programma, l’intensità, la durata e la frequenza migliore per il nostro paziente.
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