Dott. Alessandro Sfregola - Medico Chirurgo Nutrizionista

Dott. Alessandro Sfregola - Medico Chirurgo Nutrizionista Nutrizione, integrazione e stile di vita salutare per la prevenzione e cura delle malattie

Per chi fosse interessato ad un appuntamento su Roma.
20/08/2024

Per chi fosse interessato ad un appuntamento su Roma.

29/07/2024
Anche stasera parleremo di Infiammazione! Ma questa volta approfondiremo il tema della sua connessione con le malattie c...
29/07/2024

Anche stasera parleremo di Infiammazione! Ma questa volta approfondiremo il tema della sua connessione con le malattie cardiovascolari grazie all'intervento di due bravissimi cardiologi. Direzione scientifica del mio mentore Dr. Gabriele Prinzi Vi aspetto stasera!

PROMEMORIA PER STASERA.
INFIAMMAZIONE E SALUTE CARDIOVASCOLARE:
PREVENIRE BENE, MANGIARE BENE.
Quando fu introdotta la "rivoluzionaria" scoperta del colesterolo, le malattia cardiovascolari erano la prima causa di morte.
A distanza di 50 anni, di quintalate di statine prescritte "urbi et orbi" e nonostante le maledizione lanciate contro il colesterolo, le malattia cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte.
E i numeri sono tragicamente aumentati.
Cosa c'è di vero?
Cosa c'è di nuovo?
Come prevenire la placca aterosclerotica a tavola?
Ne parliamo STASERA ALLE 21 con due cardiologi d'eccezione, il Dr. Antonio Fusco - Cardiologo e Aritmologo il Dr. Stefano Marwan Mangini insieme al Dott. Alessandro Sfregola - Medico Chirurgo Nutrizionista .
Rispondiamo alle tue domande in diretta su Facebook e sul canale youtube www.youtube.com/gabrieleprinzi
Perchè anche la tua salute cardiovascolare VALE.

11/07/2024
L’11 Luglio alle ore 21.00 sarò ospite ad un webinar gratuito durante il quale si parlerà di infiammazione. Sarà un piac...
07/07/2024

L’11 Luglio alle ore 21.00 sarò ospite ad un webinar gratuito durante il quale si parlerà di infiammazione. Sarà un piacere poter condividere, con parole semplici e consigli pratici, le mie conoscenze a riguardo. Mi aiuteranno in questo colleghi eccellenti: Dr. Gabriele Prinzi, Dott.ssa Livia Emma - dietista e Patrizia Gaballo Dietista.
Vi aspetto numerosi!

Ne approfitto per ringraziarvi tutti per i like e le condivisioni per i miei post scientifici divulgativi ☺️

COS'E' L'INFIAMMAZIONE?
COME RICONOSCERLA E TRATTARLA?
Chi vive in una società industrializzata, pur avendo accesso a una vasta gamma di "alimenti", ha una disponibilità di "micronutrienti" da terzo mondo.
Viviamo una di malattie causate dalla "malnutrizone", compresa.
Anche mangiano BIO o nutrendosi con i migliori "cereali antichi" (parliamone...) la biodisponibilità dei micronutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno è compromessa a causa delle abitudini alimentari sbagliate e a causa di quelle condizioni metaboliche e immunologiche - come l'infiammazione di basso grado e la permeabilità intestinale - che potenzialmente ci mettono nelle condizioni di NON ASSORBIRE CORRETTAMENTE quei micronutrienti.
Ne parliamo IN DIRETTA e su Giovedì 11 Luglio, alle 21, insieme alla Dott.ssa Livia Emma - dietista, alla dott.ssa Patrizia Gaballo Dietista e a Dott. Alessandro Sfregola - Medico Chirurgo Nutrizionista.
In questa diretta (CHE RESTA REGISTRATA) si spiega come nasce l'infiammazione, come riconoscerla (sopratutto per chi ) e come prevenirla.
INIZIANDO DA CIO' CHE PORTIAMO IN TAVOLA.
Resta collegato, continua a seguire la pagina e condividi - liberaMente - tutti i contenuti che ritieni attinenti, interessanti e di PUBBLICA UTILITA'
Perchè la tua salute (e quella delle persone che ami) VALE!

🌿 Zenzero, Curcuma e Boswellia: Tre Nutraceutici per il Controllo dell’Infiammazione Cronica 🌿Le patologie croniche poss...
29/06/2024

🌿 Zenzero, Curcuma e Boswellia: Tre Nutraceutici per il Controllo dell’Infiammazione Cronica 🌿

Le patologie croniche possono essere considerate le malattie del nuovo secolo, con un impatto negativo significativo sulla qualità della vita della popolazione mondiale. Tra queste, troviamo il diabete di tipo II, l'obesità, il cancro, le malattie infiammatorie intestinali, le patologie neurodegenerative, articolari e autoimmuni.

Una delle evidenze scientifiche più sorprendenti è che tutte queste patologie sono costantemente associate a uno stato di infiammazione cronica. Questa associazione è assolutamente bivalente, predisponendo a un circolo vizioso di amplificazione dell'infiammazione e della gravità clinica delle patologie ad essa associate.

Oltre alla corretta alimentazione, all'attività fisica e alle tecniche di rilassamento per ridurre lo stress psicologico (fondamento della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia, PNEI), molti nutraceutici possono aiutare a contrastare l'infiammazione cronica e avviare il processo di cura delle patologie croniche moderne. Tra quelli più studiati e con maggiore bibliografia, spicca la magica triade di zenzero, curcuma e boswellia.

🌟 Zenzero (Zingiber officinale)
Lo zenzero è conosciuto per le sue potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Il principale composto attivo, il gingerolo, è stato studiato per la sua capacità di ridurre i marcatori infiammatori e migliorare la funzione delle cellule immunitarie. Studi hanno dimostrato che l'assunzione di zenzero può ridurre il dolore e l'infiammazione in condizioni come l'osteoartrite e le malattie infiammatorie intestinali.

🌟 Curcuma (Curcuma longa)
La curcuma contiene curcumina, un potente composto anti-infiammatorio che può modulare numerosi percorsi molecolari coinvolti nell'infiammazione. La curcumina è stata ampiamente studiata per il suo ruolo nel ridurre l'infiammazione cronica associata a malattie come il diabete, le patologie cardiovascolari, l'artrite reumatoide e le malattie neurodegenerative. La sua biodisponibilità può essere migliorata se combinata con piperina, un componente del pepe nero.

🌟 Boswellia (Boswellia serrata)
La Boswellia, o incenso indiano, è nota per le sue proprietà anti-infiammatorie grazie agli acidi boswellici. Questi composti hanno mostrato efficacia nel ridurre l'infiammazione in malattie croniche come l'artrite reumatoide, le malattie infiammatorie intestinali e l'asma.

📚 Bibliografia
Zenzero:
"Attività antiossidanti e antinfiammatorie dello zenzero: meccanismi biochimici e molecolari di azione" (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8232813/)
Curcuma:
"Curcumina: Una revisione dei suoi effetti sulla salute umana" (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29065496/)
"Effetto della curcumina su infiammazione e stress ossidativo negli studi clinici: Una revisione sistematica e meta-analisi" (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10221905/)
Boswellia:
"Boswellia serrata: una valutazione complessiva dei dati in vitro, preclinici, farmacocinetici e clinici" (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21553931/)
"Acidi boswellici: un inibitore dei leucotrieni" (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18222672/)

🌺 Conclusione
L'integrazione di zenzero, curcuma e boswellia nella dieta quotidiana può rappresentare una strategia efficace per ridurre l'infiammazione cronica e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi regime di integrazione, specialmente se si soffre di patologie croniche o si assumono farmaci.

👍 Se hai trovato utile questo articolo, metti "Mi piace" e condividilo con i tuoi amici per aiutarli a scoprire come combattere l'infiammazione cronica con l'aiuto dei nutraceutici!

22/06/2024

Oggi integrazione naturale per i miei figli al mare! 🌞

Durante le uscite estive è fondamentale reintegrare i liquidi persi e fare un carico di vitamine, minerali ed energia. E cosa c’è di meglio di quello che ci offre la natura?

Super spuntino naturale:

• Albicocche locali: Ricche di vitamina A e C, importanti per la salute della pelle e del sistema immunitario.
• Percoche: Varietà locale di pesche, fonte di vitamine, fibre e antiossidanti.
• Cetrioli locali: Idratanti, ricchi di sali minerali e poveri di calorie, ottimi per rinfrescarsi e mantenere l’idratazione.
• Lupini: Ricchi di proteine e fibre, ideali per un senso di sazietà prolungato.
• Olive verdi: Fonte di grassi sani e antiossidanti.
• Frutta secca mix (arachidi, noci, pistacchi, anacardi e castagne secche): Un mix energetico ricco di acidi grassi essenziali, vitamine e minerali.

Il tutto accompagnato da abbondante acqua naturale!

In spiaggia, lo spuntino naturale è stata l’eccezione, circondati da patatine, pizzette, focacce, gelati, merendine e biscotti. Tuttavia, numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il consumo eccessivo di zuccheri e cibi trasformati è associato a carenze nutrizionali diffuse nella popolazione generale, contribuendo a vari problemi di salute come obesità, diabete e malattie cardiovascolari.

Ad esempio, uno studio ha trovato che gli adolescenti che consumano molti alimenti ultra-processati hanno una maggiore prevalenza di carenze nutrizionali, come quelle di selenio e vitamine del gruppo B .

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31800573/

Invertiamo la tendenza! Torniamo a preparare spuntini semplici e naturali. Ci metteremo sicuramente un po’ di tempo in più rispetto ad acquistare qualche snack al bar, ma risparmieremo in soldi e soprattutto in salute. Non serviranno più neanche gli integratori…

Se anche tu credi nell’importanza di uno stile di vita sano e nella potenza degli alimenti naturali, condividi questo post e aiutami a diffondere questa abitudine salutare!

Nutrizione, integrazione e stile di vita salutare per la prevenzione e cura delle malattie

Per chi ha piacere di approfondire il tema della correlazione tra Alzheimer ed Alimentazione lascio qui il link della di...
13/06/2024

Per chi ha piacere di approfondire il tema della correlazione tra Alzheimer ed Alimentazione lascio qui il link della diretta di ieri. Grazie per l’ospitalità al Dr. Gabriele Prinzi, per l’arrcchimento professionale alla Neurologia - Neurologo Cagliari - Dott.ssa Emanuela Costantino e per l’esperienza artistica dell’attore Sandro Torella!

WEBINAR DI *FOUNDRAISING*.Questa diretta serve anche a raccogliere FONDI per il film IN REALIZZAIZONE di Torella - attore e regista romano - impegnat...

09/06/2024

In concomitanza con l’aumento delle temperature, ad Antenna Sud ho parlato dell’importanza della idratazione ed integrazione con vitamine e sali minerali (naturale e con nutraceutici), per affrontare al meglio la stagione estiva. Grazie per l’ospitalità a Francesco Molinaro

Questo Mercoledì 12 Giugno alle ore 21.00 sarò ospite ad un webinar gratuito in cui si parlerà di Alzheimer. Allo stesso...
07/06/2024

Questo Mercoledì 12 Giugno alle ore 21.00 sarò ospite ad un webinar gratuito in cui si parlerà di Alzheimer. Allo stesso parteciperanno l’amico e collega Dr. Gabriele Prinzi e la neurologa Dott.ssa Emanuela Costantino. Vi aspetto numerosi!

Abbiamo ideato e scritto questo film “*Discesa libera*” per il progetto *Rete Prevenzione Alzheimer*. L'idea del film nasce a seguito del corto “*Vittorio*” che abbiamo prodotto nel 2019 sullo stesso ...

🎭 Le due facce del Colesterolo LDL: Perché è importante conoscerle entrambe 🩺Il colesterolo LDL è spesso etichettato com...
22/05/2024

🎭 Le due facce del Colesterolo LDL: Perché è importante conoscerle entrambe 🩺

Il colesterolo LDL è spesso etichettato come "cattivo", ma è davvero così semplice? Scopriamo insieme come le nuove metodologie, come il dosaggio dell’ApoB100, possano fornirci una visione più completa del rischio cardiovascolare.

🧠 Conoscenze di base sul Colesterolo LDL

Prima di tutto, è importante chiarire un concetto: è semanticamente scorretto parlare di “colesterolo LDL” o “colesterolo HDL”. Il colesterolo è uno solo ed è una molecola lipidica insolubile nel sangue. Per muoversi nel nostro corpo, ha bisogno di “trasportatori” chiamati lipoproteine, tra cui le VLDL (a densità bassissima), le LDL (a bassa densità) e le HDL (ad alta densità). Quindi, sarebbe più preciso parlare semplicemente di LDL o di “colesterolo trasportato dalle LDL”.

🦠 Perché le LDL sono considerate "cattive"?

Le LDL sono note come "colesterolo cattivo" perché, quando in eccesso, possono depositarsi nelle arterie e formare placche aterosclerotiche. Questo aumenta il rischio di infarto e ictus. Ecco i valori di riferimento:

- ✅ Desiderabile: Meno di 100 mg/dL
- ⚠️ Vicino al limite: 100-129 mg/dL
- ❌ Alto: 130-159 mg/dL
- 🚨 Molto alto: 160 mg/dL e oltre

🤔 Ma il colesterolo trasportato dalle LDL è sempre così “cattivo”?

Non sempre, ma solo se è costantemente in eccesso. In realtà le LDL hanno la funzione fisiologica di trasportare il colesterolo dal fegato alle cellule del nostro corpo, dove lo stesso verrà utilizzato per funzioni di vitale importanza:

🏭 Sintesi delle Membrane Cellulari: aiuta a mantenere le membrane cellulari stabili e fluide.
🛠️ Produzione di Ormoni: è il precursore di ormoni steroidei come testosterone, estrogeni, progesterone, aldosterone e cortisolo.
☀️ Sintesi della Vitamina D: è essenziale per la produzione della vitamina D dopo l’esposizione solare.
🧪 Formazione degli Acidi Biliari: è necessario per la digestione e l'assorbimento dei grassi.

🙋 Ma quindi, è sufficiente considerare solo le LDL e quando diventano davvero pericolose?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo approfondire il discorso…

🧬 Due tipi di LDL: large LDL e sdLDL

Abbiamo due forme principali di LDL, che differiscono per dimensione e densità:

⚪ Large LDL: Particelle più grandi e meno dense, formate principalmente dal catabolismo delle VLDL. Sono generalmente meno associate alla formazione di placche.
🔘sdLDL: Particelle più piccole e dense, formate dalla trasformazione delle large LDL. Sono più suscettibili all'ossidazione e altamente aterogeniche.

Diversi studi scientifici dimostrano che un profilo lipidico con predominanza di large LDL, bassi livelli di sdLDL, alti livelli di HDL e bassi trigliceridi è generalmente indicativo di un minor rischio cardiovascolare.

📈 L'importanza dell’ApoB100

L’ApoB100 è una proteina presente sulle particelle di LDL. Ogni particella di LDL ha una sola molecola di ApoB100, quindi il suo valore ci indica direttamente il numero di LDL.

🔍 Indice cLDL/ApoB100: un indicatore chiave

Misurare l’ApoB100 insieme ai livelli di LDL può fornirci informazioni cruciali sul rischio cardiovascolare:

- Rapporto Alto (>1.3): Indica un numero più basso di LDL, ma più grandi e meno dense, generalmente meno rischiose.
- Rapporto Basso (

11/05/2024

🌟 Oltre i singoli valori di Colesterolemia: l’importanza di valutare anche i Rapporti Lipidici 🌟

🤔 Molti pazienti arrivano nel mio studio avendo ricevuto prescrizioni di statine basate solo sul valore della colesterolemia totale, che riflette il colesterolo presente in tutte le classi di lipoproteine.

Le lipoproteine sono proteine prodotte dal fegato che, riversate nel torrente ematico, traghettano il colesterolo ed i trigliceridi alle cellule del nostro organismo. Si dividono in:

• VLDL: Trasportano principalmente trigliceridi dal fegato alle cellule.
• LDL: Conosciute come “colesterolo cattivo”, trasportano colesterolo ai tessuti periferici. Livelli alti sono associati a rischi cardiovascolari.
• HDL: Il “colesterolo buono” recupera il colesterolo in eccesso dai tessuti e lo riporta al fegato, prevenendo le placche aterosclerotiche.

Come si può intuire, analizzando il solo colesterolo totale non è possibile stabilire come lo stesso sia confezionato nelle diverse lipoproteine, eppure viene spesso visto come il “grande cattivo” da tenere sotto controllo e preferibilmente sotto ai 200mg/dl.

🔍 Ecco perché è essenziale non fermarsi a questo singolo valore:

Recenti ricerche però suggeriscono che, per una valutazione più accurata del rischio cardiovascolare, convenga guardare oltre il singolo valore e considerare i Rapporti Lipidici.

👩‍⚕️💡 Ma cosa sono i “rapporti lipidici”?

🔎 I Rapporti Lipidici Essenziali
▪️Colesterolo Totale/HDL (CT/HDL)
Valore Ottimale: < 4.0
Valore Desiderabile: < 5.0
Indica l'equilibrio tra colesterolo totale e HDL. Più basso è, meglio è.

▪️LDL/HDL
Valore Ottimale: < 2.5
Valore Accettabile: < 3.5
Misura la proporzione tra LDL e HDL, fornendo una visione chiara del bilancio tra rischi e protezione.

▪️Trigliceridi/HDL
Valore Ottimale: < 2.0
Suggerisce il rischio cardiovascolare, particolarmente in presenza di sindrome metabolica.

La valutazione di questi rapporti offre, come confermato dalla recente letteratura, una visione più completa della salute cardiovascolare rispetto ai singoli valori di colesterolemia totale: misurano infatti l'equilibrio tra i "grassi buoni" e i "grassi cattivi" nel nostro sangue, offrendo una prospettiva più dettagliata sulla nostra predisposizione alle malattie cardiache.

🌿 Un Caso dalla Pratica Medica
Un paziente stava per iniziare una terapia a vita con statine per un colesterolo totale di 221 mg/dl. Tuttavia, l'analisi completa del panel lipidico ha rivelato un BASSO rischio cardiovascolare grazie ai suoi livelli di HDL (72 mg/dl). Questo mi ha permesso di deprescrivere il farmaco e focalizzarmi su un approccio nutrizionale mirato.

📚 Bibliografia Importante
Studi mostrano che i valori di colesterolemia totale associati alla più bassa mortalità sono superiori ai 200 mg/dl.
- https://www.nature.com/articles/s41598-018-38461-y
I rapporti lipidici offrono una valutazione del rischio cardiovascolare superiore ai singoli valori.
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8020530/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10001260/

👨‍⚕️ Consiglio da Medico Nutrizionista:
Non limitatevi al colesterolo totale; chiedete sempre di valutare i rapporti lipidici per un quadro completo della vostra salute cardiovascolare.

👍 Mi piace e Condividi questo post per aiutare altri a comprendere l'importanza di una valutazione approfondita del rischio cardiovascolare!

💬 Se siete interessati a saperne di più sui "grassi salutari" e sul colesterolo, fatemelo sapere nei commenti!

Nutrizione, integrazione e stile di vita salutare per la prevenzione e cura delle malattie

Pausa caffè, una pausa salutare? Scopriamolo…Sono sicuro che la maggior parte di voi, la mattina appena svegli, abbia un...
24/04/2024

Pausa caffè, una pausa salutare? Scopriamolo…

Sono sicuro che la maggior parte di voi, la mattina appena svegli, abbia una sola certezza: la giornata non può iniziare senza un buon caffè!

Si offre volentieri ed ha tanti significati; è spesso servito in una piccola tazzina ma ha un ruolo sociale molto grande. Appunto per questo, dopo l’acqua, è la prima bevanda consumata in Italia: il 91% della popolazione ne beve almeno una tazzina al giorno e oltre un italiano su due lo consuma più volte nel corso della giornata!
Pertanto, essendo una costante alimentare giornaliera, è bene capirne l’impatto sulla nostra salute.

Non si può parlare di caffè senza parlare di caffeina, la sostanza psicoattiva responsabile delle proprietà energizzanti del caffè, utilizzata soprattutto per aumentare la produttività lavorativa e contrastare stanchezza e sonnolenza. Questa azione è svolta grazie alla capacità della caffeina di oltrepassare la barriera ematoencefalica, giungere a livello cerebrale e contrastare (antagonismo recettoriale) l’azione della adenosina, un neurotrasmettitore che fisiologicamente si accumula nel corso della giornata inibendo l'eccitazione neuronale e aumentando gradatamente la sonnolenza. In dosi moderate (da 40 a 300 mg), la caffeina può ridurre l'affaticamento, aumentare la vigilanza e ridurre il tempo di reazione. Ricordo che una tazzina di caffè espresso contiene circa 60mg di caffeina, mentre una tazzina di caffè preparata con la moka ne contiene circa 100mg e quindi un consumo moderato corrisponde a 1-3 caffè al giorno.

Ma iI caffè non è soltanto Caffeina! In esso sono presenti altre sostanze biologicamente attive, che hanno effetti positivi sulla salute umana. Infatti, da recenti studi scientifici è emerso che il consumo di caffè, rispetto alla non assunzione, è stato associato ad una riduzione del rischio per:

- malattie cardiovascolari, con il rischio più basso per 2-3 tazze al giorno.
- diabete di tipo 2 in una relazione dose-risposta, con associazioni simili per il caffè con caffeina e decaffeinato. Questo per ribadire che il caffè non è “solo” caffeina.
- calcoli biliari e renali e cancro alla cistifellea, con un'associazione più forte per il caffè con caffeina rispetto a quello decaffeinato, suggerendo che la caffeina in questo caso può svolgere un ruolo protettivo.
- malattia di Parkinson e di Alzheimer.
- cancro dell'endometrio e carcinoma epatocellulare ed in misura minore di melanoma, cancro della pelle non melanoma, cancro al seno e cancro alla prostata.
Inoltre, in uno studio prospettico di Febbraio 2024, utilizzando i dati di 1719 pazienti con Carcinoma al Colon Retto in stadio I-III, il consumo di caffè è stato associato a un minor rischio di recidiva del Carcinoma e di mortalità per tutte le cause.

Viceversa, un consumo di 5 o più tazzine al giorno di caffè espone ai rischi di un eccesso di caffeina: reflusso gastroesofageo, gastrite, ansia, agitazione, irritabilità, tremori, ma anche nei casi limite, ipertensione, tachicardia, palpitazioni finanche alla morte per dosi tossiche di caffeina (10-14gr.) equivalenti all’impensabile consumo di 80-100 tazzine di caffè in un solo giorno.

Attenzione particolare poi al consumo di caffeina in gravidanza: passando la barriera placentare viene accumulata nel feto che ha una bassa capacità di metabolizzarlo. Bisogna consumarne una quantità massima di 200mg al giorno corrispondente ad un massimo di 2 tazzine di caffè. Nessun pericolo invece per quello decaffeinato.

Da medico chirurgo non posso infine non sottolineare un aspetto farmacologico, spesso troppo sottovalutato anche da alcuni colleghi, essendo il caffè una costante in tutti i nostri pazienti: c'è un'interazione tra il caffè e molti importanti farmaci. Questo merita un’attenzione particolare per tutti i pazienti che assumono farmaci durante la giornata: il mio consiglio è, oltre a chiedere al proprio medico specialista di fiducia, di distanziare il consumo di caffè di almeno 2 ore dall’assunzione da qualsiasi farmaco. Essendo molto sensibile all’argomento e reputandolo molto importante dal punto di vista medico ho creato una comoda tabella dove è possibile consultare i principali farmaci coinvolti in questa interazione.

IN CONCLUSIONE, la pausa caffè può essere considerata sicuramente una pausa salutare, soprattutto se si limita alle 2-3 volte al giorno e se si distanzia dall’assunzione di alcuni farmaci indicati in tabella.

Tra i consigli pratici:
- meglio non posticipare troppo l’ultimo caffè con caffeina: avendo quest’ultima un assorbimento completo in circa 45 minuti ed un picco a circa 2 ore consiglio caldamente di non prendere caffè oltre le 17.00/18.00 se non si vuol rischiare di interferire con il ritmo sonno/veglia.
- limitare l’assunzione di caffè, in tutti i pazienti che soffrono di gastrite e reflusso gastroesofageo, pena un rischio del peggioramento della sintomatologia, anche se dipende sempre da caso a caso.
- consiglio caldamente a tutti di imparare a prenderlo amaro, senza aggiungervi zucchero ne, tanto meno, dolcificanti. Imparerete ad apprezzarlo di più, terrete a bada molto meglio l’appetito e col tempo non riuscirete a tornare indietro. E poi di zuccheri semplici ne consumiamo fin troppi nella moderna alimentazione, nascosti in prodotti impensabili con nomi depistanti.
Almeno il caffè prendiamolo al naturale, preferendo sempre quando possibile, un prodotto biologico e di qualità.

Non mi resta che augurarvi un buon caffè salutare, da assaporare con calma e consapevolezza, da soli o in buona compagnia!

Se apprezzi il mio lavoro di ricerca CONDIVIDI il post!

Bibliografia STUDIATA per scrivere questo post:

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/ijc.34879
https://www.bmj.com/content/359/bmj.j5024 -39
https://www.mzb-group.com/yep-content/media/Coffee%20and%20Health-NEJM%2020203.pdf
https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa2204737
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7397437/?report=classic

Felice Pasqua a tutti!
31/03/2024

Felice Pasqua a tutti!

Una giornata di condivisione e crescita professionale con Colleghi ed Amici. 🥰
23/02/2024

Una giornata di condivisione e crescita professionale con Colleghi ed Amici. 🥰

CHE CI FANNO UN MEDICO CHIRURGO "NUTRIZIONISTA", UN FKT/OSTEOPATA E IL DR. PRINZI A CENA INSIEME?
Tramiamo A FAVORE della tua salute nel NOSTRO NUOVO STUDIO di 😍
Perché?
Perché la tua salute vale ;)

Con Dott. Alessandro Sfregola - Medico Nutrizionista e Riccardo Cecchetti Osteopata e Fisioterapista

Un post di un Collega ed Amico che stimo molto ribadisce e potenzia ciò che avevo già affrontato io qualche settimana fa...
19/02/2024

Un post di un Collega ed Amico che stimo molto ribadisce e potenzia ciò che avevo già affrontato io qualche settimana fa riguardo le splendide ed uniche UOVA di Gallina 🐓 🥚 🍳

𝗜𝗠𝗣𝗢𝗥𝗧𝗔𝗡𝗭𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗨𝗢𝗩𝗔!
Un recentissimo studio voleva esplorare gli effetti protettivi del consumo di uova sulla steatosi epatica.
La coorte comprendeva 980 persone di età superiore ai 60 anni e i risultati sono sconvolgenti: il consumo di uova gioca un ruolo protettivo contro la steatosi!
Lo studio non lascia spazio a dubbi: "𝘪𝘭 𝘳𝘶𝘰𝘭𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘵𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘯𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘶𝘰𝘷𝘢 è 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘮𝘱𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪𝘮𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘰".
Si esatto, ora potete dirlo: ci stanno prendendo per il deretano da sempre con la "fregnaccia" del colesterolo cattivo.
Le uova sono un super food e contengono moltissime sostanze antinfiammatorie: 𝗩𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗘, 𝗩𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗔, 𝗩𝗶𝘁𝗮𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗗, 𝗢𝗺𝗲𝗴𝗮 𝟯, 𝗦𝗲𝗹𝗲𝗻𝗶𝗼, 𝗜𝗼𝗱𝗶𝗼, 𝗟𝘂𝘁𝗲𝗶𝗻𝗮, 𝗭𝗲𝗮𝘅𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗮, 𝗖𝗼𝗹𝗶𝗻𝗮...
Grazie a tutti questi antiossidanti le uova (soprattutto il tuorlo) riducono l’infiammazione e fanno calare il colesterolo LDL alzando l'HDL.
Mentre il carboidrati - complice l'insulina - aumenta il colesterolo..
Le proteine fanno alzare anche il 𝗚𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 e il 𝗦𝘂𝗽𝗲𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗱𝗼-𝗱𝗶𝘀𝗺𝘂𝘁𝗮𝘀𝗶!
Un altro studio clinico ha dimostrato che mangiare 2 uova al giorno ha comportato un aumento del colesterolo HDL.
Ti ricordo che il cervello è costituito per il 25% di colesterolo..... e il cristallino è fatto per il 97% di colesterolo.
Mangiate quante uova volete e mandate affan🤬🤬🤬... bagno chi CREDE nelle chilocalorie e nel colesterolo originato dai grassi.
Non credi a me ?
Approfondisci qui:
https://www.mdpi.com/2072-6643/15/12/2657
Perché la tua salute vale!

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