Studio di Psicologia e Sessuologia Prof. Dario Cafagna

Studio di Psicologia e Sessuologia Prof. Dario Cafagna All'interno dello studio ci occupiamo di disagio psichico, psicopatologia e sessuologia clinica Benvenuti! Buona Navigazione.

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ATTENZIONE!Sempre più evidente il legame tra consumo di cannabis e psicosi.
22/06/2025

ATTENZIONE!
Sempre più evidente il legame tra consumo di cannabis e psicosi.

This cohort study investigates the association between cannabis and the midbrain dopamine pathway involved in psychosis.

24/05/2025

“La barbarie della guerra non ha abbandonato il nostro mondo”, ha ricordato il Presidente Mattarella.
E noi, come comunità professionale, non possiamo tacere davanti a ciò che accade in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza, da un tempo che pare tragicamente infinito.

Ogni giorno, il genocidio di civili inermi, bambini, donne, famiglie è di una violenza disumana che devasta corpi e menti. I traumi della guerra non si esauriscono con le armi. Restano, si trasmettono, segnano generazioni.

Come psicologi, sappiamo che la guerra distrugge anche l’identità, il senso del sé, la speranza. La Pace va costruita, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone partendo dalle macerie che tutto il mondo osserva dal 7 ottobre 2023.

Questo è il tempo del coraggio e della coscienza.
Perché la pace non accade. Si sceglie.

📎 Leggi il comunicato completo su https://www.psy.it/gli-psicologi-dicono-basta-alla-morte-che-vive-a-gaza/

Oltre il nido vuoto.
24/05/2025

Oltre il nido vuoto.

Quando i figli lasciano la casa ci si ritrova di nuovo da soli, una condizione che può far ritrovare quell'intimità un po' dimenticata.

02/02/2025
Si sente spesso parlare del “Blue Monday” come del giorno più triste dell’anno, coincidente con il terzo lunedì di genna...
02/02/2025

Si sente spesso parlare del “Blue Monday” come del giorno più triste dell’anno, coincidente con il terzo lunedì di gennaio. In realtà, si tratta di una trovata pubblicitaria nata nel 2005 da una nota azienda di viaggi, senza basi scientifiche. Eppure, è vero che in questo periodo molte persone sperimentano un abbassamento dell’umore, riconducibile alla cosiddetta depressione stagionale.

Una semplice “etichetta” non basta a spiegare il malessere che alcuni avvertono dopo le feste. Secondo alcuni esperti la ridotta esposizione solare e le giornate corte possono incidere negativamente. Il senso di malinconia che accompagna la ripresa della routine, quindi, non dipende da un singolo lunedì di gennaio.

Tristezza e stanchezza passeggera non equivalgono necessariamente a un disturbo psicologico. Tuttavia, è importante riconoscere i segnali di una depressione stagionale (SAD): umore depresso per più giorni consecutivi, calo di energie, difficoltà a dormire o, al contrario, ipersonnia. Se questi sintomi persistono, è consigliabile un confronto con un professionista.

Gli esperti suggeriscono un minimo di movimento quotidiano. Una meta-analisi pubblicata su JAMA Psychiatry evidenzia che anche bassi livelli di attività fisica possono ridurre del 25% il rischio di sviluppare disagio psicologico. Un’altra analisi su British Medical Journal mostra che la pratica di camminate, jogging o yoga risulta spesso comparabile ai trattamenti tradizionali.

Il “Blue Monday” in sé è un mito, ma la depressione stagionale è reale. Un umore basso invernale, se lieve, può essere affrontato con un po’ di esercizio e più luce naturale. Quando invece diventa insostenibile o si prolunga a lungo, è fondamentale chiedere aiuto a professionisti psicologi, capaci di fornire strumenti concreti per tutelare il benessere psico-emotivo in ogni momento dell’anno.

Per approfondire 👇🏻

Il terzo lunedì di gennaio è considerato il più malinconico. Ma è davvero così? Una cosa è sicura: questo è il periodo in cui molte persone soffrono di depress…

13/08/2024

Ancora una volta dal sud, dalla Puglia, arriva una lezione di civiltà.
La Regione Puglia ieri ha approvato un legge che ha a fare con la vita delle persone, tutte. Si, perché, da ieri il provvedimento regionale contro le discriminazioni basate sul genere e sull'orientamento sessuale è legge. Una legge giusta che non chiede chi sei, chi ami, in quale sesso ti riconosci, ma permette alle Istituzioni regionali, alle scuole, al sistema socio sanitario e a tante altre realtà di guardare negli occhi i cittadini e chiedere cosa può fare il sistema pubblico per chi oggi non vede riconosciuti i propri diritti. Dalla scuola, ai luoghi di lavoro, ai servizi pubblici, alla tutela contro ogni forma di violenza e discriminazione. Una società che non garantisce diritti, servizi e tutele non è un fatto per pochi, per le “vittime” o per chi è “invisibile agli occhi dello Stato, ma ci impegna tutti, perché questa è la missione di chi ricopre un ruolo nelle istituzioni: migliorare la vita delle persone. Sono orgoglioso di aver sostenuto l’impegno di Francesco Paolicelli e Donato Metallo che, insieme al presidente Michele Emiliano oggi hanno reso la nostra regione un luogo migliore dove vivere. Ora si potrà lavorare con le altre Regioni per rendere questo testo legge nel Paese e dare un messaggio chiaro al Governo.

13/08/2024

E’ tempo d’estate, è tempo in cui uscire dalla routine quotidiana ci apre a nuovi mondi e nuovi incontri. Nascono sull’onda dell’ebrezza estiva nuove E’ tempo d’estate, è tempo in cui uscire dalla routine quotidiana ci apre a nuovi mondi e nuovi incontri. Ma cosa accade se qualcosa non...

25/06/2024

Quando la sessualità diventa un problema?

Ragazzi le conseguenze psichiatriche dell'uso e/o abuso  di cannabis non sono da sottostimare e sono veramente pesanti.P...
25/06/2024

Ragazzi le conseguenze psichiatriche dell'uso e/o abuso di cannabis non sono da sottostimare e sono veramente pesanti.
PENSATECI.

Campagne di comunicazione e informazione sulle dipendenze

Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ...
30/10/2023

Quando finisce un amore, non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché.
In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità.
Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro.
E allora, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento.
Umberto Galimberti

Forse dovrei riprendere la prima seduta di ciascuno di voi. Quando vi affacciate a quella porta in un modo che è solo vo...
30/10/2023

Forse dovrei riprendere la prima seduta di ciascuno di voi.
Quando vi affacciate a quella porta in un modo che è solo vostro, unico, e scegliete dove sedervi.
Quando prendete fiato e parlate per tutta l’ora, senza lasciare spazio.
O quando cercate le parole “giuste” e non ci sono parole giuste in quel momento.
Ci siete solo voi, con le vostre paure, i vostri sintomi, i vostri desideri.
Vorrei poi mostrarvi i passi che fate, come vi muovete nel tempo. Sembrava impossibile, eppure siete là. Avete preso una casa tutta vostra, state mettendo ordine nelle vostre vite, nelle vostre relazioni. Non avete più paura di specchiarvi e capire chi siete, con tutte le vostre parti, quelle che vi piacciono di più e quelle che proprio non sopportate.
Quanto vorrei, nei momenti di sconforto, di stallo, quando siete risucchiati dalle vostre resistenze, potervi mostrare fin dove penso possiate arrivare.
Forzare la mano, anticipare i tempi, Velocizzare i passi.
Ma non si può.
Non è questo il mio lavoro.
E allora aspetto che il terreno sia pronto, che i nessi possano essere compresi, e cammino insieme a voi, con la vostra andatura, alla giusta distanza. Quella che vi permette di ingranare il giusto passo per arrivare dove volete.
La terapia non è facile, non è una passeggiata. La terapia costa, ma il costo in denaro è niente paragonato a quello emotivo che dovete essere disposti a pagare. Ci sono tratti in discesa e faticose risalite. Spesso il dislivello si fa sentire.
Ma alla fine, laggiù, dove non riuscivate neanche a vedere, c’è il vostro libretto di istruzioni.
Andatelo a prendere.

Indirizzo

Via Giuseppe Carli, 1
Barletta
70051

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