EquiliBrio & BioBenessere

EquiliBrio & BioBenessere Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di EquiliBrio & BioBenessere, Sito Web di salute e benessere, Barletta.

08/05/2025

𝙉𝙤! 𝙇𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖𝙢𝙞𝙣𝙖 𝘿 𝙣𝙤𝙣 è 𝙪𝙣𝙖 𝙢𝙤𝙙𝙖!

Nonostante le numerosissime evidenze scientifiche c’è ancora chi afferma che sia una moda. Decisamente vergognoso!

Avere valori ottimali di vitamina D (50-70 ng/ml) è importante per la nostra salute!

Deficit di vitamina D rappresentano un problema di salute globale che affligge oltre un miliardo di bambini e adulti in tutto il mondo.

Le conseguenze della carenza di vitamina D non possono essere sottovalutate.

Stanchezza cronica? Potrebbe esserci una carenza di vitamina D!
Debolezza e predisposizione ad Infezioni? Potrebbe esserci una carenza di vitamina D!

È stata riscontrata un'associazione tra la carenza di vitamina D e una miriade di malattie acute e croniche, tra cui preeclampsia, carie dentale infantile, parodontite, malattie autoimmuni, malattie infettive, malattie cardiovascolari, tumori mortali, diabete di tipo 2 e disturbi neurologici (1).

Ovviamente, quando non è possibile sintetizzarla, l’integrazione della vitamina D3 deve essere giornaliera. Dosi settimanali o addirittura mensili sono decisamente fuori luogo (2, 3).

A proposito, si tratta di una vitamina 𝙡𝙞𝙥𝙤𝙨𝙤𝙡𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚. Quindi, si assume ai pasti. 𝐀 𝐟𝐚𝐯𝐨𝐫𝐢𝐫𝐧𝐞 𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐨𝐫𝐛𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐢𝐧𝐞, 𝐦𝐚 𝐢 𝐠𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢!

Se si assume per via sublinguale, si bypassa l'assorbimento intestinale.
Se, nonostante l'integrazione di D3, i valori ematici di vitamina D non salgono (tali valori corrispondono alla D3 idrossilata a livello epatico), sarebbe opportuno verificare i livelli di magnesio.

(1) Holick MF. The vitamin D deficiency pandemic: Approaches for diagnosis, treatment and prevention. Rev Endocr Metab Disord. 2017 Jun;18(2):153-165. doi: 10.1007/s11154-017-9424-1. PMID: 28516265.

(2) Fassio, A., Adami, G., Rossini, M., Giollo, A., Caimmi, C., Bixio, R., Viapiana, O., Milleri, S., Gatti, M., & Gatti, D. (2020). Pharmacokinetics of Oral Cholecalciferol in Healthy Subjects with Vitamin D Deficiency: A Randomized Open-Label Study. Nutrients, 12(6), 1553.

(3) Ketha, H., Thacher, T. D., Oberhelman, S. S., Fischer, P. R., Singh, R. J., & Kumar, R. (2018). Comparison of the effect of daily versus bolus dose maternal vitamin D3 supplementation on the 24,25-dihydroxyvitamin D3 to 25-hydroxyvitamin D3 ratio. Bone, 110, 321–325.

01/05/2025

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀ

Hai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo senti?

Hai mai avuto:

- un dolore alla spalla che non passa con nessuna terapia?

- una cervicale che ti sveglia ogni mattina?

- un senso di oppressione al petto, ma gli esami dicono che è tutto a posto?

- una digestione lenta, gonfia, instabile?

- un mal di schiena cronico che non ha una causa precisa?

Allora ti do una notizia.
Il tuo diaframma potrebbe averti fregato. Per anni. In silenzio.

Il diaframma è come un hacker nel tuo sistema!

Non lo vedi.
Non lo senti lavorare.
Ma controlla tutto.

È il tuo muscolo della respirazione, certo.
Ma anche il tuo stabilizzatore posturale, il modulatore del dolore, l’interruttore dello stress, l’equilibrista tra la vita digestiva, emotiva e motoria.

Se si blocca, può fare danni ovunque.
Ma nessuno ti ha mai detto che il problema potesse essere lì.

È la grande bugia della localizzazione del dolore..

Il tuo corpo è un genio, ma non è preciso.
Se il diaframma soffre, la tua spalla brucia.
Se è contratto, il tuo collo si irrigidisce.
Se lavora troppo, il tuo sistema nervoso resta in allerta continua.

Hai dolore alla spalla? Forse è il diaframma.
Hai il collo di marmo? Forse è il diaframma.
Ti senti sempre sotto pressione, anche se è tutto tranquillo? Forse è lui.

Una domanda sola: il tuo diaframma è libero o prigioniero?

Fai questo test in 60 secondi:

- Respiri più con il petto che con l’addome?
- Ti senti gonfio anche dopo un pasto leggero?
- Ti rilassa sbadigliare, fumare o sospirare profondamente?
- Hai dolori “misteriosi” alla schiena o alla spalla?
- Ti svegli già teso, anche dopo una notte intera?

Se hai risposto sì anche solo a 2 di queste domande.. il tuo diaframma non è libero.

E se non è libero lui, non sei libero tu. Immaginalo come un superpotere nascosto che nessuno ti ha mai spiegato.

Respirare bene non è solo una questione di ossigeno. È un reset del sistema nervoso, un riequilibrio posturale, un gesto curativo.

Un diaframma bloccato ti fa digerire male, ti destabilizza la colonna, ti costringe a compensare con altri muscoli, ti fa credere che tu abbia problemi che non hai.

Un diaframma libero, invece ti allinea, ti calma, ti restituisce potere.

La verità è questa: la tua salute non inizia da un farmaco, ma da un respiro.

Vuoi sapere qual è il gesto che accomuna:

- i neonati che dormono profondamente,
- gli atleti che si muovono con efficienza,
- i cantanti che vibrano d’anima,
- i monaci che meditano senza ansia?

La respirazione diaframmatica.

E sai chi lo fa anche senza volerlo? Il fumatore.
Ma non è la nicotina che lo calma. È il gesto profondo di inspirare ed espirare lentamente.
È il diaframma che, per un attimo, torna a fare il suo mestiere.

Wow, bello! Ma.. Come liberarlo? Non servono miracoli. Serve consapevolezza.

Ecco da dove puoi partire.

Respira da sdraiato. Una mano sul petto, una sull’addome. Quella sull’addome deve muoversi. L’altra no.

Allunga la tua gabbia toracica ogni giorno.
Il diaframma ha bisogno di spazio.

Trattalo con rispetto. Con il tocco, con la voce, con la postura.

Fatti valutare da chi sa davvero ascoltare il respiro. Un fisioterapista formato in terapia manuale, respiro e postura può cambiare il tuo corpo.. partendo da dentro.

È il muscolo che ti cambia la vita e anche quello che nessuno ti guarda

Non è glamour.
Non lo alleni in palestra.
Non lo vedi allo specchio.
Ma è il centro gravitazionale della tua salute.

Se ti senti fuori asse, bloccato, contratto, stanco.. Non cercare sempre fuori. Guarda dentro.
E ascolta il tuo diaframma.

Ti ha colpito questo post? Allora fallo arrivare a chi ne ha bisogno.

Chi ha mal di schiena da anni.
Chi non respira più davvero da troppo tempo.
Chi ha bisogno di un alleato silenzioso, e non lo sa.

Condividilo.

E se vuoi approfondire, leggi l’episodio di Muscolandia che abbiamo dedicato al diaframma e l’articolo sullo stretching diaframmatico!

https://educarefisio.com/2024/10/03/diaframma

https://educarefisio.com/2016/07/04/lo-stretching-diaframmatico/

23/04/2025

La spondilosi è un’artrosi generalizzata della colonna vertebrale.
Questa malattia degenerativa colpisce il 50% degli uomini over 50 e il 90% delle donne over 60.
La spondiloartrosi è una malattia di tipo degenerativo che non deve essere confusa con la spondilite (infiammazione acuta o infezione).
È una condizione che viene percepita in modo molto diverso da persona a persona, in quanto la sintomatologia clinica è davvero eterogenea. Si parla di:
* spondilosi lombare, quando il dolore coinvolge la parte lombare della colonna vertebrale;
* spondiloartrosi diffusa o spondilosi completa, quando interessa tutta la colonna vertebrale;
* spondilosi cervicale, quando la regione interessata è quella cervicale.
Questa condizione patologica, infine, è diffusa principalmente tra i pazienti in età adulta avanzata.

La spondilosi o spondiloartrosi consiste in una lenta e progressiva degenerazione che coinvolge tutte le strutture ossee e legamentose della colonna vertebrale.
Comporta la lenta deformazione:
* del disco intervertebrale;
* dei corpi vertebrali;
* delle articolazioni vertebrali posteriori;
* dei tessuti paravertebrali adiacenti.
Questa patologia a carico della colonna vertebrale è generalmente collegata alla disidratazione dei dischi intervertebrali ed è responsabile del consumo dei processi articolari posteriori.
L'osteofitosi
L'osteofitosi e la spondilosi sono spesso correlate, soprattutto quando si tratta di condizioni degenerative della colonna vertebrale.
L'osteofotisi è un termine medico che si riferisce a un processo di formazione di tessuto osseo in zone del corpo dove normalmente non si formerebbe, come nei muscoli, nei tendini o in altri tessuti molli. Questo processo è anche noto come ossificazione ectopica o eterotopica. Può verificarsi in seguito a traumi, interventi chirurgici, o come conseguenza di malattie genetiche come la fibrodysplasia ossificans progressiva (FOP).
L'osteofotisi può causare dolore e limitazione dei movimenti se si sviluppa in aree che interferiscono con le articolazioni o i muscoli. La gestione e il trattamento dell'osteofotisi possono includere terapie farmacologiche, la rimozione chirurgica dell'osso anomalo o la fisioterapia per mantenere la funzionalità muscolare e articolare.
Nella spondilosi, l'usura dei dischi e delle articolazioni vertebrali provoca una maggiore pressione sulle ossa, stimolando la formazione di osteofiti. Questi osteofiti possono ridurre il movimento dell'articolazione e portare a rigidità, ma anche causare compressione delle strutture vicine, come i nervi spinali, provocando sintomi come dolore, formicolio o debolezza negli arti.
In sintesi, l'osteofitosi è una conseguenza comune della spondilosi, soprattutto nelle fasi avanzate della malattia, e rappresenta una risposta del corpo al deterioramento delle strutture articolari.
I sintomi della spondilosi
I sintomi della spondilosi sono:
* dolore cervicale o mal di schiena di entità moderata o lieve;
* dolore in posizione eretta;
* debolezza muscolare;
* possibile sensazione di formicolio o addormentamento alle mani o ai piedi (parestesie);
Nel corso del tempo possono comparire anche altri sintomi.
* difficoltà nei movimenti con riduzione dell’autonomia di marcia;
* dolore irradiato (collo, gambe, glutei e testa);
* mal di testa;
* senso di instabilità posturale;
* sensazioni di nausea;
* minore elasticità della colonna vertebrale;
* ridotta capacità di resistenza alle sollecitazioni;
* minore capacità di ammortizzare.
Infine, se la spondilosi è localizzata nel tratto dorsale della colonna può non portare nessun tipo di sintomatologia dolorosa.
Le cause
Le cause della spondiloartrosi sono generalmente multifattoriali.
Ad una predisposizione individuale (familiarità), si associano una serie di fattori legati alle abitudini di vita e ad eventuali traumi specifici:
Oltre a questo, possono influire:
* lavori pesanti;
* traumi acuti;
* traumi ripetuti;
* interventi chirurgici (come la discectomia).
Tra i fattori di rischio, oltre agli sforzi ripetuti negli anni, contribuiscono patologie vertebrali, osteo-articolari e reumatiche come:
* artrite reumatoide;
* artriti di vario genere;
* spondilosi anchilosante;
Ulteriori fattori di rischio sono anche:
* vizi posturali (cifosi, lordosi, scoliosi);
* sovrappeso e obesità.
Per il controllo dei sintomi acuti è possibile ricorrete a farmaci antinfiammatori o analgesici.
È comunque fondamentale agire anche a livello muscolare e articolare per ridurre la contrattura muscolare correggendo la postura con una serie di terapie:
* ginnastica posturale o rieducazione posturale globale;
* massaggi decontratturanti;
* ginnastica funzionale;
* trattamenti con macchinari specifici (tecar terapia, TENS, Laser, applicazioni di calore);
* impiego di collari o busti;
* correzione della postura valutando anche eventuali patologie e/o dismetrie a livello degli arti inferiori e del bacino.

X info 3402742416 Dott Gianfranco Mendico
Chinesiologo, esperto in Posturale Mezieres

06/04/2025

Vitamina K2 e cancro

È interessante notare che la vitamina K2 è stata esplorata in diversi interventi clinici per integrare i trattamenti contro il cancro [1].

Studi in vitro hanno scoperto che la sola integrazione di K2 previene la crescita e le metastasi di molteplici linee cellulari tumorali [2, 3, 4].

I meccanismi con cui la vitamina K2 può inibire la proliferazione e le metastasi dei tumori sono stati esaminati altrove [4].

In breve, la vitamina K2 può agire in diversi percorsi tra cui la proteina chinasi A, la proteina chinasi C, il fattore nucleare kappa B e il recettore steroideo e xenobiotico [1, 5].

Inoltre, ci sono molteplici casi in cui l'integrazione di K2 insieme al trattamento standard ha attenuato lo sviluppo del cancro, inclusi molteplici casi in cui i pazienti sono entrati in remissione completa [6, 7].

Sorprendentemente, l'azione della vitamina K2 come agente antitumorale non è limitata a un tipo di cancro definitivo, ma è stata invece segnalata in molteplici forme di cancro [1, 8].

Bibliografia

[1] Xv F, Chen J, Duan L, Li S. Research progress on the anticancer effects of vitamin K2. Oncol Lett. 2018;15(6):8926-8934. doi:10.3892/ol.2018.8502

[2] Xia J, Matsuhashi S, Hamajima H, et al. The role of PKC isoforms in the inhibition of NF-κB activation by vitamin K2 in human hepatocellular carcinoma cells. J Nutr Biochem. 2012;23(12):1668-1675. doi:10.1016/j.jnutbio.2011.11.010

[3] Showalter SL, Wang Z, Costantino CL, et al. Naturally occurring K vitamins inhibit pancreatic cancer cell survival through a caspase-dependent pathway. J Gastroenterol Hepatol. 2010;25(4):738-744. doi:10.1111/j.1440-1746.2009.06085.x

[4] Li Y, Chen JP, Duan L, Li S. Effect of vitamin K2 on type 2 diabetes mellitus: A review. Diabetes Res Clin Pract. 2018;136:39-51. doi:10.1016/j.diabres.2017.11.020

[5] Jinghe X, Mizuta T, Ozaki I. Vitamin K and hepatocellular carcinoma: The basic and clinic. World J Clin Cases. 2015;3(9):757-764. doi:10.12998/wjcc.v3.i9.757

[6] Sada E, Abe Y, Ohba R, et al. Vitamin K2 modulates differentiation and apoptosis of both myeloid and erythroid lineages. Eur J Haematol. 2010;85(6):538-548. doi:10.1111/j.1600-0609.2010.01530.x

[7] Yaguchi M, Miyazawa K, Katagiri T, et al. Vitamin K2 and its derivatives induce apoptosis in leukemia cells and enhance the effect of all-trans retinoic acid. Leukemia. 1997;11(6):779-787. doi:10.1038/sj.leu.2400667

[8] Halder M, Petsophonsakul P, Akbulut AC, et al. Vitamin K: Double Bonds beyond Coagulation Insights into Differences between Vitamin K1 and K2 in Health and Disease. Int J Mol Sci. 2019;20(4):896. Published 2019 Feb 19. doi:10.3390/ijms20040896



Indirizzo

Barletta

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando EquiliBrio & BioBenessere pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a EquiliBrio & BioBenessere:

Condividi