Lo spazio dell'ascolto Dott.ssa Francesca Tamai

Lo spazio dell'ascolto Dott.ssa Francesca Tamai Dottoressa in psicologia clinica e Counselor

Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un s...
09/05/2024

Mi do il permesso di separarmi da persone che mi trattano bruscamente, con violenza, che mi ignorano, che mi negano un saluto, un bacio, un abbraccio… Da questo preciso momento le persone brusche o violente sono fuori dalla mia vita.

Mi do il permesso di non costringermi ad essere “l’anima della festa”, la persona che mette entusiasmo in tutto o quella sempre disponibile al dialogo per risolvere conflitti quando gli altri nemmeno ci provano.

Mi do il permesso di non intrattenere ed incoraggiare gli altri a costo di stancarmi io: non sono nato per spingerli ad essere sempre al mio fianco.

La mia esistenza, il mio essere è già prezioso.
Se vogliono stare al mio fianco devono imparare a valorizzarmi.

Mi do il permesso di lasciar svanire le paure che mi hanno inculcato da bambino. Il mondo non è soltanto ostilità, inganno o aggressione. Ci sono anche tanta bellezza e gioia inesplorata.

Mi do il permesso di non essere perfetto. Non sono nato per essere la vittima di nessuno. Non sono perfetto, nessuno è perfetto e mi permetto di rifiutare gli schemi altrui: un uomo senza difetti, estremamente impeccabile ovvero disumano.

Mi permetto di non vivere nell’attesa di una telefonata, di una parola gentile o di un gesto di considerazione. Mi affermo come persona che non dipende dalla sofferenza. Non aspetto rinchiuso in casa e non dipendo da altre persone. Sono io stesso a valorizzarmi, mi accetto e mi apprezzo.

Mi permetto di non voler sapere tutto, per non essere sempre presente durante il giorno. Non ho bisogno di molte informazioni, di programmi per il pc, di film al cinema, di giornali, di musica.

Mi do il permesso di essere immune alle lodi o agli elogi smisurati: le persone che fanno troppi complimenti finiscono per sembrare opprimenti. Mi permetto di vivere con leggerezza, senza accuse o richieste eccessive. Non fa per me.

Mi do il permesso più importante di tutti, quello di essere autentico.

Non mi sforzo di compiacere gli altri. È semplice e liberatorio abituarsi a dire di no ogni tanto.

Non mi voglio giustificare: se sono felice, lo sono, se non sono felice, non lo sono. Se un giorno del calendario è considerato come quello in cui sentirsi obbligatoriamente felici, io mi sentirò esattamente come mi sentirò.

Mi permetto di sentirmi bene con me stesso e non come vogliono le usanze o quelli che mi stanno attorno: quello che è “normale” o “anormale” nei mie stati emotivi sarò io a deciderlo.

𝐉𝐨𝐚𝐪𝐮𝐢̄𝐧 𝐀𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐞

Le mani impregnate di terra sono le mani che preferisco. Perché quando le mani sono piene di terra, sporche direbbe qual...
05/05/2024

Le mani impregnate di terra sono le mani che preferisco. Perché quando le mani sono piene di terra, sporche direbbe qualcuno, per me sono le mani più pulite che esistano. Quando le mani entrano nella terra, si impregnano di quell'energia, automaticamente lasciano andare. Cosa?
Gli eccessi. Le carenze.
E me ne accorgo dai pensieri: sono fluidi, essenziali, niente di superfluo. Tutto si riposiziona nel tempo e nello spazio a cui appartiene e resta solo il qui. E ora.
E resto con un senso di vuoto che è pieno e di pieno che è vuoto. Me lo sento dentro e lo lascio esistere, lascio che le cellule lo memorizzino perché domani inizia un'altra settimana e ci saranno momenti in cui so che tornerò a questa sensazione. Sarà il mio posto sicuro.
Spesso mi chiedono come faccio a fare questo lavoro. Così, faccio. Con una piena e forte connessione alla fonte, fonte da cui tutti proveniamo. La Terra.
Curare la Terra, il giardino, è una terapia che cura nel profondo, non serve crederci, funziona a prescindere.
Mentre la supervisione e il lavoro su di me, sono costanti, in divenire continuo e qui si, serve crederci e avere fiducia nei miei supervisori e in chi mi accompagna.
Così, faccio.

Oggi ospiti speciali: il Merlo Amico, il gatto Cek e la mamma che mi ha aiutata a dare la giusta direzione all'abbondante fioritura delle rose: verso l'alto.

03/05/2024

Cara Rabbia...

Dal 23 al 25 Agosto...laboratorio esperienziale immersi nella natura di Quero (BL).

L'energia della rabbia: tanto temuta e tanto "evitata" (che significa veicolata malamente nel tentativo di evitarla) a causa di condizionamenti sociali. Un'energia di potere con la quale abbiamo bisogno di stabilire una relazione di alleanza per riportare "in asse" la vitalità e la gioia di vivere.

Ascolta la mia intervista su Radio Canale Italia e se ti senti interessat@ scrivimi per in colloquio conoscitivo gratuito.

Capii che non c'era condanna nel nascere in una famiglia piuttosto che in un'altra, perché l'unico obiettivo dell'essere...
23/04/2024

Capii che non c'era condanna nel nascere in una famiglia piuttosto che in un'altra, perché l'unico obiettivo dell'essere umano era raggiungere la libertà, ovunque e in tutti i sensi. Sapevo che in me esistevano il coraggio, la volontà e la determinazione di andare oltre quello che mi era stato tramandato dal mio clan di origine, e che in ogni mia scelta non c'era disamore verso le mie antenate ma solo la passione di viaggiare tra i mondi e nel futuro.
Iniziai a ringraziare le donne della mia stirpe e a far loro offerte di fiori, miele, tabacco. Restituii simbolicamente sulle tombe, dove allora riposava vecchie idee, tradizioni e aspettative in cui affondavano le radici del mio albero genealogico. Trasformai gli eventi drammatici in psicodrammi teatrali; imparai a cantare al fiume il vuoto e la tristezza che abitavano il mio cuore e, col tempo, appresi anche a lasciarli andare.
Nel cammino, incontrai tante donne, di tutte le età, alle quali permisi di essermi madri, maestre e anche nonne. Oggi, provo per loro la mia più grande gratitudine, per avermi insegnato a essere fiera di quella che sono.
Alessandra Comneno - Custode del Fuoco Sacro

Questo lavoro sui sogni è uno spazio che mi è stato insegnato con grande cura e passione. Un apprendimento iniziato dura...
10/04/2024

Questo lavoro sui sogni è uno spazio che mi è stato insegnato con grande cura e passione.
Un apprendimento iniziato durante un percorso di psicoterapia individuale durato 7 anni.
Inizialmente ero sorpresa nel vedere come il mio mondo interiore rispondesse alla terapia mandando spunti, messaggi, strumenti che mi aiutavano e sostenevano nelle scelte, nella vita, nello sbrogliare nodi ai quali avevo ormai dato un posto sicuro e perenne.

Piano piano ho iniziato a ricordare...il primo sogno che ricordo con chiarezza risale all'età di 10 anni. All'epoca sognavo in modo costante e ricordavo ogni più piccolo dettaglio: il mio mondo interiore era il mio migliore amico. L'unico che mi conosceva così bene e in modo così completo.
Non abbiamo mai smesso di sognare...abbiamo solo smesso di ricordare...

La trasmissione di questo lavoro, che facciamo in tanti da millenni, a mio parere, ha tra gli scopi più elevati questo: far sentire quanto la fiducia in noi stessi si traduce in un dialogo costruttivo, colorato, passionale, vero con quella parte di noi che fa il tifo per noi. Con quella parte di noi che vuole che diventiamo i protagonisti indiscussi della nostra vita.

A mio modo, porto avanti questo lavoro in maniera duplice: continuando a lavorare sui miei sogni, facendomi accompagnare; e accompagnando a mia volta. La ricchezza diventa tale se condivisa. E un sogno condiviso porta immensa ricchezza.

Vi aspetto, sabato 20 aprile, a Bassano del Grappa.

La Meditazione è CuraIeri sera ci siamo ritrovati dopo tanto tempo, nel gruppo nato durante la quarantena Covid: *INSIEM...
05/04/2024

La Meditazione è Cura

Ieri sera ci siamo ritrovati dopo tanto tempo, nel gruppo nato durante la quarantena Covid: *INSIEMED* INSIEME MEDITIAMO.

Abbiamo meditato sul radicamento, sulla fiducia nel nutrimento che arriva sempre e costantemente attraverso la terra. Su qualità come l'autodisciplina, la capacità di scegliere. L'essere protagonisti indiscussi della nostra vita, sostenuti, guidati, amati.
La realtà contingente non è sempre accettabile dalla mente razionale; il respiro è sempre un ponte che ci sposta dal pensiero e riporta al sentire. E nel sentire, ad un certo punto, si ritrova quella tranquillità che serve per "staccare" dai pensieri ripetitivi, rigenerarsi e ripartire.

Meditare insieme è un'esperienza potente che lascia un senso di pace e gratitudine profonde.

Dico Grazie ad ognuno dei partecipanti.
E dico Grazie a chi mi ha trasmesso il potere di questo strumento perché io possa oggi a mia volta fare da tramite.

(La foto mi è stata mandata ieri da una persona che in questo momento è in Brasile a rigenerarsi e ricaricarsi. Grazie per questa condivisione 🩷)

(...) Conscia di non poter salvare nessuno e libera di scegliere di poter fare di più per accogliere e integrare. Ed è c...
04/04/2024

(...) Conscia di non poter salvare nessuno e libera di scegliere di poter fare di più per accogliere e integrare. Ed è con questo intento che vibra nel profondo che mi chiedo: può forse la bellezza autentica, che include la capacità di interagire con il presente così com’è, senza edulcorare nulla, essere questa qualità carente nella nostra vita individuale e sociale? Può il tentativo di scorgere bellezza, anche negli anfratti più bui, chiusi e abbandonati da tempo, essere quel ponte che aiuta ad integrare e forse anche ad accogliere?

Può la bellezza aiutarci a costruire una società più proiettata al “noi” che all’ “io”? Può aiutarci a basarci sulla forza del potere personale di ognuno di noi più che sull’insicurezza dell’importanza personale di molti? La Bellezza, può in qualche modo aiutare a sentirci più uniti? Insieme? Forti del sostegno reciproco che possiamo ricevere e dare a nostra volta?

Credo che valga la pena farsi questa domanda almeno una volta nella vita.

(Estratto dall'articolo "per una via all'armonia" metto il link nel primo commento, per chi avesse voglia di leggere)

Domani sera iniziamo daremo il benvenito alla Primavera inizando questo viaggio di 7 incontri.7 meditazioni sui 7 chakra...
03/04/2024

Domani sera iniziamo daremo il benvenito alla Primavera inizando questo viaggio di 7 incontri.

7 meditazioni sui 7 chakra.

Partendo dal chakra della radice, attraverseremo tutti i centri energetici, passando per il cuore e finendo con il chakra della corona.
Dalla terra al cielo, fuori e dentro.
Per una connessione che parte dal piano della materia, il corpo, e tocca livelli più sottili di energie che ci appartengono, sono parte di noi e possono sostenerci nel nostro quotidiano.

Il gruppo è pronto a partire.
C'è ancora qualche posto, se ti senti interessat* scrivimi.
T.3382984190

E sono 46!!!Tra i colori, di ogni sfumatura possibile e immaginabile, la mia vita è arrivata a compiere un altro giro in...
31/03/2024

E sono 46!!!

Tra i colori, di ogni sfumatura possibile e immaginabile, la mia vita è arrivata a compiere un altro giro intorno al Sole.
Riassumo il mio augurio a me stessa con una poesia di Luciana Landolfi che tocca proprio le corde giuste: più vado avanti e più le cose importanti si rivelano essere le più semplici, per me. Come saper ridere.

"Ridere.
Ridere senza compagnia e senza barzelletta.
Ridere da solo.
Ridere senza memoria.
(senza memoria è importante).
Ridere n**o.
Ridere perché fa bene alle gambe, alla pancia, ai polmoni e alla schiena.
Ridere a braccia aperte e faccia al cielo, anche se non piove.
Ridere.

Questo sa fare un essere umano.
Sa vivere senza aver ragione.
Sa resuscitare."

Luciana Landolfi

Breathing techniques and anxiety states.I happen to work with people who feel anxious.Anxious in public if they have to ...
28/03/2024

Breathing techniques and anxiety states.

I happen to work with people who feel anxious.
Anxious in public if they have to perform; anxious at work if they have to complete a task considered important. Anxious every time they find a fertile ground to project their expectations of perfection outwards, thus imagining that the whole world is there, ready to judge and criticize. Failing them if they do not meet their own standards.
It is an attitude that hides a sense of greatness (and conversely a sense of inferiority) and which, if it does not reach pathological levels, can be brought back to acceptable levels.

How is this possible?

Through the use of Awareness.

Imagine a boat in the middle of the sea. Without anyone in command it. Everything will be fine when the sea is calm. And everything will go to pieces when the sea is stormy and no one is there to direct it to a safe port, a protected bay.
Anxiety states related to performance speak of high competition with oneself: a stormy sea with no one to steer the boat.
One way to reduce the image of oneself, the expectation, the performance is to connect to the breath.

I breathe in - I receive
I brathe out - I release

Receiving and releasing (=giving) are metaphors related to breathing.
The moment I realize that breating in is more tiring than breathing out, it means that I have more difficulty receiving than releasing.
Receiving is related to trust in life, trust in the process, trust that my best is enough.
If I struggle to receive it could be that I don't trust that I am enough, that I have value regardless of performance. That I feel worthy of love and attention not for who I am but for what I do.
And here the alarm bell comes into play: anxiety. Which serves to raise the level of arousal with the aim of having a performance worthy of praise and with the one and only result of making me fail (the level of anxiety beyond a certain limit inhibits good functioning).
Summary: breathing exercises aimed at bringing attention back to the present moment can support in the process of managing (and leaving) anxiety states.
This post is not a quick and easy fix. But one possibility among many. Each situation must be assessed in its uniqueness and the support program for anxiety states reviewed and restored based on the person's real needs.

Tecniche di respiro e stati d'ansia.Mi capita di lavorare con persone che si sentono ansiose.Ansiose in pubblico, se dev...
27/03/2024

Tecniche di respiro e stati d'ansia.

Mi capita di lavorare con persone che si sentono ansiose.
Ansiose in pubblico, se devono performare; ansiose al lavoro se devono concludere un compito reputato importante. Ansiose ogni qual volta trovino un terreno fertile per proiettare le loro aspettative di perfezione all'esterno, immaginando così che tutto il mondo sia lì, pronto a giudicare e a criticare. Bocciandole qualora non rispettino gli standard.
È un atteggiamento che nasconde un senso di grandezza (e per contro un senso di inferiorità) e che, se non raggiunge livelli patologici può essere riportato a livelli accettabili.
Come?
Attraverso l'uso della consapevolezza.

Immagina una barca in mezzo al mare. Senza nessuno al comando. Andrà tutto bene nel momento in cui il mare è calmo. E andrà a tutto a rotoli nel momento in cui il mare è in tempesta e nessuno è presente per dirigerla in un porto sicuro, in una baia protetta.
Gli stati d'ansia legati alla performance parlano di un'elevata competizione con se stessi: mare in tempesta senza nessuno che guidi la barca.
Un modo per ridimensiona l'immagine di sé stessi, l'aspettativa, la performance è quello di connettersi al respiro.

Inspiro-ricevo
Esprio-rilascio

Riceve e rilasciare (=dare) sono metafore legate al respiro.
Nel momento in cui mi accorgo che inspirare è più faticoso che espiare significa che faccio più fatica a ricevere che a rilasciare.

Ricevere è legato alla fiducia nella vita, fiducia nel processo, fiducia nel fatto che il mio meglio è abbastanza.
Se faccio fatica a ricevere potrebbe essere che non mi fido del fatto che sono abbastanza, che ho un valore a prescindere dalla performance. Che mi sento degna di amore e attenzione non per ciò che sono ma per ciò che faccio.
E qui entra in campo il campanello d'allarme: l'ansia. Che mi serve ad alzare il livello di arousal con lo scopo di avere una performance degna di lode e con il solo e unico risultato di farmi fare un flop (il livello di ansia oltre un certo limite inibisce il buon funzionamento).

Riassunto: esercizi di respiro finalizzati a riportare l'attenzione al momento presente possono sostenere nel processo di gestione (e diminuzione) degli stati d'ansia.

Questo post non è una soluzione facile e veloce. Ma una possibilità tra le molte. Ogni situazione va valutata nella sua unicità e il programma di sostegno per gli stati d'ansia rivisto e ripristinato in base alle reali necessità della persona.

Nelle culture aborigene si usava, al mattino appena svegli, sedersi insieme e raccontarsi i sogni. Era una pratica molto...
26/03/2024

Nelle culture aborigene si usava, al mattino appena svegli, sedersi insieme e raccontarsi i sogni. Era una pratica molto semplice e che faceva parte del quotidiano: la saggezza del profondo veniva valorizzata, ascoltata e seguita. In questo modo si stabiliva un’alleanza individuale e collettiva con questa dimensione in grado di vedere, sentire e parlare anche dove i sensi umani non arrivano.
Per molto tempo, nella nostra cultura occidentale, tutta questa dimensione è stata negata, svalutata e svilita. Complice il capitalismo, la cultura del consumismo, del materialismo sfrenato, che non lasciava spazio alla dimensione legata all’ascolto profondo ma solo ad una dimensione razionale, calcolatrice e materialista.
Le due dimensioni sono sempre state viste come antagoniste, l’una dell’altra.
Dal mio personale (e discutibile in quanto tale) punto di vista nessuna delle due dimensioni va demonizzata nella misura in cui siamo in grado di “cucirle insieme” e di usarle per un beneficio, individuale e sociale. Non c’è nulla di sbagliato nella ricchezza materiale nel momento in cui viene contestualizzata e usata per migliorare la qualità della vita. Così come non v’è nulla di errato nell’ascoltare ciò che i sogni portano.
Non più “è solo un sogno, non ci pensare” ma “è un sogno, cosa ti sta dicendo?”

Non abbiamo mai smesso di sognare. Abbiamo solo smesso di ricordare.

Abbiamo sostituito tutta quella dimensione con quella materialista, pensando che bastasse a renderci felici.
Recuperare la dimensione onirica, integrandola alla vita di tutti i giorni, qui e ora, è un surplus. Si, perché non si tratta di andare sulla luna, ma di usare uno strumento a nostra disposizione per migliorare la qualità della nostra vita. Per imparare a muoverci nel mondo, senza essere del mondo.

Sabato 6 aprile propongo un laboratorio esperienziale. Esercizi di auto-ascolto, per lo sviluppo della coscienza e della consapevolezza.
Imparare ad ascoltarsi, imparare a creare il vuoto fertile per lasciare emergere intuizioni e insight. Imparare ad entrare in connessione consapevolmente con la propria immaginazione creativa.

Scrivimi per maggiori informazioni. T. 3382984190

Sono una tenace paladina della crisi.E di tutto il bagaglio di dolore che si porta appresso.Vorrei poter proteggere chiu...
24/03/2024

Sono una tenace paladina della crisi.
E di tutto il bagaglio di dolore che si porta appresso.
Vorrei poter proteggere chiunque si trovi in un momento di difficoltà,
non per allontanargli la sofferenza,
ma per difenderlo dal pensiero del mondo
che vede nella crisi nient'altro che debolezza.
Chi si sente smarrito è in realtà il più grande degli eroi.
Dentro di lui un movimento potente ha messo radici
per indicargli la via verso un sé più alto.
La crisi è il seme di una quercia,
la sorgente di un fiume,
l'inizio di una nuova vita.
Chi è in turbamento è un potenziale maestro di vita
che può scoprire nei suoi abissi
tesori inestimabili
in grado di salvare se stesso,
ma anche il mondo.
Si trovano nelle profondità di ognuno di noi
i segreti per una vita più ricca.
Che siano allora protette saggiamente
tutte le persone in crisi:
andrebbero cullate,
isolate dal rumore del mondo,
abbracciate,
comprese,
viste nella loro grandezza.
"Crisi" deriva dal greco "krisis" che vuol dire "separazione",
si riferiva al lavoro minuzioso degli agricoltori
che separavano il grano dalle infestanti.
Quando entriamo in crisi è perché le erbacce ci stanno soffocando,
vogliamo lottare per la vita,
di ognuno di noi.
Che nessuno osi più ostacolare la strada
a questo potente, autentico e fondamentale
cammino di verità!

Elena Bernabè

La festa del papà Tanti auguri, a tutte le figlie e i figli che non hanno potuto godere dello scudo protettivo di un pap...
19/03/2024

La festa del papà

Tanti auguri, a tutte le figlie e i figli che non hanno potuto godere dello scudo protettivo di un papà presente, stabile emotivamente che ha insegnato loro ad andare nel mondo con passo incerto e sicuro allo stesso tempo, perché sapevano che dietro alle loro spalle, lui c'era, pronto a proteggerli.
Tanti auguri a quelle figlie che sono state svilite dal dolore del loro padre e che non hanno saputo né potuto fare nulla per alleviarlo.
Tanti auguri a quei figli che si ritrovano a fare i conti con quella mancanza, impegnandosi per non ripetere lo stesso schema pur sapendo che alcune cose sono parte integrante di loro.
Tanti auguri a chi ha saputo e sa, nonostante la presenza di questa assenza, diventare un po' papà di sé stessa/o, recuperando quella stabilità e quella presenza protettiva che è venuta meno.
Tanti auguri a chi sa cosa significhi integrare l'assenza con la presenza, la mancanza d'amore con la cura.

Ecco oggi io vado un po' controcorrente e faccio gli auguri a tutti questi figli e ai loro papà sofferenti: perché anche una vita che inizia in salita ha molto da insegnare, molto da guarire, molto per cui sentirsi degni e grati di esserci.
Anche se arrivare a sentire tutto questo alle volte è parte di un processo tortuoso e molto impegnativo.
E liberatorio.

Che il Sole continui ad illuminare i cammini tortuosi e labirintici, fuori e dentro.

Le Catacombe di Parigi.Un posto meraviglioso, in cui i gradini per scendere (e per risalire) sembrano interminabili. Qua...
15/03/2024

Le Catacombe di Parigi.

Un posto meraviglioso, in cui i gradini per scendere (e per risalire) sembrano interminabili. Quando si arriva all'ingresso, questa scritta: "Fermatevi! Questo è l'impero dei morti"

Un'esperienza in mezzo a teschi, femori, ulna, radio...migliaia di pezzi di scheletro umano posati con una grazia, una cura, una precisione immensa.
Ogni tanto una citazione, ogni tanto una storia. La storia di queste ossa nel momento in cui erano parte di una coscienza umana.

La percezione di calma, tranquillità, naturalezza mi ha accompagnata per tutto il tragitto con una chiara consapevolezza: il corpo è solo un involucro. Importante finché serve. Un involucro di cui prendermi cura, la massima cura. E un involucro che verrà lasciato andare, a tempo debito.

Queste ossa, parlavano d'arte, parlavano di cura per come sono state recuperate dai cimiteri e riposizionate, risignificate, restituite ad una dignità sacra. Non importa ha chi hanno appartenuto. La dignità si respira, quando è presente.
E parlavano di impermanenza, precarietà, caducità.

In modo chiaro e naturale.

Una visita indimenticabile.

Tornare alla luce, percorrendo tutti quei gradini in salita è stato quasi un dispiacere. Durato poco. Perché, si sa, quando la Morte è così piena, la Vita chiama in modo forte e chiaro.
E l'unica risposta possibile è "Si, ci sono!".

I only share when I have no unmet needs that I'm trying to fill. I firmly believe that being vulnerable with a larger au...
13/03/2024

I only share when I have no unmet needs that I'm trying to fill. I firmly believe that being vulnerable with a larger audience is only a good idea if the healing is tied to the sharing, not to the expectations I might have for the response I get.
Brenè Brown from Daring Greatly

Condivido solo quando non ho bisogni insoddisfatti che sto cercando di soddisfare. Credo fermamente che essere vulnerabili davanti a un pubblico più vasto sia una buona idea solo se la guarigione è legata alla condivisione, non alle aspettative che potrei avere per la risposta che ottengo.
Brenè Brown from Daring Greatly

Imparare a sentire la vulnerabilità e ad usarla in contesti protetti (soprattutto dentro di noi) è un passaggio che restituisce una forza autentica.
Non è possibile baipassare il sentire. Non è un interruttore on-off. Non è nemmeno uno stato di debolezza: al contrario. È un atto di amor proprio e una manifestazione del proprio potere personale.

Brenè Brown ne parla nel suo libro -Daring Greatly- (Osare in grande trad.). È un libro che mi è stato regalato molto tempo fa e che tengo sempre presente nella mia biblioteca interna.
Un libro che consiglio vivamente a tutti coloro che si vergognano o rifiutano la propria vulnerabilità.

La disciplina è la più elevata forma di amor proprio.Andrea Giuliodori
12/03/2024

La disciplina è la più elevata forma di amor proprio.

Andrea Giuliodori

Aiuta soltanto chi te lo chiede“Non ti intromettere mai nella sofferenza altrui.L’uomo deve stancarsi di se stesso e ber...
06/03/2024

Aiuta soltanto chi te lo chiede

“Non ti intromettere mai nella sofferenza altrui.

L’uomo deve stancarsi di se stesso e bere fino in fondo la coppa di veleno che gli spetta.

Non essere presuntuoso e non sperare di poter aiutare tutti, è possibile aiutare soltanto chi è pronto ad accettare l’aiuto.

Una persona che soffre vede il mondo attraverso il proprio dolore, e perciò è sorda e cieca.

Ognuno si trascina dietro la sua esperienza di vita senza vedere che si tratta di un peso morto.

Se interverrai nella altrui sofferenza, il vortice karmico ti risucchierà in un gioco a te estraneo.

Ricorda che l’uomo è capace di contagiare, con la sua sofferenza.

Procedi per la tua strada senza voltarti.

Soltanto se stai procedendo per la tua strada potrai aiutare la gente a rialzarsi.“

Satyananda Saraswati

7 SERATE di MEDITAZIONE per riequilibrare la tua energia fisica, emotiva, mentale. Un viaggio di esplorazione dentro di ...
04/03/2024

7 SERATE di MEDITAZIONE per riequilibrare la tua energia fisica, emotiva, mentale.
Un viaggio di esplorazione dentro di te, un viaggio di cura, attenzione, amore per te.

Nel 1948 l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto una definizione di salute come *uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non semplicemente assenza di malattia o infermità*. Include quindi diversi piani: il corpo, la mente (emozioni e forme pensiero) e lo spirito.
Imparare a Meditare significa iniziare ad attivare un ascolto interno che permette di prevenire disturbi e disagi che normalmente trascuriamo per mancanza di tempo e quindi di ascolto.
Il corpo manda segnali molto chiari, tutto il tempo. Il punto è che siamo troppo impegnati e non ci prendiamo il tempo di ascoltarli, se non quando diventano urla. A quel punto ci fermiamo, per forza.
Prima che il nostro corpo si metta ad urlare, possiamo fare qualcosa.
Questo percorso è una delle tante possibili strade per imparare ad ascoltarsi, fermarsi, lasciare che il corpo ci sussurri ciò che non va o ciò di cui abbiamo bisogno di prenderci cura.

A Bassano del Grappa. Percorso aperto a tutti.
Per chi non ha mai lavorato con me è richiesto colloquio.
Info: T. 3382984190

Interscambio.Viviamo costantemente in una relazione di scambio reciproco con ogni essere vivente, sia esso umano, vegeta...
04/03/2024

Interscambio.

Viviamo costantemente in una relazione di scambio reciproco con ogni essere vivente, sia esso umano, vegetale, animale, minerale.
Il nostro respiro nutre le piante che a loro volta ci nutrono restituendoci ossigeno. Gli animali si avvicinano a noi per armonizzare e attraverso la loro vicinanza la nostra armonia ritorna a loro sotto forma di attenzione, amore, di quella che chiamiamo "bella energia". Quest'armonia la portiamo con noi e la mettiamo a disposizione a nostra volta di chi ci sta intorno, donando ciò che prima abbiamo ricevuto a nostra volta. E' un cerchio, connesso costantemente.
Sarebbe un errore madornale pensare di essere sconnessi e separati, pensare che nel momento in cui facciamo volutamente del male ad un essere vivente quest'azione non abbia conseguenze su di noi.
Dare e ricevere sono due privilegi.
Noi, i custodi di questi privilegi.
La natura e gli animali sono nostri maestri.
Prendiamocene cura.
Fuori e dentro.

C' È  CHIC' è chi meglio degli altri realizza la sua vita.È tutto in ordine dentro e attorno a lui.Per ogni cosa ha meto...
06/02/2024

C' È CHI

C' è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
È tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.

È lesto a indovinate il chi il come il dove
e a quale scopo.

Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.

Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
Perché dietro quell'attimo sta in agguato oltre dubbio.

E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione dalla porta prescritta.

A volte un po' lo invidio
-per fortuna mi passa.

Wisława Szymborska

"Gli elementi fondamentali di una sana cura di sé sono: guardare sé stessi con i migliori occhi possibili, guardarsi con...
26/01/2024

"Gli elementi fondamentali di una sana cura di sé sono: guardare sé stessi con i migliori occhi possibili, guardarsi con occhi realistici, riconoscere e validare le proprie necessità, proteggersi in modo adeguato e raggiungere un equilibrio fra le proprie necessità e quelle degli altri."
Dal libro "diamanti grezzi" di Dolores Mosquera

Io, ho iniziato il mio cammino "verso casa" con la meditazione. Ho incontrato non pochi ostacoli e tengo quello che di b...
18/01/2024

Io, ho iniziato il mio cammino "verso casa" con la meditazione. Ho incontrato non pochi ostacoli e tengo quello che di buono è rimasto nel tempo: la fortuna di potermi ascoltare e poter accompagnare le persone a farlo.

Questo breve ciclo di meditazioni sarà in parte dinamico, in cui useremo il movimento, in parte statico, in cui useremo respiro e suono.
Adatte a tutti, anche a chi si approccia alla tecnica di meditazione per la prima volta.

Visto che lo scopo è quello di poter attivare un momento di ascolto di sé in totale autonomia, passerò le musiche in modo che possiate praticare nel vostro quotidiano, coi vostri tempi.
Ancora qualche posto 😊

12/01/2024
Tre serate di Meditazione a Bassano del Grappa.Meditare Insieme porta molta forza e centratura.Tutti benvenuti!
11/01/2024

Tre serate di Meditazione a Bassano del Grappa.

Meditare Insieme porta molta forza e centratura.

Tutti benvenuti!

Il tema dell'autenticità mi sta molto a cuore. Sono stata una persona che per molto tempo ha preferito compiacere gli al...
10/01/2024

Il tema dell'autenticità mi sta molto a cuore. Sono stata una persona che per molto tempo ha preferito compiacere gli altri che piacere a se stessa. Non volevo deludere chi stava dall'altra parte ma più di tutto ancora volevo sentirmi amata. E compiacere, secondo ciò che mi era stato trasmesso, era un biglietto sicuro per l'amore.
Quello che però non avevo considerato è che alla lunga questo comportamento mi avrebbe portato in un posto molto arido e privo di ogni forma d'amore. Mi avrebbe portato lontano da me. Mi avrebbe portato a perdermi. Ecco, quella è stata la vera benedizione: da lì ho potuto iniziare il cammino per ritrovarmi, scoprirmi, conoscermi.

Nel tempo, sono passata attraverso diverse fasi. Crescere e riscoprirsi significa anche fare degli errori dai quali imparare.

Oggi, si parla molto di autenticità. Ma cosa significa veramente? Significa dire tutto quello che ci passa per ma mente, 'no matter what'?
E fingere cosa significa? Non dire le cose vuol dire non essere autentica? Difendere il quieto vivere va sempre bene? È sempre sbagliato?

Sabato 20 Gennaio dalle 15 alle 17 apriamo un campo in cui giusto o sbagliato non hanno alcun significato se non come rappresentanti di ciò che accade "qui e ora" dentro di noi.
Un campo in cui non esiste il politicamente corretto, ma ciò che sentiamo vero per noi nel momento. Un campo di confronto, in cui dare e ricevere spunti per sentire il senso della parola 'insieme'.

Per info: 3382984190 Francesca

Se per qualche motivo sei stata scelta per entrare dentro la stanza del dolore di un altro - lì dove tutto è vulnerabile...
04/01/2024

Se per qualche motivo sei stata scelta per entrare dentro la stanza del dolore di un altro - lì dove tutto è vulnerabile e precipita in pensieri senza forma, a volte anche duri - dovresti proprio cercare di proteggere quel grumo non ancora illuminato di vita di cui sei testimone. Sarebbe troppo facile giudicare, raccontarlo ad altri con giudizio. Ma mettere in risalto le parti buie non aiuta nessuno e non aiuta il mondo a proseguire. Bisogna avere la forza di fare un po' di spazio dentro il proprio cuore e tenerle per sé. E se le parole sono state così acuminate che non puoi neppure rispondere, cerca di vederle dal lato del dolore che le ha generate. Illuminale in silenzio con l'amore che puoi. E se non ce la fai, chiedi più in alto un amore che le tocchi.

Giulia Calligaro

La disciplina trasforma il senso del dovere in senso del volere.Disciplina non è nulla di rigido, è creativa e flessibil...
07/11/2023

La disciplina trasforma il senso del dovere in senso del volere.
Disciplina non è nulla di rigido, è creativa e flessibile.

Mi accorgo di essere nella rigidità quando anziché sentirmi libera e responsabile mi sento performante e in colpa se ho fatto/non fatto qualcosa uscendo dal mio (rigido) standard.

Diversamente, se sono nella disciplina, sono nel flusso, mi sento bene, sono nella scelta perché voglio.

Lavorare coi sogni, porta disciplina, libertà, responsabilità. Lavorare coi sogni mi aiuta a passare dal senso del dovere al senso del volere.

Lavorare coi sogni è una strada disciplinata e radicata che porta a sentire la volontà guidata dall'amore.

Grata per la mia vita. Immensamente.

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Viale XI Febbraio 3c
Bassano Del Grappa
36061

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