Dott.ssa Elena De Martin - Fisioterapista

Dott.ssa Elena De Martin - Fisioterapista Fisioterapista a Belluno, specializzata nel trattamento di condizioni ortopedico-sportive tramite esercizio terapeutico.

“Non gli scrocchi o i massaggi….”Spesso abbiamo l’aspettativa che l’unico modo per ridurre una sensazione di tensione de...
09/10/2025

“Non gli scrocchi o i massaggi….”

Spesso abbiamo l’aspettativa che l’unico modo per ridurre una sensazione di tensione del nostro corpo sia rilassarlo manualmente, con terapie fisiche o massaggio.

A volte però rompere le aspettative fa davvero bene!!

In questo caso abbiamo infatti gestito due situazioni, dolore pettorale/spalla e tendinopatia achillea (con sensazione di dover scrocchiare in continuazione la caviglia) pressoché solo con eserci. Personalizzati, in progressione… ed eseguiti con costanza impeccabile.

Obiettivo: stabilizzare articolazioni, migliorare forza muscolare e disattivare quindi quei meccanismi inconsci di “protezione”

Risultato: “sto benissimo, il mio corpo é davvero tanta roba” cit.
Scoprire quanto velocemente il proprio corpo ritrovi sensazioni di sicurezza, stabilità; quanto al corpo piaccia il movimento; avere nuovamente fiducia nel proprio corpo; quel corpo da atleta che c’è ancora, basta un po’ di riattivazione di memoria muscolare.

Al di là del puro dato da cartella clinica di risoluzione del dolore e sintomi da instabilità,
la soddisfazione più grande é vedere una persona ritrovare armonia con il corpo e certezza che, d’ora in avanti, attraverso il movimento potrà attivare auto guarigione nel suo corpo.

Anche questo ciclo fisioterapico si é chiuso
É stato un gran bel percorso
Passo e chiudo

𝙎𝙚𝙞 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙩𝙚?Nell’immaginario collettivo si pensa che la riabilitazione sia fatta di postura, allineamento, mobi...
23/09/2025

𝙎𝙚𝙞 𝙖𝙗𝙗𝙖𝙨𝙩𝙖𝙣𝙯𝙖 𝙛𝙤𝙧𝙩𝙚?

Nell’immaginario collettivo si pensa che la riabilitazione sia fatta di postura, allineamento, mobilità e che questi fattori ci permettano di prevenire infortuni.

Si, più siamo flessibili più abbiamo possibilità di muoverci in modo completo e non essere vincolati ad un solo schema motorio!!

Ma, in realtà, uno dei fattori chiave per mantenere il nostro corpo in salute e soprattutto per prevenire e curare infortuni é proprio la forza dei nostri muscoli!!

1. Core stability: la forza del nostro “centro” ovvero addominali, schiena, pavimento pelvico
2. Muscoli di gambe e braccia: in un percorso riabilitativo si ricerca una simmetria tra i due lati con un deficit del circa 10%

Per non “andare a spanne” ed avere obiettivi chiari e motivanti abbiamo dei metodi per misurarla, tra cui:
- dinamometro: come in foto
- ripetizioni ad esaurimento di un movimento a corpo libero
- carico massimale con cui riusciamo a fare una ripetizione con sovraccarico

Ti hanno mai testato la forza??
Qualcuno ti ha mai detto quanto sia importante per recuperare da un infortunio ed anche prevenirlo??
Ti hanno mai fatto una scheda personalizzata (basata su infortuni/dolori che hai avuto) per migliorarla??

SPOILER: quest’ultimo servizio sarà presto disponibile!!

“𝙈𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙥𝙡𝙖𝙣𝙩𝙖𝙧𝙞 𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙤𝙡𝙫𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤”Vi ricordate quegli anni in cui per ogni cosa, dal mal di schiena a quello di ginocchi...
17/09/2025

“𝙈𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙥𝙡𝙖𝙣𝙩𝙖𝙧𝙞 𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙤𝙡𝙫𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙤”

Vi ricordate quegli anni in cui per ogni cosa, dal mal di schiena a quello di ginocchio, prescrivevano i plantari?

Ora come ora sappiamo che non risolvono ogni dolore e che vanno prescritti con criterio… ma…. in una cosa avevano ragione: 𝙡’𝙖𝙥𝙥𝙤𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙣𝙤𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙥𝙞𝙚𝙙𝙚 𝙚́ 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙖𝙣𝙩𝙚!!

Sia a livello posturale che sportivo, l’appoggio plantare, la rullata che facciamo mentre camminiamo, l’attivazione e forza dei muscoli connessi e le calzature in cui ingabbiamo il piede sono fattori da considerare!!

Lavorando tutti questi possiamo migliorare la gestione di alluce valgo, tendinopatie, fasciopatia plantare, neuroma di Morton, drenaggio linfatico etc…

Bastano 4 min al giorno per ripetere ogni esercizio una decina di volte e, con costanza, possiamo destrutturare il nostro schema abituale

SFIDA: riesci a tenere 20 secondi le dita sollevate con alluce giù, aprendo i talloni??

𝙏𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙘𝙤𝙡𝙥𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙨𝙨Ecco, in questo caso non é di “quello” stress, ma dello 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙨𝙨 𝙢𝙚𝙘𝙘𝙖𝙣𝙞𝙘𝙤: di un sovraccarico rip...
02/09/2025

𝙏𝙪𝙩𝙩𝙖 𝙘𝙤𝙡𝙥𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙨𝙨

Ecco, in questo caso non é di “quello” stress, ma dello 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙨𝙨 𝙢𝙚𝙘𝙘𝙖𝙣𝙞𝙘𝙤: di un sovraccarico ripetuto su una zona del corpo che ad un certo punto non ce la fa più ed invece che “irrobustirsi”, va in cedimento, in micro fratture.

Può succedere nel sedentario che non é abituato a fare camminate, o nello sportivo in una fase di sovrallenamento, cambio terreno o scarpe senza più ammonizzazione.

Le si sottovalutano perché nel sedentario “vengono solo agli sportivi” e nello sportivo “sei abituato ai sovraccarichi” e intanto si perde tempo utile per dare un po’ di riposo alla struttura sotto stress.

Inoltre spesso si trascura l’aspetto metabolico osseo e dell’individuo più in generale: riduzione ore di sonno, alimentazione non abbastanza di supporto agli allenamenti, poco apporto proteico, poca esposizione alla luce solare.. inficiano il recupero del nostro corpo e portano il corpo a saturarsi prima.

Ecco perché é necessaria una valutazione 360 e un piano progressivo per il recupero completo dalle fratture da stress!!

𝙈𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙤𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙘𝙧𝙤𝙘𝙞𝙖𝙩𝙤Cosa succede dopo l’operazione?Il percorso riabilitativo post ricostruzione del legamento cro...
25/08/2025

𝙈𝙞 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙤𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙖𝙡 𝙘𝙧𝙤𝙘𝙞𝙖𝙩𝙤

Cosa succede dopo l’operazione?
Il percorso riabilitativo post ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) é un percorso lungo e impegnativo che dura circa un annetto.

Si caratterizza da diverse fasi:
1. Iniziale riduzione del gonfiore, recupero mobilità ginocchio, trattamento cicatrice, recupero attivazione muscolare
2. Lavoro bipodalico per simmetria del carico e recupero della forza
3. Lavoro monopodalico di forza e controllo motorio
4. Potenza, salti ed atterraggi
5. Ripresa dei gesti sport specifici in direzione del ritorno al proprio sport

Le fasi si intrecciano tra loro in base a quante strutture si sono lesionate al momento dell’infortunio, ai punti di forza e carenza di ciascuna persona e sono supportate da attività in acqua piuttosto che in palestra, rendendo il percorso estremamente 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼.

Le linee guida internazionali ci forniscono però dei 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝘀𝘁𝗮𝗻𝗱𝗮𝗿𝗱𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶 da raggiungere idealmente al 3, 6, 8 mese, ma anche per riprendere la corsa e per rientrare agli allenamenti. Questo permette di avere degli obiettivi sempre chiari e precisi davanti, che motivano il percorso e rendono il percorso oggettivo!!

É importante quindi affidarsi ad un fisioterapista 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 nel trattamento post op di legamento crociato anteriore per avere una guida attraverso queste fasi ed ottenere un recupero ottimale e senza recidive!!

Se ti resta qualche dubbio sul percorso che hai fatto o che dovrai fare, puoi richiedere un 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗨𝗟𝗧𝗢 per conoscere il percorso nel dettaglio e scoprire su cosa poter lavorare meglio!!

Whatsapp - 3475465559
Email - demartin.fisioterapista@gmail.com

Cosa c’entra la cultura??Siamo soliti pensare che il dolore sia qualcosa di puramente biologico, competenza della scienz...
21/08/2025

Cosa c’entra la cultura??

Siamo soliti pensare che il dolore sia qualcosa di puramente biologico, competenza della scienza; dimenticandoci di quanto invece sia un’𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 complessa che coinvolge piano fisico, emotivo, sociale, culturale.
Si dice infatti “provare, sentire” dolore: nessun altro ha il nostro stesso dolore, é un’esperienza che viviamo in modo soggettivo, unico e spesso difficilmente spiegabile a parole.

Da cosa é influenzata quindi quest’esperienza di dolore?
L’antropologa Margareth Lock ha introdotto il concetto di “local biologies” ovvero di come la biologia umana non sia universale ma “localizzata”, specifica del contesto, della cultura che plasma quel corpo.
Mi spiego meglio…

Il modo che abbiamo di vivere il dolore, di narrarlo a chi ci circonda, di considerarlo normale piuttosto che preoccupante, di comportarci rispetto ad esso é estremamente soggettivo e dipende dalla nostra cultura di appartenenza.

Fin da piccoli impariamo per cosa possiamo piangere e per cosa no e quanto intensamente piangere per ottenere una cura e rassicurazione. Impariamo che per alcuni dolori si può stare a casa in malattia e per altri no, che per alcuni é meglio riposare e per altri camminare.
É un’apprendimento che dura una vita intera ed estremamente condizionato dalla cultura di appartenenza.

Il dolore non é SOLO culturale, ma nemmeno solo biologico.
Interessante é quindi riflettere su quale significato la nostra società moderna occidentale dia al dolore e su quello ci é stato trasmesso dal nostro contesto sociale

Siamo abituati ad ascoltare il dolore ed accettarlo o a sopprimerlo nel minor tempo possibile?
Consideriamo normale avere dolore o non avere alcun dolore nel corpo?
Se abbiamo un dolore ci sentiamo comunque attivi nella società, lavoro, famiglia o di perdere la nostra identità e “immagine”?
Come siamo abituati a reagire di fronte ad un dolore?

Lascio a voi la riflessione 😉

𝙋𝙞𝙚𝙙𝙚… 𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙤’ 𝙙𝙞 𝙢𝙚La mia storia da paziente comprende una br**ta frattura scomposta pluriframmentaria del calcagno ne...
17/07/2025

𝙋𝙞𝙚𝙙𝙚… 𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙤’ 𝙙𝙞 𝙢𝙚

La mia storia da paziente comprende una br**ta frattura scomposta pluriframmentaria del calcagno nell’estate 2021. 90 giorni di eparina, 5 mesi in stampelle, primo passo fatto a novembre, prognosi non favorevole. Artrosi della sottoastragalica con edemi ossei frequenti tutt’ora presenti.

Cosa mi ha insegnato?
Non solo a stampellare veloce come una gazzella 🦓 si scherza…ma
Empatia - più é grande il trauma fisico più emozioni ci sono in gioco; si impara a prendersi cura di sè attraverso il corpo
Pazienza e costanza - le cose arrivano un passetto alla volta
Fiducia - “io penso positivo, perché son vivo perché son vivo”
Conoscenza - chi ha l’artrosi ha una marcia in più nel saper gestire l’artrosi. Vivendolo, si imparano trucchetti, modalità di programmazione dell’allenamento, di autotrattamento che ti garantiscono una qualità di vita ottimale nonostante il problema resti.

𝙄𝙡 𝙫𝙤𝙡𝙚𝙧 𝙩𝙤𝙧𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖, 𝙚́ 𝙪𝙣 𝙤𝙗𝙞𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙧𝙖𝙜𝙜𝙞𝙪𝙣𝙜𝙞𝙗𝙞𝙡𝙚, 𝙞𝙡 𝙩𝙤𝙧𝙣𝙖𝙧𝙚 𝙡𝙖 𝙫𝙚𝙧𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙨𝙚̀ 𝙙𝙤𝙥𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙞𝙡 𝙘𝙤𝙧𝙥𝙤 𝙚́ 𝙘𝙖𝙢𝙗𝙞𝙖𝙩𝙤 𝙎𝙄!!

Banalizzata, avvolta da chiara d’uovo, caricata come non ci fosse un domani… la 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙤𝙧𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙫𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 é un infortunio ...
11/07/2025

Banalizzata, avvolta da chiara d’uovo, caricata come non ci fosse un domani… la 𝙙𝙞𝙨𝙩𝙤𝙧𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙖𝙫𝙞𝙜𝙡𝙞𝙖 é un infortunio molto più serio di quello che si crede.

Proprio perché sottovalutato, si incorre veramente frequentemente nella CAI (chronic ankle instability) con distorsioni successive, sensazioni di instabilità e cedimento e di non tornare più a saltare o cambiare direzione come prima.

➡️ se si agisce subito dopo il trauma distorsivo con un percorso dedicato é possibile prevenire l’instabilità cronica o limitarla notevolmente!!

Hai mai avuto una distorsione di caviglia? Come l’hai trattata? Ti sono mai stati dati esercizi da mantenere nei successivi 6-12 mesi?

📌 𝙁𝙞𝙨𝙞𝙤𝙩𝙚𝙧𝙖𝙥𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙞𝙫𝙖Si é concluso questo percorso di 6 moduli di specializzazione in fisioterapia sportiva.- Più di...
27/06/2025

📌 𝙁𝙞𝙨𝙞𝙤𝙩𝙚𝙧𝙖𝙥𝙞𝙨𝙩𝙖 𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙞𝙫𝙖

Si é concluso questo percorso di 6 moduli di specializzazione in fisioterapia sportiva.

- Più di 12 docenti esperti ciascuno in un distretto articolare differente
- prevenzione, gestione acuta e post-acuta, test di ritorno allo sport, periodizzazione dell’allenamento…

Una grande avventura sia da discente che da traduttrice!!

Pronta per mettere in pratica tutto ciò che è stato approfondito in questi moduli e.. ponti per la prossima edizione con

Se hai bisogno di un appuntamento:📞 Scrivimi un sms in 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽 al +39 3475465559 possibilmente inserendo il tuo nome e ...
21/03/2025

Se hai bisogno di un appuntamento:

📞 Scrivimi un sms in 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗮𝗽𝗽 al +39 3475465559 possibilmente inserendo il tuo nome e cognome, quesito clinico in poche parole (post operazione, mal di schiena da anni, distorsione caviglia acuta…) e fasce orarie disponibili
Sarai ricontattato entro 24/48h nei giorni lavorativi per il primo appuntamento disponibile

✖️Non riesco a garantire risposta alle chiamate, e-mail, messaggi su Instagram e Facebook!!

I tempi di attesa sono circa di 15gg (eccetto emergenze). Sarà data priorità alle urgenze e post-operatori, successivamente a problematiche presenti da più tempo

𝑬𝙥𝒊𝙘𝒐𝙣𝒅𝙞𝒍𝙞𝒕𝙚 𝙚 𝙞𝒏𝙛𝒊𝙡𝒕𝙧𝒂𝙯𝒊𝙤𝒏𝙞?Molto spesso nella storia clinica di pazienti con epicondilite troviamo come trattamento es...
01/02/2025

𝑬𝙥𝒊𝙘𝒐𝙣𝒅𝙞𝒍𝙞𝒕𝙚 𝙚 𝙞𝒏𝙛𝒊𝙡𝒕𝙧𝒂𝙯𝒊𝙤𝒏𝙞?

Molto spesso nella storia clinica di pazienti con epicondilite troviamo come trattamento eseguito (o richiesto da essi stessi) le infiltrazione di cortisone!!

❗️Scientificamente è ormai dimostrato che :
non solo 𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙚𝙛𝙛𝙞𝙘𝙖𝙘𝙞 sul lungo termine causando molte più recidive di dolore rispetto alla fisioterapia
ma sono anche 𝙙𝙖𝙣𝙣𝙤𝙨𝙚 per la struttura tendinea!

Come gestire allora al meglio l’”epicondilite”?
1. Innanzitutto con una 𝙘𝙤𝙧𝙧𝙚𝙩𝙩𝙖 𝙙𝙞𝙖𝙜𝙣𝙤𝙨𝙞. Il problema è tendineo o articolare di artrosi del gomito o irritazione del nervo radiale?
2. Con un 𝙖𝙙𝙚𝙜𝙪𝙖𝙩𝙤 𝙩𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 in base alla diagnosi, basato su educazione, trattamento manuale ed esercizi

Indirizzo

Belluno

Orario di apertura

Lunedì 11:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 17:30
Giovedì 08:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00

Telefono

+393475465559

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Elena De Martin - Fisioterapista pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Elena De Martin - Fisioterapista:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare