Fontanella dott. Pina Logopedista

Fontanella dott. Pina Logopedista TERAPIA DELLA DEGLUTIZIONE
DIAGNOSI E TERAPIA DELLE AFASIE
TERAPIA Di BALBUZIE E DISFONIE NEL Scuola di metodo B. II° Facoltà di Medicina, Napoli 1982. Rummo.

TITOLI DI STUDIO
• Diploma del corso biennale di specializzazione per l’insegnamento ai non udenti. Cozzolino, Napoli 1978.
• Diploma del Corso Annuale di Specializzazione in diagnosi e rieducazione dei disturbi afasici del linguaggio. Facoltà di Medicina, Centro di Neuropsicologia, Milano 1980.
• Laurea triennale di Specializzazione in Logopedia. RICERCA E PRODUZIONE SCIENTIFICA
• Collaboratrice del Laboratorio di Neuropsicologia della II° Facoltà di Medicina di Napoli, per lo studio e la diagnosi di afasia e dislessia dal 1981 al 1985. Nell’ambito di questa collaborazione ha partecipato allo studio di casi clinici, alla preparazione di articoli per riviste scientifiche internazionali, alla preparazione di un poster presentato alla Riunione della Sezione di Neuropsicologia del 21- Ottobre 1983 a Parma, alla stesura di recensioni per “ Acta Neurologica” di testi sulla rieducazione del linguaggio.
• Collaboratrice della Unità di Ricerca del C.N.R. Roma, Università Cattolica- Napoli II° Policlinico nel gruppo di Scienze del Comportamento.
• Autrice del libro “ L’alfabeto a testa in giù” sul bambino dislessico e la sua rieducazione;Edizione Athena, Napoli 1984.
• Autrice di un articolo sulla afasia pubblicato sul periodico mensile “ L’ educazione Sanitaria in Campania” Dicembre 1984.
• Autrice di un articolo pubblicato su “ Journal of neurolinguistics” dal titolo “ Residual reading ability in a patient with a deep dislexie”.
• Autrice di un articolo pubblicato su “ Cognitive Neuropsicology” dal titolo “Alternative strategye for reading”.
• Collaborazione al lavoro scientifico “Strategie alternative nella produzione e percezione di parole in un caso si afasia di Wernike” presentato al 33° congresso di Neurologia a Parma Ottobre 1983.
• Autrice di una recensione su testi di foniatria e logopedia su “Acta Neurologica”. Nel periodo 1983-84.
• Relatrice sul tema “ La rieducazione delle disabilità evolutive specifiche dell’ apprendimento” al Convegno nazionale su “Le disabilità evolutive minori e disturbi dell’ apprendimento” tenutosi ad Avellino presso l’ Hotel de la Ville in data 12-13 Giugno 1992.
• Autrice del Capitolo intitolato “La rieducazione delle disabilità evolutive specifiche dell’ apprendimento” parte integrante del testo scientifico “Disabilità evolutive minori e disturbi dell’ apprendimento” a cura del Prof. Camillo Vittozzi ed edito da Franco Angeli, 1994.
• Relatrice sul tema “ Ritardo di linguaggio e DSA, il ruolo del logopedista” nell’ambito del corso Neuropsichiatria pratica per il pediatra. Ordine dei Medici di Benevento 23 Febbraio 2013. ATTIVITA’ LAVORATIVA
• Consulente presso il Centro Medico psicopedagocico”Istituto Piaget” dal Settembre 1980 al Giugno 1981.
• Consulente logopedista per la USL 12 Campania dall’Ottobre 1982 al Dicembre 1984
• Docente presso il C.I.F. di Caserta nell’ Istituto S. Caterina di Capua nel Corso Biennale di Specializzazione Polivalente per insegnamento a portatori di handicap per gli anni scolastici 1987-1988 ed 1988-1989.
• Dal 1982 a tutt’ oggi esplica attività privata presso il proprio studio logopedico, attualmente sito in Benevento alla Via G. Nel corso della sua attività professionale ha trattato un numero elevatissimo di pazienti affetti dalle più varie patologie del linguaggio e dell’ apprendimento acquisendo una vasta e provata esperienza lavorativa. AGGIORNAMENTO
Ha partecipato a:
• Corsi di aggiornamento su tecniche riabilitative della afasia. Università di Milano, Centro di Neuropsicologia, anni: 1982,1983,1985,1987,1989.
• Seminario su “La terapia del linguaggio” Firenze, Centro Torreggiani, 1989.
• Seminario su “Rieducare il cervello”, Università di Napoli, 1986.
• Corso di aggiornamento su “Le afasia: aspetti clinici e sperimentali” Università di Napoli, 1985.
• 5° Congresso Internazionale di Psicomotricità, Firenze 1982.
• Seminario su “Nuovi orientamenti valutativi e riabilitativi nei bambini affetti da paralisi cerebrale infantile”. Associazione per lo studio di una Scienza Riabilitativa. Roma 1982.
• Congresso Internazionale su “Sviluppo, handicap e riabilitazione nell’ età evolutiva”. Firenze 1989.
• Seminario su “Psicomotricità e Terapia” GIFFAS e SPM. Napoli1987.
• Convegno su “Bambino, famiglia ed Istituzioni” Istituto Campano di Terapia Familiare. Napoli 1988.
• 33° Congresso Nazionale di Neurologia. Parma 1983.
• 1° Corso di Aggiornamento in Neuropsicologia. Catania 1984.
• Seminario su “Il linguaggio del colore” SIPM. Napoli 1987.
• Corso su “La logopedia di interesse odontoiatrico e cranio mandibolare” tenutosi a Vicenza il 17 Aprile 1999.
• Seminario su : “Dislessia evolutiva” 1-3 Febbraio 1982.
• Workshop su “La lettura e i suoi errori. Tecniche di analisi e di intervento”, Roma, Istituto Skinner 12-13 Febbraio 1981.
• XXVII Congresso Nazionale di foniatria e logopedia. Ischia 29 Aprile , 1 Maggio 1992.
• Corso avanzato di Foniatria e Logopedia: “Verso la voce” Centro ESTER Napoli, 24-26 Ottobre 1996.
• Corso aggiornamento “La placca palatina di Castillo Morales e terapia della deglutizione atipica. Vicenza 1-5 Ottobre 2003.
• “l’Azione negata”: dall’inibizione all’iperattività Percorsi integrati di educazione, prevenzione , terapia. V congresso Nazionale A.N.U.P.I., Napoli – 26- 28/11/2004.
• .”Le abitudini orali e alimentari e le funzioni buccali in età evolutiva”: misure di valutazione e intervento. Napoli- SO.GE.SA.- 21/12/2004.
• “Approccio integrato nel trattamento delle disfonie”. ASPIC. Napoli - 19-20 novembre 2005.“
• “Postura – Respirazione e voce nella riabilitazione delle disfonie”. Napoli – 18-19 novembre 2005.
• “La disprassia in età evolutiva” : ASPIC . Napoli - 4-5 dicembre 2005.
• Percorsi in logopedia :”L’apprendimento in condizioni Patologiche o devianti”. F.L.I. Firenze . 20-21-22 novembre 2003.
• “Le ipoacusie neonatali”: una diagnosi necessaria. OSPEDALE RUMMO- Benevento. 11 dicembre 2004.
• “Trauma cranico : riabilitazione neuropsicologica”. 17 Ottobre 2004.
• “L’ approccio metacognitivo ai disturbi del linguaggio”. C.R.O. Firenze . 12 novembre 2005.
• “La voce: suono e senso". Napoli dal 6 al 14 maggio 2006. ASSOCIAZIONE IPERTESTO.
• “Training sugli atteggiamenti e le Competenze comunicative di base nella relazione di aiuto” organizzato dall’ASS. C.E.R.C.O. presso Osped. Cardarelli nei giorni 1.2 e 15.16 Dicembre 2007.
• “Valutazione e Terapia dello squilibrio muscolare orofacciale” Corso 1° livello Ospedale Cardarelli Napoli 19-20 Maggio 2007
• “Valutazione e Terapia dello squilibrio muscolare orofacciale” Corso 2° livello 30 Novembre e 1 Dicembre 2012 Hotel dei Congressi - Roma
• Metodo propriocettivo Proel- Gioco vocale per migliorare e potenziare la voce. 16-18 Dicembre 2012 Napoli (docente prof. Verdolini)
• Convegno nazionale 2013 –rete nazionale istituti “Senza zaino per una scuola comunità” Ischia 22-23 Marzo 2013. PUNTEGGIO ECM ,CREDITI FORMATIVI
• Nel corso di questi anni ha accumulato 155 crediti ECM ai fini della formazione continua certificata. Neltriennio 2017/19 ha ottemperato ai crediti formativi per l' aggiornamento professionale.

15/08/2025

BUON FERRAGOSTO

Studio del MIT: i potenziali rischi cognitivi dell’uso prolungato dei modelli linguistici AIUn recente studio del Massac...
30/06/2025

Studio del MIT: i potenziali rischi cognitivi dell’uso prolungato dei modelli linguistici AI

Un recente studio del Massachusetts Institute of Technology ha evidenziato importanti rischi neurocognitivi legati all’uso prolungato di grandi modelli linguistici (LLM), come ChatGPT, per attività accademiche e cognitive.

La ricerca ha monitorato per quattro mesi 54 studenti universitari, divisi in tre gruppi: utenti di ChatGPT, utenti di motori di ricerca tradizionali (es. Google) e studenti senza supporti. L’attività cerebrale è stata misurata tramite elettroencefalografia (EEG) durante e dopo l’esecuzione dei compiti.

I risultati hanno mostrato che l’uso frequente di ChatGPT era associato a una riduzione significativa dell’attività neurale nelle aree legate alla memoria e alle funzioni esecutive. Gli utenti LLM mostravano minore coinvolgimento cognitivo, scarsa capacità di ricordare i contenuti scritti e ridotta originalità, una condizione descritta come “passività mentale”.

Lo studio, intitolato “The Cognitive Cost of Using LLMs”, ha inoltre segnalato il rischio di dipendenza dai contenuti AI, che può favorire l’omologazione del pensiero e scoraggiare l’analisi critica. Anche dopo aver smesso di usare l’IA, gli utenti abituali continuavano a mostrare una scarsa attivazione cerebrale, suggerendo effetti persistenti sulla flessibilità cognitiva.

Al contrario, chi ha iniziato senza AI ha mostrato maggiore attivazione neurale quando introdotto successivamente agli strumenti digitali, indicando che un coinvolgimento cognitivo iniziale favorisce un uso più equilibrato dell’IA.

Lo studio conclude che, sebbene gli LLM offrano efficienza, la loro integrazione in contesti educativi e clinici richiede cautela: l’IA dovrebbe essere un supporto, non un sostituto del pensiero umano attivo.

Mi è sempre piaciuto studiare ma mò sto esagerando....😅😅😅
29/03/2025

Mi è sempre piaciuto studiare ma mò sto esagerando....😅😅😅

Interessante e utilissimo momento di aggiornamento.
11/03/2025

Interessante e utilissimo momento di aggiornamento.

🎵 🎶 La ritmica e i modelli di accento esagerato tipici delle filastrocche infantili possono costituire elementi fondamen...
11/02/2025

🎵 🎶 La ritmica e i modelli di accento esagerato tipici delle filastrocche infantili possono costituire elementi fondamentali nella percezione del parlato e nell’apprendimento del linguaggio nei più piccoli.

I neonati potrebbero utilizzare le informazioni ritmiche della lingua come una sorta di impalcatura di base, a cui aggiungere informazioni fonetiche man mano che queste vengono acquisite col passare dei mesi.
Ad esempio le informazioni ritmiche possono aiutare a comprendere dove termina una parola e inizia la successiva, mentre si ascolta il linguaggio parlato. Per tale ragione, i genitori dovrebbero insegnare il linguaggio ai propri bebè anche attraverso canzoncine e filastrocche ritmate.

Dopotutto, il ritmo rappresenta una caratteristica universale di ogni lingua del mondo. Questo potrebbe suggerire che siamo biologicamente programmati per enfatizzare tale aspetto quando parliamo ai bambini (University of Cambridge, 2023).

👉 Leggi l'articolo su State of Mind https://www.stateofmind.it/2025/02/linguaggio-neonati/

Nei primi mesi di vita, i neonati imparano a elaborare il linguaggio attraverso le filastrocche che li aiutano a riconoscere i suoni

Inizio di un ulteriore percorso di approfondimento per un aspetto del linguaggio che  da  sempre mi interessa particolar...
14/01/2025

Inizio di un ulteriore percorso di approfondimento per un aspetto del linguaggio che da sempre mi interessa particolarmente.

15/12/2024

La mia pet therapy
alla fine di una lunga giornata di lavoro .
il giusto relax serale.

Al mio posto di lavoro.Quello che ho scelto e che mi continua a piacere come e più dei primi anni.
23/10/2024

Al mio posto di lavoro.
Quello che ho scelto e che mi continua a piacere come e più dei primi anni.

Saper comunicareTanto importante e tanto difficile
25/09/2024

Saper comunicare
Tanto importante e tanto difficile

Anche in agosto ci si aggiorna.
28/08/2024

Anche in agosto ci si aggiorna.

17/08/2024

LA FILASTROCCA DELL'AUTOSTIMA

Non dirmi “sciocco” oppure “somaro”,
sono parole dal gusto amaro.
Non dirmi “aspetta, ti rispondo dopo”,
se lo chiedo ora, ci sarà uno scopo.
Non chiedermi sempre e solo perché,
ne sono certo, lo sai già da te.
Se poi non mi urli tutti i santi giorni,
sarò più felice quando ritorni.
Non chiedermi cose sotto ricatto,
o imparerò il prezzo di averlo fatto,
non per amore, ma per esser costretto
e non di certo perché ci rifletto.
Se sono stanco e non capisco niente,
è perché stanca è anche la mente.
Non mi gridare se rovescio il latte,
chissà tu, da piccola,quante ne hai fatte.
Non dirmi mai che non si può fare,
tra il dire e il fare non sempre c’è il mare,
o che non posso cambiare il mondo
e ci crederò in un nanosecondo.
Se aggiungi sempre “ma”, “forse”,‘‘però”,
stai pur sicura non ce la farò.
Poi, se lo posso fare da solo,
non aiutarmi e prenderò il volo.
Mostrami invece parole belle
e te lo assicuro, toccherò le stelle.

Stefano Vicari: «Lo svezzamento andrebbe iniziato al sesto mese. Meglio non frullare tutti gli alimenti e servire sul pi...
15/06/2024

Stefano Vicari: «Lo svezzamento andrebbe iniziato al sesto mese. Meglio non frullare tutti gli alimenti e servire sul piatto pezzi di cibo solido che il bambino può manipolare e portare alla bocca. La masticazione rafforza i muscoli masticatori impiegati anche per l’articolazione delle parole. L’uso prolungato del biberon e del ciuccio (oltre i 2 anni) può causare delle difficoltà di pronuncia di lettere e sillabe. A questa età il bambino reagisce se viene chiamato col suo nome. Comunica con gesti semplici e simbolici (con la manina fa “ciao” e manda un bacino, con i palmi in su indica che qualcosa è finito o una persona è andata via, scuote la testa per dire “no”) e indica con il dito un oggetto per averlo. Il linguaggio dei gesti è propedeutico a quello verbale, per adesso solo accennato: balbetta sillabe ed emette alcune paroline, come “mamma” e “pappa”. Se il bambino non usa i gesti sarà meno precoce nel parlare. Intorno all’anno saprà leggere meglio le diverse emozioni sui volti degli altri (nelle prime settimane riconosce solo paura e felicità) e riuscirà a esprimere meglio i suoi stati d’animo con smorfie facciali. Comincerà in questa fase a fissare nella memoria i ricordi più recenti (di essere andato all’asilo, di aver giocato con i nonni, della mamma che è andata al lavoro, il papà che ha portato fuori il cane)».

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Indirizzo

Via Gaetano Rummo, 27
Benevento
82100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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